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Autore: Persefone3    19/01/2015    3 recensioni
Salve a tutti, ho deciso di mettere insieme una serie di One Shot che hanno per protagonisti i Capitan Swan perché secondo me spaccano davvero e sono senz'altro la migliore coppia di tutto lo Show. Sono essenzialmente dei Missing Moments tra i due che mi sono venute in mente, rielaborando anche parte della trama. Detto questo, bando alle ciance e allo spiegone, vi auguro buona lettura e spero vi piacciano.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Carissimi, eccomi ancora qui. L'idea di fondo che ha animato questa Shot era di raccontare tutto quello che la 4x05 non ci ha fatto vedere. Per me è una sorta di esperimento, di cui non sono sicura del risultato. Dopo vari ripensamenti e riscritture questo è quello che è venuto fuori, spero sia di vostro gradimento come sempre. Mi ero incagliata su ques'idea e mi sarebbe dispiaciuto abbandonarla. Come sempre ringrazio tutti i lettori silenti e parlanti (Grazie per le recensioni dello scorso capitolo! Sono state tutte bellissime :D); grazie a chi ha inserito e continua ad inserire la storia tra le seguite, preferite, ricoradate. Ditemi cosa ne pensate. Buona Lettura Persefone
 

First Date
 
- Non depredo e saccheggio ai primi appuntamenti, giusto perché tu lo sappia.
- Solo perché non siete ancora uscita con me. A stasera.

Da quando è rientrata nel pomeriggio, Emma si è chiusa nella stanza che si trova al piano superiore del loft. Snow e Charming hanno sentito lo scroscio della doccia e il rumore del phon. Mentre tiene in braccio il piccolo Neal, Snow sorride, sa perfettamente cosa indica quel trambusto.

- David, Neal dorme. Bada a lui mentre vado su un momento.

Senza neanche aspettare la risposta del marito, Snow comincia salire le scale. Quando entra nella stanza, Emma è seduta davanti allo specchio della toletta, avvolta in un asciugamano e i capelli sciolti lungo la schiena. Sembra molto nervosa.

- Emma, che succede?
- Eh? – sembra destarsi dal suo trance – avevo voglia di farmi una doccia.
- Non prendermi in giro, è da più di un’ora che ti sei chiusa qui. Cosa c’è? – Snow le sorride dolcemente nello specchio.

Emma si piega in avanti e i capelli le ricadono sulle spalle. È titubante ad aprirsi anche con sua madre.

- Coraggio, parlami.
- Stamattina sono andata da Granny, cercavo Killian. Insomma, stasera andiamo fuori a cena.

Il viso di Snow si illumina.

- Il vostro primo vero appuntamento! Dovresti essere contenta, perché hai quella faccia?
- Perché sono nervosa come un’adolescente alla prima cotta! E questo non è proprio da me! Non mi è mai importato molto di queste cose, ma questa volta non è così. Non riesco a fare niente, a decidere un vestito o a sistemare i capelli. Guardami, sembro uno spaventapasseri e non siamo a Oz!

Snow si avvicina alla figlia. Prende una spazzola, comincia a pettinarle i lunghi capelli.

- Mi sarebbe piaciuto aiutarti a vestirti per il tuo primo ballo. Per ovvi motivi non ho potuto farlo, permettimi di aiutarti ora.

Emma la guarda attraverso lo specchio e accenna un dolce sorriso.

- Che ne dici di una bella coda? Così guarda! – Snow tira su i capelli di Emma aspettando una risposta dalla figlia.

Emma sta per rispondere quando il piccolo Neal inizia a piangere e David chiama sua moglie perché è l’ora della poppata.

- Allatto Neal e trono subito, anzi salgo con lui e ti aiuto.
- Mamma, grazie. E non preoccuparti, ci penso da sola.
 
Killian guarda la sua immagine riflessa nella vetrina di un negozio. Non può presentarsi così all’appuntamento con Emma. Adora il suo pastrano, hanno condiviso tante avventure insieme, ma è il momento di adeguarsi a quel nuovo mondo in cui ha deciso di fermarsi. Il problema è che non ha la minima idea di cosa indossare, non conosce la moda di questo mondo. Poi gli torna in mente una cosa. Alcuni giorni prima stavano passeggiando senza una meta precisa. Emma si era fermata davanti a un negozio di dischi. Era rimasta a fissare la foto di qualcuno. Si era categoricamente rifiutata di dirgli chi fosse: troppo complicato spiegare cosa fosse l’industria musicale e le sue varie emanazioni.

- Lo devo uccidere, Swan? Lo stai mangiando con gli occhi. E sai che solo me puoi guardare così …
- Smettila – aveva detto Emma ridendo – sai, non ti starebbe male un completo così – aveva indicato gli abiti dell’uomo nella foto.
- A me piacciono i miei. E in fondo non dispiacciono neanche a te. E non fare finta che non sia così.
- Non ho detto questo! Ma ormai è il caso di adattarti alla moda del nostro secolo.

Hook entra incerto nel negozio. Ricorda bene i vestiti di quell’uomo, qualcosa di simile dovrebbe andare bene. Una commessa si avvicina e gentilmente lo aiuta.
Quando esce dal camerino, Hook non può fare a meno di notare l’espressione della commessa. Anche con i suoi nuovi abiti, il suo fascino non è stato minimamente intaccato, anzi. Spera ardentemente che anche Emma possa avere una reazione simile quando lo vedrà. Si dirige alla cassa e continua i suoi giri: sono tante le cose da fare per pianificare la serata. Senza contare che deve anche fare una visitina al suo Coccodrillo: vuole riavere la sua mano.
 
A pomeriggio inoltrato Hook rientra nella sua stanza da Granny e si prepara con cura per la serata, deve essere tutto perfetto. Indossa il suo nuovo completo nero e la giacca. Vestirsi usando entrambe le mani è molto più semplice. Esce in perfetto orario. Mentre si dirige verso il loft di Emma, ha giusto il tempo di fare un’ultima cosa. Si ferma in un chiosco di fiori lungo la strada. In un primo momento opta per un mazzo di fiori, ma poi cambia idea. La sua Emma non è tipa da pomposità, ama le cose essenziali, semplici, spontanee. Alla fine compra una sola rosa rossa.
Mentre sale le scale del pianerottolo avverte netta la tensione del momento. Nella sua testa si affollano mille pensieri su come lei sarà. Arriva davanti alla porta, prende la rosa nella mano che Rumple gli ha “gentilmente” restituito per nasconderla dietro la schiena e poi prende un bel respiro. Bussa. Il momento tanto atteso è finalmente arrivato.
 
La prima cosa che Killian fa quando sono fuori dalla porta di casa e dalla portata di David è prenderla per un fianco e stringerla a sé. È bellissima e ha un profumo inebriante che risveglia in lui tutta la passione di cui è capace.

- Prima davanti a tuo padre mi sono limitato a dirti che eri stupenda o mi avrebbe ucciso. Ora che siamo soli posso dirti che sei la sensualità fatta persona.

Emma arrossisce violentemente. Ancora non riesce ad abituarsi alle sensazioni che può suscitare in lui.

- Grazie. Anche tu stai molto bene. Scommetto che la commessa non vedeva l’ora di aiutarti al negozio. Dimmi chi è e spera che non parcheggi mai in divieto di sosta. Non esiterò un momento a farla rimuovere. Sei solo mio, non dimenticarlo Capitano.

Entrambi ridono. Ci vuole proprio: aiuta a sciogliere la tensione e regalare loro spontaneità. Come sono fuori dal portone Killian la prende per mano. Tra loro è diventata una cosa così naturale che non possono più farne a meno.

- Allora Capitano, andiamo a piedi o devo prendere la macchina?
- Il luogo è a pochi passi da qui, andiamo a piedi, tesoro.

Si incamminano verso il ristorante felici. Le cose stanno andando nel modo in cui volevano.
Dopo l’incidente con Will che ha accidentalmente fatto cadere un bicchiere di vino sul vestito di Emma e la conseguente reazione di Killian, sembra tornata la calma. Emma si è allontanata un momento per andare in bagno. Killian non fa altro che guardare la sua mano. Se Emma non lo avesse fermato, avrebbe spaccato la faccia a quel tizio. Come si era permesso di rovinare il loro appuntamento e soprattutto macchiare il bellissimo vestito di Emma? In realtà provare quella rabbia cieca lo ha spaventato.

- Questa mano appartiene all’uomo che eravate, un pirata egoista e scaltro. Se la riunirete al vostro corpo, non so dirvi che influenza avrà su di voi.

Killian non può fare a meno di ripensare alle sinistre parole che Rumple gli ha detto un momento prima di riattaccargli la mano. Non riesce a controllarla, sembra che la mano abbia una volontà sua e i suoi istinti non sono tra i migliori.
Emma torna dalla toilette sorridente.

- Sono riuscita a smacchiare il vestito per fortuna.
- Già. Ordiniamo o qui invece di una cena, faremo colazione. – cerca di tornare a scherzare Killian

Emma non ha potuto fare a meno di notare un’ombra sul viso del Capitano.

- Ehi, tutto bene? Non preoccuparti, non è successo niente.
- Sì, appunto. Mi aiuti a scegliere qualcosa? Lo sai che con il cibo di questo secolo ho qualche problema di comprensione …
- Certamente!

Mangiano con calma. È bello vedere Emma così sorridente. Killian è felice anche perché è riuscito nel suo intento: strapparla ai suoi doveri e alle sue preoccupazioni. La minaccia della Snow Queen non sembra mai essere stata così lontana.
Emma ha saputo consigliarlo nel modo giusto. Hanno mangiato davvero cose buone. Mai come quella sera Killian vorrebbe farla sua. La sua mano sinistra ha un leggero tremolio, come se fosse attraversato da una smania irrefrenabile. Non le permetterà di farle del male o spingersi verso limiti che non possono essere superati al primo appuntamento.
Emma osserva attenta il viso del suo uomo. Non riesce a capire perché quel piccolo incidente con il vino l’ha scosso in quella maniera e perché continua a scuoterlo anche ora. Sotto al tavolo, con il suo piede ne sfiora uno dell’uomo con dolcezza. Vede Killian sussultare un momento e poi tornare a guardarla con desiderio. Finora è stato tutto perfetto e non permetterà a quel ladruncolo di rovinare la bellissima alchimia che si è creata con il pirata fino a quel momento.
 
Sono sulla via del ritorno. Le strade sono immerse nel silenzio della notte. Camminano lentamente come per prolungare il tempo insieme, nessuno dei due ha voglia di separarsi dall’altro. Dopo pochi passi, Emma si ferma un momento.

- Che succede, tesoro? – dice Killian preoccupato.
- Lo sapevo, dovevo mettere un vestito meno scollato.
- E perdermi questo spettacolo? Non scherziamo!

Killian si sfila la giacca e la fa indossare ad Emma. Le passa un braccio intorno alle spalle per scaldarla ulteriormente.

- E tu?
- Non ho freddo e poi se ti ammali tuo padre non me lo perdonerà mai. È un rischio che non posso correre. – finalmente Killian è tornato al suo solito tono canzonatorio e sensuale allo stesso tempo.

Sono arrivati davanti alla porta del loft, ma entrambi non vorrebbero lasciarsi ancora.

- Vuoi entrare a prendere un caffè con i miei genitori, un neonato e una gelatiera umana? Ho davvero bisogno di una casa tutta mia.
- Peccato sarà per la prossima volta.
- La prossima volta? Non mi sembra di averlo chiesto.
- Perché è il mio turno. Vuoi uscire di nuovo con me?

Emma si avvicina e lo bacia. È proprio quello che Killian voleva. Il pirata scioglie le sue dita da quella di Emma per abbracciarla. Le sue mani circondano la schiena della Salvatrice. Sembra andare tutto perfettamente, quando la sua mano sinistra corre velocemente sulla schiena della donna, che sembra irrigidirsi leggermente per quella frenesia. La mano arriva fino al collo di Emma e vorrebbe prenderla proprio lì, senza troppi complimenti. Emma sembra non accorgersi di quel tumulto interno al Capitano. Killian non permetterà che la sua mano rovini tutto quello che di buono ha costruito con lei. Continua a baciare Emma, ma apre gli occhi per tenere d’occhio la sua mano. La sua vecchia vita sta per avere il sopravvento, quando Emma, nella sua inconsapevolezza, mette fine a quella lotta che sta lacerando il suo uomo.

 - Va bene – dice Emma sfilandosi la giacca e restituendola al pirata – Buonanotte Killian.
- Buonanotte – risponde incerto l’uomo.

Killian vede Emma sparire dietro la porta. Non può essere una buonanotte per lui. Deve trovare Rumple e riavere il suo uncino. Non può rischiare di fare del male a Emma. Quello che non sa è che la notte è ancora lunga e piena di insidie. Perché ormai è caduto nella trappola del coccodrillo ed uscirne indenne sarà piuttosto complicato.  
 Nella sua stanza Emma si sta preparando per la notte. È stata una serata intensa, ma è contenta. Le cose tra loro stanno davvero prendendo forma e consistenza. Stanno davvero diventando una coppia. Un tuono squarcia il cielo e la fa sobbalzare.

- Accidenti, speriamo che non sia messaggero di ulteriori guai.

Emma non può sapere che i problemi a Storybrooke si stanno moltiplicando e serpeggiano tra le ombre dei vicoli della città. Si addormenta serenamente. Per l’ultima volta. Ingrid e Rumple stanno per fare le loro mosse, la partita è aperta e stanno per dare inizio alla fase finale dei loro perversi piani.
 
  
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