Ritornare
 
Nico si guardò intorno spaesato. Le pareti bianche dell’orfanotrofio gli ricordavano gli anni al Casinò Lotus, vuote e senza nessun ricordo.
Quando Will gli aveva proposto di adottare un bambino o una bambina, Nico non sapeva cosa pensare. Da una parte l’idea di fare il padre, un padre presente, ovvero tutto quello che lui aveva desiderato quando era più piccolo, la attirava molto. Dall’altra lo spaventava.
Sarebbe mai riuscito a essere un buon padre? Gli altri bambini avrebbero discriminato suo figlio (o sua figlia) per il fatto di avere due papà invece di uno? E poi se questa storia avesse rovinato il rapporto che c’era tra lui e Will?
Anche con tutti quei dubbi alla fine si ritrovava lì, in quell’orfanotrofio, a guardare tutti i bambini e le bambine giocare allegramente.
Beh, tutti tranne una bambina sugli otto anni, dai capelli neri e gli occhi azzurri leggeva un libro seduta sul letto. Sembrava totalmente assorta nella lettura, infatti, non si accorse che nella stanza era entrato qualcun altro.
A un certo punto sollevando gli occhi dal libro, vide Nico e lo guardò incuriosita. Appena Nico incrociò gli occhi della bambina, gli tornarono alla mente una marea di ricordi.
In quegli occhi azzurri rivide gli occhi di Bianca e si ricordò improvvisamente di tutte le volte in cui lei lo aveva sgridato, di tutte le volte che lo aveva protetto e aiutato, di tutte le volte che gli aveva detto “ti voglio bene fratellino”.
Come era possibile che solo guardare quella bambina gli avesse fatto tornare in mente tutti quei ricordi? Possibile che lei fosse...
Allo stesso modo la bambina quando lo vide assottigliò gli occhi come per cercare di ricordarsi qualcosa.
Fissò confusa il ragazzo davanti a lui e gli chiese dubbiosa.
“Scusi, ma noi per caso ci siamo già visti? Mi ricorda qualcuno, ma non riesco a capire chi..”

Nico che si stava ancora riprendendo dallo shock non riuscì a rispondere, e si limitò a chiederle come si chiamasse, ancora sconvolto da tutti i ricordi provati.
“Bianca” rispose lei sorridendo. “Mi chiamo Bianca”
 
Note dell’Autore
Ehm. Se questa flashfic esiste, la colpa è solo di due mie amiche, una delle quali mi ha convinta a scriverla e l’altra mi ha aiutata a iniziarla. Quindi ringraziate Merty_chan11 (vi metterei il link del suo canale ma non ho la minima idea di come si fa che razza di imbranata) e Lorenza, una mia amica che nella sua IMMENSA modestia seeh si prende il merito della prima riga e del titolo di questa storia.
Ah, si, ringraziate anche mio fratellino che mentre scrivo si ascolta Franco Battiato.
Che poi vorrei sapere con chi mi scuso dato che ‘sta robbah non la leggerà nessuno.
Ma se mai qualcuno la leggesse mi piacerebbe sapere cosa ne pensa e cosa posso migliorare, quindi tutte le recensioni sono ben accette se recensite vi do un biscotto virtuale.
Va bene, grazie solo per aver letto questa cosa partorita dalla mia testa, davvero GRAZIE.
Okay basta divento glicemica.
Ciaooo
Ely