Isabella Cullen: and now..vampire.


- Morirò me lo sento..-. Con la mia agitazione feci ridere tutti e quattro i vampiri che stavano al mio fianco.
- Bella, sei morta da sette mesi..-. Mi rispose Kate ridacchiando.
“ Già.. ma non ce la farò mai a guardarlo negli occhi”.
- Immagina la scena quando ti vedrà.. oddio non me la voglio perdere ti prego..-. Tanya si accasciò sulla mia spalla scossa dalle risa, mentre Carmen mi prendeva il viso tra le mani e mi guardava compiaciuta.
- Sei una vampira a tutti gli effetti ora..-. Ormai la sentivo come una mamma, lei mi aveva insegnato tutto quello che sapevo e per quei mesi mi aveva fatto avere una meravigliosa famiglia… il clan dei Denali era come una seconda casa per me.
- Allora Bella come ti senti?- Eleazar mi fissò con altrettanta ilarità e mi sganciò un pugno sulla spalla che ricambiai divertita.
Non avrei mai pensato che Tanya, la mia nemica in amore, potesse diventare la mia migliore amica e sorella, un po’ come lo era Alice.. ma mi mancavano un sacco tutti i Cullen, non vedevo l’ora di rivederli.. tutti tranne lui, Edward.. “Cosa farà quando mi vedrà?”.
Carmen si sporse verso Eleazar baciandolo e lui la strinse a sé con amore. Li guardai con invidia e ripensai al totale rifiuto di mio marito.
“Se non scegli tu l’ho farò io.. è finita Bella”.
- Non ci pensare.. sarà così felice di vederti che si dimenticherà persino il suo nome..-. Tanya mi passò una mano intono alla spalla e io mi appoggiai volentieri a quel sostegno.
- Sinceramente.. potrebbe avere l’effetto contrario.. potrebbe non volermi più così..-. “Oh Bella.. fino a due giorni fa non avevi di queste paranoie ora che ti succede?”. Feci scoppiare di nuovo tutti a ridere.
- L’immortalità ti sta da dio, fattelo dire.. sembri nata per essere vampira..-. Mi disse Eleazar guardandomi compiaciuto.
- Almeno sono capace di difendermi da sola..-. Altre risate.
“ Beh meno male.. potrei fare il pagliaccio..”.
- Bella, tranquillizzati.. al limite penserai a riconquistarlo, non credo ti resisterà..-. Kate mi strizzò un occhio.
Cinque paia di occhi si puntarono sulla villa.. davanti a noi l’entrata della casa della famiglia Cullen.
Respirai forte, anche se ormai non ne sentivo più il bisogno e afferrai la mano di Tanya che mi fece coraggio stringendola.
- Niente bava alla bocca quando lo vedi..- scherzò lanciandomi un’occhiata seria.
Sorrisi..- cercherò di non saltargli addosso..-. Ribattei maliziosa.
- E’ un’inizio..-. Mi lasciò la mano ed insieme ci dirigemmo tutti verso la porta.
- E ricorda di non stritolarlo.. sei più forte di lui ora..- Sussurrò Carmen quando suonammo.
“ Voglio scappare.. portatemi via di qui..”.
Ad aprirci fu Esme.. solare come sempre.. “Quanto mi è mancata”. Pensai abbassando la testa. Mi avrebbe riconosciuto ora?
Entrammo, io ero l’ultima della fila. Mi imposi una maschera serena.. che assolutamente dentro non provavo.. ed ecco apparire di fronte a me il salone con la famiglia Cullen al completo.
Li guardai attentamente e mi accorsi di non averli mai visti prima. La stessa cosa che mi era successa con i Denali, mi accadde anche in quel momento. Ricordavo a malapena la mia vita da umana, ma i loro volti pensavo di averli chiari e incisi nella mia mente. Che arroganza.. ora che li potevo osservare chiaramente notai quanto fossero diversi da come li ricordavo. Non avrei saputo dire in che senso, ma erano straordinariamente reali e vividi.
- Oh cavolo..- Alice corse verso di me scostando tutti e mi mise una mano sul viso. – Bella, ma allora è vero..-. Rimase cinque minuti a osservarmi assorta. Evidentemente aveva avuto delle visioni su di me, ma io non parlai né sorrisi, la fissavo e basta.
- Emh.. Alice.. smettila di guardarla come un fenomeno da baraccone.. -. Carmen prese Alice per le spalle e la guidò verso il divano, ma lei continuava a fissarmi a bocca aperta. Chissà cosa avrebbe visto in me..ero cambiata.. Odiavo le mie pupille rosse, ma sapevo che da lì a un qualche mesetto scarso se ne sarebbero andate perciò non ci avevo fatto tanto caso, il resto invece era decisamente mozzafiato. Quando mi ero guardata allo specchio avevo stentato a riconoscermi. Ma nel mio viso e nel mio corpo alcuni tratti erano rimasti.. il colore dei miei capelli, l’altezza della mia fronte, il taglio degli occhi, la sinuosità delle curve..eppure tutto sembrava avere un fascino esplosivo molto particolare. Io ero una vampira particolare.. da quello che i Denali dicevano. Sapevo resistere al sangue umano e la mia mente non era accecata continuamente dal desiderio del sangue, avevo la volontà necessaria per pensare a tutto. Ma questo ovviamente i Cullen non potevano saperlo.
Ero immobile come una statua.. il mio cervello pensava a mille cose contemporaneamente, ma il mio primo desiderio era vedere il viso di mio marito. Alzai la testa e lo cercai con lo sguardo.
Era in fondo alle scale, in piedi, le braccia incrociate, leggermente poggiato all’indietro.. i suoi occhi erano rivolti verso il basso, esattamente come i miei. “Siamo uguali ora..”.
La sua bellezza mi colpì facendomi seccare la gola. “Non è possibile..”. Edward Cullen era la più bella creatura che io avessi mai visto. Se prima i miei occhi lo avevano visto bello, mi resi conto di che offesa avessi mai potuto compiere contro di lui. “Non può essere vero”. Le sue gambe incrociate e tese dimostravano in autocontrollo fuori dalla norma, la corporatura perfetta e muscolosa sembrava realmente quella di un puma o di un leone pronto all’attacco, ammirai la sua velocità e la sua forza ancor prima di averlo visto in azione.. sapevo che sarebbe stato splendido.
Risalii con lo sguardo ammirando le sue braccia immobili e perfette.. la nervatura e la venatura robusta lo rendevano forte in modo incontrollabile. E il suo viso.. il mio cuore non resse alla bellezza marmorea di quel volto. Gli zigomi alti, le labbra quasi rosee, gli occhi dorati, il naso dritto e perfetto.. ero sempre stata cieca. “Mio dio.. è la perfezione”.
Ero anche conscia degli altri intorno a me e della loro cautela nei miei confronti, sentivo il loro timore.. ero una vampira neonata, ma fortunatamente percepivano la calma dei Denali e questo permetteva a tutti di rimanere tranquilli anche se attenti.
Mi rilassai in un sorriso per far capire che sarebbe andato tutto bene e vidi Alice sorridermi di rimando.
- Bellina sei proprio tu?- Emmett si accostò a me dandomi qualche colpetto, per tutta risposta gli diedi una pacca sulla spalla facendolo cadere. Rise..
- Grande Bells.. porca troia che potenza..- L’orso si sbellicava a terra – e pensare che prima eri tanto fragile.. cerca di non ammazzarci..-. Risi anche io felice di ritrovarlo gioviale come sempre.
- Mi impegnerò.. promesso..- erano le prima parole che pronunciavo, e vivi tutti i Cullen piacevolmente sorpresi. “Pensavano che non sapessi parlare?”. Forse perché ero rimasta in silenzio troppo a lungo.
Ma il più sorpreso fu proprio lui, anzi, lo percepii molto scosso. Edward.. “ti piace la mia voce..?”. Il mio sguardo sembrava vagare, ma era fisso su di lui, e sapevo che anche per lui era lo stesso. Le sue labbra tremarono e mi accorsi che tratteneva il piacere a stento. Era stata la mia voce a provocargli questo? “Sai che ti sto guardando, vero?”.
Sorrisi tranquilla.. e mi avvicinai a Carlisle, che tutt’ora mi osservava affascinato.
- Ciao..-. Lo guardai timorosa e lui mi abbracciò con calore..
- Incredibile.. Bella-. Mi scosse le spalle con vigore e mi squadrò come un padre fa con una figlia cresciuta. Sorrise contento.
Mi voltai e trovai Esme dietro di me pronta ad accogliermi tra le sue braccia. La strinsi attenta a non farle male e lei mi sussurrò all’orecchio – Bentornata a casa.. ora rimarrai vero?-. Annuii con gioia e mi spinse verso Jasper e Rosalie che mi guardarono stupiti.
- Beh..alla fine ci sei riuscita..- fece la vampira bionda abbracciandomi- sono felice per te..-. Sapevo che si stava sforzando e che lei non aveva mai voluto. Ma ricambiai l’abbraccio e risposi con calore..- spero non me ne farai una colpa…-
Scosse il capo e piegò la bocca in un sorriso – No, ora sì che sei mia sorella..-.
Passai a Jasper che si limitò a stringermi la mano guardingo – Su.. – gli urlò Alice alle spalle..- mostrati un po’ meno ingessato. Bella ora fa parte della famiglia in piena regola..-. Capivo la sua diffidenza..aveva sempre avuto a che fare con queste cose. Così non ci feci caso.
- È fantastica.. riesce a non pensare solamente al sangue..-. Alice mi circondò il fianco e mi baciò sulla guancia – Non ci saranno più problemi ora.. evviva!!-.
No, uno ce n’era, dovevo salutare Edward.
Mi sentivo morire.. cosa avrei visto sul suo viso? Tutti aspettavano quel momento, ne ero consapevole e quando mi diressi verso di lui più di un vampiro in sala trattenne il respiro. Mi avvicinai lentamente, cercando di capire come avrebbe reagito, ma non colsi nulla sulla sua espressione se non un’emozione intensa che cercava di reprimere. Ma cosa fosse non riuscii a capirlo. Mi trovai di fronte a mio marito dopo quella che mi sembrò un’eternità e lo salutai.
- Edward..-. Il suo nome risuonò nella stanza improvvisamente silenziosa.. lo vidi rabbrividire. Sapevo perché.. anche io mi ero stupita di quanto musicale potesse essere la mia voce quando l’addolcivo.
- Bella..- alzò lo sguardo verso di me guardandomi negli occhi e io godetti del suono melodioso che mi arrivò alle orecchie..le sue pupille così dorate mi affascinarono, avrei voluto incatenarmi a lui ed essere sua schiava. Mi persi dentro quelle iridi.. e avevo l’impressione che anche per Edward fosse lo stesso. “E’ bellissimo”.
- Eih.. voi due stoccafissi..- gridò Emmett- che razza di saluto è questo? Vi ricordo che siete ancora sposati.. bacio bacio bacio..-. Cominciò a battere le mani come un bambino ed Edward lo fulminò velocemente con lo sguardo. Meraviglioso.. movimento feroce e immobile. Lo guardai ammirata ed emozionata e lui dovette captare il mio sguardo perché si sciolse in un sorriso compiaciuto.
“ Sorriso..”. Mi girò la testa.. era tutto fuorchè descrivibile. “ Wow”. Pensai solamente.. “Wow..”.
La tensione scoppiò nel mio corpo quando si avvicinò a me.. “Oddio vuole baciarmi veramente?”. Non sapevo se sperarlo o meno, ma non scappai, mi lasciai afferrare. Mi attirò a sé con forza e accostò le labbra alle mie. I nostri occhi si incatenarono “Fallo”. In quel momento non esisteva più nessuno.. solo io e lui. Il suo profumo era buonissimo.. diverso da quello che io conoscevo, così dolce e seduttivo,  era più maschio e forte, mi fece venire l’acquolina in bocca e il desiderio di lui divampò naturalmente come fuoco. Ero sconvolta dalle sensazioni che stava provocando in me, la mia coscienza percepiva ogni muscolo teso di lui e morivo dalla voglia di toccarlo. I sensi si espansero quando la sua bocca sfiorò la mia. Una scarica elettrica mi attraversò il seno e si fermò all’altezza del basso ventre eccitandomi..ero già profondamente accaldata, ma anche lui.. la sua eccitazione premeva sulla mia gamba e io potevo sentirne l’odore. “ Oh mamma..”.
Il profumo della brama di sesso tra noi era decisamente fantastico..le nostre bocche si toccarono e se fossi stata ancora umana sarei svenuta. Smisi di respirare un momento solamente per espirare sensualmente sulle sue labbra prima che si schiudessero lentamente e fu magico.. un lieve gemito sfuggì da quella bocca perfetta prima che il mondo intorno a noi si facesse nulla. Chiudemmo gli occhi. Mai Edward mi aveva baciata così.. passione, violenza e ardore… dolcezza, bisogno, amore folle.. mi trasmise tutte queste emozioni nel breve attimo in cui le nostre lingue si intrecciarono. Reclinai la testa per permettergli di farmi impazzire e le nostre labbra si morsero e leccarono per diventare bollenti. La mia lingua scottava a contatto con la sua e il suo sapore mi stava dando letteralmente alla testa facendomi perdere la cognizione di me stessa. Continuai incessantemente a muovere il capo incontro al suo e lui fece lo stesso.. provai quasi dolore fisico.. non mi sembrava mai abbastanza profondo, mai abbastanza vicino a me, lo volevo dentro il mio corpo. Ne sentivo la necessità fisica, un richiamo che lui mi trasmise rendendo le mia bocca gonfia e liscia.. il suo desiderio spasmodico di possedermi mi stava facendo impazzire. Mi torturò il labbro inferiore fino a quando non spostai una mano sul suo petto per assaporarlo meglio e poi cominciò a farmi morire spostando la sua bocca sulla base del mio collo. “Cattivo..”. Pensai.. “troppo breve..ne voglio ancora”. Il mio corpo tremò quando strusciò il suo mento poco sotto il lobo del mio orecchio. “Oh ma anche così va bene..”. Ero stremata dalla passione che aleggiava tra noi, ma ne volevo sempre di più.. non ero mai sazia, e non lo sarei mai stata. Edward era assolutamente incredibile. Mi aveva tenuto nascosto questo suo talento.. non osavo immaginare quanti altri… “ Voglio scoprire tutto di te”.
- Emh..ragazzi..- Tossì Carlisle – fate i bravi..-.
La sua voce mi riportò alla realtà e colta dall’imbarazzo mi mossi repentinamente verso Eleazar che mi guardò ammiccando. Dovevo allontanarmi da mio marito se non volevo soffocare..