Era caduta di nuovo, inciampando come una perfetta imbranata.
Beh, non era quello che era?
Una perfetta imbranata.
Non faceva altro che inciampare ovunque, senza volere.
Non riusciva a fare nulla di buono.
Distruggeva sempre qualcosa.
Un brutto vizio, per un’attrice.
Quel ruolo le serviva, anzi, lo voleva.
E l’avrebbe ottenuto.
Voleva ottenerlo a qualsiasi costo.
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro.
Aprì la porta, ma mentre l’attraversava, inciampò contro un cavo, andando addosso a una scala e facendo cadere l’impiegato delle luci, che stava aggiustando una cosa del set.
Era caduta a terra, con i suoi capelli biondi sul viso. Sentì una voce chiamarla:
- Signorina Never! Mi vuole dire cosa sta combinando!?-
Urlò il registra. Anna Never si alzò di scatto e si scusò, con mille inchini.
- Perdonatemi! Vi prometto che non accadrà mai più!-
- Lo spero bene! Queste scenografie costano! E ora vai a prepararti!-
Anna annuì e corse in camerino.
Ma per sbaglio, fece cadere il phon e con l’attaccapanni ruppe lo specchio.
Era stata sgridata di nuovo, proprio come succedeva da bambina, che faceva tantissimi guai e nessuno voleva giocare con lei.
E ora, proprio come da bambina, scappava via, in lacrime.
Perché doveva essere così imbranata?
Una perfetta, imbranata.
ANGOLO AUTRICE
Fra le mie One Shot non poteva mancare una dedicata a Anna Never, uno dei personaggi femmili più importanti nella storia di Dylan Dog, apparsa nel numero 4: Il fantasma di Anna Never (che senga anche il debutto di Corrado Roi).
Spero che vi piaccia!
Sayonara,
Yulin Dyana Fantasy