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Autore: feeling    19/01/2015    3 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
C Prompt Chocolate&Comfort
A Prompt Alcool&Angry
P Prompt Pants&Passion
T Prompt Trick&Trust
A Prompt Accord&Apologize
I Prompt Internet&Interest
N Prompt Night&Need
S Prompt Storm&Sadness
W Prompt Wood&Warmth
A Prompt Arms&Ache
N Prompt Neck&Neck
Iniziativa creata da: Alexies, CSLover, Alexandra_Potter, Lely_1324, Clohy e Pandina.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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ACCORD&APOLOGIZE


Si girò e rigirò nel letto, la testa affollata da mille pensieri. Si innervosì, era stanco e assonnato ma a causa delle sue preoccupazioni non riusciva ad addormentarsi. Si mise a sedere, tanto era inutile e guardò l’ora riportata dall’orologio posto sul comodino: 03.30. Si strofinò gli occhi e prese la fiaschetta piena di rum, ne bevve un sorso per calmarsi, quello era sempre stato il suo rimedio ad ogni problema. Da qualche giorno il suo animo era inquieto nonostante il suo cuore fosse tornato ad occupare il proprio posto. Emma, lì andava sempre la sua mente. Vederla ubriacarsi e darsi la colpa per aver rischiato di perderlo era stata una prova di quanto lei ci tenesse a lui, ciò gli aveva fatto piacere, ma allo stesso tempo aveva fatto sentire anche lui in colpa per averle nascosto la verità e per tutte le cose orribili fatte sotto il controllo del coccodrillo e che la donna continuava a ignorare. Devo dirglielo, deve saperlo da me. Una volta presa tale decisione si rilassò e provò a dormire questa volta riuscendoci.
 

Killian andò alla stazione dello sceriffo per parlare con Emma, aveva bisogno di dirle tutto quello che era successo in quelle settimane. Con il cuore in gola e una stretta allo stomaco per l’agitazione entrò nel suo ufficio trovandola intenta ad usare una di quelle strane cose tecnologiche, se non ricordava male si chiamava computer.
-Ciao – lo baciò a fior di labbra non appena notò il suo arrivo. Killian aveva gli occhi gonfi e delle profonde occhiaie, doveva aver trascorso una notte in bianco.
-Emma, dobbiamo parlare- la donna arretrò di pochi passi, già solo il fatto che l’avesse chiamata per nome non era un buon segno in più quel “dobbiamo parlare” e quello sguardo afflitto, tutto ciò mise in agitazione la salvatrice.
-Di cosa? – non sapeva cosa aspettarsi, una parte di lei era convinta che l’avrebbe lasciata mentre un’altra parte le diceva di star tranquilla perché lui non era come gli altri.
-Di quello che è successo quando ero sotto il controllo di Gold, delle cose orribili che ho fatto, ma soprattutto volevo scusarmi con te per non averti detto nulla. Mi è stato ordinato di non farlo, ma anche se avessi potuto non lo avrei fatto. Io…io avrei voluto proteggerti Swan, ti avevo promesso di sopravvivere a tutto e di non permettere che tu mi perdessi, ma quando Gold mi ha strappato il cuore non credevo che avrei più potuto mantenere quella promessa - per tutto il tempo non aveva avuto il coraggio di guardarla negli occhi, al contrario di lei che non gli aveva staccato gli occhi di dosso. Non si aspettava un discorso del genere, pensava che le cose tra loro fossero già chiarite.
-Killian, basta. Non ho bisogno di sapere quello che hai fatto con Gold, quello non eri tu – finalmente la osservò per comprendere se era sincera – E non ho bisogno neanche delle tue scuse per avermi tenuta all’oscuro. Immaginavo che Gold ti avesse ordinato di farlo, infatti non sono arrabbiata con te. Ma anche se fosse stata una tua scelta mantenere questo segreto non credo che lo sarei stata, ma mi sarei sentita ferita. Avrei voluto conoscere la verità per provare a salvarti, avrei voluto sapere che stavi morendo e non scoprirlo quando sarebbe stato troppo tardi. Non mi avresti protetta dal dolore, perché perderti sarebbe stato comunque doloroso – mentre parlava vide il pirata prima rilassarsi e poi irrigidirsi nuovamente.
 – Io non sono brava in queste cose, non so esprimere ciò che provo – lo abbracciò, lo strinse a se più forte che poteva e lo baciò con un’intensità tale che le fece quasi girare la testa. Con quel bacio voleva fargli capire quanto ci tenesse a lui, voleva fargli capire che per niente al mondo avrebbe rinunciato a lui.
-Prometti di dirmi sempre la verità- i suoi occhi verdi erano lucidi e si scontrarono con quelli blu del pirata anche essi lucidi, poiché attraverso quelle semplici parole e a quel bacio, Killian aveva compreso che il sentimento della donna era cresciuto proprio come era successo a lui, se fosse stato possibile amarla ancora di più.
-Promesso – la felicità di quella consapevolezza lo portò a baciarla famelico, con l’uncino le cinse i fianchi mentre con la mano le sfiorò il collo partendo dall’alto e scendendo sempre più verso il basso fino a raggiungere uno dei suoi seni. Un gemito sfuggì dalle labbra della salvatrice a causa di quel contatto che la fece rabbrividire e indietreggiare il capo, aveva voglia di lui. Senza pensarci un secondo lo aiutò a liberarla dal maglione che gli impediva di toccare la sua nuda pelle. Lo baciò con passione mentre lo privava della giacca di pelle, freneticamente gli sbottonò la camicia facendola scivolare a terra. Iniziò a baciare e a leccare ogni lembo di pelle di quell’uomo che le faceva perdere la testa, partì dal collo e scese sempre di più fino a raggiungere l’orlo dei pantaloni. Con impazienza si apprestò a slacciarglieli e ad abbassarglieli senza staccare le sue labbra dal suo addome, mordendolo e facendolo gemere per la sua irruenza.
-Mi fai impazzire, Swan – le accarezzava i capelli mentre lei continuava con quella tortura, voleva lasciarla condurre, voleva godersi appieno la sensazione di essere amato perché era così che si sentiva in quel momento.
-Ehm … - Mary Margaret si schiarì la voce per farsi sentire, quando quella mattina si era recata alla stazione di polizia per chiedere alla figlia di badare al piccolo Neal mentre si occupava di una riunione di cittadini non si aspettava di certo di trovarla intenta a darci dentro con un uomo. Hook ed Emma si voltarono per vedere chi li avesse interrotti e quando la salvatrice vide sua madre sghignazzare si rese conto della situazione imbarazzante in cui si trovava.
-Mamma …- spalancò gli occhi mentre il pirata le si parava davanti per coprirla. In fretta prese il suo maglione da terra e lo indossò – Cosa, c-cosa ci fai qui? – cercò di ricomporsi come meglio poteva, il suo viso era in fiamme e la sua voce stridula. Killian, completamente a suo agio nonostante la situazione, con calma si rivestì mentre la salvatrice gli lanciava occhiatacce per dirgli di sbrigarsi.
-Volevo chiederti se potevi badare a Neal per un paio d’ore, ma vedo che sei occupata- lanciò uno sguardo divertito sia alla figlia che al pirata.
-Tranquilla, posso occuparmene io – sorrise prendendo la culla con dentro il suo fratellino e posizionandola accanto alla propria scrivania – Aspetta, ti accompagno alla porta – aggiunse vedendola avviarsi all’uscita.
-Ciao Hook-
-Mary Margaret- rispose lui di rimando e ridendo senza riuscire a trattenersi. Quando le due donne giunsero all’entrata della stazione Emma prese parola – Potresti tenere per te ciò che hai visto? Non credo che David la prenderebbe bene – si sentiva così in difficoltà a parlare della sua vita sessuale con sua madre.
-Certo. Ma fareste meglio ad assicurarvi che la porta sia chiusa la prossima volta-
-Si certo … cioè no…non ce ne sarà bisogno, non succederà più- Emma faticava a riprendere il controllo su di se al punto tale da balbettare quasi.
-In ogni caso voglio sapere tutti i dettagli non appena saremo sole- 



ANGOLO DELL'AUTRICE:

Eccomi con il quinto capitolo :)
Come penso avrete capito già questo capitolo è antecedente al quarto, non è stato facile per me scriverlo perché fino all'ultimo ho avuto mille dubbi non avendo un'idea precisa di cosa scrivere. Il risultato comunque mi sembra accettabile, ho cercato di alleggerire un pò la situazione con l'ultima parte anche perchè il precedente capitolo era stato un pò "pesante". Come sempre vorrei ringraziare tutti coloro che leggono la raccolta, la recensiscono, la inseriscono tra i preferiti o tra le ricordate o tra le storie seguite. Vi invito a recensire anche se per fare critiche perché mi servono per migliorare purché siano costruttive. Non voglio annoiarvi ancora quindi vi saluto, il prossimo capitolo mi diverte molto e spero divertirà anche voi.
A lunedì prossimo, un bacio a tutti :)

 
  
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