Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Persefone3    28/01/2015    6 recensioni
Salve a tutti, ho deciso di mettere insieme una serie di One Shot che hanno per protagonisti i Capitan Swan perché secondo me spaccano davvero e sono senz'altro la migliore coppia di tutto lo Show. Sono essenzialmente dei Missing Moments tra i due che mi sono venute in mente, rielaborando anche parte della trama. Detto questo, bando alle ciance e allo spiegone, vi auguro buona lettura e spero vi piacciano.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Carissimi, scusate l'assenza ma l'influenza ha colpito anche me (sigh). Ne ho approfittato per fare una maratona della seconda serie e la mia mente febricitante ha portorito questa cosa. Siamo proprio alla fine della seconda serie, quando Hook decide di far parte di qualcosa e di quando, secondo me, ha capito che per quella bionda la testa l'aveva davvero persa. Ora che ho anche l'atra FF aperta, spero di riuscire a portarle avanti insieme e senza troppi intoppi. Grazie a chi ha commentato letto e aggiunto la storia nelle varie categorie. Buona lettura mentre io vado a prendermi ancora un po' di sciroppo! Un bacio (non infetto) Persefone
 


Straight On ‘Till Pirate’s Heart
 
- Io e te ci capiamo bene. Bada a te stesso e nessuno ti ferirà, giusto?
- Beh, per me ha funzionato.
- Sì, ma con che risultati? Noi la salveremo. Sarà stupido o da pazzi, ma ci proveremo. Perciò … puoi unirti a noi … ed essere parte di qualcosa. O puoi fare quello che sai fare meglio e rimanere solo.

Alla fine ha scelto se stesso, come sempre. Ma mentre si sta allontanando sulla sua nave, sente che qualcosa lo spinge verso il molo. È la prima volta dopo secoli, secoli veri e non metaforici, che sente una forte affinità per qualcuno. Quando è con lei tutto sembra sbiadire: la sua vendetta, il suo odio per Rumple, perfino Milah.
Milah, mia dolce Milah, non fa altro che ripetersi il Capitano. Eppure ogni volta che Emma si avvicina a lui, Milah indietreggia di qualche passo. Lui vorrebbe trattenerla, ma Milah sembra non voglia farsi prendere, o è lui che non la vuole afferrare veramente?
Il fatto è che quando Emma pronuncia il suo nome, sente un brivido dentro. Non importa che lo pronunci con rabbia o con dolcezza, il semplice fatto che quelle labbra di donna lo accarezzino, il suo io di pirata entra in tumulto. Si era detto che nessun’altra avrebbe avuto su di lui quell’effetto: quante volte si pronunciano parole grosse senza pensare alle possibilità del futuro?
Pensare che era cominciato tutto nella maniera più strana. Quando lo avevano tirato fuori dal mucchio di corpi delle vittime di Cora, la prima cosa che aveva notato erano stati proprio quegli occhi. Le sue compagnie le aveva raggirate con poco, ma lei era stata un vero osso duro. Era come se lei sapesse leggere dentro di lui. Aveva capito subito che tipo era: diffidente, ferita, sola ma agguerrita. Non aveva potuto non apprezzare queste qualità in lei. Lavorandoci un po’ avrebbe fatto cedere anche lei, nessuna gli aveva mai rifiutato niente.
E poi si era trattato di recuperare quella bussola nel castello del gigante che si trovava in cima alla pianta di fagioli. Emma non ci aveva pensato due volte, si era offerta immediatamente di seguirlo. Sarebbero stati soli e lui avrebbe potuto esercitare tutto il suo diabolico fascino. Nessuna era mai riuscita a resistergli e sicuramente Emma avrebbe ceduto alle sue lusinghe. La prima occasione si era presentata proprio alla fine della scalata della pianta di fagioli. Si era ferita a una mano e lui si era precipitato a medicarla. Aveva afferrato la sua mano con l’uncino per attirarla sé. Emma aveva avuto un leggero sussulto: lo sapeva, nessuna era in grado di resisterle. Ma lei aveva cercato di non darlo a vedere e lo aveva sfidato apertamente.

-Orai fai il gentiluomo?
- I giganti fiutano il sangue ed io sono sempre un gentiluomo.

Aveva preso la sua fiaschetta di rhum e lo aveva versato sulla ferita. La stava fasciando con la sua bandana e la stava guardando in maniera suadente. E in quel momento l’aveva vista per quello che era: una donna che ne aveva viste tante, proprio come lui. Proprio in quel momento il suo muro aveva visto formarsi la prima crepa. Per tutto il tempo che avevano passato nella casa del gigante, avevano sentito crescere tra loro quella strana complicità. A lui piaceva, ma Emma era stata più diffidente. Se all’inizio aveva pensato di fare il doppiogiochista, ora tutto quello che voleva era seguirla, conoscerla meglio. Ed era stato proprio quando era riuscito ad avere il primo contatto fisico con lei, quell’abbraccio fugace per salvarlo da una trappola, che le cose erano cambiate. Aveva provato una forte emozione che lo aveva spaventato e per mascherare questa nuova sensazione aveva fatto lo smargiasso: per fortuna lei ci era caduta in pieno. Ma l’attrazione era tanta e forte. Aveva quasi deciso di cederle quando il suo fato si era palesato di nuovo: essere abbandonato dalle persone a cui tiene veramente. Era successo con il piccolo Bae, era successo anche con Emma su quella pianta di fagioli. Lo aveva incatenato e abbandonato.

- Cosa stai facendo? Emma guardami, non ti ho mai mentito. Perché mi fai questo?
- Io non posso rischiare di sbagliarmi di nuovo. Mi dispiace.

E proprio come dopo l’abbandono di Bae, quel non essere compreso nelle sue buone intenzioni gli aveva ricordato qual era lo scopo della sua vita: la vendetta.
Dopo essere stato liberato del gigante, aveva ripreso la strada dell’odio catalogando quell’episodio come un incidente. Ma che incidente meraviglioso era stato, un pugno nello stomaco. Questi pensieri furono spazzati via in un secondo dal riemergere della foga della rabbia ed era tornato al suo vecchio piano, alle sue vecchie alleanze. Ma quella fiammella per lei non aveva mai smesso di bruciare.
Il vento della passione era tornato ad alimentare quella fiammella quando era stato investito sul confine della città da uno straniero. Era ridotto parecchio male, ma lei era corsa subito a sincerarsi delle sue condizioni. Mentre lo stavano trasportando in barella nel pronto soccorso, aveva sentito chiaramente la premura della voce di Emma: nascondetelo. Quando si era svegliato medicato nel suo letto d’ospedale, lei era seduta lì. La tensione amorosa tra loro era stata mascherata dal sarcasmo che entrambi avevano manifestato, ma quando Emma si era avvicinata al suo viso, anche solo per prenderlo in giro, la voglia di avventarsi sulle sue labbra era stata quasi indomabile. E sapeva che anche Emma era stata invasa da quel desiderio. Ma il momento non era ancora maturo e neanche lui era pronto ad ammettere quello che aveva provato.
Mentre si gira e rigira il fagiolo tra le dita, ripensa a quello che si sono detti, quando Emma e le altre erano state chiuse in quella che era la cella di Rumple.

- Hook, ascolta ti prego, non farlo mio figlio è a Storybrooke e ha bisogno di me.
- Avresti dovuto pensarci prima di abbandonarmi su quella pianta di fagioli.
- Tu avresti fatto lo stesso.
- No, ti sbagli.

Sì, Emma si sbagliava: lui non l’avrebbe abbandonata. Era stato troppo il calore che aveva provato standole vicino e ormai non poteva più farne a meno. Quella donna le piaceva, con i suoi difetti e le sue debolezze, perché come lui aveva amato ed era stata ferita, perché a loro bastava uno sguardo per capirsi.
Hook non ci pensa troppo. Gira la barca e fa rotta verso il molo. Lui non si sarebbe tirato indietro. Attracca al molo e va verso il suo cigno.

- Che diavolo ci fai qui? – chiede Emma
- Vi aiuto.
- Non ti importava solo di te stesso?
- Forse mi serviva solo una parola gentile.

Le porge il fagiolo e la guarda. Quella donna sarà sua, come nessuna prima di lei. Perché il suo cuore ha ricominciato a battere solo per lei e non vi avrebbe rinunciato mai. Costi quel che costi.    
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Persefone3