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Autore: Malia_    30/11/2008    25 recensioni
“Hai paura?” I suoi pensieri giunsero nella mia testa per torturarmi, sinceramente non volevo rispondere, non volevo sapere cosa sarebbe successo, ero terrorizzato.
Mi dimenticai di respirare per un attimo che mi sembrò interminabile e cercai di scacciare le immagini che stavano invadendo la mia mente. Bella indifesa seduta su un letto che mi guardava implorante, Bella che cercava di spogliarmi, Bella che non aveva paura di me.. Bella, Bella, Bella..
(Seguito di Eclipse)
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più libri/film
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Faccio così.. perdonatemi se oggi non rispondo a tutti. Aggiorno ora sperando di far contento qualcuno e mi rimetto di nuovo a scrivere, perchè ho intenzione di aggiornare Midnight Sun ed Edward mi sta facendo impazzire.
ALLORRAAAAA..PRONTTTTTTTTTIIII.. io lo dico sempre. Non si sa mai.. ^^ GRAZIE a coloro che seguono questa fic, e GRAZIE a coloro che la commentano sempre perchè se io mi impegno a scriverla è proprio grazie a chi se ne dimostra interessato. Quindi.. ve lo dirò sempre sempre sempre GRAZIE (vi ho commosso????) ... non vedo lacrime.. :-PPP



Isabella Cullen: seductive strategy.



Fermai la mia folle corsa sperando di non essere stata seguita da nessuna delle vampire che mi avevano tenuto sotto tortura per tutto il pomeriggio, sospirai di sollievo.. Renesmee le aveva attratte come calamite. “Perdona la tua mamma piccolina, ma ha tanto bisogno di vedere il tuo papà..”.
Mi guardai intorno cercando nei miei ricordi qualcosa che mi potesse aiutare par riconoscere il posto e non fu affatto difficile trovarlo. Mi avvicinai rapita dalla luce della luna che illuminava la piana e ripensai a quel tempo così lontano quando mi ero perdutamente innamorata di Edward: una ragazzina umana completamente folle che aveva perso la testa per un vampiro. Tra la nebbia sfocata dei miei ricordi ripensai a quanto mi sembrasse bello, con quella sua pelle bianca, scintillante sotto il sole.. “Oh Edward..”. Sorrisi nell’ombra.. come ero stata cieca a non capire quanto quel legame fosse forte, unico..
-Non ti faccio paura..?-. La sua voce mi arrivò flebile alle orecchie facendomi sussultare leggermente e il mio cuore si gonfiò di malinconia e amore.
Alzai il viso per trovare quello di mio marito di fronte a me, proprio nella stessa posizione in cui anni prima si trovava illuminato dalla luce del sole.
- Non più del solito..-. Risposi dolcemente.
Mi sorrise e mi sentii rinascere. Decisi di non essere avventata e ritornai a quel momento lontano, cosa avevo fatto? Come mi ero comportata?
Mi avvicinai lentamente a lui e con la dita seguii la venatura del suo avambraccio.. la luce della luna lo illuminava facendolo sembrare una creatura mitica e io mi accorsi di esserne rimasta totalmente affascinata proprio come in passato. Ma la mia mano non tremava più, il mio respiro non mi tradiva e non ero spaventata.
- Ti dà fastidio?-. Continuai io persa nella memoria.
Era tutto diverso, non c’era un muro invisibile a dividerci.. io potevo comprendere ogni sua sensazione, ogni sua paura.
Non rispose. Non mi guardò.. ma le sua palpebre tremavano, il suo viso era scosso e le sue mani non erano ferme. Probabilmente da umana non me ne sarei mai accorta, ora invece mi sembrava anche lui travolto dalle mie stesse emozioni, per nulla in grado di controllarsi.
- Scusa..- mi sussurrò.
Mi accostai a lui e appoggiai il viso sulla sua spalla, stringendo spasmodicamente la sua camicia.
- Edward..-. Posai le labbra sopra la stoffa fredda e aspettai una sua reazione.
- Non sono stato molto bravo..-. Tremò sotto il mio tocco.
- Non mi importa ricordare..-. Lo circondai con le braccia e cercai il suo sguardo.
I suoi occhi dorati mi trovarono impreparata.. mi imbambolai di fronte a quelle meraviglie ambrate.
- L’effetto è sempre lo stesso.. se non peggiore..-. Ridacchiai ansimante non riuscendo a staccare lo sguardo da lui.
-Decisamente peggiore.. per me..-. Avvicinò la bocca alla mia e mi sentii travolgere da mille emozioni diverse. Il mio corpo aderì perfettamente al suo e le mie dita corsero frenetiche sul suo viso.
“Aspetta.. non rovinare tutto con la tua solita fretta di averlo.. avete bisogno di parlare..”.
Solo un bacio, uno e poi avremmo parlato.. mi convinsi decisa.
Quando le nostre labbra si sfiorarono, capii che probabilmente non era stata la scelta più giusta quella di abbandonarmi. La sua bocca si mosse vorace sulla mia e non riuscii a trattenere un gemito di desiderio. Era così caldo il suo corpo contro il mio.. così duro e morbido.. così profondamente simile. Provai una stretta lancinante allo stomaco.. quanto a lungo avevo desiderato una tale completezza con lui .. troppo..
Le nostre lingue si incontrarono e Edward sospirò sulla mia bocca approfondendo ancora il bacio.
Mossi la testa per andargli incontro e mi accorsi di essere avvinghiata a lui in modo spasmodico.. le mie mani lo stringevano come se avesse potuto darmi la vita. Sotto la luce della luna il mio angelo aveva fattezze divine e io non potevo credere che lui fosse stato creato per me, per amarmi..
“Ti amo..”.
Non riuscivo a contenere la forza dei miei sentimenti ed ero consapevole che avrei potuto fargli male. Ma lui non sembrava accorgersene.. le sue dita sulla vita mi afferravano saldamente e i nostri bacini combaciarono perfetti. Mi alzò per farmi aderire meglio e io mugolai insoddisfatta.. ero profondamente infastidita dal fatto di sentirlo così lontano da me..eppure non un centimetro del mio corpo era staccato dal suo. Morsi le sue labbra con una passione che non pensavo di poter possedere e lui rispose stringendo il labbro inferiore tra i suoi denti fino a farmi male.
“Non ce la faccio più..”.
- Edward..- sussurrai persa tra i suoi continui baci..- fermati un attimo..-.
Ansimai portandogli una mano tra i capelli e tirandoglieli insistentemente.
Non smisi di soffocarlo con le mie labbra e lui sembrò ignorare la mia richiesta.
- Ti prego.. fermiamoci un attimo..-.
Portò il suo viso sul mio collo tracciando con la lingua delle scie di fuoco e cominciò a mordere la mia scapola fino a farmi gemere.. reclinai la testa all’indietro sorretta da lui e lo lasciai fare, ero in suo potere.
- Ahhhh..-. Urlai sconvolta. I brividi mi scossero e mi aggrappai saldamente alle sue spalle per evitare che il mondo cominciasse a girarmi intorno.
Mi sollevò ancora, affondando la testa tra i miei seni.. il mio petto sussultò e il suo profumo mi inebriò saturando la mia mente. “ Non è possibile..”.
Non so come riuscii a prendere la decisione, ma spinsi via Edward da me con così tanta forza che mi fece male. Tossii ripetutamente cercando di nuovo il controllo che avevo perso. Il respiro era totalmente assente e i miei sensi erano stravolti come i miei pensieri.
- Bella..-. Mi sentii chiamare. La sua voce era strozzata, roca e ansimante.. bellissima.
- Dove sei?-. Non riuscivo ancora a mettere a fuoco con facilità e la cosa mi lasciò sbalordita.
- Respira con calma..-. Mi disse.. era vicino, la sua voce mi giungeva chiara.
- Mi prendi in giro..?-. Ringhiai inspirando e espirando come un essere umano.
Lo sentii ridacchiare alle mie spalle e mi girai scioccata dalle mie stesse reazioni. Lui era lì a massaggiarsi una spalla, sorridente..
“ Forse potevamo parlare dopo..”.
Lo fissai sconvolta dalla sua bellezza e lui ricambiò il mio sguardo per nulla intimorito. Lo stomaco mi lanciò chiari segnali di cedimento e il mio seno si inturgidì involontariamente sotto la camicetta. Mio marito era a dir poco sconvolgente.. di una sensualità perversa che ispirava solamente al peccato carnale. “Sto diventando matta..”
- Edward.. tu non puoi girare a piede libero come se niente fosse..-.
Le sue sopracciglia si aggrottarono fulmineamente e scoppiò a ridere portandosi una mano tra i  capelli. Lo guardai affascinata.. il suo viso esprimeva felicità e calore..la sua risata nella notte era angelica e cristallina..
“Quanto sono pazza di te..”.
Si avvicinò lentamente a me tendendomi una mano e io la afferrai fiduciosa. Edward la strinse e se la portò alle labbra baciandola.
- Sono stato troppo precipitoso..perdonami-.
“Assolutamente perdonato..”.
Non risposi assorbita dalla sensazione del suo respiro caldo sulle mie dita.. rovente e vivo..come non lo era mai stato per me. Posai i polpastrelli sulle sue labbra e lo stupore di sentirle così bollenti mi invase. Le sfiorai in tutta la loro morbidezza e tremai di desiderio nel sentirle schiudersi ancora.. la sua lingua leggera scivolò sul palmo della mia mano e i suoi denti cominciarono a mordicchiarmi insistentemente facendomi fremere.
- Mi sembra di non conoscerti affatto..-. Bisbigliai rapita da quell’emozione.
- Forse è così..ti spaventerebbe?-. Sussurrò risalendo con i canini sul mio polso e sfiorandolo fino a farmi rabbrividire.
Scossi la testa.. l’Edward che io avevo conosciuto era una maschera di perfezione creata per me, per amore.. e io da umana avevo provato a distruggerla come una bambina capricciosa senza sapere i pericoli in cui sarei incorsa. Ma adesso.. chiusi gli occhi estasiata.
- Ho tante di quelle cose da dirti..-. Mormorai completamente persa.
- Hai un’eternità per parlarmi, lo sai..-.
Mi attrasse a sé e mi strinse in un abbraccio delicato e gentile. Lo guardai stupita.. non capii fino a quando le sue mani non mi guidarono a ballare un lento invisibile. Mi appoggiai totalmente a lui, ascoltando la melodia che stava suonando per noi la natura e provai una sensazione di completezza e benessere che a lungo tempo mi era stata negata. Mi rilassai e lo seguii felice di quel contatto così profondo.
- Parlami.. ti ascolto..-. Sospirò appoggiando le labbra sul mio capo e respirando più forte per percepire il mio odore.
- Ecco da dove posso iniziare..- cominciai io annusando forte il suo profumo maschile.
“ Così vicino al suo petto è difficile pensare lucidamente..”.
- Prova..-. Mi intimò con tono leggero.
- Ahhh.. beh.. vediamo.. sono una vampira neonata..-.
Percepii il suo corpo scosso dalle risa e nascosi il viso sul suo torace. “Che figura..”.
- Credo di essermi accorto della differenza..-.
Avvicinò le labbra ad un mio orecchio e soffiò leggermente. – Non sei cambiata, sei la solita sbadata..-. Mi baciò una guancia e io rabbrividii.
“ Non sopporto questa situazione imbarazzante..”.
- Ok basta..-. Lo mollai improvvisamente e mi allontanai per riprendermi e sbattergli in faccia quello che pensavo realmente. Decisi di smetterla con quei giochini. Allargai leggermente le gambe, tesi il mio corpo e lo fissai dritto negli occhi.
Per tutta risposta mi lanciò un’occhiata imperscrutabile, cercando forse di capire cosa stessi facendo..
- Bella?-. Continuava a guardarmi incerto e dubbioso.
Tremai. Dovevo dirglielo.. dovevo dirgli di Renesmee. Di sua figlia.. di nostra figlia.
- Edward..-. Presi un respiro profondo a pieni polmoni.
Si piegò leggermente in avanti pensando probabilmente che fossi fuori controllo, ma io stavo benissimo, o meglio, abbastanza bene. Cercavo solamente di confessargli che sarebbe stato papà, o piuttosto, che già lo era.
Gemetti.. e un ringhio involontario mi uscì dalle labbra.
Mi mostrò i denti, ma non sentii alcuna minaccia provenire da mio marito, solo preoccupazione per me, per quello che mi stava succedendo.
- Edward..-. Il mio tono di voce cambiò si fece.. dolce, carezzevole, carico di significati. Lo vidi rilassarsi e rabbrividire lievemente. Sorrisi..
Per farlo calmare ulteriormente mi misi seduta aspettando che lui facesse lo stesso.. probabilmente così sarei riuscita meglio nel mio intento. L’erba era accogliente e folta.. leggermente fredda, ma piacevole e il vento tiepido che soffiava lento mi diede sicurezza. Come avevo immaginato si diresse verso di me e si accomodò al mio fianco, attendendo che io parlassi.
- Ti va di abbracciarmi?-. Chiesi timidamente.
“Magari riesco a sbloccarmi così..”.
Lo vidi scivolare dietro di me e fui conscia delle sue gambe circondare le mie e le sue braccia cingermi le spalle. Il suo torace sulla mia schiena si alzava e si abbassava tranquillo mentre il suo viso si trovava immerso tra i miei capelli.
Mi accomodai certa che ora le cose sarebbero migliorate.
“Bene..”.
Bene un corno.. mi trovavo accucciata tra le gambe del vampiro più bello del mondo, con l’odore più arrapante della terra e con il corpo più mozzafiato che avessi mai visto e pretendevo da me stessa tranquillità? Povera stupida.
“Idiota..idiota..idiota.. da vampira sei anche più idiota”.
- Eheheh..- ridacchiai sentendomi morire. Mi mossi involontariamente e con il sedere toccai leggermente la stoffa dei suoi jeans. Una scossa elettrica passò tra noi lasciandoci entrambi senza fiato e io sprofondai nella vergogna. “Non volevo giuro..”.
Non riuscii ad articolare nessun suono e non mi girai nemmeno per guardarlo irrigidendo tutto il mio corpo. Non volevo che pensasse che l’avessi fatto apposta per farmi desiderare. Avevo altro per la testa.
“Come no.. non vedi l’ora di saltargli addosso, vampira golosa..”.
Che diavolo di coscienza avevo da vampira? Pensavo tutto e il contrario di tutto, non volevo desiderarlo, ma lo desideravo, cercavo di stargli lontano e mi incollavo come un’assetata. Perciò? Conclusioni? Io stavo facendo di proposito tutto quel gioco solamente per far cadere Edward in una trappola seduttiva.
“ Esatto..”.
Che grillo parlante di merda..ragionare così mi faceva sentire aria nella testa. Eppure.. dovetti ammettere che quella posizione era stata al centro di mie fantasie per parecchi mesi. Sospirai rassegnata e ghignai nell’ombra.
Mi spostai ancora più indietro, cercando appositamente il cavallo dei suoi jeans. Innocentemente misi una mano sulla sua gamba e cominciai a sfregare avanti e indietro fingendo nervosismo. Feci in modo di strusciare il mio fondoschiena insistentemente tra le sue cosce e accelerai il mio respiro fingendo preoccupazione. “Sto veramente cercando di sedurlo..?”.
La mia mente correva veloce alle sue reazioni e i miei sensi si espansero per percepire tutto quello che accadeva intorno a noi, concentrandosi maggiormente su di lui in modo ossessivo.
- Non puoi capire..-. Singhiozzai tristemente facendo il musino da bimba affranta.
- Cosa..- mormorò lui.. la voce leggermente scossa.
“ Perfetto..”.
- E’ stato terribile..-. Non mi voltai, ma appoggiai il mio corpo su Edward languidamente, continuando a muovermi come se le sensazioni di tristezza che dimostravo di provare, in quel momento fossero troppo difficili da sopportare.
Le sue braccia intorno al mio collo aumentarono la stretta rigide e sentii chiaramente nell’aria l’odore della sua eccitazione. Come un animale mi ritrovai ad annusare insistentemente e a volerne di più..
- Ti ha fatto stare tanto male?-.
Stupendo..Edward combattuto tra desiderio e sensi di colpa. Ovviamente mi riferivo alla mia trasformazione in vampira, ma.. poco importava che avessi provato realmente dolore. Io volevo con tutta me stessa mio marito. Così annuii con forza e mi girai di scatto affondando il mio viso sul suo petto. Le mie mani scesero sul suo stomaco e le mie ginocchia puntarono sull’interno della sua coscia. Non smisi di muovermi.
Il suo profumo sempre più forte era come una droga. Mi stavo sentendo male.
- Non dovevo lasciarti da sola..-. Mormorò portando le dita sulle mie spalle e massaggiandomi in modo rassicurante.
“Ormai non me la dai più a bere.. posso percepire..”.
In risposta al suo movimento mi strinsi di più scuotendo il capo e il mio seno si schiacciò sul suo torace mentre le mie braccia si allungarono per fare in modo che le mie mani si aggrappassero alle sue gambe proprio nei dintorni del suo inguine.
- No, è stata colpa mia..non dovevo essere così precipitosa-. continuai stringendone la stoffa.
Si irrigidì ancora e lasciò la presa su di me piegandosi all’ indietro. Stava cercando di allontanarsi. Poggiò le mani sull’erba reclinando la testa.. respirò forte.
- Io te l’avevo detto..-.Non mi guardava, la sua voce era indecifrabile, ma io sapevo cosa stava succedendo dentro di lui.
Mi slacciai velocemente i primi bottoni della camicetta leggera che Alice mi aveva permesso di indossare quella sera e la ringraziai mentalmente per essersi rifiutata di farmi mettere il solito maglione.
- Sei tanto arrabbiato vero?- Lo spinsi a terra abbracciandolo con foga e a quel punto la sua eccitazione fu impossibile da nascondere. Premeva dura sulla mia pancia, ma io feci finta di non accorgermene.
“ Cederai?”.
- No, non sono arrabbiato..-. Alzò il capo per guardarmi meglio, ma si trovò di fronte a un altro tipo di spettacolo. Il mio reggiseno era ben visibile ai suoi occhi e buona parte del seno era scoperta e premuta sulla sua camicia. Tornò lentamente con la testa sull’erba e inspirò a fondo.
“Povero amore.. scusa..”.
Allungò una mano per accarezzarmi i capelli, ma io non lo accettai.. gliela mordicchiai con attenzione e poi strofinai le mie labbra sul suo palmo.
“ Ti voglio..”. Pensai con insistenza mentre cercavo di far aderire i nostri corpi il più possibile “Devi essere mio..”.



SPOILER... caro Edward...

Il profumo di Bella mi stava uccidendo. Steso sull’erba insieme a lei riuscivo a malapena a capire gli odori che ci circondavano.. Non sapevo che fare, che dire.. ero completamente confuso.
   
 
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