«Sai sorellina, forse dovresti smetterla di spappolarti il cervello pensando a quel deficiente del tuo ex ragazzo. Non ti ha mai meritata, lo sai bene. E poi… non mi piace vederti piangere.» Quelle ultime parole Michael le pronunciò sussurrando, quasi avesse paura che Katherine lo sentisse, ed infatti da brava sorella minore non esitò a “punzecchiarlo” per quelle parole «Ah, quindi stai ammettendo di volermi bene?» «Ma per favore, Katie, semplicemente mi scoccia che tu debba stare qui nella camera del mio dormitorio a rompere le scatole. Sai che nessuna ragazza crede che tu sia mia sorella e quindi nessuna vuole più avvicinarsi al mio letto? Mi rovini la reputazione, babe!» «Mi hai chiamata in due modi che odio nel giro di due sole frasi: complimenti, Mikey. E per la cronaca tra poco vomito sul tuo amato letto, non farmi pensare a te che fai sesso, grazie!» Michael e Katherine erano, appunto, fratelli gemelli eterozigoti e si somigliavano davvero poco, tranne che per gli occhi: scuri al punto che in alcuni momenti diventavano neri come la pece, al contrario in altri momenti sembravano castani come una nocciola e questo avveniva soprattutto quando erano direttamente esposti alla luce del Sole, o quando erano felici.  
Purtroppo Kate nell'ultima settimana e mezza non era affatto di questo umore poiché il suo ragazzo, Josh, l'aveva lasciata per mettersi con una “sgualdrina bionda dalle gambe sempre aperte” come la chiamava Alexis, la migliore amica di Kate, e certo quest'ultima non smentiva affatto il commento, anzi inferiva e non poco. «Alex ora anche tu? Ma cazzo sembra che il mio letto sia diventato un ritrovo per ragazze dal cuore infranto. Mi lasciate studiare per favore? Ho un esame tra tre fottuti giorni e se non sloggiate SUBITO giuro che vi uccido!» Appena Alexis si era infilata nella camera di Mike e si era stesa sul letto di quest'ultimo assieme a Kate, il ragazzo aveva iniziato a lamentarsi e sbraitare come faceva da oramai più di dieci anni: sì perché Alex e Kate erano amiche da quando avevano 4 anni e volente o meno anche Michael si era ritrovato costretto in questo rapporto di amicizia; anche se lui e Alex non erano mai andati particolarmente d'accordo. A parer di Kate e Lucas – compagno di corso di scienze al liceo e ora compagno di camera Mike – era perché tra i due c'era una sorta di rapporto odio-amore o qualcosa del genere. «Okay, okay. Ce ne andiamo. Come sei acido!»  Alexis si alzò dal letto assieme a Kate e quando stavano per uscire inciampò tra i piedi dell’altro ragazzo che occupava quella stanza. «Ehi Luke, attento quando entri in camera ché mio fratello è proprio incazzato. Forse la presenza di una certa persona sul suo letto lo manda un po' fuori di testa.» Kate uscì dalla camera dopo Alexis, la quale alzò gli occhi al cielo al commento dell’amica, esasperata quanto Michael all’idea che gli altri pensassero che tra di loro vi fosse qualcosa «Tranquilla rossa, so come gestirlo! Ci vediamo stasera alla festa di Jasmine? Non datemi buca vi prego!» Lucas era un ragazzo davvero carino, sempre gentile e sorridente con tutti; l’unico “difetto” era il carattere troppo timido e insicuro, il che voleva dire che a 22 anni aveva avuto una sola fidanzata, era ancora vergine e aveva una visione fin troppo romantica della vita, cosa che in un college in cui le ragazze avevano più voglia di fare sesso che di studiare, non era esattamente la caratteristica più apprezzata. Per questo faceva davvero molto affidamento sull'essere spalleggiato dalle due ragazze, contava molto più su di loro che su Mike, nonostante lui fosse il suo migliore amico, nonché uno dei pochi uomini della sua vita. «Tranquillo biondo, ci saremo e tu riuscirai a farti avanti con Jasmine. Te lo assicuro. Ci vediamo tra un paio d'ore, così diamo un'ultima occhiata al tuo look, okay? A dopo.» Alexis rassicurò Lucas rivolgendogli anche un sorriso fiducioso.
Poi entrambe le ragazze gli fecero “ciao” con la mano prima di sparire tra la massa di studenti che affollava il corridoio del dormitorio in cui dormivano i due ragazzi.