Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: blackcatlilly    28/01/2015    2 recensioni
Aveva da tempo rinunciato all'amore. Desiderava solo un amico con cui condividere il peso di essere regina.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Jack, Frost, Nuovo, personaggio
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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"Signorina Elsa"
Una voce morbida la svegliò. Come ogni mattina la cameriera Doreen era entrata in camera sua con una brioche al cioccolato e un caffè americano. "Buongiorno" le disse sorridendo, appena vide che era sveglia.
Erano anni che Doreen era al suo servizio, fin da quando era piccola. 
Da quando se la ricorda Doreen è rimasta sempre uguale: non tanto alta, rotondetta, i capelli grigi raccolti e il grembiule immacolato. Doveva averne almeno una trentina di quei grembiuli. 
Era stata una delle poche persone ad essere a conoscenza dei suoi poteri e non era per nulla spaventata. Lei vedeva soltanto una bambina triste e fragile e faceva del suo meglio per starle vicina. Era stata l'unica che le aveva accarezzato il viso quando si addormentava. 
Le asciugava le lacrime, le portava da mangiare, metteva più legna nel camino per scongelare la stanza. 
E ancora oggi Doreen si occupava di lei. Si sentiva una bambina quando c'era lei nella sua stanza. E si sentiva bene.
"Signorina Elsa, oggi è veramente una bellissima giornata! Nel suo programma non c'è il tempo per una passeggiata?"
Il programma a cui si riferiva Doreen era un foglio sul quale il suo segretario le annotava gli impegni della giornata. Era sul vassoio insieme alla colazione. Elsa lo prese insieme alla brioche. "No, oggi proprio no".

Ore 9:incontro con il ministro del tesoro
Ore 11:approvazione finale del progetto del porto
Ore 12.30:pranzo con la delegazione della compagnia delle indie orientali
Ore 14: ricevimento dei bambini della scuola dell'infanzia-la principessa Anna resterà ad oltranza
Ore 15: riunione con il colonnello Sturm per l'avamposto 3
Ore 16.30: incontro con gli agricoltori
Ore 17.45: incontro con Josef Eisbrechen
Ore 18.30: prepararsi per la cena con il duca di Michelbach
A seguire:valutazione progetto per il nuovo ospedale pediatrico

"Doreen, credo che mi servirà dell'altro caffè" 
"Signorina Elsa, non può uccidersi di lavoro!" Disse la cameriera scuotendo la testa. 
"Lo so, ma qualcuno dovrà pur governare". 
Finì la colazione, andò in bagno a rinfrescarsi. Mentre tornava in camera, Doreen esclamò "Che carino!! L'avete fatto voi? State diventando sempre più brava". Elsa non capiva, poi vide il pupazzo di neve sul davanzale. L'aveva fatto lei la sera prima? Si ricordava di aver giocato con la neve....oh no. La voce. 
Era opera sua. 
Cercò di non far vedere a Doreen la sua sorpresa e si avvicinò "Eh si, ieri sera ho giocato un po'...." Prese in mano il pupazzo. Era un capolavoro. I tratti sembravano quasi umani e sembravano lavorati con un bastoncino minuscolo.
No,certo che poteva essere stata lei. Dopo tutto non si ricordava di aver creato Olaf, quindi era possibile che avesse creato anche quel piccolo capolavoro. 
In cuor suo lo sapeva perfettamente che non era stata lei, ma cercò di convincersene.
Ebbe all'improvviso un'idea.
"Doreen, sai mica se Maestro Albus è sveglio?"
"Certo! Figurarsi se non è già sveglio, quello!" "Devo vederlo, puoi avvisare che tarderò con il ministro del tesoro?" "Va bene, le ho lasciato il vestito pulito sul letto".
Doreen, efficiente come al solito, le aveva già rifatto il letto e aveva preparato un vestito verde scuro con dei ricami viola. 
Si vestì e salì le scale che la portavano alla torre sud, quella dove viveva Maestro Albus. 
Maestro Albus era stato il suo precettore. Suo padre l'aveva scelto perché aveva un dono molto particolare, oltre a un'infinità saggezza: era un mago. 
Veniva da lontano, era stato un grande mago nella sua terra, ma poi era stato esiliato. Il perchè Elsa non l'aveva mai saputo. 
Quando era piccola si era occupato della sua istruzione e aveva cercato di aiutarla con i suoi poteri. Poteva fare poco con quel potere così instabile, ma aveva stregato un paio di guanti per permetterle di contenerlo.
Bussò "Avanti" 
Maestro Albus era sveglio,davanti a un grosso libro, con la barba appoggiata al tavolo. Anche lui sembrava sempre uguale: era molto anziano, nessuno sapeva quanti anni avesse, e vestiva sempre delle tuniche stravaganti, che gli davano l'aspetto di un vero stregone.
"Cosa ti porta dal vecchio Albus, bambina?" "Non volevo disturbarla....ma ho bisogno del suo aiuto. Credo che la stanchezza mi stia giocando dei brutti scherzi" 
"Che genere di scherzi.?" Elsa esitò "Ieri sera ho sentito una voce. E qualcuno mi ha lanciato una palla di neve" arrossì. Maestro Albus non disse nulla. 
"E stamattina ho trovato un pupazzo di neve che non ho fatto io sul davanzale della finestra".
Il maestro rimase in silenzio a lungo e poi disse "Non credo che sia stanchezza, bambina mia".
Elsa rimase di sasso. 
Il maestro le prese le mani e la guidò con delicatezza fino all'armadio in fondo alla senza dove conservava una specie di vassoio di cristallo nero. 
"Questo è un Pensatoio. Afferralo con entrambe le mani qui e sollevalo. Ci permetterà di rivedere quello che hai visto quella notte". 
"Ma come sarebbe che non era la stanchezza?" Elsa non era per niente tranquilla, si stava tormentando le mani e la temperatura nella stanza si stava rapidamente abbassando. Il Maestro cercò di calmarla "Ho un sospetto, e se è quello che penso non hai nulla da temere, bambina mia.". Elsa allungò le mani tremanti e afferrò il Pensatoio. 
Cominciarono ad apparire delle immagini sul piano di cristallo. Era lei alla finestra. Rivide la scena esattamente come l'aveva vissuta. Ma Maestro Albus che era di fianco a lei scoppiò in una risatina. "Guarda guarda chi si vede". 
Elsa posò il Pensatoio e lo guardò interrogativa. "Elsa, è stato lo spirito dell'inverno, proprio come sospettavo". La ragazza rimase ancora più sconcertata: non ne aveva mai sentito parlare. "Ma io non ho visto nessuno! Nemmeno adesso!" "È comprensibile, visto che lo spirito dell'inverno lo si può vedere solo se si crede alla sua esistenza" "Quindi per vederlo io dovrei credere che una leggenda sia reale?"
"Esatto" "Ma è impossibile!"
Il Maestro sospirò "Elsa tu credi alla magia vero?" "Si, ho i miei poteri, vedo le tue magie, Maestro...ma come faccio a credere a una cosa che non vedo?" "Credici Elsa. Apri il tuo cuore e riuscirai ad aprire anche gli occhi".
La regina rimase in silenzio, abbastanza sconvolta dalla notizia. Era abituata alla magia, ma non a quel tipo di magia. Si scusò e se ne andò. 
Mentre si avviava verso il primo appuntamento della giornata, non riusciva a smettere di pensare a questo spirito dell'inverno; che magari potesse rivelarle qualcosa in più sui suoi poteri? 
"No, Elsa, ora hai altre questioni a cui pensare". Insipirò profondamente ed entrò nella stanza del ministro del tesoro, iniziando la sua giornata. 





L'angolo del gatto
Aggiornamento in tempo record! Stanotte non sono riuscita a dormire e allora mi sono messa a scrivere ^_^ 
Volevo ringraziare chi ha lasciato una recensione, vi ringrazio per i complimenti e spero di mantenere lo stesso livello!
Bè qui ho inserito un tributo molto poco palese (ma vaaaa) a Harry Potter, saga che amo alla follia! Mi serviva la figura di un saggio e chi poteva essere se non il grande Silente??? 
Piccolo spoiler:nel prossimo capitolo arriverà il nuovo personaggio oh-oh! 
A presto e tante fusa!





  
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