04/02/2015
2 recensioni13 anni prima...
“Kalok era un uomo, non molto povero, non troppo ignorante, ma molto bello ed amante della natura. Ogni corso d’acqua, ogni fiore ed ogni animale era per lui un dono incredibile ed affascinante; all’età di 20 anni aveva già visitato quasi ogni angolo del regno di Gathia, tranne uno… I giganti di Taïsen:
Una catena montuosa che sotto i raggi del sole brillava come fosse ghiaccio, ed illuminata dai candidi raggi della luna, pareva essere acqua. Il re aveva provato più volte ad estrarre quel materiale, convinto che sarebbe risultato ancora più bello dei diamanti, una volta usato per ornare la sua corona, ma il “khis”, così era chiamato, non si incrinava, né mostrava la benché minima debolezza. Inoltre nessun uomo era mai riuscito a scalarle o era sopravvissuto dopo averci provato; le pareti del Taïsen erano perfettamente lisce e non esisteva nessun appiglio per poterle scalare.
Ma, nonostante i continui avvertimenti dei suoi amici, Kalok decise che doveva esplorare pienamente anche quella fortezza di ghiaccio, che pareva perdersi oltre le nuvole. Probabilmente una volta arrivato in cima sarebbe riuscito a toccare il sole con un dito, pensò.
Così, riflettendo e immergendosi nell’immaginazione, partì alla volta dei giganti di Taïsen, che sembravano attirarlo in modo quasi innaturale.
Arrivò alle pendici e..” Ankh si bloccò
“Papà perché ti sei fermato?” chiese la piccola Chorine sporgendosi sul libro “ma la pagina è strappata!”
Il padre sembrava non averla sentita “papà!!” insistette lei.
“ Purtroppo, piccola, essendo molto… vecchio, è naturale che questo libro non sia completo..” sembrava pensieroso e continuava a tormentare la fodera di cuoio del libro “ Te lo avevo detto. Non è un bel libro, i bambini lo trovano noioso:”
“io lo trovo bellissimo. Adoro le leggende. Papà, pensi che anch’io avrò un’avventura così da grande? Kalok è il mio eroe, voglio essere coraggiosa come lui.” Chorine era felicissima, mentre si immaginava su di un drago, mentre solcava le nuvole per arrivare ai giganti Taïsen, ma l’emozione lasciò il posto ad un leggero timore, avendo notato l’espressione di.. Compassione? Del padre.
Lui allungò una mano, le arruffò i capelli e con un sorriso sulle labbra disse “Certo che scegli degli eroi strani eh!? Ora va a dormire piccola avventuriera.
Papà non era avventuroso come Kalok, però era imprevedibile e forte come una tempesta e fresco come una brezza marina.. con questo pensiero che le frullava per la testa la bambina si addormentò. Non essendo cosciente che quella tempesta molto presto si sarebbe spenta, lasciando spazio a cicloni ben peggiori.
Salve a tutti! Sono nuova nel gruppo. Ho scritto questa storia, perché voglio provare a mettere per scritto tutto quel mondo che si crea nella mia mente, quando finisco di leggere un libro, una poesia o mi metto le cuffiette, lasciando che la musica crei la trama.All'inizio la storia andrà ad un ritmo relativamente normale, ma presto arriveranno delle sorprese. Spero vi piaccia :) aspetto le vostre critiche ed i commenti.
Nhalster :D
“Kalok era un uomo, non molto povero, non troppo ignorante, ma molto bello ed amante della natura. Ogni corso d’acqua, ogni fiore ed ogni animale era per lui un dono incredibile ed affascinante; all’età di 20 anni aveva già visitato quasi ogni angolo del regno di Gathia, tranne uno… I giganti di Taïsen:
Una catena montuosa che sotto i raggi del sole brillava come fosse ghiaccio, ed illuminata dai candidi raggi della luna, pareva essere acqua. Il re aveva provato più volte ad estrarre quel materiale, convinto che sarebbe risultato ancora più bello dei diamanti, una volta usato per ornare la sua corona, ma il “khis”, così era chiamato, non si incrinava, né mostrava la benché minima debolezza. Inoltre nessun uomo era mai riuscito a scalarle o era sopravvissuto dopo averci provato; le pareti del Taïsen erano perfettamente lisce e non esisteva nessun appiglio per poterle scalare.
Ma, nonostante i continui avvertimenti dei suoi amici, Kalok decise che doveva esplorare pienamente anche quella fortezza di ghiaccio, che pareva perdersi oltre le nuvole. Probabilmente una volta arrivato in cima sarebbe riuscito a toccare il sole con un dito, pensò.
Così, riflettendo e immergendosi nell’immaginazione, partì alla volta dei giganti di Taïsen, che sembravano attirarlo in modo quasi innaturale.
Arrivò alle pendici e..” Ankh si bloccò
“Papà perché ti sei fermato?” chiese la piccola Chorine sporgendosi sul libro “ma la pagina è strappata!”
Il padre sembrava non averla sentita “papà!!” insistette lei.
“ Purtroppo, piccola, essendo molto… vecchio, è naturale che questo libro non sia completo..” sembrava pensieroso e continuava a tormentare la fodera di cuoio del libro “ Te lo avevo detto. Non è un bel libro, i bambini lo trovano noioso:”
“io lo trovo bellissimo. Adoro le leggende. Papà, pensi che anch’io avrò un’avventura così da grande? Kalok è il mio eroe, voglio essere coraggiosa come lui.” Chorine era felicissima, mentre si immaginava su di un drago, mentre solcava le nuvole per arrivare ai giganti Taïsen, ma l’emozione lasciò il posto ad un leggero timore, avendo notato l’espressione di.. Compassione? Del padre.
Lui allungò una mano, le arruffò i capelli e con un sorriso sulle labbra disse “Certo che scegli degli eroi strani eh!? Ora va a dormire piccola avventuriera.
Papà non era avventuroso come Kalok, però era imprevedibile e forte come una tempesta e fresco come una brezza marina.. con questo pensiero che le frullava per la testa la bambina si addormentò. Non essendo cosciente che quella tempesta molto presto si sarebbe spenta, lasciando spazio a cicloni ben peggiori.
Salve a tutti! Sono nuova nel gruppo. Ho scritto questa storia, perché voglio provare a mettere per scritto tutto quel mondo che si crea nella mia mente, quando finisco di leggere un libro, una poesia o mi metto le cuffiette, lasciando che la musica crei la trama.All'inizio la storia andrà ad un ritmo relativamente normale, ma presto arriveranno delle sorprese. Spero vi piaccia :) aspetto le vostre critiche ed i commenti.
Nhalster :D