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Autore: gil88    21/01/2015    2 recensioni
"Sbuffo, massaggiandomi con pollice e indice il ponte del naso: sono davvero esausta! E’ da una settimana che lavoro a questa cartina, pensando di finirla oggi, ma la festa di paese che c’è qui fuori sul ponte mi ha fatto venire un’emicrania pazzesca."
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"Arrivata di sopra, dò un calcio alla porta che dà sul ponte ed esco: vedo la nave oscillare, confermando la mia teoria che il boato di prima fosse dovuto all’esplosione. Per non aver sentito la nave dondolare, devo essere davvero MOLTO incazzata, MOLTO esaurita e MOLTO stanca. La prima capita spesso, la seconda no, per meglio dire mai mentre la terza…"
*Panda Day*
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti al Panda day, il giorno del delirio in cui da un’unica parola nascono fan fiction di ogni genere!
Perché Panda?
Perché ci serviva un modo veloce per chiamarlo, perché ‘ Panda day’ suona che è una meraviglia e perché i panda sono carini e coccolosi.
Il meccanismo, se qualcuno vuole partecipare, è semplice.
Ogni settimana sceglieremo una parola aprendo a caso il dizionario e quello sarà il prompt per le varie fan fiction ( tutti i generi, tutti i rating, tutti i pairing ma niente long) e basterà scrivere * Panda day* nell’intro.
E non dimenticate la foto dei Pandaman in basso a destra.
Grazie a tutti e buona lettura.

Prompt per il prossimo Panda Day: civetta.



ESAURIMENTO NERVOSO
*Rosmarino*


- Dai Franky, fallo ancora!!! Tipregotipregotiprego!!!!- sento Usop supplicare il cyborg, visto il caos che stanno facendo là fuori per una nuova invenzione del carpentiere.
-Siiiiii!!! Sono d’accordo con Usop!!! Da quassù è uno spasso!!!- Rufy mica può starsene zitto! Deve urlare anche lui, sennò non è divertente, no?
-Yohohoho!! Non mi divertivo così da secoli!! Mi fa male la pancia dal troppo ridere… Ma adesso che mi ci fate pensare: io…- ci mancava pure Brook.
-Si, tu la pancia non ce l’hai… Brook è sempre la stessa storia!- sento Usop finire la frase dello scheletro, come al solito.
Sbuffo, massaggiandomi con pollice e indice il ponte del naso: sono davvero esausta! E’ da una settimana che lavoro a questa cartina, pensando di finirla oggi, ma la festa di paese che c’è qui fuori sul ponte mi ha fatto venire un’emicrania pazzesca.
E fosse l’unico giorno! I miei nakama devono divertirsi un mondo a fare casino, per cose inutili tra l’altro, mentre io sto cercando di lavorare.
-Su ragazzi, Nami ha bisogno di silenzio…- interviene Robin. Le farei una statua di bronzo in certe occasioni! Cosa farei se non ci fosse lei!!!
-Io dico che è talmente stakanovista, che riesce a lavorare tranquillamente con questo caos… A me non disturbano per nulla. - aggiunge il buzzurro. Ecco, avete presente la statua di bronzo che farei a Robin? La darei volentieri in testa a quello squattrinato, in questo preciso momento! Quanto mi danno sui nervi le sue frecciatine!!
Stranamente, non sento più schiamazzi da fuori. Solo Sanji in cucina intento a cucinare, e quindi armeggiare con padelle e mestoli.
-Finalmente! Adesso posso pensare di finire questa cart…- esclamo rilassandomi sulla sedia, buttando la testa all’indietro. Ma non faccio a tempo a finire la frase che sento:
-VOGLIAMO IL ROBOT! VOGLIAMO IL ROBOT! VOGLIAMO IL ROBOT!- ci mancava il coro a squarciagola di quei tre stupidi! Strano non ci fosse anche Chopper!
-SUPER FRANKY-ROBOT!! Che ve ne pare, ragazzi?- ed io che pensavo che Franky fosse una persona matura, non al pari di Robin ma quasi! Invece è più immaturo di Rufy! Lui e le sue invenzioni!
Naturalmente la baraonda ricomincia, il mio mal di testa aumenta ed io sono sull’orlo di un esaurimento nervoso. E non sono divertente quanto le invenzioni di Franky quando sono nervosa, ma questo loro non lo sanno…
-FORTEEEE! Voglio salirci anch’io!!!!- urla Rufy. Perché lui non parla. Lui urla…
-Che armi hai?? Posso vederle?- chiede Usop, e sono sicura che abbia gli occhi sbrilluccicosi.
- Sicuro fratello! Sennò perché sarei qui?Dunque… L’arma meno potente e più sicura da utilizzare come dimostrazione è la Franky Special Cannon Ball.- lo sento iniziare a elencare. Finché si limita a fare un elenco, bene…
Ma non faccio a tempo a mettere in ordine le idee per riprendere il mio lavoro, visto che là fuori sembrava si fossero calmati, che sento un fischio e un gran boato, probabilmente dovuto a un’esplosione.
-FOOOOORTEEEEE!!!! FALLO ANCORA!!!- sento Usop e Rufy supplicare Franky.
-Ancora una volta un paio di palle! Sono arci stufa! E questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Ho sopportato abbastanza! Mi rifiuto di lavorare con un branco di idioti del genere! Sono una navigatrice seria, io!!- scoppio, mi alzo di scatto facendo cadere la sedia all’indietro sul pavimento e mi dirigo a passo di marcia verso il ponte, sbattendo tutte le porte che incontro al mio passaggio.
Non sono un bello spettacolo: credo che se Sanji mi vedrebbe, altro che pasticcino, crostatina o Nami-swan! Si farebbe scudo con le padelle!
Arrivata di sopra, do’ un calcio alla porta che dà sul ponte ed esco: vedo la nave oscillare, confermando la mia teoria che il boato di prima fosse dovuto all’esplosione. Per non aver sentito la nave dondolare, devo essere davvero MOLTO incazzata, MOLTO esaurita e MOLTO stanca. La prima capita spesso, la seconda no, per meglio dire mai mentre la terza… Tirate voi a indovinare…
Ma oggi hanno superato ogni limite!
Devono aver sentito la porta sbattere, perché si girano tutti nella mia direzione.
-NAMI!!! Vieni a vedere anche tu! E’ superstramegadivertente!!!!- esclama Rufy appena mi vede, con la stessa gioia di un bambino che a Natale ha ricevuto il regalo che aveva sempre voluto. Deve avere le zucchine sugli occhi per non accorgersi dell’aura nera che ho tutt’attorno.
Usop se ne accorge e, a voce leggermente più bassa ma che sento benissimo anch’io, cerca di dissuaderlo.
-Rufy, non è il caso… Nami mi fa molta paura adesso… forse abbiamo esagerato…-
-A me pare come al solito…- afferma Rufy, infilandosi un dito nel naso. Se possibile divento ancora più nera. Il signorino ha appena affermato che sono sempre esaurita, secondo lui…
-Nami, è tutto a pos… - inizia a domandare Robin, ma la interrompo e scoppio. Non ce la facevo più!!
-E’ MAI POSSIBILE CHE NON SI POSSA LAVORARE IN PACE SU QUESTA NAVE? E’ TROPPO CHIEDERE UN PO’ DI SILENZIO UNA VOLTA OGNI TANTO! MA VOI 4- e indico Rufy, Usop, Brook e Franky –NON SAPETE NEMMENO CHE SIGNIFICA LA PAROLA SILENZIO. NON E’ NEL VOSTRO VOCABOLARIO!!!- mi sfogo, sfoggiando denti a squalino, quattro vene pulsanti sulla fronte e gli occhi pronti a lanciare dardi infuocati.
Come per magia, tutti stanno in silenzio. Usop ha paura sul serio: infatti, inizia a tremare e va a nascondersi dietro l’albero maestro; Rufy non si scompone e mi osserva con la testa leggermente inclinata da un lato e il solito dito nel naso (tipico segno di quando non capisce); Brook e Franky mi guardano a occhi sgranati; Robin ridacchia mentre Zoro non si scompone.
Ma mica ho finito!
-E TU, BRUTTO SCIMMIONE, LE PALLE DI CANNONE TIENILE PER QUANDO SAREMO DAVVERO IN PERICOLO!!- continuo, incenerendo Franky con lo sguardo.
Non si azzarda a rispondere. Buon per lui!
-E SE SENTO ANCORA VOLARE UNA MOSCA, VI BUTTO A MARE E VI FULMINO!!- concludo e, sperando di aver chiarito il concetto, torno sotto coperta.
-Ma noi non abbiamo fatto niente!- puntualizza Rufy. La mia furia mi porta a staccare la maniglia della porta che ho afferrato per rientrare. Troppa forza? No, solo l’esaurimento che mi dà quello stolto del mio capitano!
Mi giro lentamente di nuovo verso i miei Nakama, e ancora più lentamente mi dirigo verso Rufy. Lui non cambia posizione: deve piacergli proprio curiosare nelle sue cavità nasali! Arrivata di fronte a lui, gli sferro uno dei miei micidiali pugni sulla testa.
Risultato? Lui lungo disteso per terra con un bel bernoccolo pulsante grande quanto una noce di cocco sulla fronte. Per lui ricevere un pugno del genere non è nulla, ha ricevuto di peggio; infatti, si rialza e si mette seduto, lamentandosi e massaggiandosi il punto dolente.
-AHIAA!! Ma Nami!! Che cosa ho fatto di male?- piagnucola, guardandomi dal basso della sua posizione con i lacrimoni agli occhi. Forse il mio pugno è stato più forte del solito…
-Cosa hai fatto? COSA HAI FATTO? Razza di baka patentato, per colpa tua mi è venuto l’esaurimento!! Ma tanto non capisci! Cos’hai al posto del cervello? Un criceto in sciopero?- mi ritrovo a cavalcioni sulle sue gambe, le mani intorno al suo collo a scuoterlo avanti e indietro e a sputargli in faccia una serie di insulti degni di uno scaricatore di porto.
-Scu… Scu… Scus…- cerca di scusarsi Rufy, ma a corto d’aria, non appena le mie mani lasciano il suo collo cade di nuovo all’indietro disteso sull’erba del ponte.
-Capitano? Sei ancora vivo?- s’informa Brook, avvicinandosi a noi preoccupato.
-Non è morto, solo svenuto… Forse ha capito di non far casino…- rispondo cinica, alzandomi dalle gambe di Rufy e tornando verso la porta senza maniglia per rientrare.
-Altro che donzella indifesa… Sei più manesca di Eustass Kidd, mocciosa!! Per non parlare degli epiteti poco raffinati che uscivano prima dalla tua bocca…- mi provoca Zoro ma non fa a tempo ad aggiungere altro che si ritrova un bel bernoccolo pulsante sul cranio anche lui…
-La minaccia di buttarvi a mare e fulminarvi è ancora valida…- puntualizzo prima di chiudermi la porta alle spalle.
-Cibooooo!!!- sento Rufy esclamare, dopo aver percorso pochi passi per tornare al mio studio. Sapevo di non averlo ridotto male…
-Nami, mia adorata, è tutto a posto? Ho sentito un certo trambusto là fuori- mi chiede Sanji, appoggiato allo stipite della porta della cucina. Deve avermi vista rientrare…
-Tutto ok- lo liquido e mi rintano nel mio studio.
Mi butto letteralmente sulla sedia: sono davvero esausta! La sfuriata di prima mi ha tolto parecchie energie.
Appoggio le braccia incrociate sul ripiano da lavoro e la testa sopra di esse: magari stare in questa posizione per qualche minuto con gli occhi chiusi mi avrebbe aiutato a recuperare un po’ di energie e concentrazione…
Dopo quelli che parvero essere una decina di minuti, sento un bussare leggero alla porta.
-Nami, scusami… E’ permesso?- è Chopper.
-Si, Chopper, vieni…- rispondo stanca e la piccola figura del medico fa l’ingresso nel mio studio.
-Mi sono permesso di portarti questo.- spiega allungandomi un bicchiere con un liquido giallognolo all’interno. Il colore non è dei migliori ma il profumo è non è malvagio…
-Ho sentito le urla fuori sul ponte, sia prima con le dimostrazioni di Franky, sia quando sei uscita tu… Ho notato che ultimamente sei sempre molto stanca e…-  continua con la spiegazione, azzittendosi poi di colpo e abbassando lo sguardo al pavimento in legno.
-C’è qualche problema, Chopper?-m’informo, materna, non capendo il motivo per cui è rimasto in silenzio.
-E… coi nervi a fior di pelle…-continua la piccola renna a bassa voce, pauroso di essere sgridato come ho fatto poco fa con Rufy.
-Tranquillo, Chopper. Non c’è problema… Purtroppo lo so.- sospiro, ben conscia della mia situazione. Per calmarlo, gli accarezzo dolcemente la testolina pelosa.
-Non mi sgridi come hai fatto con Rufy?- chiede timido, rialzando lentamente lo sguardo.
-Lui è uno stupido… E poi avevo un buon motivo…- lo tranquillizzo, rivolgendogli un sorriso.
Rianimato da quanto appena detto, il piccolo medico mi spiega cosa contiene il bicchiere appena consegnatomi.
-E’ un infuso di rosmarino. L’abbiamo fatto il dottor Trafalgar ed io… Il rosmarino, oltre ad essere ottimo da utilizzare in cucina, viene usato in medicina per calmare le emicranie e gli esaurimenti nervosi. Ho pensato che potesse esserti utile.-
Annuso il bicchiere che tengo in mano: che buon odore! Forse è solo un’impressione ma mi sembra che la testa batta meno…
-Grazie Chopper, ne avevo davvero bisogno… Ringrazia anche Torao.- ringrazio il piccolo medico e mi accingo a prendere un primo sorso dell’infuso.
-Dopo averlo bevuto, non tornare subito al lavoro… Rilassati un po’ così le proprietà del rosmarino fanno il loro effetto.- mi consiglia e, dopo avermi salutato, esce dall’ufficio richiudendosi la porta alle spalle.
Mi rilasso sulla sedia, appoggiando la schiena sullo schienale e inizio a bere la bevanda portatami da Chopper. Anche il sapore è gradevole e già a metà bicchiere il mal di testa si affievolisce.
Dopo aver bevuto tutto l’infuso, mi alzo dalla sedia e raggiungo il piccolo divano presente nello studio. Mi distendo, appoggiando la testa su uno dei braccioli, e cerco di riposare un po’ permettendo così ai miei nervi di distendersi…
-Dai Nami, una mezzoretta di pausa puoi concedertela… Poi riprendiamo- dico tra me e me, mentre chiudo gli occhi e nel giro di poco mi appisolo…

∞∞∞∞

Mi sveglio sentendo aleggiare nell’aria il profumo del caffè appena fatto.
-Mmm… Che ore saranno?- mi chiedo mezza intontita. Mi giro verso l’oblò e noto che, al posto del cielo azzurro con qualche nuvoletta qua e là del pomeriggio, è calata la sera. Già da un bel po’, visto il blu intenso puntellato di stelle che si staglia là fuori.
-Devo essermi addormentata di botto e aver dormito un bel po’… Bè, devo dire che mi ci voleva.- ragiono. Mi alzo dal divano e mi stiracchio i muscoli ancora indolenziti.
Sto per rimettermi alla scrivania per procedere con la mia cartina, quando la pancia si mette a brontolare.
-Ok, forse è meglio andare a mangiare qualcosa, farsi un bel bagno caldo e andare a nanna. Riprenderò domani mattina.- ed esco così dal mio ufficio, raggiungendo la cucina.
Più mi avvicino e più sento il solito trambusto prodotto dai miei Nakama quando è ora di mangiare. Non ci do troppo peso: dopo l’infuso al rosmarino che ho bevuto, sono davvero molto più rilassata, senza la perenne emicrania che mi portavo dietro da giorni e quegli schiamazzi non mi danno alcun fastidio. Anzi, ho addirittura un sorriso sulle labbra!
Giunta a destinazione, apro la porta ed entro in cucina. Come Rufy, Usop, Brook e Franky mi vedono, diventano muti come pesci. Per la cronaca: Rufy sbianca e smette di ingurgitare la fetta di torta davanti a lui, Usop sparisce sotto il tavolo mentre Brook e Franky rimangono immobili come statue.
-Nami, tesoro!! Finalmente sei qui!!! Ti ho tenuto qualcosa da parte, vedendo che non arrivavi!!!- al solito Sanji mi accoglie con le sue smancerie.
-Non ti ho disturbata pensando avessi molto da fare nel tuo studio, e ho subito pensato di salvare qualcosa dalle fauci di questi pozzi senza fondo.- continua  fulminando con lo sguardo Rufy, che è ancora calmo e silenzioso e servendomi il piatto al mio posto.
-Che c’è, ti è andato qualcosa di traverso e sei morto soffocato?- incalza Sanji il nostro capitano, vedendolo bianco in viso e mooooolto silenzioso. Adesso che ci penso, Sanji non sa quello che è successo oggi sul ponte, impegnato com’era in cucina. Ma non ho voglia di dirglielo…
-Ti ringrazio molto, Sanji- lo ringrazio e, prima di sedermi, gli rivolgo un sorriso. Lo avevo anche quando sono entrata, ma il cuoco non se n’è accorto, preso com’era dalle sue smancerie e pirouettes.  In compenso se n’è accorto  qualcun altro…
-Nami-swan sei ancora più incantevole se sorridi a quel modo!!!! Potrei non resistere e…- esplode Sanji, interrompendosi per colpa di un’improvvisa epistassi.
Ma non era guarito? Mah…
Mi accomodo al mio posto, accolta dal ghigno della persona di fronte a me. Gli sorrido ancora di rimando e inizio a mangiare.
-Nami, vedo che stai molto meglio… L’infuso che ti ho portato ha fatto effetto… Il dottor Trafalgar ha avuto un’ottima idea…- esordisce Chopper mettendo in allerta Sanji, dopo aver pronunciato il nome di Torao…
-Ho sempre ottime idee.- sentenzia Law e sento i suoi occhi grigi scrutarmi a fondo. Inutile dire che sento subito un piacevole brivido lungo la schiena.
Si, lo ammetto: Trafalgar Law mi ispira un gran sesso. Lo trovo dannatamente sexy… Per non parlare di quegli occhi grigi come il mare in tempesta che si ritrova! Mi ritrovo a rabbrividire di piacere ogni volta che mi guarda… Negli ultimi giorni poi, ha iniziato a lanciarmi certi sguardi (che, al sol pensiero, le mie mutandine sono già fradice) corredati dal suo immancabile ghigno, ricambiati da certe mie occhiate maliziose. In più, durante i pasti, abbiamo preso a punzecchiarci a vicenda, scambiandoci frecciatine più o meno velate di malizia.
Robin, furba e attenta com’è, si è accorta subito della situazione. E, durante i rari scambi di battute tra me e Torao, sorride serafica. Gli altri Nakama non si sono accorti di nulla. Anzi, penso che considerino i dialoghi tra me e il Chirurgo della Morte buona educazione da parte mia verso un ospite. Sono troppo idioti per cogliere quelle sfumature in più…
-Cos’è che hai rifilato alla dolce Nami, chirurgo da quattro soldi??-vengo riportata alla realtà dalla domanda indagatoria di un alterato Sanji.
-Infuso al rosmarino.- lo liquida Torao, con un ghigno poco raccomandabile sulle labbra, appoggiando il mento sulla mano e guardando Sanji con aria di superiorità.
-Non so se l’ha già fatto Chopper, ma volevo ringraziarti Torao. Sto meglio adesso.- lo ringrazio e subito il suo sguardo e il suo ghigno sono rivolti a me… Altro brivido lungo la schiena.
-Capitano, puoi mandar giù il boccone, adesso- consiglia Robin a Rufy… Mi sembrava un po’ troppo bianco…
Cosa che non si fece ripetere due volte, seguita da lunghe sorsate di acqua. L’ho minacciato per bene, se ha ancora paura di me! Adesso è tornato di un colore naturale, ma sempre muto sta…
-Mocciosa, con la sfuriata di oggi pomeriggio i capelli di Usop sono diventati dritti come spaghetti! Gli hai fatto prendere un bel colpo…- esclama Zoro, con il suo solito ghigno stampato su quella faccia da sberle.
-I miei poveri capelli…- sento sussurrare Usop da sotto il tavolo.
-Per me non hai bisogno di riposarti di più… Hai solo bisogno di una bella ripassata. Sai cosa intendo, no?- aggiunge il buzzurro malizioso.
Se fossi stata come tutti gli altri giorni, il caro spadaccino sarebbe già volato fuori dalla porta, ma oggi voglio restare tranquilla e riposata, quindi la cosa mi entra per un orecchio e mi esce dall’altro. La battuta però fa saltare i nervi di un'altra persona: Sanji.
-Testa di verza, cosa hai osato dire alla mia crostatina?- inizia il biondo, con una vena pulsante sulla fronte.
-La verità… Geloso mono sopracciglio?- lo provoca il verde, ghigno sempre presente.
-Non devi permetterti MAI più di dire una cosa del genere a Nami, stupido arrotacoltelli!!- sbraita Sanji, adesso spalla a spalla con il buzzurro.
-Hey, tu non sei nessuno per dirmi quello che devo o non devo fare!! Vuoi litigare?- incalza Zoro col viso a 2 cm da quello di Sanji, iniziando ad estrarre dal fodero la Wado.
-Quando vuoi, marimo…- Sanji si mette in posizione e Zoro si alza dal suo sgabello, con la spada sguainata del tutto.
-Ragazzi, stiamo ancora cenando… Non mi sembra il luogo adatto…- fa notare Robin, cercando di evitare un’eventuale rissa in cucina.
-Oh mia dolce Robin! Tu hai sempre ragione!!- Sanji cambia immediatamente umore. In genere per evitare quello che stava per succedere ci vogliono due miei pugni ben assestati, ma al momento non sarei stata disponibile…
Zoro sbuffa, rinfodera la katana e si butta a peso morto al suo posto.
Forse però il buzzurro non ha tutti i torti… Lancio un’occhiata a Torao e lo trovo a fissarmi, serio.
La cena è stata ottima. Mi ci voleva davvero, dato che non mettevo nulla nello stomaco dall’ora di pranzo.
Dopo aver mangiato una fettina di torta Red Velvet, assieme ad una tazzina di caffè, mi alzo dalla sedia e annuncio:
-Grazie Sanji, la cena era davvero squisita. Mi ci voleva.-
-Nami cara, per te questo ed altro! Sono sempre a tua completa disposizione!!- dichiara il cuoco, gli occhi a forma di cuore.
Sorrido lievemente e guardo con la coda dell’occhio Torao: se i suoi occhi potessero lanciare dardi infuocati, credo che di Sanji resterebbe solo un mucchietto di cenere adesso.
-Nami, vieni nella sala dell’acquario a giocare a carte con me e Robin?- mi chiede speranzoso Chopper.
-Sono ancora un po’ stanca, credo andrò a fare un bel bagno caldo e poi a nanna. Domani è lo stesso?- propongo alla renna.
-Si, va bene. Allora buonanotte!- mi augura il piccolo medico, un po’ giù di morale. Mi dispiace avergli detto di no, però tutto quello che desidero al momento è immergermi nella vasca da bagno, davvero.
-Buonanotte, navigatrice.- si aggiunge Robin, con uno sguardo di chi la sa lunga. Ma non ci do peso.
-Notte Nami.- sussurrano i 4 che ho rimproverato oggi. Non sembrano nemmeno loro!
Zoro grugnisce mentre Sanji si prodiga in mille complimenti e moine prima di lasciarmi uscire dalla cucina.
-Finalmente! Non vedo l’ora di essere immersa nella schiuma!- mi stiracchio e mi dirigo verso la mia cabina per prendermi un cambio di biancheria e la mia maglia bianca e sformata che uso come pigiama.
Una volta svoltato l’angolo nel corridoio delle cabine, sento dietro di me la voce inconfondibile di Torao.
-L’infuso di rosmarino, se mescolato insieme alla salvia e alla menta nell’acqua del bagno, ha un effetto stimolante ed afrodisiaco.-
Da dove è sbucato fuori? Non mi sembra di averlo visto nel corridoio un attimo fa! Mi giro, con la mano destra sul fianco e la sinistra lungo il corpo, e lo vedo appoggiato al muro di legno che fissa un contenitore con 3 ampolle di vetro, contenenti liquidi che virano dal verdino al giallognolo.
-E’ una proposta, Torao?- gli domando, con tono malizioso.
Lui alza lo sguardo su di me e, ghignandomi, risponde enigmatico:
-Forse…-  si stacca dal muro e in due falcate è di fronte a me, i nasi che si sfiorano. Noto la sfumatura dei suoi occhi, fissi nei miei color caramello, più scura rispetto al solito…
-Stavo giusto andando a farmi un bagno caldo.- continuo, ghignando anche io.
-Occasione perfetta per provare il misto di infusi.- mi sussurra provocante sulle labbra, per poi catturarle con le sue in un bacio impetuoso e passionale. Mi attrae a se con un braccio intorno alla vita e io tuffo le mie dita nelle sue ciocche corvine, libere dal cappello maculato.
Mi sa che non farò tappa biancheria pulita; ho la netta sensazione che andrò direttamente a destinazione: il bagno al piano superiore. In fondo, la biancheria può aspettare…
Ripensandoci, questa giornata non ha fatto poi così schifo… Non tutto il male viene per nuocere, parola di Nami!

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