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Autore: Giadavnt    20/01/2015    3 recensioni
Guardando un po' le varie fanfiction ho notato che c'è poco e niente su un incontro tra Chester e Talinda e ho pensato di scriverci qualcosa su. Sono entrambi liceali e Anna e Mike sono i loro migliori amici. Spero vi piaccia.
Giada00
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chester Bennington, Mike Shinoda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Ecco qua! Sei pronta!- dico soddisfatta del mio lavoro.

-Secondo te sto bene?- mi chiede un po' timorosa Anna.

-Certo! Stai benissimo! Perché non dovresti piacergli?- avete già capito di cosa stiamo parlando io e Anna? Molto probabilmente si. Infatti Anna ha chiesto il mio aiuto per poter essere al meglio stasera quando andremo da Chester...e Mike. Ora si guarda allo specchio con le mani sui fianchi, si gira a destra e sinistra, dietro e avanti. Alla fine la vedo fare un sorriso.

-Si, hai ragione. Sto davvero bene.-

-Devi sempre fidarti di Talinda Bentley!- mi atteggio un po' portandomi un mano vicino al viso e facendo la “ovvia”. Inutile dire che Anna mi butta un cuscino in faccia prendendomi in pieno.

-Ehi! Non ti agitare troppo! Altrimenti il trucco si rovina!-

-Si, certo...- fa lei ma subito dopo ritorna veloce allo specchio e si controlla. Rido guardandola con la coda nell'occhio.

-Comunque ora mi devo preparare anch'io! Aiutami a scegliere cosa devo mettermi!-

E così spalanco le 3 ante del mio armadio strapieno e comincio a frugare un po' ovunque.

-Scegli qualcosa di comodo...- mi consiglia Anna- dopotutto è una serata tra a amici, non devi andare chissà dove.-

-Si, hai ragione. Allora...che ne dici di questo abbinamento?- e le mostro gli shorts di jeans scuri con una maglia rossa a mezze maniche, abbastanza lunga, e con varie scritte nere stile graffiti.

-Si, mi piace proprio quella maglia...ma forse stasera farà un po' freschetto... faresti meglio a metterti delle calze sotto il pantaloncino.-

Butto la testa all'indietro ormai rassegnata.

-Anna, ma non te ne sei accorta che si schiatta dal caldo. Staremo pure già a settembre ma è come se stessimo ancora in piena estate!-

-Ehm...se lo dici tu. Ma poi non dire che non ti ho avvertito.-

-Non c'è pericolo.- rispondo e lei mi fa la linguaccia a cui prontamente rispondo prima di chiudermi in bagno.

 

***

-Allora, patatine fritte?-

-Ci sono.-

-Coca cola?-

-Ci sta-

-Rete Wi-fi?-

-Apposto-

-Ce lo hai collegato il televisore?-

-Siiiiiiiiiii-

-Pollo nel forno?-

-S....NOOOO IL POLLO!- Mike corre velocemente in cucina seguito a ruota da me.

Si ferma vicino al forno e, presi quella specie di guantoni per non scottarsi, lo apre venendo investito da una nuvola di vapore. Poi ne tira fuori quella cosa che doveva essere il pollo...doveva infatti. È completamente bruciato. Mi avvicino guardando il pollo.

-Mike una cosa ti avevo chiesto di fare! UNA!-

-Ma che vuoi?! Lo sai benissimo che non sono bravo in cucina ma tu hai insistito nel farmelo fare! È colpa tua!- risponde lui. Ok, fammi mantenere la calma...inspiro, espiro, inspiro, espiro.

-Comunque ora è da buttare...-

-Pizza?-

-Pizza.-

 

***

-Questa dovrebbe essere la casa di Chester.- dico ad Anna controllando il numero civico – Si è questa.- e spingo il campanello. Dopo poco ecco Chester che apre.

-Ciao ragazze! Prego.- dice mettendosi di lato.

-Buonasera- rispondiamo ed entriamo. Non posso far almeno di notare che c'è una puzza di bruciato.

-Hai incendiato qualcosa, Chaz?- chiedo.

-Io no, Mike ha bruciato il pollo e quindi abbiamo ordinato la pizza.-

Dalla cucina si sente Mike che urla: -NON È COLPA MIA! È DI CHESTER CHE MI HA COSTRETTO A CUCINARE!-

-E SOLO QUELLO DOVEVI FARE!- risponde il diretto interessato mentre entriamo nello spazioso salotto. Mike è sul divano che armeggia con il telecomando, si gira e ci saluta con la mano. Anna subito ricambia e si siede vicino a lui. Poi cominciano a chiacchierare del più e del meno.

Poso la borsa a terra vado in cucina insieme al padrone di casa attraverso la porta scorrevole, lasciata aperta, che collega le 2 stanze.

-Davvero lo hai costretto a cucinare?- dico alzando un sopracciglio.

-Si, ma solo perché io dovevo preparare il resto.- risponde ovvio – Mi aiuti a portare le pizze di là?-

Senza dire niente gliene prendo 2 dalle mani e andiamo in salotto pronti a passare un bella serata tra amici.

 

Angolo dell'autrice

Allora...ehm... scusate per il grande (grandissimo) ritardo. Mi dispiace dispiace anche di aver postato solo un piccolo capitolo di transizione e non uno ricco che magari qualcuno di voi si aspettava. Spero almeno che il capitolo vi abbia fatto ridere e vi lascio con la promessa che cercherò di postare al più presto un nuovo capitolo :).

A presto.

Giada00   

  
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