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Autore: Novizia_Ood    19/01/2015    6 recensioni
"Il primo appuntamento tra Louis Tomlinson e Harry Styles era stato tutto tranne che programmato ed imbarazzante.[...] Quel giorno però era fissata la prima uscita ufficiale, quella pubblica, quella che sarebbe avvenuta davanti ad un sacco di fotografi e giornalisti."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The Beginning in the End

Novizia_Ood

 

Il primo appuntamento tra Louis Tomlinson e Harry Styles era stato tutto tranne che programmato ed imbarazzante. Il più piccolo non aveva provato imbarazzo nemmeno per un attimo, vista l’attitudine dell’altro nel saper mettere chiunque a proprio agio e questa era una caratteristica che il riccio apprezzava molto.

Il primo appuntamento non era stato uno scoglio così grande, ma almeno era stato privato, soprattutto.

Quel giorno però era fissata la prima uscita ufficiale, quella pubblica, quella che sarebbe avvenuta davanti ad un sacco di fotografi e giornalisti. 

Era da un mese che la notizia aveva ormai occupato le prime pagine dei giornali - Larry Stylinson era reale, noi lo sapevamo già! - ma di uscite pubbliche ancora non c’era l’ombra.

Le fan, più che essere contente e piangere davanti a tumblr e i vari social network, non avevano potuto fare. Perché c’erano state prima delle voci e poi, solo successivamente, la conferma di Harry per tutti e due.

 

- Sono stati anni difficili, tra tour, registrazioni di cd e il percorso che noi, da persone, abbiamo dovuto affrontare, ma ce l’abbiamo fatta e non cambieremmo nulla di questo tragitto fatto insieme! I fan ci amano, lo sappiamo, andremo avanti insieme e la band non si scioglierà… dovevo proprio precisarlo? -

 

Rise Harry alla fine, dopo quelle parole. 

La band era quanto di più caro avessero avuto, oltre la famiglia, sia lui che Louis e non potevano che amarla con tutto il cuore. Non avrebbero mai abbandonato quelle persone che li avevano aiutati ad andare avanti, quelli che alle volte li avevano tenuti insieme tra un litigio ed un altro e quelli che avevano condiviso con loro il bene e il male che ne era venuto fuori.

Erano ancora insieme infatti e proprio la stessa band li aveva portati agli AMA’s del 2016.

 

- Nervoso? -

 

La gamba di Louis continuava a tremare, su e giù, su e giù, finché Harry, con una presa salda, non gli afferrò il ginocchio, stringendoglielo appena. L’altro deglutì spostando lo sguardo fuori dal finestrino e il riccio si morse il labbro inferiore voltandosi poi verso Zayn che era seduto davanti a lui, cercando conforto e aiuto, ma l’altro si limitò a scuotere la testa, facendogli capire che non c'era bisogno d'allarmarsi tanto. Louis era solo molto nervoso. Così gli accarezzò semplicemente la gamba prima che riprendesse a tremare.

 

- Niall, Zayn e Liam escono per primi, dritti alle transenne delle fan. Qualche autografo, foto, due minuti e poi dritti dai fotografi. Harry e Louis, voi direttamente dai fotografi quando loro avranno finito con le fan, d’accordo? -

 

Il nuovo body guard si era appena voltato verso di loro, dando le indicazioni necessarie. Peccato che i due non potessero fermarsi per autografi e foto, ma la loro prima apparizione pubblica non avrebbe fatto altro che scatenare eccessivamente le fan che, già di loro, erano abbastanza folli da lanciarsi addosso a quelli che ritenevano i loro idoli.

 

Quando la macchina frenò, Harry si voltò a guardare fuori dal finestrino. Il tappeto rosso era appena fuori la loro porta e presto lo avrebbe percorso con Louis, quel Louis che stava ancora cercando di distrarsi guardando fuori dal finestrino opposto.

Per fortuna che tutta quella gente non potesse sentire i loro due cuori nervosi che battevano, si all’unisono, ma molto più veloci e forti del solito.

I primi tre scesero velocemente dalla macchina, avvicinandosi immediatamente alle transenne delle fan, mentre la porta scorrevole si chiuse velocemente dietro di loro, lasciando Harry e Louis soli per qualche minuto.

 

- Sono molto nervoso anche io, sai? -

 

Azzardò il riccio, sperando di convincere l’altro a girarsi.

Avevano passato molte cose insieme e ne avevano superate altrettante, il nervosismo da prima uscita in pubblico sarebbe stata semplicemente aggiunta alla lunga lista.

 

- Davvero? Tu hai fatto il discorso in telecamera l’altra volta, tu hai praticamente fatto coming out per entrambi… e se vedessero me in modo diverso? Se una volta usciti ci aspettasse il silenzio? Se volassero insulti o cose simili? -

 

Il sorriso di Harry si allargò e per un istante l’espressione del più grande si imbronciò, credendo che l’altro lo volesse solo prendere in giro, ma per fortuna rispose subito alla domanda, senza indugiare oltre.

 

- Sei la stessa identica e meravigliosa persona che eri quattro anni fa Lou, lo stesso che ama il calcio, lo stesso che faceva le facce buffe, lo stesso che faceva beneficenza e lo stesso che faceva ridere tutti su quelle scale della casa di xFactor. Se dovessero dire qualcosa di cattivo o se dovessero fischiarci, non lascerò che tu creda ad una sola parola di quello che ti diranno. Io so chi sei e ti amo per questo. Non dimenticarlo -

 

Terminò il riccio quando finalmente riuscì a prendergli la mano, stringendola e baciandola subito dopo. Louis chiuse gli occhi, prendendo un respiro profondo. 

Harry era stata la sua terra ferma, sempre. 

Se Louis aveva il mare in tempesta dentro, bastava guardare gli occhi verdi del compagno per riavere quella sensazione di terra, di alberi, foglie, di vita. Strinse più forte la mano del suo ragazzo questa volta e riaprì gli occhi, alla disperata ricerca di quelli dell’altro e li trovò.

Terra.

Era al sicuro.

 

La porta della macchina slittò all’indietro per la seconda volta e il body guard era lì ad incitarli a scendere.

Le urla delle fan si erano, se possibile, triplicate e Harry fu il primo ad uscire. Una mano in alto, quella destra, a salutare tutti quelli che ora avevano gli occhi su di lui, mentre l’altra, la sinistra, ben stretta in quella di Louis. 

Sotto quella stoffa di camicie e cappotti, bruciavano i tatuaggi dei loro bracci ora più vicini che mai.

Quando anche il più grande fu fuori, iniziarono a camminare, tra le urla e il dispiacere delle fan nel vederli andare oltre.

 

- Scusate! -

 

Mormorò un Harry con un grande sorriso, mentre mandava baci a chiunque fosse oltre quella transenna. Louis lo stava osservando nella sua natura così spontanea e divertente, pareva che tutto quello che stesse accadendo, su di lui non avesse il minimo peso. Allora perché lui si sentiva così in imbarazzo? La mano di Harry lo strinse di più all’improvviso, quanto che bastò per convincerlo a girarsi e a guardarlo.

 

- Ti amo -

 

mimò con le labbra e Louis sorrise appena. 

Aveva avuto sempre la faccia tosta lui, non si era mai fatto mettere i piedi in testa più di quanto il contratto non stabilisse, eppure in quel momento sentiva d’aver esposto una parte di sé molto, forse troppo personale.

 

- Scusate, davvero! -

 

Ripeté di nuovo Harry trascinandosi dietro il suo ragazzo.

Era un esempio per lui, come Louis lo era stato per il riccio. Allora dov’era il problema? Lui lo avrebbe amato anche se gli avessero buttato addosso mille uova marce.

Non aveva assolutamente nulla da perdere, solo da guadagnare.

 

- No aspetta… -

 

Louis si fermò nel bel mezzo del tappeto, davanti alle fan che ancora urlavano, qualcuna che si sporgeva più di quanto non potesse.

 

- Che ne dite di una selfie eh? Ci state? -

 

Altre urla partirono dalle fan, mentre Louis annuiva e tirava fuori il suo cellulare dalla tasca, con accanto un Harry che era completamente spiazzato.

 

- Siete pronti? Dite Harry! -

 

- HARRYYYYYY! -

 

Tutti sorrisero e, con gli occhi del suo ragazzo ancora sul viso, Louis scattò la foto proprio quando quest’ultimo si avvicinò a posargli un bacio sulla guancia, con le fan urlanti e sorridenti sullo sfondo.

 

- Io credo sia perfetta… -

 

disse prima di sorridere verso i fan e verso Louis.

Harry non avrebbe mai smesso di guardarlo con l’ammirazione dei primi giorni, con il divertimento della prima battuta e con l’amore della prima volta. Louis era la persona più perfetta, nella sua imperfezione, che avesse mai visto e anche quella più forte. Louis era il suo supereroe preferito, lui lo aveva sempre detto.

Nella macchina si era lasciato prendere dal panico ed era una reazione normale, ma lì, su quel tappeto rosso degli AMA’s non si era più vergognato di nulla, non era spaventato e come sapeva mettere a proprio agio gli altri, trovava anche il modo di mettere a suo agio se stesso e ci era riuscito.

 

- Grazie! -

 

Esclamò il più grande muovendo appena il telefono, prima che il body guard li spingesse oltre.

- Harry Louis, guardate qui! Da questa parte! -

 

Fotografi ovunque che urlavano qualsiasi cosa, chiedendo l’attenzione dei due ragazzi più totale, mentre gli altri tre erano già più avanti di loro.

 

Incredibile come fosse liberatorio semplicemente essere se stessi davanti a tutta quella gente. Era semplice stringere la mano dell’altro, semplice guardarsi e sorridersi.
Quella era la parte facile e Harry l’amava.

 

- Guardatevi! -

 

Urlò uno. Strano che ci fosse bisogno di una richiesta del genere.

Il riccio si voltò immediatamente verso l’altro, sorridendo appena. Un’espressione che rimase fissa per qualche secondo. 

Si fissarono per un po’, finché Harry non scese ad abbracciare la vita dell’altro che, senza staccare gli occhi dai suoi, chiese:

 

- Che c’è? -

 

Notando il suo sguardo quanto meno insistente. L’altro si abbassò leggermente sul suo viso, ripetendo:

 

- Che c’è? -

 

Nulla, non c’era nulla.

Non c’era nemmeno nessuno.

C’erano solo loro due.

 

Il click delle macchine fotografiche si raddoppiò, quando le labbra carnose del più alto, si posarono dolcemente su quelle dell’altro.

Un bacio casto, per nulla volgare, a fior di labbra.

 

Quando si staccarono l’uno dall’altro, Louis era più rosso di Harry il quale, senza allontanarsi troppo, si era avvicinato al suo orecchio.

 

- Sei bellissimo, davvero -

 

Pronunciò come se non riuscisse a trattenersi.

Si sorrisero per un attimo, prima che il più basso potesse riprenderlo per mano ora meno imbarazzato.

Harry si sbagliava, di grosso anche, perché non era affatto lui la cosa più bella di quella serata, ma lo erano loro, insieme.

Baciarsi davanti le fotocamere e far capire al mondo intero chi fossero e come si amassero, era forse la cosa più giusta che Louis avesse mai fatto dopo aver deciso di lasciarsi amare da Harry.

E non era stata una decisione facile, non era stata una decisione presa sottogamba.

Louis si era lasciato amare da Harry perché si era accorto di poterlo ricambiare allo stesso modo, se non di più, ogni giorno e sempre.

Quel giorno ne era la prova. 

 

Si sarebbero tenuti per mano per sempre e avrebbero potuto mostrare il loro amore ovunque.

Non c’erano ostacoli e non c’erano vincoli. 

In un attimo erano scomparsi tutti, in un attimo in campo c’erano i veri Louis Tomlinson e Harry Styles, i veri amanti, il vero amore da sempre protagonista di quella loro storia che cominciava con una vecchia e triste fine, per aprire loro le strade di un nuovo e meraviglioso inizio.

  
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