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Autore: kiku_san    25/11/2008    5 recensioni
La televisione ha organizzato un maxi-show per celebrare la nuova musica tedesca che ha conquistato l’Europa. Ospiti d’onore? Ovviamente i Tokio Hotel, quelli che hanno aperto la strada a tutti gli altri. La manifestazione durerà quattro giorni, nei quali i gruppi e i solisti si contenderanno il favore del pubblico. Quattro giorni nei quali nasceranno conflitti, gelosie, rivalità, ma anche amicizie inattese e amori assolutamente imprevedibili.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cinema Bizarre, Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

Quando aprì gli occhi la prima cosa che Bill vide, fu il viso di Yu accanto al suo.
Di colpo gli tornò in mente tutto quello che era successo durante la notte e subito arrossì di vergogna.
Accidenti come diavolo aveva fatto a cacciarsi in una situazione come quella, non aveva neppure la scusa di essere ubriaco.
Poi guardò di nuovo il ragazzo accanto a lui, il suo braccio muscoloso e tatuato che lo abbracciava sui fianchi e provò un senso di tenerezza.
Era stato bello e appagante, doveva ammetterlo e anche se la vergogna lo faceva arrossire non poteva negare che gli era piaciuto molto.
Yu aprì gli occhi e gli sorrise, alzò un po’ la testa e lo baciò, i loro piercing sulla lingua si scontrarono producendo un rumore metallico, era molto sexy giocarci uno con la lingua dell’altro.
“Che ore sono?” chiese Yu dopo un bacio interminabile.
“Dio mio è tardissimo”
Bill aveva appena finito di dire quelle parole che qualcuno bussò alla sua porta.
“Ehi Bill allora sei pronto” era la voce di Tom.
“”Eh cosa hai detto?”
“Guarda che noi siamo pronti, aspettiamo solo te, dai apri”
“Scusa Tom, arrivo subito, aspettami di sotto”
“Di sotto? Sei scemo, dai fammi entrare”
“Non sono solo”
“Cosaa? Stai scherzando”
“No”
“Allora ti aspetto giù” disse Tom allibito.
Le cose al mondo stavano girando decisamente all’incontrario: lui aveva passato la notte da solo e Bill si era trovato compagnia, c’era qualcosa che non andava.


Nella hall trovò Gustav che stava salutando Shin.
“Allora ci risentiamo, non vedo l’ora di provare con te qualche assolo.”
“Certo ci puoi contare, in fondo non stiamo lontani, mi ha fatto davvero piacere conoscerti Gustav e anche se i nostri compagni non si possono sopportare questo non conta niente per me, non voglio rinunciare alla tua amicizia.”
“Sono d’accordo con te, alla prossima.”
Tom si avvicinò a Gustav appena questo rimase solo.
“Hai visto Georg?”
Gustav accennò con la testa ad un angolo un po’ appartato della grande sala.
Georg e Denise si stavano salutando, erano abbracciati e si stavano baciando.
Tom scese dalle nuvole.
“Ma che cazzo è successo?”
Gustav si strinse nelle spalle.
“Ne so quanto te, fino a ieri sera diceva che non poteva vederla.”
Denise uscì e Georg si avvicinò agli amici.
“Che cazzo hai combinato Georg?” chiese Tom non riuscendo a tenere a freno la curiosità.
“Gustav avevi ragione, a volte bisogna saper rivedere le proprie teorie” sorrise Georg soddisfatto.


In camera di Bill, Yu si era rivestito.
“Allora io vado.”
“Va bene, senti Yu io ci terrei che questo rimanesse tra noi.”
“Pensi che sia così scemo da andare a raccontarlo in giro?” rispose Yu offeso.
“No, non volevo dire questo, ma vorrei che non lo raccontassi a nessuno, neppure ai tuoi amici.”
“Fossi matto, se lo racconto a Strify mi spella vivo.”
Bill si oscurò.
“Perché scusa? Vuoi dirmi che potrebbe essere geloso, tu e lui state insieme?”
“Ehi frena, che hai capito, te l’ho detto che tu sei il primo per me e l’unico, Strify ti detesta e se sapesse che siamo stati insieme chissà che menate mi farebbe, comunque sono un po’ matto e faccio un sacco di cazzate ma so dare un giusto peso alle cose importanti, per me questa notte è stata importante Bill.”
“Anche per me.”
“Non ci vedremo più?”
“Non so.”
”Lasciamo fare al destino allora.”
“Va bene.”
Yu dopo un ultimo bacio uscì alla chetichella dalla camera di Bill, senza che nessuno lo vedesse.


Finalmente dopo circa mezz’ora Bill scese nella hall.
“Grazie a Dio anche questa volta ce l’abbiamo fatta” rise Georg.
“Ehi Bill ma chi cazzo avevi in camera” disse Tom incuriosito.
“Bho!”
“Bho? Ma che risposta è.”
“Senti Tom, ieri ero ubriaco ed oggi mi sono trovato nel letto una tipa, è stato imbarazzantissimo non voglio più parlarne.”
“Santo Dio Bill mi stupisci, tu che hai fatto una one-stand night, questo non l’avrei mai creduto possibile.”
“Può capitare a tutti di fare una sciocchezza no?”
“Basta che ti sia divertito.”
Bill taceva.
“Allora si o no?” insistette Tom.
“Sì mi sono divertito” disse Bill, avrebbe voluto anche aggiungere “E non è stata una sciocchezza” ma sorrise solamente, ripensando a Yu.
“Bene ora ci siamo tutti, possiamo andare.”
“Non mi hai detto come è andata a te, ti sei divertito con Fie.”
Bill aveva appena finito di pronunciare queste parole che si sentì una voce squillante.
“Ehi Tom.”
Tom si girò come se fosse stato scottato e Bill capì che c’era qualcosa che non andava.
Accanto all’uscita c’era Fie e Kiro che facevano ciao con la manina a Tom, ridendo.
Il chitarrista si avvicinò rapidamente.
“Che cazzo vuol dire questo?”
”Scusa Tom” disse Kiro cercando a stento di frenare le risate, “E’che Fie mi stava raccontando come è riuscita a vincere la scommessa e a spillarmi cinquecento euro.”
“Quale scommessa?”
“Tom non arrabbiarti ti prego ma io e Kris abbiamo scommesso.”
“Tu e chi?”
“Io e Kristian, il primo giorno che siamo arrivati parlando del più e del meno abbiamo cominciato a parlare di te e Kris sosteneva che nessuna ragazza poteva sfuggire al tuo fascino, allora abbiamo scommesso che ti avrei tenuto sulla corda per tutti i quattro giorni facendoti andare in bianco non solo con me ma proprio con tutte. Diciamo che mi sono sentita la vendicatrice di tutte le ragazze che hai usato.”
“Non pensavo che potesse vincere devi credermi Tom, io avevo scommesso su di te, ma questa stronzetta ne sa una più del diavolo.”
“Caccia i soldi Kris e niente palle e tu Tom perdonami, sei davvero carino e ti devo dire che ho fatto molta fatica ad andarmene tutte le volte che ero nel tuo letto, ma una scommessa è una scommessa e io odio perdere” così dicendo gli scoccò un bacino sulla guancia ed uscì insieme a Kiro.
“Allora cosa è successo?” chiese Bill avvicinandosi.
“Niente di speciale” borbottò Tom, “E' meglio sbrigarci l’auto ci aspetta.”
“Allora ragazzi non è stata un’idea straordinaria partecipare a questo show?” disse David in auto, tutto contento.
Stranamente nessuno rispose.
Tutti erano assorti nei loro pensieri.
David li guardò attentamente cercando di entrare nelle loro teste.
Gustav stava giocherellando con le bacchette fischiettando una canzone mai sentita. (un motivo che gli aveva fatto sentire Shin e che gli era rimasto in testa).
Georg sorrideva beato (la notte con Denise era stata una vera sorpresa, mai più si sarebbe fermato alla prima occhiata).
Tom era immusonito (ora capiva come ci si sentiva ad essere usati).
Bill guardava fuori dal finestrino, lo sguardo perduto dietro a chissà chi (non era pentito di quello che aveva fatto, sapeva che tra lui e Yu non ci sarebbe mai potuta essere nessuna storia, ma era felice di averlo avuto tra le braccia, anche se per una notte soltanto).

^^^^^^^^^^^^


Nell’auto Luminor si chiese se fosse preda di qualche allucinazione, nessuno parlava e guardando i visi degli amici li vedeva assenti ad inseguire ognuno i propri pensieri.
“Cosa c’è ragazzi?” chiese “Mi sembrate strani, in fondo è andata bene”
Tutti annuirono senza dire una parola.
Kiro si stava sistemando i capelli specchiandosi nel finestrino, sicuro segno di nervosisimo.
Pensava a Tom, certo lui e Fie erano stati parecchio stronzi nei confronti del chitarrista dei Tokio Hotel, ma naturalmente non c’era nulla di personale, anzi Tom gli stava pure simpatico, quando aveva scommesso era più che sicuro che Fie avrebbe dovuto cedere con un tipo tosto come lui.
Invece la stupidità di Tom gli era costata cinquecento euro, ma non era tanto per i soldi che era arrabbiato, quanto per il fatto che ancora una volta aveva perso una scommessa con la sua amica. Ormai era cronico, con Fie non riusciva mai a vincere! Proprio per questo quando lei gli aveva proposto quella sfida, era sicurissimo che avrebbe chiuso con la serie negativa di perdite che sembrava non finire mai. Ciò che era successo gli confermava una volta di più la sua teoria: “Le donne sono esseri molto pericolosi, non bisogna mai abbassare la guardia ed evitare di fidarsi ciecamente”. Poi tra tutte le donne Fie era certamente la più infida, si era giocata quel tonto come aveva voluto; scosse la testa per sistemarsi alcune ciocche che non volevano stare dove avrebbero dovuto (era felice di esserle amico e aveva molto da imparare da lei).
Shin giocherellava con delle bacchette, un regalo di Gustav. Era stato bello conoscerlo, Gustav era un ragazzo in gamba, niente stranezze, trucchi, travestimenti e cose del genere, il tipo che proprio non ti aspetti che suoni la batteria in un gruppo. Gustav era preciso, quasi pignolo e Shin era stato attratto da queste caratteristiche, proprio perché lui era l’esatto contrario, inoltre Gustav era un tipo chiuso, non faceva amicizia facilmente, preferiva starsene zitto anziché parlare a sproposito e in questo si assomigliavano e poi l’amore che entrambi avevano per lo strumento che suonavano era un collante prodigioso tra loro.
Insomma Gustav era un tipo difficile da trovare nel loro ambiente, a Shin era piaciuto appena avevano iniziato a parlare e mano a mano che approfondivano la conoscenza si sentiva sempre più attratto da lui. Naturalmente era stato ben attento a non far capire all’amico che per lui il loro legame si stava trasformando in altro, non avevano parlato dei loro gusti sessuali, ma era pronto a scommettere che Gustav fosse un etero convinto. Fargli delle avances sarebbe servito solo a farlo scappare a gambe levate. Beh si erano ripromessi di incontrasi più spesso, Shin pensò che avrebbe fatto di tutto per diventare l’amico prediletto di Gusti e dopo chissà, forse avrebbe potuto convincerlo che tra loro avrebbe potuto esserci qualcosa di più. (Mission Impossibile? Mai dire mai).
Strify pensava ai Tokio Hotel, per quattro giorni si era arrovellato cercando di capire il perché del loro mega successo, era mosso da invidia ma non solo, c’era anche curiosità. Non avevano un look particolarmente curato a parte Bill, sembravano dei ragazzi della porta accanto e anche Bill in fondo non era che un ragazzino. Le canzoni non erano niente di speciale, le loro capacità musicali neppure e allora? Poi l’ultima sera quando avevano suonato aveva capito, cioè non aveva capito ma aveva percepito che quando loro erano sul palco succedeva una strana alchimia, che li rendeva unici forse perchè veri.
Avrebbe voluto dirlo a Bill, in fondo quell’invidia che provava era scomparsa, i Cinema Bizzarre avrebbero fatto comunque la loro strada indipendentemente dai Tokio Hotel; avrebbe voluto dire a Bill che lo ammirava ma aveva paura che il cantante non gli avrebbe creduto. Decise che se ci fosse stata una prossima volta lo avrebbe fatto e avrebbe convinto anche gli altri del gruppo a cambiare atteggiamento, sapeva che a parte Shin, i suoi amici erano stati condizionati un po’ dal suo malumore nei confronti del gruppo rivale. Li guardò in faccia, soprattutto Yu avrebbe fatto storie, era un maledetto testone, ma lui sapeva come convincerlo (era sicuro che il suo amico alla fine avrebbe accettato quello che lui diceva, succedeva sempre così, a volte si chiedeva se Yu non fosse innamorato di lui; se non fosse stato certo del fatto che gli piacevano troppo le ragazze, quella ipotesi non sarebbe stata troppo azzardata).
“A che stai pensando?” gli chiese vedendolo pensieroso.
Yu si riscosse: “A niente di particolare”, sorrise a Strify cercando di mettere da parte il ricordo di Bill (sapeva però che sarebbe rimasto sempre con sé come una delle notti più dolci e tenere che aveva trascorso).



Grazie a tutte coloro che hanno letto, messo tra i preferiti e soprattutto recensito questa fanfic.
  
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