Chiedo Perdonissimo per il megasuperitardo col quale aggiorno, ma ho avuto moltissimo da fare. Spero che comunque non vi siete dimenticate di me, anche se me lo meriterei proprio...
Ok, si parla del Cappy!
Bene, bene, bene! Non avete radunato una folla inferocita e ancora non mi siete venute a cercare con torce e forconi stile contadini infuriati! O voi siete davvero gli Angeli Scesi dal Cielo per Me, o io ho avuto un'incredibile botta di... ehm, fortuna!
Seriamente, grazzissime per gli splendidi commenti, per le visualizzazioni più alte di quanto mi aspettassi e per i 73 splendidi angeli che mi hanno, oltre che sopportato, inserito tra i preferiti. Vi Adorrrro!!!!!!
Ok, commentiamo il cappy.
Qui entra in scena Bella. "Leggermente" preoccupata per il suo rapporto in rapido deterioramento (sempre secondo lei) con Edward, per aver provocato i litigi tra lui e Alice e in più l'ansia nel creare troppi disturbi alla famiglia Cullen in generale la porterà a una conclusione del tutto assurda, sempre dello stampo di Edward "Stupide Decisioni Che Comportano un Nobile Inutile Sacrificio Per Il Bene Degli Altri". Si, lo so, quei due hanno frequentato la stessa scuola, ma lasciamo perdere. Bene, per la felicità di tutti qui si risolverà il mistero della visione di Alice. Almeno uno!, direte voi. Tranquille, piano, piano, con pazienza....
Ok, altro non dico, se non che spero vi piaccia e che continuate a seguirmi.
E ora, si ringrazia:
Tokiotwilighters: Eh no, almeno il materiale io! E in quanto alla posa, guarda, libera scelta! Sul genio, io ho forti dubbi; pensavo che mi avreste linciato dopo questo cap. Edward che non ha fiducia in sè stesso è comprensibile. Lui è bravo nel darla agli altri, ma per sè... beh, no, non nè ha proprio! Poveretto, dovrebbe farsi meno problemi! E Bella è l'altra, autostima zero assoluto! Avoja a dichiarasse, sia lei che lui! Ma davvero Bells, ti assomiglia? Me sorpresa!
dora92: Welcome in our big crazy family! I'm so happy that you are with us! Sono felice che ti piaccia la mia storia, e soprattutto che ti piaccia che alterno Edward e Bella nella narrazzione. Devo confessare che certi pezzi proprio non riuscivo a scriverli con gli occhi di Bella, o con quelli di Edward, perciò ho detto "Perchè non provare ad alternarli?", e c'ho preso! ;) Rispondendo alle tue domande, no, Edward non smetterà di farsi tutti quei problemi almeno finchè non si deciderà a mettersi con Bella... Perchè allora ne nasceranno di nuovi! U____U In quanto al loro rapporto, tranqui Baby, si metteranno insieme! Un giorno o l'altro.... hanno tutta l'eternità, no?
Fin Fish: Mi dispiace che sei stata poco bene, spero ora ti sia ripresa completamente. Il tuo commento era lucido e bellissimo come sempre, non preoccuparti. Per la visione, mi dispiace di aver sopraggiunto l'infarto al tuo raffreddore, non sono stata molto gentile, ma anch'io concordo co te: Alice è stata profonda, saggia e diretta, soprattutto! Ha ragione a dire a Edward che non è lui il genio di famiglia. Secondo me è lei! Si, quei due, i piccioncini, si fanno troppi problemi. E lasciatevi andare, su! Spero che l'influenza ti sia passata.
Bluking: Non ti preoccupare! Basta che mi lasci altri commy! ^^ No, dai, scherzo: posso capire quanto sia grave la perdita del computer, mi è capitato. Tragedia... Cmq, per il cap, si Edward È IDIOTA! Perchè la solitudine gli fa troppo male, e avere tre esempi di amore felice in casa lo fa deprimere, ma soprattutto PENSARE! Orribile. E in più, scappa sempre quando Alice e Emmett lo vogliono portare negli strip bar. Dice che non è decoroso, ed è per questo che si fa problemi. Inoltre, lui non vuole "dannarla" perchè la ama talamente tanto che riesce a vedere la sua "anima"; poi dicono che l'amore è cieco, vabbè... Mi dispiace di aver fatto prendere un infarto anche a te, chiedo scusa!
Wind: Grazie! Sono felice che trovi Alice megagalattica, perchè lo è! Eppure, a volte non le riconoscono tutti i meriti...
miki18: Grazzzzzzzzzzzzzziiiiiiiiiiieeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!! I love your commy! Thanks
MimiMiaotwilight4e: 1) Grazzissime! 2) Lo so, quei due sono campioni mondiali dei complessi interiori, ma ormai spero vi siate arresi a questo mio sconvolgimento, anche se forse non ho esagerato più di tanto... 3) Si, lo so, c'è un po' si suspence su questo capitolo, ma spero non ti deluda. 4) Le complicazioni, tra Edward e Bella in primis, ma in tutta la famiglia Cullen, sono all'ordine del giorno, sia in senso buono che cattivo. 5), poi smetto, I tuoi commenti non sono troppo lunghi, anzi, a me piacciono lunghissimi!
mylifeabeautifullie: Scusa per il sonno andato a quel paese, ma ero in sadismo mode on^^. Felice che ti intriga la mia storia, e scusa ancora perchè i due fessi sono... U____U Fessi, appunto! Ma compatiscili, poverini, sono depressi! Uno perchè è troppo solo da troppo tempo ET in più si considera un Mostro/Dannato/Indegno-di-Esistere/Me-Povero-Me-Tapino, e l'altra perchè si considera sola, brutta, complessata ET in più Mostro/Dannata/Indegna-di-Esistere/Me-Povera-Me-Tapina. E per la visione, beh, adesso te la svelo!
Railen,: Assicuro in pieno, Edward dal vivo è uno schianto! Sia come Robert che come Edward Cullen, che ricordo è entrato e...T___T Abbiamo solo parlato! Me sfortunata! Ma mi ha promesso che ritornerà. Me felice! Si, Breaking Down l'ho letto in un pomeriggio, letteralmente divorato. Bellissimo! Giuro che però non ho preso l'idea dal libro, per la caccia! Il cap l'avevo scritto due settimane prima dell'uscita del libro. Comunque, spero di aver reso bene l'idea del rapporto Uniti-Più-Che-Mai tra Ali e Ed, perchè mi piacciono tanto!
Princesseelisil: Ah, ah, ah, ah! Vero! Questi due sono proprio scemi, ma c'è Alice. Ringraziamola cento e cento volte ancora. Ah, e piccola parentesi, Edward HA un ego smisurato, ma quando si mette a contemplare Bella la sua autostima crolla, disintegrata in mille pezzettini. Sulla questione Jacob, si, l'ho rivalutato, ma è ancora presto per parlarne. Ma certo, io continuo a tifare per Edward, ovvio!!
Shnusschen: Welcome in uor big crazy family! Grazie per i complimenti, e sono contenta che anche se un po' in ritardo hai letto la mia storia. Si, non mi stancherò mai di scusarmi per creare così tanti problemi tra Ed e B sono conteta che questa ella. ERosalie piaccia!^^
Helen Cullen,: Ciao, Elena! Lo so, scusa se ho interrotto Ali, ma non credo che lei avesse intenzione di aprire gli occhi a Edward (Dove sarebbe il divertimento, sennò? nd. Alice). Poi, Bella si fa le seghe mentali in una maniera assurda, sempre aiutata dalla nostra simpatica VOCINA, anche detta LEI, che non la smette mi di incoraggiarla. Spero che anche questo pezzetto ti piaccia.
A l y s s a: Grazie perchè sei tornata! Mi è dispiaciuto non sentirti, ma sono cotenta che il mio modo di scrivere ti mandi su di giri. Ora ME gongola dalla felicità!! Aspetto il prossimo commento con ansia!!
E ora, si comincia!!!
Era una bella sensazione quella che provavo.
Correvo veloce, libera, potente, senza nulla che potesse
fermarmi.
Che sensazione
meravigliosa..., pensai, chiudendo gli occhi estasiata.
Per la prima volta compresi cosa intendessero gli umani
quando descrivevano i vampiri come “Angeli della Morte”.
Potevamo fare di tutto. Eravamo potenti, straordinari;
divinità della notte con il mondo nelle proprie mani, angeli dell’oscurità
padroni del creato.
Saltai facilmente un grosso albero abbattuto da un fulmine,
atterrando un decimo di secondo dopo con una grazia inimmaginabile, continuando
la mia corsa.
Era incredibile quanto fossi agile. Ripensando ai miei
giorni da umana, della goffaggine che mi aveva sempre caratterizzato, non
potevo che ringraziare, almeno per quello, la mia nuova condizione.
Un altro salto, un altro volo.
Mi eccitava terribilmente quella corsa, l’emozione del volo
che sentivo ogni volta che spiccavo un balzo.
Non mi ero mai sentita così onnipotente.
Una fragranza deliziosa mi arrivò alle narici, trasportata
da una brezza proveniente da ovest.
Iniziai a correre seguendo quell’odore, verso la mia preda,
silenziosa come un’ombra.
Arrivai sulla riva di un ruscello, dove un cervo si stava
abbeverando indisturbato.
Mi diressi verso la mia vittima, circospetta, e con un balzo
la catturai. Alice aveva ragione, il loro profumo era davvero molto dolce.
Già, Alice... chissà perché mi aveva lasciato andare da
sola. Si fidava di me?
Anche. Probabilmente, però, voleva parlare da sola con
Edward.
Mi si strinse il cuore al recente ricordo dei suoi occhi
freddi come il ghiaccio. No, quello non era lui. Non poteva essere lui.
Che Alice gli volesse
rivelare ciò che mi era sfuggito quel pomeriggio?, pensai
No, mi risposi subito,
scuotendo la testa, Alice non lo farebbe mai. Mi ha dato la sua parola.
Era solo preoccupata per Edward. Come me.
Che diavolo gli stava succedendo?
Accidenti a me e alla mia boccaccia, anzi, ai miei sentimenti!
In questi anni avrei dovuto impararlo, bisogna sempre reprimere i propri sentimenti,
soprattutto se si vuole il bene degli altri.
E io volevo che Edward avesse un’esistenza meravigliosa.
I miei sentimenti avevano causato già troppi problemi.
Basta.
Li avrei repressi.
Se davvero volevo bene a Edward dovevo soffocare tutto.
E comunque, non meritavo di provare una simile magia. No.
Non io.
Due giorni con i Cullen, e avevo già creato troppi fastidi.
Ero davvero così sbagliata, per far parte di quella famiglia?
Si. Io ero
sbagliata; una come me non poteva meritare di vivere con loro. Non potevo
permettermi di inquinare le loro esistenze che la mia presenza malsana.
“Ho deciso” mormorai, affidando la mia promessa alla notte
scura “Tornerò a Volterra”
Affondai i canini nel collo peloso dell’animale e avvertii
l’ormai familiare sapore del sangue scorrermi in gola.
Io non avevo nulla a che fare con il mondo dei Cullen.
Carlisle mi aveva offerto una fugace visione di un’altra
vita, per noi, ma non faceva per me.
Non sarei stata io a procurare fastidi a quelle persone così
care.
Sarei tornata a Volterra.
Quello era il mio posto.
Così, almeno Edward sarebbe stato felice. E mi sarebbe
bastato questo.
Prosciugai fino all’ultimo l’essenza vitale di quella
creatura, fino a che il suo corpo inaridito non si accasciò tra le mie braccia.
Lo adagiai per terra, pulendomi le labbra con il dorso della
mano, fissando la carcassa.
“Devi eliminare le
tracce” aveva detto Edward.
Chiusi gli occhi, rabbrividendo al ricordo della sua voce
fredda. Mi inginocchiai al suo fianco e posai una mano sul suo fianco.
Lo dissolsi nell’aria.
Nessuna traccia della sua esistenza.
“Muori in questa vita, rinasci in quella nuova” mormorai
Mi sentivo sazia. Era una sensazione piacevole.
Finalmente, il mio corpo riusciva a percepire il mondo con
il pieno delle sue facoltà, senza essere affaticato dalla continua fami
opprimente. Tutto era infinitamente chiaro.
Meraviglioso.
Mi voltai con un sospiro, preparandomi per tornare da Alice
e Edward.
Dovevo resistere solo un altro giorno. Lunedì me ne sarei
andata.
Non potevo farmi trascinare dalle mie emozioni. Non dovevo
essere debole.
Il loro bene prima di tutto.
Inghiottii a vuoto, un groppo in gola che mi impediva di
continuare.
Stavo per mettermi a correre, quando un odore sublime mi
arrivò al naso.
Non avevo mai sentito in vita mia un odore così... gustoso.
Il veleno mi fuoriuscì a fiotti dai canini, alimentando la
mia sete e il bruciore nella mia gola.
Desideravo talmente tanto la fonte di quell’odore che avrei
fatto carte false per averlo. La mia voglia aumentò ancora quando un’altra
folata di vento mi stordì.
La mia mente fu totalmente controllata dall’istinto, il
padrone del mio corpo.
Dovevo averlo, qualsiasi cosa fosse, qualsiasi creatura
fosse, doveva essere mia.
Mi dimenticai di Edward e di Alice. Mi dimenticai dei miei
propositi.
L’unica cosa che avevo in mente era la mia preda.
Senza pensarci ancora, corsi verso la fonte della mia
tentazione, la velocità triplicata dalla sete e dai pasti appena consumati.
Corsi vero quel profumo così allettante, così maledettamente squisito....
Sapevo, ed era più che una semplice sensazione, che il mio
gesto era folle, incosciente e che mi avrebbe portato a compiere un qualcosa di
assolutamente pericoloso.
Ma non mi importava.
Niente, niente mi avrebbe distratto dalla mia caccia. Mai.
Io ero
Ed era molto vicina.
Rallentai, confondendomi con le ombre scure degli alberi. La
foresta si stava diradando, lasciando il posto a uno spiazzo libero, illuminato
dal debole chiarore di un fuoco scoppiettate.
Mi portai ancora avanti, attenta a nascondermi dietro i
tronchi.
Uhm... l’odore era delizioso, e molto più forte.
Splendido.
Un ghigno malefico si formò spontaneamente sul mio viso, e
mi leccai le labbra, osservando la scena.
Una tenda color cachi si ergeva nel mezzo dello spiazzo,
eretta con impeccabile maestria, al fianco della quale era parcheggiata una
Jeep.
Campeggiatori,
pensai. Sorrisi a quell’idea; stranamente, la prospettiva di quella caccia non
mi dispiaceva per niente. Anzi, scaturì in me una nuova ondata di sete.
Che diavolo stavo facendo? Perché non me ne andavo?
Logico, Bella. Tu VUOI restare qui, disse lei. E una buona parte di
me concordava, per la prima volta, con le sue parole
Un uomo era seduto su un trono, tenendosi un panno intorno
alla mano. La benda era sporca di sangue fresco, che ancora continuava a
sgorgare.
Ecco cos’era che mi attirava.
Splendido.
Uno splendido modo...
... per concludere la serata., concludemmo in sincrono
Lo volevo. E sarebbe stato mio.
Non ricordavo più nulla. Tutti i miei sensi si concentravano
su quell’unica preda. Non mi importava che fosse un essere senziente. Non mi
importava che potesse avere una famiglia, degli amici, una vita, oltre questo
bosco.
Era la mia preda.
Punto, e basta.
Chi era in realtà? Nessuno.
Una misera esistenza senza un posto preciso nel cosmo, nata
e cresciuta solo per avere l’onore di poter morire come mio pasto. Non poteva
chiedere una morte più bella, no?
Il pasto dell’angelo delle tenebre. Era un onore.
Io gli stavo concedendo il più grande privilegio della sua
vita. Doveva solo ringraziarmi.
Nessuno l’avrebbe salvato.
Mi acquattai sull’erba, pronta a balzare.
Tre...
... due...
“Ah, papà, sei sempre il solito!”
Mi bloccai sorpresa, voltando la testa di scatto verso la
tenda. Da essa ne uscì una bambina, una ragazzina di nemmeno dieci anni, che
portava una valigetta del pronto soccorso.
Aveva un odorino sfizioso: sarebbe stata un ottimo dessert.
“Ti avevo detto di fare attenzione!” lo rimproverò lei,
sedendosi acanto all’uomo.
“Scusa, Shelia, ti volevo solo aiutare” si giustificò lui
con una smorfia di dolore
“Non mi aiuti amputandoti una mano!” continuò lei
imperterrita, aprendo la valigetta “Poi chi guidava fino all’ospedale?”
Erano prede facilissime.
Sarebbe bastato un solo, veloce balzo e avrei ucciso l’uomo.
La piccola non si sarebbe neanche resa conto della sorte che sarebbe toccato il
padre, perché l’avrebbe raggiunto subito.
Bene, Bella, preparati, mi incoraggiò lei, eccitata, è fin
troppo facile. Regala loro una morte migliore del solito. Nutriti dei loro
fluidi...
Si, l’avrei fatto. Perché loro non erano nessuno.
Ma...
Ero seduta sulle gambe
di un uomo, che mi teneva in grembo con una dolcezza infinita. Ero molto, molto
piccola....
Un suo braccio era
stretto intorno alla vita, mentre con l’altro teneva un ramo su cui era
infilzata una salsiccia. Osservavo il fuoco rapita, ma l’oggetto dei miei
desideri era il bastoncino.
“Io! Io!” esclamavo,
dimenandomi “Fatto io! Fatto io!”
“Quando sarai un po’
più grande, Bells!” rise l’uomo, baciandomi i capelli
“Papà, ma lo volio
fare io!” mi lamentai, le lacrime agli occhi
“Bella, non discutere
con tuo padre!” mi rimproverò una donna. Renèe.
Si sedette accanto a
noi con un sorriso. “Hai solo due anni, che cosa vorresti fare? Finiresti per
cuocere tu, invece che la salsiccia!”
“Ma volio fare pe
papà!” protestai
“Però! Solo due anni e
già vuoi darti al campeggio?” rise l’uomo
“A te piace!”
“Vero” rispose lui “Ti
prometto che quando sarai abbastanza grande, ti porterò con me”
“Charlie, glie le dai
sempre vinte” sospirò Renèe.
“Che ci posso fare se
l’adoro?”
“Me lo prometti,
papà?” domandai, emozionata
“Certo, tesoro. Croce
sul cuore!”
“Si! GRATIE!!”
Mi sfuggì un singhiozzo.
Ma che cosa diavolo stavo facendo?
Quei due... quei due potevamo essere io e mio padre.
Potevamo essere noi.
Avrei davvero fatto una cosa così abominevole? Così inumana?
Sarei davvero
diventata come i Volturi?
Le risate dei due mi fecero trasalire.
Arretrai, disgustata da me stessa.
Stavo per diventare come quei vampiri che odiavo. Stavo per
mandare all’aria tutti i miei propositi, tutte le mie buone intenzioni.
Che ipocrita!
Che... schifo. Ero un essere disgustoso. Che cosa pensavo di
fare?
Io stavo... stavo per...
Mi voltai, il viso irrigato dalle lacrime, e iniziai a
correre disperata.
No.
Non poteva essere accaduto davvero. Non potevo aver davvero
provato il desiderio di uccidere degli innocenti. Io...
Ero debole. Non ero riuscita neanche a sopraffare quell’istinto
mostruoso che si era scatenato in me. Ero una bestia, ancora più disgustosa
perché avevo provato quell’istinto dopo essermi nutrita più che
abbondantemente. Ero un mostro. Non valevo niente. Non ero capace del minimo
controllo.
Ero così debole da cedere alla prima tentazione.
Come potevo aver anche solo pensato di poter vivere con i
Cullen?
Con quegli esseri perfetti, che avevano fatto una scelta e
lottavano per portarla avanti?
Come potevo sperare di potergli assomigliare anche solo un
poco?
Continuai a correre, la vista offuscata dalle lacrime.
Scappavo dal mondo.
Scappavo dai Cullen.
Scappavo da me.
All’improvviso, una mano pallida si chiuse forte attorno al
mio polso, bloccando la mia corsa.
Stupefatta, mi fermai e mi voltai per vedere chi era il folle
che mi impediva di fuggire dalla mia mostruosità.
Edward mi fissava, con un espressione talmente dolorante e tormentata
che mi sentii male nel solo guardarla.
Era paura. Ma di cosa?
Non riuscivo a capire cosa potesse spaventarlo tanto.
Lo fissai disperata. Avevo un disperato bisogno di lui.
“Non lasciarmi”
Non seppi mai chi di noi due pronunciò quelle parole.
A dire il vero, non saprei nemmeno dire se le avessimo
realmente pronunciate o fossero soltanto il frutto della mia immaginazione.
Forse ero io che mi rifiutavo d lasciarlo.
Forse era lui che non me lo avrebbe permesso.
Sta di fatto che, appena udite quelle due semplici parole,
mi gettai tra le sue braccia e lo strinsi forte, piangendo disperata.
Lui ricambiò a stretta con altrettanto impeto, affondando il
viso tra i miei capelli.
Angolino - ino - ino:
Ok, spero di aver reso l'idea del tormento emotivo che scuote Bella, anche se non mi convinve tanto. Scusate se non è di vostro gradimento. SI ACCETTANO CONSIGLI!!!!!!!!
Il prossimo capitolo vedrà in scena il Papy! Si, esatto Santo Carlisle!!! E poi, beh... scoprirete chi è lei!
Un kiss, e commentante.
Ah, a proposito, il prossimo titolo è:
Grazie ancora, Carlisle