Capitolo
1
Yugi
Muto era
una ragazzo sedicenne in piena crisi adolescenziale. Credeva di essere
pronto
ad affrontare il mondo da solo, ma da quando, un anno prima, il suo
alter ego
era sparito per sempre lui non ne era più così
sicuro. Certo, di amici aveva
anche Jonouchi e Honda, ma con loro non riusciva ad aprirsi
completamente,
specie su una questione: le ragazze.
Ma
non era
così semplice. Perché lui di dolci donzelle ne
aveva in testa ben due! La sua
amica di sempre Anzu Mazaki e
Rebecca Hopkins, nipote di un
caro amico di suo nonno.
Yugi
era certo
di considerare Anzu più che un’amica, ma lei
sembrava di gran lunga più
interessata al suo alter ego che a lui, quindi provò a non
pensare più a lei.
Ma nel frattempo era arrivata Rebecca, la quale mostrava un accesissimo
interesse nei suoi confronti. Quindi il nostro caro Yugi
provò a indirizzarsi
nella direzione di quest’ultima, solo che – tanto
per confondergli di più le
idee – il suo amico faraone era definitivamente morto. E
questo comportò, non solo
una grande solitudine in Yugi, con cui aveva condiviso il corpo per
anni, ma
anche un forte avvicinamento di Anzu a Yugi.
Questa
a
grandi linee era la situazione che il nostro doveva affrontare e
sgarbugliare
da solo, il problema è che non sapeva a chi delle due teneva
di più. Non voleva
far soffrire nessuno.
Sospirando,
Yugi, si diresse verso lo specchio e quello che trovò non
gli piacque per
niente. I capelli scuri, perennemente ritti in testa – come
una stella – con
una lunga frangia bionda, erano sempre gli stessi; il fisico magro e
minuto
pure, ma quello che colpiva di più in quegli ultimi tempi
erano i suoi grandi
occhi viola, un tempo allegri e vitali, ora cerchiati da spaventose
occhiaie,
segno che anche quella notte aveva dormito pochissimo.
Sospirò
nuovamente sistemandosi meglio il collare nero borchiato che portava al
collo e
uscì dalla sua camera sempre assorto nei suo pensieri.
-
Yugi,
tesoro! Cos’hai non ti senti bene? Hai una faccia...
– chiese preoccupata la
madre appena lo vide affacciarsi alla porta della cucina.
-
No mamma, va
tutto bene. – si sforzò di sorridere, ma con
scarsi risultati.
-
Tesoro, lo
sai che puoi parlarmi di tutto, vero? –
Era
da un po’
che sua madre gli ripeteva ogni giorno quella frase ma, nonostante
parecchie
volte si era trovato quasi a cedere, lui ripeteva che si, lo sapeva ma
che
andava tutto bene. E così fece anche quel giorno. Voleva
sfogarsi con qualcuno,
ma per un ragazzo era molto difficile, quasi impossibile, parlare di
certe cose
con la propria madre. Aveva pensato anche a suo nonno, ma poi,
conoscendolo,
aveva cambiato idea...
Uscì
di casa
come se stesse andando al patibolo, diretto invece a un appuntamento
ocn i suoi
amici, tra cui Anzu e Rebecca.
™—
™—
™—
™—
™—
-
E così
quello sarebbe Yugi Muto?! Piuttosto bassino per avere la nostra
età, eh Angel?
– constatò Charlie rivolgendosi poi alla sorella,
accanto a lui.
-
La sua
altezza o bassezza non ci interessa, quello che conta è che
Yugi è fondamentale
per il nostro piano. Senza di lui non se ne fa niente! –
Angel,
questo
il nome della nostra maga, sbirciò sotto di se, sporgendosi
dal tetto della
casa gialla sulla quale lei e Charlie si erano appostati per
controllare Yugi.
-
Senti... –
iniziò il ragazzo: - ... ne sei proprio sicura. Insomma
è molto pericoloso... –
-
Lo so
perfettamente. – lo interruppe Angel bruscamente: - Ma
dopotutto, - sorrise
strafottente incrociando le braccia sotto il seno: - questa
è una sfida che
accetto volentieri! –
-
Aah!
Smettila di fare la sbruffona! Sei tutto fumo e niente arrosto!!
– la rimbeccò
scompigliandosi i capelli bianchi.
-
A proposito
di arrosto... Io avrei un certo languorino! –
-
Quando mai
tu non hai fame...? – borbottò tra se Charlie
sperando che lei non sentisse.
Speranza vana perché il poveretto fu atterrato con un
poderoso pugno in testa.
-
Andiamo!
Yugi si sta muovendo. - Angel con una agilità fuori dal
comune balzò giù dal
tetto seguita da suo fratello, che atterrò leggiadramente
grazie alla capacità
di levitare.
Angel
annusò
lieve l’aria per essere certa di non perdere di vista, o di
naso, Yugi nemmeno
un attimo.
™—
™—
™—
™—
™—
Il
suono dei
passi risuonava tetro nel nero palazzo. La guardia si fermò
un istante prima di
bussare all’enorme portone di ferro dinnanzi a lui. Appena
ricevette il
permesso di entrare spalancò l’enorme porta ed
entrò. Percorse l’immane salone,
quasi totalmente avvolto nelle tenebre, fermandosi ai piedi del trono
ed
inginocchiandosi riverente.
-
Allora? –
chiese impaziente una figura nera comodamente seduta sul trono.
-
La maga Angel
si è mossa mio Signore. In questo momento lei e
l’elfo stanno seguendo Yugi
Muto. –
-
Bene, molto
bene. – si compiacque la figura: - Lasceremo che quella
ragazzina lo riporti in
vita e poi useremo il potere del Faraone per liberarci per sempre sia
di lui
che di quella mocciosetta petulante! – il sovrano proruppe in
una risata che
fece rabbrividire la guardia: - VEGGENTE!! –
chiamò a gran voce la sua più
fidata consigliera.
La
guardia
alzò lo sguardo appena in tempo per veder comparire dal
nulla, accanto al suo
Signore, una ragazzina di non più di dodici anni, coperta da
una tunica bianca
a maniche lunghe. I capelli lunghi e azzurri erano lasciati sciolti,
mentre gli
occhi verdi erano spenti. Non poteva vedere con gli occhi, ma possedeva
il
potere della preveggenza, dono molto utile al suo Signore.
-
Dimmi
Veggente che cosa vedi? – chiese con un tono rispettoso che
stupì la guardia.
La
Veggente
chiuse gli occhi, nonostante la cecità: - Devi fermarla!
– mormorò dopo un attimo:
- La Libellula va fermata prima che incontri il Leone, altrimenti il
loro
potere unito diverrà troppo grande da fermare. Ma non
temere, il Falco
traditore verrà dalla tua parte, ma dovrai saperlo sfruttare
altrimenti morirai
per mano del Leone. – detto questo scomparve nel nulla come
se non fosse mai
venuta.
Il
sovrano si
lisciò la lunga barba nera restando in una muta riflessione,
ripensando alla
parole della Veggente, quando, ad un tratto, tutto gli fu chiaro: - La
Libellula è sicuramente la maga, mentre il Leone
è il faraone. Non mi resta che
scoprire chi è il Falco e portarlo dalla mia parte prima che
la mocciosa riesca
a far diventare troppo potente quell’insulso faraone
decaduto. –
Si,
il suo
piano era perfetto! Niente e nessuno gli avrebbero messo i bastoni tra
le
ruote: - GUARDIA!! – tuonò, spaventando il pover
uomo: - Continua a tenerli
d’occhio e cerca di scoprire chi è il Falco!!
–
-
S-si,
Signore! –
Il
Falco era
la chiave e lui lo avrebbe trovato.
Fine
1°
capitolo
Ciao a tutti!^^ Spero vi sia piaciuto il capitolo.
All'inizio non avevo intenzione di creare altri personaggi nuovi, ma poi mi sono detta:
“ E i
cattivi? A chi li facciamo fare??”
Così
ho ideato anche questi nuovi
personaggi, anche se devo ancora definirli per bene...
Ringrazio
tantissimo tutti quelli
che hanno letto e grazie a Masayachan
per il suo commento.
A
presto,
Himi.