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Autore: Ronnie92    30/01/2015    0 recensioni
Non si supera mai un conflitto quando si crede ciecamente,
si sente solo la perdita, l’atroce perdita che lascia un vuoto incolmabile.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ci sono giorni chiusi e lenti, eterni
non trascorrono mai.
Malinconici, freddi, distanti,
esco fuori di me per cercare la luce, no per cercare lei.
Lei non c’e’.
Come si fa a superare il dolore?
Lo si porta dentro come un masso, pesante, angosciante.
Mi sento misero, davvero misero.
Un ammasso di carne e neuroni, avvolto in tessuti spenti
che riverberano il mio stato mentale e sentimentale.
Non si supera mai un conflitto quando si crede ciecamente,
si sente solo la perdita, l’atroce perdita che lascia un vuoto incolmabile.
Lei era li, e io ero per lei.
C’e’ chi nasce stronzo, e forse, forse sarebbe il lato migliore da sviluppare.
Non si puo’ soffrire per sempre.
Sara’ l’eta’, la mia scarsa esperienza, ma l’amore ti corrode piano
quando sei solo ad amare.
E’ come essere chiusi in gabbia, una gabbia fatta di malinconia e tristezza
e non ci sono giorni da scontare, perche’ ogni giorno e’ giorno di pena.
Sono drastico, malinconico, euforico all’estremo per evitare altro dolore.
Non mi guardate, lasciatemi andare, la solitudine non rallegra e non sazia
ma almeno non pretende.
Non pretende dolori o sacrifici se non il piu’ grande vincolo dell’uomo:
Asocialita’.
Non voglio, non voglio perdermi ancora nei buchi del mio cuore.
La tecnologia mi distrugge, me la sbatte in faccia ogni istante.
Potrei chiamarla, scriverle, dirle che mi manca.
Patetico… sono un uomo patetico.
Quanto posso odiare me stesso per pensare certe cose?
Come posso agire cosi’ sconsideratamente.
Non lo merita, nessuna attenzione, nessuna parola.
Non pensera’ mai a me, mai abbastanza,
perche’ vuoto io lascio nel cuore delle persone che amo.
Ibrido patetico, agglomerato di muscoli e lettere.
“Odiami!”
Le ho detto odiami… non mi lasciare nessuna speranza,
non mi scrivere, non mi cercare, non pensarmi.
Nessuna speranza.
Perche’ io vivo di speranze, le alimento le speranze,
costruisco sulle speranze, non puo’ lasciarmene nemmeno una goccia.
Altrimenti non avrei mai potuta lasciarla andare, mai.
Amare e’ essere egoisti, prendere e dare tutto all’altro, senza remore.
Perche’ sono cosi’ dannato?
Vorrei essere leggero, senza macchia e senza angosce.
Vorrei essere come l’aquila che spicca il suo primo volo,
come il fringuello che intona le sue prime dolci melodie.
Sono un uomo patetico.
Ogni amore mi ruba un pezzo d’anima.
Cosa rimarra’ di me?
Solo cenere. Polvere e speranze perse nel vuoto.
Indifeso, ero li, avrei dato tutto per un suo sorriso,
e cosi’ e’ stato.
Ho rinunciato a lei per la sua felicita’, per sempre.
Per sempre e’ una parola grande.
Ho rinunciato fino alla prossima speranza, al prossimo sorriso.
Quel sorriso che sara’ per me, che nella folla spicchera’ per me.
Ed io, compiaciuto staro’ li ad ammirarlo perche’ sara’ per me.
Non ho felicita’ adesso, ne’ tranquillita’.
Dovrei camminare sulla mia strada, ma vado fuori pista.
C’e’ pericolo, nessuno ha tracciato una via, ma questo mi rende
uno sciocco, ma uno sciocco libero.
Libero di poter continuare a provare, continuare a sbagliare.
Scrivere, scrivere, scrivere, migliaia di righe di dolore
appuntite come lame, velenose e strazianti.
Non sono nessuno, non sono niente senza uno scopo.
Una donna da amare, un porto sicuro in cui tornare.
Ma la felicita’ e’ un momento blando in una vita.
E’ il contorno a fare la differenza.
Al solo guardarla mi strapperei il cuore pur di non sentirlo gridare.
Patetico… sono un uomo patetico.
Un uomo non dovrebbe mai chiedere. Ma io non sono cosi’.
Non pretendo nulla se non le cose piu’ difficili del mondo,
una carezza fuggevole, un bacio d’amore, una coccola spontanea.
Una parola dolce quando dentro e’ buio.
Perche’ pretendo l’impossibile?
Sono cosi’ meschino? Sono cosi’ vulnerabile?
Non mi pensera’.
Andra’ avanti per la sua vita, anche al prossimo incrocio di sguardi.
Ognuno di noi dritti per le nostre strade.
Ci siamo incontrati in un punto, ed e’ stato bellissimo.
Solo scriverlo mi rende meno pesante, piu’ leggero.
Sono qui e non scordero’ il suo profumo, ma forse
arrivera’ un profumo piu’ forte.
Non dimentichero’ i suoi lunghi capelli corvini,
ma giungeranno altre ciocche, piu’ belle e piu’ morbide.
E anche se non scordero’ mai il suo sorriso, i suoi occhi tristi
e la sua anima cupa come la mia, non posso rimanere fermo
per sempre.
Eppure, se me l’avesse chiesto l’avrei attesa per sempre.
Ma ogni eta’ esige il suo tributo, ogni amore chiede
il suo prezzo da pagare.
Il mio lo sconto adesso, ed e’ cio’ che non vorrei:
trascorrere la mia solitudine guardando nello specchio della mia anima. 
   
 
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