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Autore: _neikos_    08/02/2015    5 recensioni
Un amore non corrisposto o forse solo un amore temuto da troppi.Un destino già scritto che non dà pace e non dà speranze. Una partenza sofferta e odiata, basteranno ad arrendersi?
Una nuova avventura ha inizio e stavolta Bunny prenderà da sola le sue decisioni.
In questa storia fonderò aspetti sia dell'anime che del manga.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Nuovo personaggio, Seiya, Usagi/Bunny | Coppie: Seiya/Usagi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Le ragazze avevano portato dentro Bunny a fatica, la combattente della luna era ritornata stremata nel corpo e distrutta nell’anima. Cercarono di farla parlare, di capire cosa fosse successo, ma Bunny si ostinava a rimanere in silenzio. Rinchiusa nella sua mente, dove cercava di negare a se stessa che quello che aveva visto, e che aveva ascoltato fosse reale. Morea appoggiò i frammenti del cristallo d’argento sul tavolino guardandoli perplessa, purtroppo vagavano nel buio. Cercarono di collegare gli indizi sconnessi che avevano racimolato: Bunny esausta, il cristallo distrutto, quel “è troppo tardi” che aveva ripetuto fino allo stremo, fino all’annebbiamento totale. Stavano immaginando il peggio, e questo le spaventava. Tuttavia non potevano continuare ad insistere, non con Bunny in quelle condizioni. La fecero sdraiare a letto e attesero che il mattino con la sua luce portasse un po’ di chiarezza.  

Il giorno seguente Rea entrò nella stanza di Bunny, era ormai pomeriggio inoltrato e pensò che fosse giusto provare a svegliarla, ma Bunny non dormiva, era sdraiata sul letto con la schiena rivolta al soffitto, il viso di lato verso la finestra, e lo sguardo perso nel vuoto. La protetta di Marte si sedette sul bordo del letto, sfiorandole il volto con il dorso della mano, guardò le sue compagne che piano stavano entrando dietro di lei, e poi con una voce premurosa e straziata dall’evidente dolore della sua amica, cominciò a parlarle: «Bunny.. come stai? Ti va di raccontarci cos’è successo? » Rimase stupita dal sentirla parlare, non si aspettava ancora una risposta, «è fidanzato!» «Chi?» quella domanda banale fu dettata più dallo sconcerto che dall’inconsapevolezza, era abbastanza ovvio a chi lei si stesse riferendo… « Seiya… Seiya è fidanzato, sono capitata alla sua festa di fidanzamento.. che fortuna eh? Pensate se fossi capitata il giorno del matrimonio.. quello si che sarebbe stato esilarante..» affondò la testa nel cuscino, lo strinse con le braccia contro il suo viso per impedire alle lacrime di sgorgare ancora, ma risultò impossibile. «Ragazze per favore, lasciatemi da sola, per favore.»  Uscirono dalla stanza abbattute, per quanto non fossero preparate allo sconvolgimento che avrebbe portato un’unione tra Bunny e Seiya, al vederla in quello stato eran preparate ancor meno.  «Cosa dobbiamo fare ora?» «Non lo so Amy.. lasciamole un po’ di tempo.. vedrai che si riprenderà..» «No Morea! Non si riprenderà.. non stavolta.. al contrario di quanto dicesse, non è pronta a pagare le conseguenze di tutto questo, dobbiamo fare qualcosa!».. «Marta facciamo passare un po’ di tempo, se non reagisce ci penserò io.. so già cosa fare.» «Cosa vuoi dire? Che cos’hai in mente Rea?» «Fidatevi di me, è l’unica cosa che possiamo fare. È l’unica cosa che ci sia da fare.»
Dopo quattro giorni la situazione non mutava, Bunny non si alzava dal letto e ancora non aveva toccato cibo, le quattro guerriere avrebbero preferito affrontare qualche demone piuttosto che stare a guardare la loro amica deperire, e Morea, protettiva com’era sempre stata, si ritrovò completamente esasperata, «Basta io non ne posso più, se continua così si ammalerà!! Chiamo Heles, magari lei riuscirà a farle mangiare qualcosa!»  Le altre non obbiettarono, forse Heles, con il suo pugno ferreo, sarebbe stata l’unica a riuscire, quantomeno a costringerla a reagire.

Heles e Milena si trovavano sul terrazzo di casa loro, quella mattina avevano ricevuto una visita gradita quanto inaspettata, sulla loro soglia si era presentata Sidya, era sorridente ma qualcosa nel suo sguardo la tradiva, c’era incertezza nei suoi occhi, e anche un velo di tristezza. E cosa più insolita, non era sola, un’altra donna la accompagnava, giusto due passi dietro di lei, Galaxia la seguiva sicura. Sedute al tavolino del terrazzo sotto un ombrellone, bevevano tranquille un thè freddo, cercando di fare conversazione. Sidya  chiedeva se fosse successo qualcosa di particolare, se scorresse tutto tranquillo, ma Heles la conosceva fin  troppo bene per fidarsi del fatto che quella fosse una visita di cortesia, e poi la presenza di Galaxia non poteva che confermare le sue teorie, «Avanti Sidya, dicci perché siete qui, ci deve essere un motivo se Lei è qui, non che non mi faccia piacere rivederti, ma andiamo.. non ci avrete preso per delle stupide!» Galaxia sorrise divertita, «Certo che sei diretta tu, eh Heles? È vero c’è una ragione importante se siamo qui». Milena le rispose subito: «è per l’energia che si è presentata qualche sera fa vero? Era molto potente, supponevo di vedere presto Sailor Pluto, ma tu Sailor Galaxia.. tu cosa c’entri??» La protettrice della Via Lattea stava per rispondere ma fu interrotta da un suono proveniente dall’interno. Il telefono squillava insistente quindi Heles si alzò per andare a rispondere: «Pronto?» «Heles sono Morea.. abbiamo bisogno del tuo aiuto! Bunny ha bisogno del tuo aiuto, potreste raggiungerci per favore?» «Che cosa è successo?»  «Venite qui, vi spiegheremo tutto con calma» Morea le diede l’indirizzo per potersi fare raggiungere, la salutò e poi riattaccò. Heles era più preoccupata di prima, ormai non erano più sospetti i suoi, ormai erano certezze. Qualcosa era accaduto, e quel qualcosa riguardava Bunny, non poteva essere una coincidenza. Ritornò dalle sue improbabili ospiti «Milena dobbiamo andare, Sidya veloce diteci cosa siete venute a dirci!» Sidya lanciò un ultimo sguardo a Galaxia e poi sospirò, e finalmente si decise a raccontare la verità! «Sailor Cosmos si è rivelata!» «E chi sarebbe?» chiese molto stupita Milena, «è Bunny» Milena si girò di scatto, fu Heles a rispondere a quella domanda. Poi Sidya riprese, «Già è Bunny, Sailor Cosmos è l’ultima trasformazione di Sailor Moon. La più potente. Ora tutto il cosmo dipenderà dal suo potere, ma questo non doveva succedere, non ancora, Sailor Cosmos doveva essere l’esternazione del massimo potere della Regina Serenity, e non riusciamo a capire perché si sia già manifestata, ormai però è accaduto e siamo qui per andare da lei, deve essere presentata a tutte le guerriere Sailor, e dovrà essere fatto sulla luna, e poi… » Sidya si morse un labro, anche per lei era troppo da chiedere, Bunny era così giovane, purtroppo quello era il suo dovere, e quello andava fatto. «Heles.. dovrà essere incoronata, dovrà prendere il suo posto! Le spetta di diritto. Ma anche per dovere.» «Ma non ha neanche 20 anni Sidya!! È una ragazzina!!» «Ma non possiamo impedirlo è il suo destino!» «Al diavolo, siamo alle solite, No! Non puoi farle questo, non c’è nessun pericolo, e fino ad allora la lascerai in pace!! La lascerete in pace!! O ve la vedrete con me!! Ora dobbiamo andare da lei, scusateci.. » Heles cercava un modo delicato per far capire alle due che dovevano andar via.. ma Sidya non voleva mollare la presa, «Veniamo anche noi» «No Sidya dalle un po’ di tempo» «Ma lei deve sapere!» «Non è questo il momento!» «Perché? Cosa non mi vuoi dire? Tu sai perché la sua energia era sparita dalla galassia per poi ricomparire più intensa, non nascondermelo!» «Incredibile,  qualcosa è sfuggito alla guardiana del tempo e dello spazio? Perdi colpi Sailor Pluto!?! Comunque, ti ripeto, non è questo il momento, ora scusateci ma dobbiamo proprio andare!» «Quando farete ritorno?» «Tra una decina di giorni, credo, fino ad allora Sidya, non voglio avere tue notizie.» Furono quelle le ultime parole di Heles, furono severe e decisamente poco amichevoli, ma l’unica cosa che le interessava in quel momento era proteggere la sua principessa, la sua amica, e lo avrebbe fatto, l’avrebbe difesa anche dalla protetta di Plutone e dalla protettrice della galassia, se avesse dovuto. Poi Galaxia: «Non dimenticare che siamo dalla stessa parte Heles», ma lei non rispose, rientrò in casa per preparare qualche bagaglio, sarebbero partite immediatamente. Milena le accompagnò alla porta, tutte e tre rimasero in silenzio, non si erano dette molto, ma avevano detto tutto. Le due uscirono, Milena stava per chiudere la porta quando la voce di Sidya la fermò, «Aspetteremo fino al vostro rientro Milena, non oltre..» poi se ne andarono. Milena raggiunse Heles, stava buttando qualcosa alla rinfusa in una borsa, «Milena sbrigati, partiamo subito, raggiungiamo le altre, resteremo tutto il tempo necessario.» «D’accordo, ma sai bene che non potremo impedire quello che succederà, sarà meglio avvertire Bunny» «No! È Pluto che non sa bene di quello che sono capace! Milena…» Heles si fermò un attimo per guardarla negli occhi, le si avvicinò:«.. sei stata proprio tu a farmelo capire.. Bunny ha bisogno della sua libertà, se la merita, e ora non possiamo voltarle le spalle. Se Sailor Cosmos dovrà essere presentata alle altre guerriere Sailor bene, sarà fatto! E anche Bunny non si tirerà indietro, ma l’incoronazione no! È troppo presto!» «E come potremmo impedirlo?» Sul viso di Heles si disegnò uno stretto sorriso, gli occhi erano bassi ma beffardi «Credimi, noi non dovremo fare proprio niente, ci penserà Serenity a rimettere le sue guerriere al loro posto, Sidya, ma ancor di più Galaxia, ignorano di aver trovato pane duro per i loro denti!» Milena sorrise, completamente convinta dalle parole di Heles, finirono di fare i bagagli, entrarono in auto e si misero in viaggio.

Una volta arrivate cercarono la casa e bussarono, Amy andò ad aprire e le fece entrare, non prima di averle abbracciate entrambe, le ragazze si salutarono calorosamente, tutte tranne Marta che rimase un po’ più in disparte, restava sulla soglia della stanza lanciando uno sguardo nella direzione di Bunny, controllava in ogni momento che la ragazza stesse bene, ogni movimento, ogni respiro, e anche se non voleva darlo a vedere, l’idea che avessero bisogno di Heles per farla riprendere, non le piaceva poi un granché. Quando Bunny si era allontanata da lei ne aveva sofferto molto, e ora che la sua migliore amica stava male, l’idea che non fosse capace di sostenerla la feriva profondamente, ma non era il momento di farsi problemi egoistici e lo sapeva bene, per cui si diresse da Heles mostrandole gratitudine per essere corsa alla loro chiamata, poi guardandola seria, «Non mangia da giorni, non si alza, non vuole parlare con noi, il cristallo d’argento è distrutto ma non sappiamo perché. Sappiamo solo che 5 giorni fa il pomeriggio è partita per Kinmoku, voleva andare da lui, e la notte stessa era inginocchiata sulla spiaggia disperata perché, a quanto abbiamo capito lui è fidanzato, da allora è rimasta così, in quella stanza». Heles era furiosa, Milena completamente spiazzata. La protetta di Urano si voltò verso quella di Nettuno: «te lo avevo detto che era un idiota!!!» Poi cercò di calmarsi, facendo un lungo respiro, rivolgendosi a tutte:  «Ci penso io, voi preparate la cena, stasera si siederà a tavola anche lei.»
Heles entrò nella stanza, non proprio delicatamente come si sarebbero aspettate le altre, spalancò la porta e si avvicinò al letto, non si sedette. Le ragazze intanto provavano a sbirciare, ma da come era entrata nella camera non doveva tirare una buona aria lì dentro, e non volevano certo che Heles se la prendesse con qualcuna di loro, fintamente disinteressate apparecchiavano e cucinavano, buttando qualche occhiata cercando di non farsi notare, finchè non dovettero più scollarsi perché la voce di Heles arrivò in soggiorno distintamente. «BUNNY e ora di cena alzati!» «Non ho fame» «Questa non è una cosa che mi interessa, ora ti alzi da questo letto, ti fai una doccia e ti siedi a tavola!» «Heles lasciami in pace ok?? Non ho nessuna voglia di fare quello che vuoi tu stasera!» «Ah si? Io invece dico proprio che ti alzi, altrimenti ti faccio alzare io». Non le diede il tempo di ribattere stavolta, scansò bruscamente il lenzuolo che la ricopriva, la prese in braccio e uscì dalla stanza. «HELES METTIMI GIù» Bunny urlava e scalciava ma lei la teneva ben salda. Tutte le ragazze assistettero alla scena mute e sconvolte e quando Heles chiese dov’era il bagno continuarono a non fiatare, mentre Rea alzava il braccio indicando la direzione della porta giusta. Heles la aprì spingendola con un piede «Vuoi che ti metta giù? Eccoti accontentata!» la mise seduta nella vasca e aprì il getto dell’acqua fredda. Bunny buttò un urlo «Heles no è gelidaaa!!» «Meglio! Così ti rinfreschi un po’ le idee ragazzina. Ora fatti questa benedetta doccia e poi vieni di là, hai dieci minuti! E non costringermi a tornare a prenderti perché lo faccio!!» Si guardarono con sfida, ma poi… poi scoppiarono a ridere «ok, ok mi arrendo! Dieci minuti e arrivo» Heles sorrise soddisfatta, ma poi piano piano il suo sorriso si spense, come la risata di Bunny che in qualche istante mutò in un altro pianto. «Ho sbagliato tutto, ho aspettato troppo, o semplicemente gli ho dato troppa importanza… forse mi sono immaginata tutto, forse eravamo solo amici, io non lo so più.. non so cosa pensare.. mi sento così vuota.. Heles cosa devo fare? Io non lo so.. ti prego dimmelo tu..» Se la ritrovò tra le braccia, un cucciolo bagnato in cerca di protezione, in cerca di un rifugio. «Ok, te lo dico io, fatti una bella doccia, poi Milena viene a spazzolarti i capelli e stiamo di là con le altre hai capito?» Bunny si limitò ad annuire, Heles le diede un bacio sulla fronte e uscì dal bagno per andare da Milena.« Ok io l’ho fatta alzare, ora parlaci tu perché non ho nulla di buono da dire su quel deficiente e peggiorerei solo la situazione» Milena stava per andare da lei quando Rea la fermò, «Milena, aspetta… le vorrei parlare io» «Ma certo, d’accordo», così fu lei dopo un po’ di tempo ad entrare nel bagno.
«Bunny, sono io, posso?» Bunny era davanti allo specchio stava spazzolando i suoi lunghi capelli, la doccia l’aveva fatta riprendere un po’, anche se gli occhi rimanevano gonfi e arrossati «Certo vieni pure» Rea le prese la spazzola dalle mani, e Bunny tirò lo sgabello lì vicino per potersi sedere, poi Rea cominciò a pettinarla, e dopo averla guardata nel riflesso dello specchio, posò lo sguardo attento sui capelli dorati, «Vedrai che passerà Bunny, ci vorrà del tempo… ma lo supererai, vedrai… che sarai di nuovo felice, avrai di nuovo voglia di scherzare.. e… magari anche di un bel gelato» Rea provò a ridere ma l’espressione truce di Bunny non cambiava, poi la biondina alzò lo sguardo nello specchio, per incontrare quello dell’amica dietro di lei, «Come fai ad esserne così sicura?» «Perché l’ho visto Bunny, e l’hai visto anche tu…» Rea però lo distolse di nuovo, forse neanche lei era convinta delle sue parole, ma doveva crederci.. qualcuno avrebbe dovuto pur farlo, «Bunny, forse.. forse hai già affrontato tutto questo, forse lo hai già superato una volta, forse sei riuscita a metterlo da parte e hai ritrovato l’amore che ti lega a Marzio» Bunny si alzò di scatto voltandosi verso di lei, questa volta non sarebbe potuta scappare dai suoi occhi increduli «Rea ma si può sapere cosa stai dicendo??» «Bunny… abbiamo visto il nostro futuro.. sai già come sarà la tua vita, magari potresti ripartire da questo…» «NO!» «Bunny ascolta.. hai perso Seiya, ma puoi avere ancora la piccola Chibiusa, puoi essere Regina, magari è questa la cosa migliore» «Migliore per chi?? Rea tu dovresti essermi amica.. come puoi dirmi una cosa del genere?» «è proprio perché ti sono amica che te lo sto dicendo Bunny! Non voglio che una mattina tu possa svegliarti e rimpiangere la vita che avresti potuto avere! A volte non si vince contro il destino!» «STO Già RIMPIANGENDO LA VITA CHE AVREI POTUTO AVERE REA!!! Quella con Seiya! Quella felice che tutti voi mi avete voluto negare, quella allegra, spontanea, quella vera, che avrei scelto io e non imposta da altri! Perché non lo vuoi capire? Non tornerò da Marzio! Io non lo amo più! Io voglio essere me stessa e non fingere di essere qualcuno che non sono» «Ma Serenity ama alla follia Endimyon» «SONO IO SERENITY!! Con qualsiasi nome vogliate chiamarmi… sono sempre io!! Come fai a non capire?? Ed Endimyon è Marzio!!! Siamo sempre noi.. e io sarei sempre questa Rea.. anche se avessi una corona in testa sarei sempre questa!! Non mi trasformerei per magia in un’altra persona… Sono la principessa della Luna e in passato ho amato il principe della terra, poi ho scoperto che lo avrei sposato e che avremmo avuto una figlia e magari una vita meravigliosa, ma.. in mezzo c’è la mia di vita! Mi rinfacciate dalla mattina alla sera del mio passato e del mio futuro, ma il mio futuro può cambiare! E se dipenderà dal mio presente ben venga, perché è questo che ho intenzione di fare, vivere il mio presente!! E non lo farò con Marzio!» Aprì la porta quasi con violenza, e si diresse dalle altre, Rea la seguì preoccupata «è bene che tutte lo sappiate, perché non tollererò un’altra discussione, non accetterò neanche una parola da nessuna di voi sulla MIA vita, Io Bunny, o Serenity se preferite visto che ci tenete tanto, ho lasciato Marzio, o Endimyon, scegliete voi questo maledetto nome, la sostanza non cambia. E non ho nessuna intenzione di tornare indietro, sono stata abbastanza chiara? Non sono confusa, non sono annebbiata dal dolore, e non sono impulsiva!! Ho avuto due anni di tempo per pensarci! Anzi tre se vogliamo dirla tutta! Non è stata colpa di Seiya, io mi sono innamorata di lui mentre Marzio era via, e mi sentivo vulnerabile ma.. lo avrei amato in ogni caso, con o senza Marzio, con o senza Caos. So per certo che lo avrei amato in ogni caso perché… perché è lui.. è pazzo, è sconsiderato, è irriverente.. ed è semplicemente stupendo, ma aldilà di Seiya, avrei comunque lasciato Marzio, perché non ci sto più bene! Perché non abbiamo niente in comune, perché ho solo 20 anni e quando sto con lui mi sembra di averne più di cento. Ragazze non fraintendetemi, Marzio è una persona fantastica.. ma non è la persona per me, e soprattutto io non sono la persona per lui e non voglio esserlo, perché significherebbe rinnegare tutte le mie emozioni, tutte le mie speranze e tutti i miei sogni. Non mi guardate così.. non sono un mostro, io voglio bene a Chibiusa, ma ora come ora non riesco a sacrificare tutta la mia vita per lei, e chiederò perdono per questo, ma non adesso, e non a voi! E se tu Rea, credi che io abbia già passato tutto questo, allora accetterai anche che io abbia avuto bisogno di distanza, e che abbia avuto bisogno della libertà di poter scegliere. E se un giorno davvero tornerò con Marzio, allora ti dirò che avevi ragione, ma fino a quel giorno non voglio guardarmi alle spalle. Da oggi in poi andrò solo avanti, e per me è già difficile farlo senza Seiya, se non impossibile,  ma se dovrò, se non accetterete questo, con la morte nel cuore vi dico che lo farò anche senza di voi!»
Poi calò il silenzio.. tutte avevano ascoltato, e tutte avevano capito fin troppo bene la volontà di Bunny, Marta si avvicinò a lei, senza commentare e senza ribattere, la abbracciò. Poi si girò verso Morea «beh ma è pronto?? Io sto morendo di fame!!» Milena prese l’acqua dal frigorifero e la posò sul tavolo, «Dai su sedetevi» «mmh che profumino.. Morea cosa ci hai preparato?» «Tieni Heles assaggia dimmi se il sale è sufficiente..» «Si è perfetto, come sempre» Bunny si sedette a tavola ancora un po’ confusa, Amy le fece una carezza sui capelli ancora bagnati e sciolti «Non li asciughi?» «ehm.. no mi fa troppo caldo» «va bene magari ti si faranno un po’ mossi.. meglio no? Ogni tanto.. per cambiare..» «già..» non sapeva cos’altro rispondere, le sue amiche l’avevano stupita ancora una volta. Solo Rea alle sue spalle la guardava ancora non convinta, ma poco dopo si sedette ugualmente e la serata continuò spensierata come tante altre.     
   
 
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