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Autore: Echadwen    08/02/2015    1 recensioni
Per i Nani la parola data è sacra.
Per Kili, una promessa fatta al fratello, va mantenuta anche al costo della vita.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fili, Kili
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Angolino autrice: Questa è la prima storia che scrivo sui nostri ben amati Kili e Fili, mi auguro di avergli reso giustizia.

È dedicata a LilyOok_, mia compagna di deliri e scleri a tema LOTR, che oggi diventa finalmente un Nano femmina maggiorenne e, avrà così, il permesso di sposare Kili ;-)
Spero ti piaccia, tesora.

Buon compleanno :-*











Le stelle, quella sera, offrivano uno spettacolo meraviglioso e i giovani Durin, pensarono bene di sgattaiolare fuori dai loro letti per poter godere di quella vista.

L'erba fresca di rugiada, accolse la schiena del maggiore dei due fratelli mentre il ventre di quest'ultimo, divenne il giaciglio del piccolo Kili. Non emise un solo fiato. Per quanto potesse rivelarsi petulante e fastidioso, per quanto se lo ritrovasse costantemente tra i piedi e finisse sempre per fargli da cuscino o, peggio ancora, da materasso, Fili non sarebbe mai riuscito a fare a meno di quel nanerottolo che aveva sentito suo da quando lo aveva tenuto tra le braccia la prima volta.



"Fee" il nomignolo che gli aveva dato quando, ancora, non riusciva a pronunciare il suo nome, ruppe il silenzio della notte.

"Cosa c'è, fratellino?"

"Torneremo mai a casa?" chiese rotolandosi a pancia sotto

"Ma noi siamo a casa" gli rispose l'altro carezzandogli dolcemente la chioma bruna.

"Non questa!" risentito aveva abbandonato il suo petto per mettersi seduto e guardarlo dall'alto "Quella di cui zio Thorin ci racconta sempre prima di andare a letto"

Si era posto molte volte questa domanda, ogni qualvolta in cui sentiva la voce dell'amato zio tremare al ricordo delle sale di Erebor o vedeva gli occhi della madre inumidirsi mentre, in disparte, ascoltava quei racconti, tuttavia non era riuscito a darsi una risposta.

"Non lo so, Kee. Mamma, zio Thorin, Dwalin e zio Balin sentono molto la mancanza della loro vecchia casa ma noi stiamo bene qui, no?"

Vide la testolina annuire "Sono sicuro che lo zio, un giorno, chiamerà a raccolta i Nani più forti e partirà per riconquistare le terre dei nostri padri ed io sarò con loro" aveva affarmato gonfiandosi il petto, tronfio d'orgoglio.

"Pensi di venir scelto, nanerottolo?" l'aveva canzonato pizzicandogli il naso.

"Io sarò in quella compagnia perché qualcuno dovrà pur assicurarsi, che tu rimanga in vita. Altrimenti chi la sente la mamma" aveva riso.

"Vieni qui, piccolo impertinente!" ed il minore smise di ridere e cominciò a correre.

Lui, alla sua vita, ci teneva.





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"Pazzo incosciente!" gli aveva urlato mentre lo aiutava ad uscire dal barile.

"Cosa credevi di fare? Volevi farti uccidere?"

Nonostante tutto, Kili continuava a sorridere.

"Perché stai sorridendo? Dammi solo una buona ragione per cui non debba toglierti quel sorriso a suon di pugni..."

Il sorriso del membro più giovane della compagnia si fece più ampio prima di rispondere "Ti ho salvato, fratellone"

Quelle parole fecero vacillare Fili che, per un istante, tornò con la mente a quella sera di molti anni addietro e tutta la rabbia scomparve.

"Per Mahal! Dovrei strangolarti..." ma le sue mani non andarono a chiudersi sul collo di quello scapestrato bensì si posarono gentilmente sul suo viso "e nostra madre mi darebbe ragione" aggiunse prima di intrappolarlo in un abbraccio.

"Grazie, nanerottolo" sussurrò.

Si ritrovarono di nuovo li, sotto le stelle. Ancora bambini, ancora insieme.


   
 
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