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Autore: Spensieratezza    31/01/2015    14 recensioni
Jensen e Jared hanno un'amicizia stupenda, tenera e arrendevole, che tutti invidiano, ma sarà solo amicizia?
"E potremo ridere fingendo entrambi
Di non essere innamorati e di essere soltanto buoni amici.
Beh, sono stanco di fingere
Ma sono terrorizzato all’idea che finisca"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Incantesimo blu '
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Rose blu per te, ho comprato stasera










Jared rientrò quel pomeriggio a casa sua e aprì la bocca per lo stupore.

Casa sua era letteralmente invasa da rose blu.

Rose blu sulla scalinata, per terra e perfino sul divano.

Un po’ era sorpreso e affascinato, doveva ammetterlo, ma questa volta il suo spasimante segreto aveva veramente esagerato. Dove avrebbe dovuto metterle tutte quelle rose??

Povero il fioraio. L’avrà fatto impazzire. Forse poteva andare proprio dal fioraio e costringerlo a rivelare l’identità dello sconosciuto o perlomeno dirgli che aspetto avesse!

Ma no, che stupido. Probabilmente tutte quelle ordinazioni le mandava per telefono.



Cominciò a tirare fuori tutti i vari bigliettini e li lesse.

-Perchè tu sei come una rosa blu 

- Affinchè il profumo e la fragranza di queste rose possano ammaliarti e rendere dolci i tuoi sogni come farina e biscotti al cioccolato.

-Possano queste rose accarezzarti mentre dormi,  ma non pungerti, perchè tu sei come un angelo che è qui sulla Terra.

- Le rose reclamano la tua compagnia e si chiedono perchè non sei una rosa anche tu. Con cotanta bellezza puoi essere soltanto un fiore. 

- Queste rose vorrebbero baciarti. 

- Vorrei essere una rosa io, per essere toccato da te così, soltanto una volta. 
 



Beh, c’era da dire che non gli mancava la fantasia e neanche la poesia, doveva ammetterlo.


Jared spostò le rose e ripose con cura tutti i bigliettini.


Sophie, il gatto di Jared, un gatto persiano grigio dal lungo pelo soffiò all’indirizzo delle rose, passando.

Jared la prese in braccio e la gatta fece le fusa sul suo collo.

“Micina. Vieni da me. Lascia stare le rose.”



Così dicendo si sdraiò sul divano con il gatto ancora premuto addosso e cercò di riposare e di non pensare a niente, ma era difficile.

Ogni volta che ci provava, il pensiero andava alle rose, a questo spasimante segreto, che erano tre mesi che gli mandava regali e rose blu e non sapeva proprio chi fosse.

E poi a Jensen, a quanto avrebbe desiderato invece che fosse lui a fargli quei regali, a dirgli quelle frasi dolcissime e a vederlo in quel modo.

Invece Jensen non faceva altro che prenderlo in giro e investigare per scoprire l’identità del misterioso spasimante.

Lo feriva. Perché non riusciva a capirlo?
 
 
 
 
 
 



*
“Jensen, sei troppo un coglione! Vai da Jared, dichiarati e saltagli addosso, anzi no, salta i preliminari e saltagli subito addosso che fai prima!” diceva Misha.

“Mish…”

Tutto, anche un umiliante rifiuto, sarebbe meglio che struggerti d’amore mandandogli da mesi pacchi e pacchi di rose anonime! “ disse Misha gesticolando.

“Hai finito?” chiese Jensen esasperato.

“NO! C’è la parte più divertente! Quella di te che gioca a fare il cavaliere mascherato! Lo guardavi Sailor Moon da bambino? IO Sì! E c’era quel tale Milord, che girava con la maschera e il mantello e Sailor Moon non sapeva che era proprio Marzio, il tizio che credeva di non sopportare ma in realtà amava segretamente…”

“Misha, dacci un taglio..sono ANNI che mi stordisci con questa Sailor Moon. Sei sicuro di essere etero?? Sei più gay di me, damn!” lo prese in giro Jensen.

“Non distrarmi che perdo la concentrazione! Dunque c’era questo Milord che aveva una doppia identità, ma non sapeva neanche lui di averla fino a quando non recuperò i frammenti del cristallo dell’arcobaleno…”

“Salvatemi!!”

“Il punto è che poi dopo un bel po’ di tempo, successe un’altra cosa! Diventò cattivo, ipnotizzato dalla perfida Regina Periglia e voleva distruggere Sailor Moon, solo che la sua parte buona si sdoppiò e in suo soccorso, mentre Milor cattivo cercava sempre di distruggere Sailor Moon, arrivava in soccorso il cavaliere della luna, vestito tutto di bianco, ma erano sempre la stessa persona.!!” Diceva Misha convinto.

“Pensa che sfiga questo tipo. Dover soffrire di sdoppiamento della personalità e dover pagare due volte lo psicanalista.” Commentò Jensen.

“Solo che quello che non capisco io è…tu sei Milord o sei il cavaliere della luna??” chiese Misha pensieroso, buttando i suoi occhi in quelli di Jensen.

“Nessuno dei due. Sono Jensen e basta.”

“Concordo. Sei un coglione!”

“Mish…”

“Eddai, io parteggio per voi…mi struggo come voi di desiderio e d’amore e tutto questo è…troppo eccitante per me…”

“Jared non è…lui è….così puro e dolce e innocente…va conquistato…piano piano…romanticamente..” disse Jensen con sguardo sognante.

“Senti amico, io capisco i cuoricini che ti svolazzano, ma se andiamo ancora più piano, qui restiamo senza benzina.” Disse Misha.

“E se restiamo senza benzina, pazienza!”  disse Jensen scocciato.

Misha lo guardò stralunato. “Amico, dì la verità, tu hai una paura folle di un rifiuto, ma non è questo il modo giusto. Se anche Jared si innamorasse di questo sconosciuto, che beneficio ne ricaveresti tu? Non preferiresti che si innamorasse di te e non di uno spasimante misterioso su cui si è già fatto chissà quali fantasie che non rispecchiano la realtà?”

“Io voglio rispecchiarle tutte.” Disse Jensen ostinato.

Misha lo fissò a bocca aperta.

“Ok, rubacuori, ma sarebbe meglio che si innamorasse di come sei te realmente!”

Silenzio, e poi a Misha venne un dubbio.

“Jensen…tu…non credi che Jared possa innamorarsi di te per come sei? Non credi di piacergli, vero?”

“Io…io non…basta. Lasciami stare, Misha.” Disse Jensen, alzandosi dal tavolino del bar cui erano seduti, per ordinare dell’altra birra.

“Jensen…” sussurrò Misha dispiaciuto.
 
 
 
 
 
 
*

Jensen era andato a trovare Jared e insieme stavano bevendo del tè nella veranda, illuminati dal sole.

Era davvero una bellissima giornata e poi Jensen amava la casa di Jared. Ci mancava giusto una staccionata bianca per renderla perfetta.


“Non ho potuto fare a meno di notare…il nuovo assortimento di rose nel tuo soggiorno.” Si schiarì la voce Jensen.

“Già…aspetta ti faccio vedere una cosa.” Disse Jared, andando a prendere qualcosa in soggiorno.

Tornò con un diarietto blu con una penna stilografica sempre blu.

“Cosa dovrei farci con questo?” chiese scettico.

“Wow un altro regalo! Beh…forse scriverci i tuoi pensieri?” chiese Jensen ridendo.

“Come hai fatto a indovinare?” chiese Jared stupito.

“Eh??” chiese Jensen, impallidendo.

Jared gli lesse il foglietto allegato.


Per te, mia bellissima rosa, affinchè tu possa scrivere qui i tuoi preziosi pensieri.

“Ehm..lo sai che sono telepatico.” Si giustificò Jensen.
 
Jared si lasciò ricadere sulla sedia.

“Mi sento così in colpa. Questo tizio sembra così innamorato di me e io non so neanche chi è. Solo che deve conoscermi bene. Chi manderebbe delle rose a un ragazzo con la sicurezza che non le butterebbe via?”


Jensen gli sorrise guardandolo adorante.

“Ma deve smettere…insomma io non so più dove metterle e Sophie è gelosa.”

Jensen lo abbracciò di slancio.

“Jensen?”

“Sei davvero speciale. Ti meriti tutto questo.”

“Ma che cosa dici?”

“Niente. Sai una cosa? Dobbiamo trovare questo tuo spasimante. Oggi investigo un altro po'. Chiedo in giro, ai miei amici, se hanno visto o conoscono qualcuno con la passione della flora.” Disse Jensen.


“Ti stai prendendo troppo disturbo. Se avesse voluto palesarsi, l’avrebbe già fatto.”

“Mh. Forse è timido. Sono sicuro che lo farà. Se tu gli scrivessi qualcosa, forse…”

“ Come? Devo scrivergli i bigliettini sotto la porta aspettando che venga a prenderli? Sarebbe come invitarlo a introdursi in casa mia…ma cosa stai dicendo Jensen??”

“Calmati, non volevo…”

“Senti, basta! Chiunque egli sia, non voglio…non voglio saperne niente!”

Jensen impallidì.

“Ma lui è così carino…ti adora…”

Jensen, io non so chi diavolo sia e non so neanche che faccia ha!”

“Perché deve essere per forza qualcosa di brutto?”

“E perché se è qualcosa di bello non si manifesta?”

Un’altra frase, un altro colpo al cuore.


“Tu hai paura…”

“No, io voglio che mi lascia in pace!”

“Ma non ti fanno piacere le sue attenzioni? Credevo che…”

“Jensen, sì. Diavolo, sì, ma…le vorrei da qualcuno di cui fossi innamorato…”


Altro colpo al cuore. Jensen non sapeva più cosa dire.


“Forse potresti innamorartene. Tu ti meriti il meglio, Jared. Qualcuno che si prenda cura di te.”

“E come pensi che questo tizio saprà farlo? Solo perché mi regala delle rose blu?”

Jensen lo abbracciò ancora.


“No, perché una persona che pensa queste cose di te, può essere solo una persona che può darti il mondo.”
 
Jensen sentì che la sua autostima era cresciuta dopo quelle parole che aveva detto a Jared. Stava parlando di sé stesso. Aveva creduto di non essere abbastanza, ma forse inconsciamente sapeva che non era così.
 
Jared respirò nel suo abbraccio e lo strinse più forte.

Io voglio solo te…. Pensava Jared.
 

















Note dell'autrice: 

E poi che dire....questa storia mi piace un mondo e penso che lo vediate anche da come ho sfoderato tutto il mio romanticismo! *_*

è per questo che credo che allungherò di un capitolo. I capitoli non saranno più tre, ma QUATTRO *__*

Ciao ciao <333

Ps: la parte su Sailor Moon ahaahaha spero vi abbia divertito <3
   
 
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