IO DENTRO TE
Toc, toc.
- Chi è?-
-Io.-
-Io chi?-
-Io te.-
-“Io te”? Cioè tu me? Che vuol dire? Chi sei?-
-Io sono te e tu sei me. Sono l’io dentro te.-
-Accidenti. Cosa vuoi?-
-Sapere come stai.-
-Bene.-
-Io no.-
-Com’è possibile? Siamo la stessa cosa, come possiamo stare in due modi differenti?-
-È possibile.-
-Oh. Come stai, tu?-
-Sono triste.-
-Come mai?-
-Non mi fai uscire.-
-Non capisco.-
-Sei bella.-
-Piantala di prendermi in giro!-
-Non scherzo. Sei bella. Dentro. Cioè, in realtà io sono bello.-
-Siamo la stessa cosa.-
-No! Non mi fai uscire!-
-Calmati! Sei irascibile!-
-Lo so, sono te.-
-E ora ti contraddici.-
-Sono te.-
-Cristo Santo, cosa devo fare per farti uscire?-
-Piangi.-
-Guarda che lo faccio già.-
-Nessuno ti vede.-
-Lo so. Non voglio che gli altri vedano. Gli altri non devono vedere!-
-Non mi fa uscire.-
-Smettila di ripeterlo! Devo piangere davanti a qualcuno per farti uscire?-
-Sì.-
-Sei le mie lacrime?-
-No.-
-Non rispondere a monosillabi! Cosa sei?-
-Il verde smeraldo dei tuoi occhi quando piangi.-
-Allora vuoi veramente solo uscire, non vuoi andartene da me.-
-Certo che no! Io sono te e tu sei me! Voglio solo che gli altri mi vedano e mi amino.-
-Voglio che gli altri amino me, non te.-
-Siamo la stessa cosa.-
-Quindi, devo piangere?-
-Proprio così. Davanti a lui.-
-Lui chi?-
-Lui lui.-
-Sei enigmatica.-
-Sono te. Ti amerà.-
-Non lo farà.-
-Amerà me. Piangi.-
-…-
-Piangi.-
-…-
-Piangi.-