P.O.V. LUCY
un rantolo spezzato fu la prima cosa che sentì quella mattina, forse era stata solo la mia fervida immaginazione femminile, non ci badai molto sul momento, potevo persino essere stata io senza accorgermene, il letto era caldo e mi ero appena svegliata, forse un infastidito rantolo poteva uscire dalle mie labbra, il rumore della sveglia era assordante e già al primo giorno di utilizzo desiderai spaccarla in mille pezzi, un sospiro rassegnato non pote far altro che esprimere il mio disappunto, ma ehi! Non c'era tempo per pensare a come disintegrare la sveglia, quello sarebbe stato il mio primo giorno alla Fairy Tail High School, il nome mi aveva emozionato sin dal primo momento, forse era stato stupido chiamare una scuola in quel modo ma non mi importava, in fretta e furia uscì dalle coperte ma il primo contatto con il pavimento mi fece rabbrividire e far tornare immediatamente a letto "non è più estate Lucy" mi dissi battendomi una mano in faccia, presa meno alla sprovvista riuscì a fare qualche passo sul pavimento freddo come il ghiaccio, le ciabatte erano fin troppo lontane ma senza difficoltà (a parte i continui brividi) riuscì a raggiungerle, le presi in mano e le portai in bagno dove mi feci una doccia per poi vestirmi, la divisa scolastica era molto... carina? una camicia bianca con una cravatta a strisce bianche e grigie più una gonna corta e grigia, faceva parecchio freddo ma nonostante tutto decisi di non mettermi anche dei pantaloni sotto la gonna e non presi nemmeno una felpa, pessima idea, non era affatto abituata al freddo, abitavo da poco in quel paese, ero abituata a climi molto più caldi, feci una veloce colazione poiché non avevo troppa fame e verso le sette e cinquanta mi stavo dirigendo a scuola arrivando cinque minuti in anticipo, di certo non avrei aspettato fuori dalla scuola con il tempo che minacciava neve, ma forse sarebbe stato meglio, quando entrai cercai disperatamente qualcuno che potesse indicarmi la mia classe perdendomi inesorabilmente, mi ritrovai in un lungo corridoio con diverse porte, l' ultima a destra mi attirò molto, un cartellino logorato recitava la scritta "Club dei misteri... esistono davvero queste cose?" ero indecisa se entrare o no in quella stanza, forse avrei disturbato, dopo vari tentennamenti decisi di entrare bussando prima "è permesso? posso entrare?" chiesi con un tono di voce leggermente alto per farmi sentire da eventuali ragazzi, sembrava non ci fosse nessuno quindi mi permessi di entrare e curiosare un po, non avei rotto niente e dunque non avrei causato problemi, girai tra diversi tavoli e guardai le librerie con poca polvere segno che erano molto utilizzate, c'erano libri veramente interessanti "Alieni e UFO: finzione o realtà?" oppure "il triangolo delle bermuda" e "c'è vita negli altri pianeti" quello più normale che trovai nella stanza era probabilmente "l'uomo deriva dalle scimmie?" mi stuzzicava quel Club, anche io adoravo molto i misteri, la mia vita come quella di tutte era un mistero! Io adoravo leggere libri del genere, forse avrei potuto chiedere di unirmi al Club.
"DRIIIIIN DRIIIIIN" per fortuna la campanella fù buona con me e mi lasciò il tempo necessario a trovare la mia classe e preparare tutto, appena gli altri entrarono in classe fui bombardata da sguardi, c'erano molte persone, alcune coi capelli rossi e altri con i capelli blu, inutile dire che quando un ragazzo, maschio, entrò nella stanza un po annoiato o forse ancora addormentato lasciandomi vedere i suoi capelli rosa, un maschio, mi misi leggermente a ridere, ecco il titolo di un libro "un ragazzo dai capelli rosa! tinti o no?" dissi a bassa voce, peccato che mi sentì, ed era il mio vicino di banco, abbastanza innocentemente lui mi fece un sorriso e sedendosi mentre preparava le cose fece una pausa indicando i suoi capelli "sono naturali! mistero svelato" ad entrambi venne naturale fare una risatina, dopo di che mi presentai "Sono Lucy, piacere" gli allunga la mano per stringerla quando lui prendendomi alla sprovvista mi diede un cinque "Io sono Natsu, faccio parte del Club dei misteri! è fantastico! abbiamo tante di quelle cose misteriose noi! ma sono nascoste per bene, si possono vedere solo i libri" avrei voluto dire che lo sapevo ma mi limitai ad un semplice "immaginavo, come nascondere i misteri parte uno" per tutta la lezione continuammo a parlare di cavolate varie cercando di non essere sorpresi dal professore e a fine lezione mentre preparavamo i libri per la seguente lezione lui mi fece una domanda "A che Club vuoi iscriverti?" io non ci pensai affatto prima di rispondere ma lasciai passare comunque qualche secondo "allora che ne dici se mi unisco al tuo tanto amato Club del mistero?" gli si illuminarono gli occhi e inaspettatamente e troppo velocemente perché il mio cervello lo capisse, mi abbraccio forte mentre ripeteva continuamente grande! oppure si! era una reazione spropositata, ma mi piacque molto "allora a fine lezioni ci troviamo nella stanza del Club, se non sai dov'è basta chiedere ad un Professore!" mi persi nel suo sorriso per qualche secondo per poi incominciare a seguire la lezione.

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"mh? davverooo??" una voce dolce ma incrinata dalla pazzia disse quella parola allunga fastidiosamente la o facendola diventare sempre più acuta e spacca timpani "si mia Regina, la prego di non arrabbiarsi, abbiamo provato di tutto noi umili servi, lo giuriamo ma..." quell'ombra seduta su un trono in origine rosa sporco di fango e sangue allungò un barattolo ad un altra figura che invece era inginocchiata e profondamente spaventata "hai giuraaatoooo!, ora pagami un pegnoooo" questa volta l' ultima o era più grave ma comunque molto sgradevole, il servo mise tutti i soldi che aveva nel barattolo che sembrava essere sporco di zucchero "mi scuso per la nostra incompetenza, lo giuro non è stato una nostra decisione, ma purtroppo credo dobbiate agire voi" con un sussulto di finta sorpresa la figura sul trono si alzo "hai ragione!" la finta sorpresa in quella frase detta con voce troppo dolce fece rivoltare lo stomaco del servo "ma prima, mi dia ciò che ha, lei ha di nuovo giurato" gli occhi spaventosi di quella che doveva essere una regina ma che era un semplice una persona dalla brutta infanzia, furono forse l' ultima cosa che poté vedere il servo dai capelli blu scuri.
"quel maledetto del mio Re ha fatto un'altra stupidaggine, andare ad infastidire gli abitanti di Venere, doveva rimanere qui, proprio ora che gli umani stanno osservando quel pianeta! ma lo perdonerò, è per sempre il mio dolce fratellino, hihihi"