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Autore: ethy    05/02/2015    4 recensioni
Spoiler 4*11/12 parte dagli ultimi minuti della puntata.
Emma accompagna Killian in camera finalmente ma la notte non andrà come lei avrebbe sperato.
gli avvenimenti da questo punto in poi sono puramente inventati
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Regina le mostrò la stanza Emma non credette ai suoi occhi
"dove è stanza di prima?"
"la porta è la stessa.. è cambiato l'interno.."
"oppure ha cambiato posto.. "
la stanza che era di fronte a loro era la stanza di una vecchia locanda della foresta incantata probabilmente, era semplice e spoglia ma aveva un'aria confortevole e sembrava abbastanza pulita, c'era un comodino con sopra degli oggetti da navigazione, c'erano due letti e su uno di essi c'erano poggiati dei vestiti modesti, di un bambino di circa 6-7 anni, a fianco c'era un coniglietto di stoffa era rovinato e po' sporco, aveva il musetto e il naso cucito con filo nero e due bottoni azzurri come occhi, le orecchie erano lunghissime quasi fino al ponpon della coda, aveva un collarino azzurro come gli occhi e un campanellino.
Emma lo prese in mano, era soffice,lo porto al viso per annusarne l’odore, sapeva di mare, sorrise poi si accorse che il nastrino all'interno aveva delle iniziali ricamate..forse del bambino proprietario dei vestiti.. le tremò la mano nel cercare di guardare il ricamo interno, se la stanza di prima era collegata al suo Killian probabilmente anche questa lo era;cercò di guardare meglio senza rompere nulla quando vide… KJ!!!..non era possibile, il pupazzetto le cadde dalle mani.. "Emma tutto ok?"
"Regina, era di Killian anche questo.. guarda" disse raccogliendo il coniglietto "perchè queste stanze si manifestano e cosa c'entra Killian?"
"non lo so Emma, non sai se Tremotino gli ha fatto altro oltre a strappargli il cuore? ti ha detto nulla?"
"no, non mi ha detto nulla... senti, forse è il caso di parlargli, se c’è qualche incantesimo sotto dobbiamo scoprire se sarà ecco.. dannoso per lui.. o per tutti.."
 
Emma e Regina lasciarono la stanza, uscirono dalla villa e si diressero da Granny's
Emma tirò fuori la chiave ed aprì la porta, Killian ancora dormiva sembrava non essersi accorto della loro presenza, lei gli si avvicinò si sedette sul bordo del letto, gli carezzò la fronte spostandogli un ciuffo ribelle, gli diede un bacio sulla fronte sperando che bastasse a svegliarlo, ma non accennò minimamente ad aprire gli occhi.
"ehi, Killian, ohi.. ti va di fare colazione?"
Regina dapprima spazientita di dover sorbire quella scena sdolcinata si incuriosì vedendo che non riusciva a svegliarlo "fai provare me?"
Emma rimase attonita
"oh prova pure"
"Uncino!" disse scuotendolo.. ma nulla..
"c'è qualcosa che non va..puo' essere stanco quanto vuoi ma non è normale non sentire nulla.. come se fosse caduto in un incantesimo del sonno.."
"non sarà davvero l'incantesimo del sonno vero?"
"no..non credo.. se fosse tu potresti svegliarlo con il bacio del vero amore..”
Disse ammiccante Regina, sorridendo di fronte ad una Emma imbarazzata ed incerta, come se non volesse scoprire se il Capitano fosse il suo vero amore.. o che non lo fosse..sarebbe stato troppo, tutto insieme, rischiare di perderlo, poi il libro, la stanza, le stanze e lui che non si svegliava.. si forse avrebbe provato a baciarlo, dopo da sola, senza avere spettatori e senza dover poi ingoiare le lacrime nel caso non fosse riuscita a svegliarlo.
“dobbiamo capire cosa gli è successo" riprese Regina che nel frattempo  mise una mano sul cuore di Killian ed avvertì quel calore.."Emmaa.. sono stupita.."
"per cosa?"
"hai sigillato il suo cuore.. non è un incantesimo di protezione facile da fare, l'hai fatto di proposito o ti è scappato per caso?"
"l'ho voluto fare, ho pensato di proteggerlo e.. ha fatto tutto la magia"
"istintiva..."
“che intendi?”
“che quando si tratta di Henry o di Uncino, agisci d’istinto e riesci a fare cose che io alle prime armi non sarei mai stata capace di fare”
“grazie..”
“..questo pero’ dovrebbe farti capire cosa rinneghi Emma, pensaci”
Emma non replicò.. aveva afferrato il discorso…
 
"Emma.."
 
"Killian, ti sei svegliato, hai dormito per 18 ore di filato.."
"Emma.. non è sveglio.. ti sta chiamando nel sonno"
"anche stanotte lo ha fatto, pensavo si fosse svegliato e invece.."
"io vado alla mia cripta per cercare qualche informazione se c'è un qualche cosa che collega questo sonno e il quasi-cuore-sgretolato."
"ok resto un po' con lui poi ritorno alla villa"
"si bene"
 
Regina uscì quasi come una furia dalla stanza, non era arrabbiata, non le pesava nemmeno la sdolcinatezza di Emma nei confronti di Uncino, lo avrebbe fatto anche lei per Robin..
Robin, prima di finire di scendere i gradini poggiò la schiena al muro e butto la testa indietro cercando di riprendere il controllo dei suoi pensieri, Robin.. era passato poco tempo in fondo era comprensibile che le bruciasse da morire ancora, ma non era il momento di cedere.. non era riuscita a salvare Marian, non era riuscita a tenere con sé Robin come conseguenza di questo fallimento, nonostante l’uomo le avesse apertamente detto che aveva scelto lei… ora non poteva permettersi di sbagliare, di fallire non poteva permettersi di avere Emma distrutta come lei, non poteva sopportarlo, non poteva sopportarsi se avesse fallito e non poteva permettere ad Emma di essere triste, distrutta e affranta come lei avendo il peso del lieto fine della città sulle spalle.
No, non poteva… riprese a scendere le scale di corsa diretta al suo rifugio alla ricerca di una soluzione.
 
 
Emma si sedette di nuovo al suo fianco, lo guardò e gli carezzo una guancia, sembrava indifeso, sembrava un angelo, un angelo caduto dal cielo…per lei..mai avrebbe pensato di poter amare cosi tanto quello sciocco, arrogante e vanitoso pirata, eppure era lì a vegliare sul suo sonno innaturale.
"non sei solo,Killian,cerca di svegliarti"
Iniziava a preoccuparsi, iniziava ad avere il timore che ci fosse qualcosa di importante sotto questo suo inconsueto dormire, proprio ora che aveva realizzato quanto fosse importante per lei averlo accanto, proprio ora che aveva deciso di lasciarsi andare, di provare a credere nell'amore.
Forse poteva tentare il bacio, forse era solo un incantesimo del sonno e lui.. lui poteva essere il suo vero amore, entrambi avevano sofferto con il loro primo amore;  entrambi avevano avvertito qualcosa di speciale quando si incontrarono la prima volta, ma entrambi erano impegnati nel tornare a casa, lei, nel trovare il coccodrillo, lui.. e non badarono nessuno dei due a quell’elettricità  nei loro sguardi… fino a quando non si baciarono sull’isola che non c’è.
Si sporse su di lui e posò le sue labbra sulle sue, erano calde, erano soffici, le davano i brividi, ma non successe nulla.. non successe nulla.. nulla…questo la sconfortò non poco, allora forse non era lui il suo lieto fine..o forse aveva ragione Regina e non era un incantesimo del sonno e quindi non poteva aiutarlo.. era comunque desolata.. non si svegliava e questo la rattristava.
Decise fare altro,di uscire, stava per esplodere, stava per cedere alle lacrime che le opprimevano il respiro, sapeva che le avrebbe versato tutte, anche tutte quelle non versate fino ad ora, così fece un respiro profondo e diede retta al suo stomaco e non al suo cuore, iniziava ad avere fame, scese da Granny’s per fare colazione e in un impeto non chiaro chiamò sua madre.
 
“mamma… ciao.. sono da granny’s.. ti va di fare colazione per parlare un po?”
“Emma, tesoro, tutto bene?”
“si,no.. prendiamo un caffè.. ho bisogno di parlare un po’.. strano vero?”
“emm si direi di si e molto…..killian dove è?”
“..è a proposito di lui…”
“arrivo”
 
Mary Margaret arrivò trafelata e preoccupata, abbracciò la figlia davanti a tutti senza nemmeno renderse conto “Neal dov’è?”
“con tuo padre, hai bisogno di tutto la mia attenzione credo, ed io di dartela senza remore”
“ok..ok grazie”
“allora che cosa è successo?! Killian?”
“Ecco…” Emma iniziò a raccontare alla madre l’accaduto essere andati via dalla torre dell’orologio, le disse che voleva stare con lui.. le fece capire che sarebbe stata una notte speciale perché aveva capito a causa di quel piccolo e irrilevante problema causato da Tremotino che non era sicura che fosse amore ma era sicura di non voler perdere quell’uomo, era sicura di non voler piu perdere un minuto, di tenerlo sempre sulle spine, ormai era passato molto tempo e lui non era mai tornato sui suoi passi non l’aveva mai lasciata e quindi quella notte era sicura di volerla passare con lui.. ma sorrise nel dirle che forse non era ancora il momento, che lui si era addormentato, che l’aveva lasciato dormire, che le sembrava esausto, che scese da Regina, che Henry aveva trovato questa strana biblioteca nella villa e che infine trovarono il salotto azzurro, come lo aveva soprannominato Henry e che Killian ancora dormiva e che questa mattina quella stanza non c’era piu e c’era invece una stanza di una locanda, povera, spoglia e sempre legata a lui..
 
Mary Margaret fece fatica a stare dietro al fiume delle parole della figlia, non le aveva mai parlato cosi prima e per cercare di non perdere nemmeno una parola o nemmeno una sensazione di quel che lei le stava dicendo non bevve un solo  sorso di the, non toccò un biscotto, rimase in silenzio cercando di concentrare i pensieri per dare un consiglio o una soluzione o qualcosa che non facesse soffrire Emma, perché sentiva che qualcosa la stava tormentando, qualcosa che non le stava dicendo.. perché?
 
“Emma.. c’è qualcosa che non mi hai detto vero? Cosa ti sta preoccupando cosi? Lo vedo nel tuo sguardo, stai soffrendo piu di quanto mi stai dicendo”
Emma non era sicura di poterle dire del bacio, non era sicura che fosse un incantesimo del sonno, non era sicura di nulla e questo stava rimettendo in discussione tutto quello che provava, tutto quello che lei stessa pensava di essere ora che si sentiva amata, dalla sua famiglia e dal.. dal.. suo pirata, si pirata era la parola giusta, non poteva dire che sarebbe stato la sua nuova famiglia, perché non sapeva se si sarebbe mai piu svegliato e perché pirata faceva meno male di ammettere che quel ragazzo, quell’uomo di quasi 300 anni fosse colui che l’avrebbe resa felice, colui che la stava rendendo felice.
“Regina ha.. ipotizzato che potesse essere l’incantesimo del sonno… l’ho baciato ma non è successo nulla.. nulla.. non so che pensare..”
“oh.. Emma tu mi hai detto che lui nel sonno ti ha chiamata un paio di volte giusto?”
“si”
“beh nell’incantesimo del sonno.. si è come morti.. non avrebbe mai potuto dire nulla se fosse stato sotto quel sortilegio”
Per un attimo Emma sgranò gli occhi poi non resse più, abbracciò la madre e le sussurrò “grazie” tra i capelli “grazie mamma, grazie” .Mary Margaret era felice e triste nello stesso momento, era riuscita a fare quel che doveva fare in quel momento: la madre.
“vedrai che troveremo una soluzione e potrai riabbracciare Killian… tesoro lo ami tanto vero?”
Lei non rispose, annuì asciugandosi una lacrima, si lo amava, non sapeva quanto, ma lo amava e non voleva perderlo.
“andiamo da lui, fammi vedere come sta, magari scopro qualcosa che vi è sfuggita”
Salirono nella stanza, c’era un inconsueto odore di salsedine, c’era sabbia vicino al letto, Emma era sicura che prima non ci fosse..
“la sabbia.. non c’era”
“dici che si è alzato? Magari non ha nulla..non ci sono impronte pero’..”
“no, non si è alzato è rimasto esattamente come l’ho lasciato, immobile in quella posizione da quasi due giorni.. e se non si dovesse svegliare?”
“potrebbe morire!” disse Mary Margaret
“morire?” le fece eco Emma
“se non è l’incantesimo del sonno, è vivo… non è come congelato… avrà fame, sete.. Emma forse è il caso di portarlo in ospedale”
“non ne sono sicura, parlerò con Whale e dopo deciderò.. non voglio che stia in ospedale..”
Si inchinò e mise il suo viso di fronte al suo “ehi Capitano, come c’è finita questa sabbia qui? Lo sai?”
Toccò la sabbia sul pavimento era calda come se il sole fosse stato li a scaldarla, dentro la camera buia, la smosse con le dita fino a toccare il pavimento e nello spostarla saltò fuori una conchiglia bianca con sfumature rosacee, poteva stare nel palmo della mano, ma era una di quelle conchiglie che i bambini mettevano sull’orecchia per ascoltare il rumore delle onde anche quando il mare non era nelle vicinanze.
“E’ bellissima”
“si è perfetta, ma come è arrivata qui… sta diventando tutto piu complicato e misterioso, la villa, lui che dorme ed ora anche la conchiglia”.
“tienila da parte, potrebbe servire o significare qualcosa, portala con te, ti dispiace se torno da Neal ora? Ti mando tuo padre era preoccupato”
“si si, vai, resto qui, e si chiamo David.. ah.. mamma… grazie, senza di te questa mattina…”
“lo so tesoro, vedrai che risolveremo, non perdere la speranza”
“no, non la perderò… almeno.. per ora.. vai, resto qui”
 
***
 
“Ehi, piccola posso entrare?”
“papà, si certo..”
“ci sono anche io Miss Swan”
“Regina.. trovato nulla?!” Regina scosse impercettibilmente la testa ed abbassò lo sguardo verso il pavimento “E quella da dove salta fuori? La sabbia…”
“Me lo sono chiesto anche io, sono stata fuori per qualche ora e al mio ritorno c’era questa.. “
Disse mostrando anche la conchiglia che teneva in mano
“una conchiglia, ma che mai potrà significare?” disse David
“non ne ho idea, invece Mary Margaret dice che non può essere un incantesimo del sonno perché ecco, mi ha chiamata un paio di volte mentre dormiva..”
“si è giusto, durante quel sortilegio è come si fosse morti.. è qualcosa di piu forte, qualcosa che non riesco a capire, che non conosco, qualcosa che mi manda ai pazzi, come Marian.. scusa Emma.”
“non ti scusare, lo capisco, è solo assurdo tutto questo” disse girandosi verso Killian, toccandogli la mano fino a sfiorargli le guance ed i capelli.
“Se non è un incantesimo del sonno, non può stare qui … morirà di sete sono due giorni che sta cosi giusto? Portiamolo in ospedale”
“Regina possiamo fare nulla, per farlo restare qui? “
“non so che cosa abbia Emma, ti confesso che non me la sento di aggiungere magia.. forse ha ragione il principe ed è il caso di farlo stare sotto controllo in ospedale”
“ma non possiamo, oggi è comparsa la sabbia, la conchiglia e se lo portiamo in ospedale dovremmo controllare che non accada nulla… a nessuno… non sappiamo cosa lo tenga cosi.. non possiamo portarlo, vi prego..”
“forse Emma ha ragione, facciamo cosi chiamo Whale e lo faccio venire qui, magari ce la caviamo con poco direttamente qui, so che ti sembra strano, ma proporrei di fare dei turni per stare con lui.. dovesse svegliarsi, parlare nel sonno, comparire qualcosa…”
“ah.. io, io resto qui”
“si, ma dobbiamo tornare alla villa.. quindi quando tu non ci sei..”
“vai, ci sto io adesso aspetto che torni”
“ok allora, Regina, andiamo a vedere se è successo qualcosa”
“bene, andiamo”




angolo dell'autrice: eccoci qui.. spero di avervi incuiriosito.. questo capitolo non è stato facile avevo voglia di dire tante cose, ma nello scriverlo mi sono accorta di aver fatto confusione, quindi l'ho riscritto e riletto piu volte, spero di avergli dato un buon ritmo di lettura oltre agli avvenimenti.. non contorti spero.
bene allora che ve ne pare?
grazie a tutti che leggete in tanti ed a tutte le recensioni!
:-)
E.
   
 
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