Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: cristal_93    02/02/2015    1 recensioni
[Brevi pezzi di vita dei Pokémon del futuro dopo gli avvenimenti di "Una Speranza per il futuro"] (dal testo) Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei trovata a scrivere un diario, ma ho avvertito una forte esigenza di farlo: ho bisogno di fare ordine nei miei pensieri, anche se pensavo che non ne avrei avuto il tempo. Tempo... questa parola ormai ha assunto tutto un altro significato per noi abitanti del futuro. Fino a poco tempo fa avremmo affermato che non la conoscevamo davvero, perché praticamente non esisteva: solo pochi mesi fa il nostro mondo, il mondo del futuro, era paralizzato, condannato a vivere in un'oscurità perpetua, senza sole, senza vita, e soprattutto senza un domani. Era praticamente impossibile vivere in un mondo del genere, e solo pochi coraggiosi riuscirono a cavarsela e a non farsi sopraffare dalla disperazione e dalla negatività che permeava quest'epoca; i meno fortunati ne furono contagiati, persero il senno e divennero malvagi, lottando non per puro istinto di sopravvivenza ma per perseverare il proprio essere, la propria essenza. Come quello che successe al nostro signore, Dialga, il Titano del Tempo.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Celebi, Grovyle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Io, in tutto questo, non potei fare altro che osservarlo da lontano, mentre lui si allontanava sempre di più ed io invece rimanevo indietro, al punto di partenza, senza fare niente; sono rimasta sempre la stessa e non sono cambiata, non ho concluso niente, non ho mai saputo quale fosse veramente la mia strada. Govyle sì, ed è una strada in cui però io sapevo che non avrei mai potuto camminare al suo fianco, perché non ero alla sua altezza, non sarei stata in grado di raggiungerlo. Poi però arrivò Leah, e tutto cambiò, perché se all'inizio ebbe solo la sfortuna di capitare nel posto sbagliato al momento sbagliato, quando seppe della missione di Grovyle non ebbe esitazioni e subito decise di prestargli tutto l'aiuto possibile e appoggiarlo nell'impresa, e Grovyle non ebbe da ridire. L'avevo fatto anch'io, ma a differenza di me Leah riuscì a conquistarsi la stima e la fiducia di Grovyle in pochissimo tempo, cosa in cui io ho miseramente fallito per anni, mentre a lei erano bastati pochi minuti, tutti quelli sommati dai brevi incontri ( o scontri, per meglio dire) che lei e Grovyle avevano avuto dal giorno in cui i loro destini si erano incrociati, per fargli instaurare subito un saldo rapporto di fiducia reciproca, per diventare una squadra affiatata e formidabile come erano stati Grovyle e Tyler un tempo. Sono stati in grado di intendersi subito alla perfezione, come se si conoscessero da sempre, hanno scoperto presto di avere molto in comune e sono diventati subito amici.
L'ho odiata per questo, l'ho odiata con tutta me stessa: cos'aveva di così speciale quella mocciosa che io non avevo, lei che non era neanche un Leggendario, che non era nessuno? L'ho capito solo più avanti, e grazie a questo ora non sono ancora riuscita a perdonarmi per essere stata così crudele con Leah. Lei non ha mai cercato di distinguersi, non le importava niente di essere migliore degli altri, le bastava solo poter essere utile, non avrebbe avuto esitazioni ad avanzare in prima linea e combattere, non si sarebbe mai nascosta in un angolino a tremare di paura. Tutto quello che ha fatto per riuscire a conquistare l'attenzione di Grovyle è stato semplicemente... essere se stessa.
Io non ci sono mai riuscita: era già un miracolo quando lui mi rivolgeva la parola, ma non sono mai stata in grado di mostrargli me, di fargli vedere che tipo ero e di cosa ero capace anche se, a dire il vero, neanch'io forse lo sapevo davvero. Mi rendo conto ora che comunque non sarei stata in grado di farlo in nessun caso: sotto il suo sguardo mi sarei bloccata, avrei avuto i nervi tesi al massimo, mi sarei sentita sotto pressione e non avrei combinato niente, ancor meno di quanto facevo di solito. Ma Leah non aveva nessuna colpa in questo, ero io il problema : io ero solo un'egoista, presuntuosa, arrogante, debole e per di più inutile; lei invece non era solo forte, era anche gentile e generosa, troppo generosa: ha rischiato la vita per noi un sacco di volte, ci ha tirato fuori da situazioni impossibili, e soprattutto a me ha fatto il più grande favore del mondo, permettendomi di passare quelli che credevo i miei ultimi minuti di vita con Grovyle e rischiando di rimanere intrappolata in questo tempo per sempre per farlo, ed io non dimenticherò mai e per cui le sarò grata a vita. Manca troppo anche a me: abbiamo passato poco tempo insieme, ma lei è stata la prima vera amica che abbia mai avuto. Aveva sempre una buona parola per tutto, non pretendeva di essere invadente ma se avevi bisogno era più che disposta a darti il suo sostegno, quando sorrideva era bellissima, ed è stata la prima nonché l'unica ad essersi accorta dei miei sentimenti verso Grovyle ( nessuno, nemmeno lui, ha ancora capito cosa provo) e che mi abbia saputo ascoltare e consigliare. Mi piacerebbe tanto sapere se sta bene e se è riuscita a tornare a casa, sono molto preoccupata al riguardo. Anche per Grovyle è così, lo so che lo è, ma mentre per qualcuno questa potrebbe sembrare una buona occasione per parlare di qualcosa con lui, per me è solo un motivo in più per sentirlo lontano.
Ma come potrebbe non sentirne la mancanza, in fondo? Lui e Leah hanno combattuto fianco a fianco in numerosi scontri, hanno vissuto gomito a gomito per molto tempo, si sono aiutati, sostenuti, confrontati a vicenda. Posso solo immaginare come le sia entrata nel cuore, è forse l'unica persona al mondo che conosco, a parte Tyler, ad essere riuscita a scavare sotto la corazza che Grovyle indossa continuamente e raggiungere il suo vero Io, l'unica verso cui Grovyle non abbia avuto timore di mostrare la sua parte più debole. Ora che lei se ne è andata è come se fosse morta, e anche se speriamo che non lo sia, tecnicamente dovrebbe esserlo davvero: lei fa parte del passato, noi del futuro, a rigor di logica per noi non dovrebbe neanche esistere, perchè dal nostro punto di vista dovrebbe essere sparita da anni.
Ma non è così: apparteniamo a epoche diverse che, se paragonate, si annullerebbero a vicenda, perché il futuro, nel passato, deve ancora avvenire, mentre il passato nel futuro è già avvenuto, d'accordo, ma noi viviamo in queste epoche e andiamo avanti con le nostre vite, lo facciamo ogni giorno, scommetto che anche Leah sta continuando a vivere la sua, anche se in un altro tempo, ma è viva, esiste ancora. E vivrà per sempre anche qui. Il suo ricordo è parte integrante di noi, è anche in vece sua che noi tutti andiamo avanti. In vece sua e dei suoi compagni. Per non dimenticare mai quello che tutti loro hanno fatto per noi abbiamo eretto una statua nella sala principale della nostra Gilda.
E' stata una faticaccia però trovare il materiale giusto con cui farla, non volevamo che il loro ricordo venisse celebrato con un monumento di comune pietra grigia. Devo rendere conto una volta di più che, senza l'aiuto dei Sableye, non sarebbe stato possibile realizzarla: anche se sono al servizio di Dusknoir da molti anni, alcuni di loro si ricordano ancora di quando vivevano nel cuore delle montagne, in grotte buie ma colme di minerali, cristalli e altri preziosi.
Con il loro aiuto siamo riusciti a rivenire un grosso blocco di pietra bianchissima, quasi luminosa, e tutti insieme lo abbiamo trasformato in un perfetto tributo al Team Poképals, la squadra d'esplorazione che ha fermato la paralisi del pianeta nel passato e che ci ha regalato un futuro migliore. Abbiamo discusso un po' sulla forma, però alla fine abbiamo realizzato un'opera straordinaria: un piedistallo rialzato di due palmi dal terreno con cinque statue che troneggiano come se fossero le guardiane della nostra Gilda e la proteggessero. Sì, ho detto proprio cinque. Non ci siamo anche noi lì sopra, dopotutto siamo qui in carne ed ossa e ci conoscono tutti, non c'è bisogno di aggiungere altro ( penso che saremmo abbastanza presuntuosi se lo facessimo) . Loro invece fanno parte di un'altra epoca, non vivono qui, e abbiamo fatto in modo che venissero ricordati per bene, come se ognuno li avesse visti di persona o abbia avuto modo di incrociarli sul suo cammino. Il motivo della nostra discussione sono state le statue di Leah e Tyler, perchè non sapevamo come farle: Tyler era un essere umano quando la missione è cominciata, ma l'ha conclusa come un Piplup; Leah,al contrario, l'abbiamo conosciuta come Espeon e come tale ci ha aiutato, ma nell'atto finale è stata un'umana a sconfiggere Dialga. Alla fine abbiamo deciso di metterle in entrambe le forme: le statue di Leah e Tyler in forma umana, fianco a fianco, con in braccio rispettivamente Espeon e Piplup, con Chimchar in mezzo.
Capita spesso che la gente si fermi a chiedere il significato di quelle statue, ma noi non ci stanchiamo mai di raccontarlo. Quando poi qualcuno ci chiede anche se Leah è davvero così bella anche al naturale, noi, scuotendo la testa, rispondiamo che no, lei è mille volte più bella di come l'abbiamo scolpita, e che la statua non le rende giustizia. Abbiamo anche messo delle pietre preziose al posto degli occhi, sia al Pokémon che all'umana, ma non rispecchiano per niente le sue bellissime iridi color indaco. Ora che il lavoro è terminato, però, non sono più tanto convinta che sia stata una buona idea: come ho già detto, Grovyle ci passa davanti buona parte del tempo, alla sera, quando la Gilda è sgombra, e anche se cerca di non farsi scoprire è del tutto inutile, perché io e Dusknoir sappiamo bene cosa fa. Di solito si mette in un angolo e contempla quelle figure di pietra per ore, e qualche volta l'ho visto anche alzarsi per accarezzare il profilo dei due umani. Non so se sa che lo spio, ma se lo sa fa finta di niente e lo faccio anch'io, e continuo a lasciargli la sicurezza di essere solo e di non doversi vergognare per essersi lasciato prendere dalla debolezza. Solo che il suo dolore si riflette nel mio, e lo aumenta, perché mi fa sentire terribilmente impotente. 
Quei rari momenti in cui lui non c'è ci rimango io davanti al monumento, quando la paura di rimanere sola di notte si fa così intensa che tremo così tanto da farmi male. Quando ho l'assoluta certezza che non ci sia davvero nessuno vado là e mi metto anche a parlare con la statua di Leah. Posso sembrare pazza, lo so, anch'io la penserei così se lo vedessi fare da qualcun'altro, ma è il mio modo per sentirne meno la mancanza, il vuoto che ha lasciato è troppo profondo da colmare semplicemente col suo ricordo. Non ci ha salvati sono fisicamente, lo ha fatto anche nell'anima.
Lei ci ha insegnato a vivere, a non perdere la speranza, a lottare fino all'ultimo. A me ha fatto molto di più di quanto non abbia fatto a Grovyle: mi ha aiutato a trovare la fiducia in me stessa, mi ha fatto riscoprire poteri di cui avevo completamente ignorato l'esistenza, mi ha insegnato ad essere forte. E poi... io l'avevo sempre derisa per il suo sogno di eguagliare i Pokémon Leggenda, ma ora che l'incubo è passato posso affermare senza ombra di dubbio che, se fosse veramente un Pokémon, Leah sarebbe mille volte più degna di detenere quel titolo di quanto non lo sia io. Chissà cosa direbbe però se vedesse come sono messa: ci siamo scambiate la promessa di impegnarci per conquistare i maschi di cui siamo innamorate, ma io non so davvero più cosa fare. Credevo che le cose tra me e Grovyle sarebbero migliorate, e invece non hanno fatto che peggiorare, ma non è colpa di nessuno, abbiamo tutti molto a cui pensare. Però a volte vorrei andare a cercare Leah per chiederle consiglio. Avrei tanto voluto che restasse qui, ma non potevamo chiederglielo: aveva già fatto troppo per noi, e questo non sarebbe stato possibile neanche volendo.
Però avrei voluto che lo facesse: avverto ogni giorno di più un disperato bisogno del conforto di un'amica, e lo potrei trovare solo in lei, ma non è possibile farlo, e anche se è dura lo devo accettare. E' incredibile come le cose siano al contrario di come dovrebbero essere: io sono un essere millenario, sono destinata a vivere forse per sempre; lei invece, paragonata a me, sarebbe poco più di una neonata, una cucciola appena nata; potrebbe addirittura essere mia figlia. Eppure sono io quella che vorrebbe essere abbracciata da lei, io quella che vorrebbe rannicchiarsi sul suo petto caldo e farsi coccolare. E' imbarazzante, ma non ci posso fare niente; penso proprio che l'età sia un concetto relativo, e che una persona non si possa definire vecchia o giovane in base ai suoi anni di vita ma in base alle esperienze che ha fatto. Messa su questo piano, non credo sia per niente sbagliato considerare Leah la più vecchia tra le due, ha vissuto più avventure lei nella sua breve esistenza che un Pokémon veterano in tutta la sua vita. Avrei tanto voluto che restasse per guidarci, per insegnarci tutto quello che sapeva. Ma non poteva farlo, e malgrado la soddisfazione di veder il nostro mondo rifiorire, non è sufficiente a sopperire la tristezza che tutti, specialmente noi del Team Futuro, proviamo per la sua mancanza. Vorrei tanto fare qualcosa per Grovyle, ma non saprei da che parte cominciare, perché non saprei trovare le parole giuste. Ed è in momenti come questo, quando mi sento talmente impotente che mi viene voglia di urlare, che vorrei essere come Leah: non parlo tanto fisicamente o per la sua potenza, ma del suo carattere; se fossi fantastica almeno un quarto di quanto lo era lei, saprei sicuramente come comportarmi con Grovyle, ma come posso sperare di riuscire a eguagliare una persona eccezionale e meravigliosa come lei? Non incontreremo mai più qualcuno come Leah, questo è poco ma sicuro, lei era unica. Neanche Tyler è mai stato altrettanto speciale.
Certo, era gentile, calmo, sicuro di sé e sempre pronto all'avventura, ma non era allo stesso livello d Leah in quanto grandiosità, e penso che persino Grovyle sia stato costretto ad ammetterlo. E ovviamente gli manca molto anche quel ragazzo. Mi sono già offerta più volte di accompagnarlo nel passato, anche solo per vedere se Tyler stava bene, ma lui ogni volta mi ha risposto di no, e mi ha ricordato la promessa che abbiamo fatto: che saremmo tornati nel passato quando ogni cosa nel nostro mondo fosse tornata alla normalità, e tutti i danni causati dalla paralisi del pianeta fossero spariti. Se va avanti di questo passo penso che succederà molto presto, ma in ogni caso mi dispiace tanto che Grovyle debba stare così male solo per via di una promessa che forse avrebbe dovuto pensare meglio prima di formulare.
Tyler era il suo migliore amico, era praticamente tutto ciò che aveva; era anche la sua luce, il motivo per cui il suo cuore non è mai stato contaminato dall'Oscurità, ed ora forse è ancora in un epoca che non è la sua. Ma a Grovyle basta solo sperare che si sia salvato come noi. Fa il duro, ma persino io posso capire quanto stia lottando contro il proprio orgoglio per non venire da me o addirittura da Dialga per chiederci di farlo tornare nel passato. Se ci fosse qui Leah lei saprebbe sicuramente cosa dire, senza essere invadente né esagerare, e riuscirebbe a confortarlo. Più di una volta sono stata tentata di infrangere la promessa e andarla a cercare per portarla qui, ma non posso venire meno alla parola data, e sopratutto non posso tradire così la fiducia di Grovyle. Anche Dusknoir però non è messo meglio: abbiamo capito tutti che si era innamorato di Leah, ma ovviamente ha cercato in tutti i modi di sopprimere i suoi sentimenti, anche se è evidente che non ci è ancora riuscito. Per dimenticarla non ha fatto altro che ripetersi all'infinito che non avrebbe potuto funzionare neanche se lei fosse stata davvero un Espeon, e che doveva smettere di pensarla ( anche se, secondo me, a usare questo metodo non risolverà un bel niente ). D'altronde, come avrebbe potuto pretendere che Leah lo vedesse sotto quell'aspetto, dopo quello che le aveva fatto passare? Se io ho migliorato di molto la mia autostima, poi, ho notato che invece quella di Dusknoir è scesa a infimi livelli. Ha persino iniziato a vergognarsi del proprio aspetto, dicendosi che lui era orribile anche come Pokémon. Su questo punto me ne sono stata zitta perché non avrei di certo migliorato la situazione, e anche Grovyle ha avuto la compiacenza di tacere, però a me Dusknoir ha fatto comunque molta pena, ma purtroppo, anche per lui non ho saputo trovare una buona parola di conforto.
Questo non fa che aumentare ogni giorno di più la mia impazienza e la voglia di andare a cercare Leah. Non la odio più per fortuna, ma anche se ci siamo salutate come amiche non posso perdonarla per il vuoto che ha lasciato nella nostra vita e per la tristezza che ha piantato nei nostri cuori. Ma ci sforziamo di guardare avanti lo stesso, e un giorno, quando sarà il momento, torneremo nel passato, cercheremo Leah e la sfideremo, come le abbiamo promesso quando ci ha lasciato. E' solo questione di tempo, e poi saremo di nuovo insieme, dobbiamo solo pazientare. Avrei giusto un paio di cosette da farle pagare, oltre a quelle già citate, come il fatto che mi abbia lasciata da sola con questi due scapestrati che, in quei brevi momenti in cui riescono a dimenticarla e si concentrano sulla missione, li passano maggiormente a litigare e a starnazzare peggio di due Dodrio isterici! Sigh, sono circondata da un branco di barbari ( perché non è che i Sableye mi migliorino la vita, eh? ) ma devo stringere denti, che lo voglia o no è la mia vita e mi deve piacere così com'è. Perchè lei vorrebbe così, vorrebbe che continuassimo ad andare avanti lo stesso. E noi lo faremo. Per lei, per tutti coloro che hanno contribuito alla salvezza del futuro, e anche per quella misteriosa entità che ci ha salvato la vita.
La troveremo, un giorno, e la ringrazieremo di cuore. Ma fino a quel momento continueremo con il nostro lavoro alla Gilda così che quando verrà il giorno che Leah tornerà da noi, lei possa accoglierci con il suo splendido sorriso ed essere orgogliosa di noi. Perchè è questo il mio sogno ( a parte riuscire a conquistare il cuore di Grovyle): non diventare come lei perché sarebbe impossibile, ma essere finalmente degna del titolo che porto, e non considerarlo più scontato come ho sempre fatto. Aspettami Leah e vedrai: quando ci incontreremo sarà finalmente uno scontro alla pari tra Leggende. Tu forse non sarai un Leggendario a tutti gli effetti, ma lo sei per me, la migliore di tutti, ed io ti renderò orgogliosa di me, te lo giuro sulla mia vita. Ti voglio molto bene e spero di rivederti presto.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: cristal_93