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Autore: Spensieratezza    06/02/2015    13 recensioni
Jensen e Jared hanno un'amicizia stupenda, tenera e arrendevole, che tutti invidiano, ma sarà solo amicizia?
"E potremo ridere fingendo entrambi
Di non essere innamorati e di essere soltanto buoni amici.
Beh, sono stanco di fingere
Ma sono terrorizzato all’idea che finisca"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Incantesimo blu '
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Jared si trovava circondato da una nebbia molto densa. Era in piedi e cercò di camminare, a sprazzi riusciva a vedere oltre la nebbia il cielo ed era nero. Probabilmente era notte ed era all'esterno.

Una notte senza stelle e luna, ma non aveva paura.

Camminò ancora, confuso, e vide un piccolo tavolo rotondo in lontananza.

C’era qualcuno lì.

Quel qualcuno mosse la mano silenziosamente come per invitarlo ad avvicinarsi.

Jared si avvicinò. Che scelta aveva?
 

Quando raggiunse lo sconosciuto al tavolo, vide che aveva un grande mantello nero e la maschera.

Gli ricordava qualcuno.


“Ciao.” Disse l’uomo mascherato.

“Ciao.” Rispose Jared. “C-chi sei?”

Lo sconosciuto rimase zitto per un momento, e poi rispose: “Sono il tuo cavaliere.”

“Oh…e hai anche un nome?”

“Certo.”

“E ti dispiacerebbe dirmelo?”

Il cavaliere lo fissò. “Mi dispiace, ma non posso.”

“E perché no?” chiese Jared che strava facendo il possibile per non arrabbiarsi.

“Perché sei tu che devi dirmelo, Jared.” Disse lui dandogli una rosa rossa.



“Come sai il mio nome?” chiese lui sempre più confuso, prendendo in mano la rosa.

“Io sono il riflesso dei tuoi desideri, e ho fatto tutto questo per te!” disse l’uomo, indicando il tavolo.
 
Jared guardò il tavolo e si accorse solo ora che c’erano delle rose all'estremità del tavolino, in cerchio, come rampicanti. Erano rosse e circondavano il tavolo. Erano magiche, spolverate di una brillantina che si muoveva su di esse e sembrava avere vita propria.



“Sei il tipo delle rose blu?” chiese esterrefatto. “Perché fai tutto questo per me? Io non ti conosco.”

“Perché ti amo.” Rispose lui semplicemente. “Ora mangiamo, vuoi?”

“Ma non ci sono neanche le portate!”

Il cavaliere mosse le mani e ora i piatti erano ricolmi di penne alla panna e salmone.

“Che diavolo…” disse Jared, ma il cavaliere lo interruppe di nuovo. “Mangiamo?”
 


Jared mangiò in silenzio, mentre il cavaliere gli riempiva il bicchiere di vino rosso ogni volta che si svuotava.

Quando Jared ebbe finito, guardò ancora il cavaliere, che stavolta aveva un lungo mantello bianco con mascherina annessa.

“Hai cambiato abbigliamento!”

“Lo facciamo sempre tutti.” disse lui.

“Non…non così…mi sarei accorto se ti fossi spogliato e…”

“Jared, Jared…è incredibile come davanti alla palese magia, tutti si straniscono sempre così tanto, mentre invece quando cambiano le persone, a malapena se ne accorgono…se fosse possibile, quante sofferenze risparmiate! Non credi anche tu?”

Jared abbassò lo sguardo e ora si accorse che le rose erano diventare di un bianco splendente!

Spalancò la bocca.


“Ora ricordo dove ti ho già visto!! Eri Milord prima e ora sei il cavaliere della luna! Entrambi personaggi di un cartone che vedevo da bambino! Ma chi sei davvero??”

Il cavaliere scosse la testa. “Non sono né Milord, né il cavaliere della luna. È solo una maschera del tuo inconscio per non vedere la realtà.”

“A proposito di maschera…toglitela e fammi vedere chi sei davvero, così ti dimostro io se voglio vedere la realtà o no!”

“Jared, Jared, sei così ostinato…” scosse la testa il cavaliere.

“FALLO!!” gridò.

Il cavaliere sospirò e si levò la maschera, ma il suo volto rimase vuoto come quello di un manichino, e i suoi occhi altro non erano che orbite nere sul nulla, cui gravitavano satelliti e pianetini, come se fossero affacciati sullo spazio.


“NO!” disse Jared sconvolto.

“Te l’avevo detto, Jared. Questo non è il mio vero aspetto, naturalmente, è solo la maschera che tu mi dai.”

“M-mi hai regalato tutte quelle rose blu….perchè?”

“Prima di rispondere a questa domanda, gradiresti il secondo?”
 


Mangiarono scaloppine al limone e da capo il cavaliere riempiva il bicchiere di Jared, ma stavolta con vino BIANCO.

Quando Jared finì di mangiare si accorse che le rose erano diventate BLU.


Gli vennero i brividi. Aveva paura e gli girava un po’ la testa.

“Tranquillo, Jared. C’è ancora il dolce.” Disse il cavaliere.
 
 
Mangiarono una fetta di torta bavarese alla vaniglia. Molto buona.

Il cavaliere ora aveva un aspetto di un uomo qualunque. Jeans e felpa, ma il viso sempre in ombra.

Gli riempiva il bicchiere di acqua fresca e gli accarezzava la mano.

Jared nonostante tutto quel mistero, sentì un calore incredibile riscaldargli la mano e tranquillizzarlo.

Si sentiva al sicuro. Si sentiva….amato…
 


Il cavaliere prese ad accarezzare il dorso della mano di Jared con il pollice e questo fece sciogliere qualcosa in fondo al cuore di Jared.

“Ora, ti andrebbe di ballare un po’ con me?” chiese gentilmente. Jared si accorse a malapena che ora aveva di nuovo le sembianze del cavaliere nero, Milord, e che il tavolo era scomparso.



Si ritrovò tra le braccia del cavaliere misterioso, mentre una nenia sconosciuta prese a circondare il loro spazio.

No, non sconosciuta….famigliare…
 
Ora stavano ballando un lento sulle note di una vera e propria canzone, che Jared credeva di conoscere, di aver già sentito, ma non riusciva a catturare le parole abbastanza per farle decifrare e ricordare alle sue orecchie e al suo cervello. Arrivavano e fuggivano via e lui semplicemente non aveva tempo di riconoscerle né di attribuirle ad un testo conosciuto…

“Quante volte ho pensato questa canzone, Jared. Quante volte l’ho cantata e suonata, per te….” Disse il cavaliere dolcemente, mentre ballavano stretti.

Jared si lasciò scappare un piccolo singhiozzo. “Sei così dolce….” Disse.

Senza neanche accorgersene, Jared lo strinse di più.

Il cavaliere avvicinò il viso al suo, accarezzandogli piano e adorante una guancia.


Jared lo guardò con una smorfia triste e si scostò solo lievemente, ma il cavaliere capì.

“Ascolta, io non….”

“Non temere, Jared. So che il tuo cuore appartiene a un altro, lo so, amore mio.”

Jared lo fissò incredulo. Come poteva parlargli così e poi chiamarlo ancora amore mio?
 

Il cavaliere mosse ancora il viso verso le sue labbra. Jared chiuse gli occhi istintivamente, protendendo le labbra, ma le loro labbra non si sfiorarono nemmeno, perché il cavaliere sparì prima ancora che tra di loro ci fu un vero contatto.
 
 
 
 
 
 
*

Jared si risvegliò in quel preciso momento. Era sdraiato sul divano, tra le braccia di Jensen.

Jensen non era sul divano. Era inginocchiato e cercava di farlo riprendere, accarezzandogli la testa, circondandogli il collo con il braccio.

“Ehi, tutto ok?” gli chiese.

“Che…..diavolo è successo?” chiese Jared. Si sentiva gli occhi umidi, bagnati. D’un tratto realizzò che aveva pianto.


“Eravamo alla Roadhouse e tu hai bevuto…hai bevuto un po’ troppo…e io ti ho riportato a casa.” Disse Jensen, asciugandogli le lacrime con un dito.

Jared lo abbracciò e lo tenne stretto.

“Sai, ho sognato che era Milord il mio ammiratore segreto.” Disse Jared.

Jensen rise. “Milord di Sailor Moon? Misha ha un effetto negativo su di te. Ammetto però che entrambi vanno pazzi per le rose!”

"Lui si trasformava a ripetizione…cenavamo e a ogni portata che veniva servita, cambiava aspetto. Prima era Milord, poi il cavaliere della luna, poi un ragazzo normale, poi di nuovo Milord.”

“Mmmm…”

“Non capivo perché succedesse, ma in effetti il cavaliere della luna era la proiezione di Milord quando…”

“Sì, lo so, quando la regina Periglia lo fece diventare cattivo, la sua parte buona…”

Jared lo guardò sorpreso. “No, non era così.”

“Sì, invece.” Disse Jensen perplesso. Misha era il fan numero uno di quel cartone. Non poteva essersi sbagliato.

Jared si stiracchiò sul divano.

“Il cavaliere della Luna arriva nella seconda serie. La regina Periglia viene eliminata nella prima.”

“Ok, ora sono confuso. Perché diavolo si sdoppiava allora?”


“Aveva perso i suoi ricordi. Non ricordava più di essere stato Milord, ma lo spirito di protezione nei confronti di Sailor Moon era così forte da liberare una parte di lui che prese vita per continuare comunque a proteggerla. Era vestito in un completo arabo interamente bianco, usava una sciabola e rose BIANCHE invece delle solite rosse.”
 


Lo sguardo di Jensen diventò liquido. Si ricordò delle parole di Misha.

Misha poteva pure essersi ricordato male quella parte, ma su di lui aveva avuto ragione…
 


Solo che quello che non capisco io è….tu sei Milord o sei il cavaliere della Luna?
 


In un certo senso anche Jensen aveva dimenticato chi fosse, per il suo amore.

https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/v/t1.0-9/555404_468260456543359_84146851_n.jpg?oh=41c2213aac5ebd4197219f26bc25f072&oe=555ADB35&__gda__=1431280378_70b8161e25c0c370ebbf5dda8f25b7d4

Ricordò poi le parole di Jared , mentre lo stava ancora abbracciando.



Aveva perso i suoi ricordi...non ricordava più di essere stato Milord



https://lily19888.tumblr.com/post/178137066447  

















Note dell'autrice: 

Allora, allego qui le immagini per il capitolo <3

MILORD: 



link se le immagini spariscono:

https://spensieratezza.tumblr.com/post/178137061552





IL CAVALIERE DELLA LUNA: 



link alternativo:

https://spensieratezza.tumblr.com/post/178137116377



Link alternativo: https://spensieratezza.tumblr.com/post/178137072622



link alternativo: https://spensieratezza.tumblr.com/post/178137321987

Ho messo tutti questi link che si riferiscono al sogno, per darvi un'immagine delle espressioni ^^

a fine capitolo ho messo invece, prima delle note dell'autrice, delle immagini che potrebbero far capire lo stato d'animo di Jensen :3

Ps alla fine Misha ricordava male, ma questa confusione fa anche capire lo stato confusionale in cui si trova Jensen :3

Per le rose, ho cercato se trovavo delle immagini di rose rampicanti su un tavolo, ma non le ho trovate. Dopo cinque minuti ero già stufa.

Qui siamo diventati ormai un pò tutti schizzati e pazienza non ce n'è più, capitemi ahhahah

spero vi sia piaciuto il capitolo :333

Se andavo avanti ancora un pò con queste immagini e metafore di Milord dovevo fare un Crossover con Sailor Moon ahhah
   
 
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