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Autore: Kary91    12/02/2015    5 recensioni
{Raccolta | I personaggi della saga messi a confronto con i protagonisti delle favole più famose, dei classici della letteratura per ragazzi e dei cartoni Disney che tanto ci hanno fatto sognare da bambini (e non solo!)}
O1. Primrose Everdeen [Prim/Rory] • «Il Brutto Anatroccolo»;
O2. Mrs. Everdeen [Mrs. Everdeen/Mr. Everdeen] • «Lilli e il Vagabondo»;
O3. Finnick Odair [child!Finnick/Mr. Odair] • «Peter Pan»;
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Hawthorne, Finnick Odair, Mr. Everdeen, Primrose Everdeen, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Figli del Giacimento - The Hawthorne Family.'
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Premessa. Questa storia è ambientata durante il periodo che Rory, Prim e le loro famiglie trascorrono al Distretto 13. È stata scritta per la challenge “Prompting, Partenza, Via” indetta dal gruppo Facebook “The Capitol” con prompt: Rory/Prim – “Libri Vecchi.” La storia partecipa anche alla challenge “30 Modi di Amare, più Qualche Delizia” indetta da Eireen_23 con il prompt “Carezza delicata” e alla challenge di Fan Fiction Challengers II con il prompt "Hunger Games - Storia".

 

 

Il Brutto Anatroccolo

{Primrose Everdeen|Rory Hawthorne}
 
brutt

 

 

Prim lisciò una pagina del libro consunto che aveva preso in prestito dalla biblioteca degli studenti; la maggior parte dei romanzi ancora reperibili erano vecchi e malandati, probabilmente perché al Distretto 13 nessuno ne produceva più da anni. Il volume che la ragazzina teneva fra le mani, per esempio, non aveva nulla a che spartire con i tomi enciclopedici di medicina infermieristica - lindi e ordinati - su cui stava studiando in quei giorni. Aveva la copertina stropicciata e le pagine si erano ingiallite con il tempo; era un libro di favole che Prim leggeva spesso a Posy la sera, prima del coprifuoco[1].

In quel momento si era concessa una pausa dallo studio per rileggere una delle sue fiabe preferite; la conosceva da quando era piccola, perché suo padre gliela raccontava spesso la sera, dopo averla messa a letto.

Quando un paio di minuti più tardi Rory s’intrufolò nella sua unità per tenerle compagnia, Prim stava ancora ammirando le illustrazioni scolorite del libro.

“Cosa leggi?” domandò il ragazzo, sedendosi sul letto di fianco a lei; nel notare il corteo di anatroccoli che s’inseguivano lungo le pagine, inarcò perplesso le sopracciglia. “Stai pensando di diventare veterinaria, oltre che infermiera?”

Prim arrossì.

“Mi piace questa storia” ammise, sorridendo imbarazzata. “L’ho letta a Posy qualche giorno fa e mi sono ricordata che mio padre me la raccontava spesso, quando ero piccola.”

Rory sfogliò qualche pagina all’indietro per cercare il titolo della fiaba.

“Il brutto anatroccolo” lesse, tamburellando le dita sul foglio. “Non ha un titolo molto allegro.”

“È una bella favola, invece” rispose la giovane, portandosi le ginocchia al petto. “Mi ci rivedo un po’, sai?”

Rory aggrottò le sopracciglia.

“Come mai?”

Prim agitò un lembo della camicetta che portava.

“Quack!” esclamò poi con un sorriso.

Rory scosse la testa, sorridendo a sua volta.

“Tu sei una paperella, non un anatroccolo.”

Prim si strinse nelle spalle, ancora rossa in viso.

“Non c’è poi molta differenza” ammise infine, nascondendo lo sguardo fra i disegni del libro.

Rory l’osservò sfogliare le pagine per qualche istante, mordicchiandosi il labbro. A più riprese fu sul punto di dire qualcosa, ma non trovò le parole adatte per farlo fino a quando la ragazza non arrivò alla chiusura del racconto.

“Beh, adesso allora si spiega tutto” dichiarò infine, dopo essersi schiarito la voce.

Prim gli rivolse un’occhiata interrogativa; Rory le sorrise con l’aria di chi la sa lunga, prima di indicarle l’ultima illustrazione della storia: un uccello dall’aria elegante e il piumaggio candido si stava specchiando in un laghetto.

“Se prima eri un brutto anatroccolo e non una paperella…” proseguì il ragazzo, tamburellando con le dita sul disegno. “…adesso sei diventata un cigno.”

Il rossore sulle guance di Prim si estese; un sorriso timido modellò solare le sue labbra, mentre Rory tendeva una mano verso il suo volto. Il ragazzo esitò, prima di sfiorarle uno zigomo con il dorso dell’indice, scivolando poi lungo il mento con movimenti impacciati e affettuosi al tempo stesso.

“Ecco perché mi ricordi così tanto una lady[2]” ammise infine, sorridendo con fare malandrino.

Prim ricambiò, assaporando in silenzio il tepore della carezza appena ricevuta.

“Pensavo che non conoscessi la storia” osservò poi, indirizzando all’amico un’occhiata insospettita.

Rory si mise a braccia conserte e fece spallucce.

“A quanto pare non smetto mai di sorprenderti!” scherzò, prima di roteare gli occhi nel riconoscere il familiare crepitio delle lampade, indice dell’imminente coprifuoco: presto sarebbero rimasti al buio.

“Beh, buonanotte, mia lady” la salutò a quel punto il ragazzino, alzandosi dal letto e stiracchiandosi vistosamente.  “Ti avrei salutata volentieri con un ‘quack’, ma, sai… non ha quattro lettere[3].”

Prim rise, prima di colpirlo con il cuscino.

“Ehi!” si lamentò il ragazzo, riparandosi con le braccia. “Ma perché dovete sempre maltrattarmi, voi altri?”

“Buonanotte, mio Re Rosso[4]” esclamò la ragazza,  tornando a stringersi le ginocchia al petto.

Rory le rivolse un ultimo sorriso compiaciuto, prima di infilarsi le mani in tasca e uscire dall’unità.

Prim rimase in silenzio per qualche istante, concentrandosi sul lieve calore che ancora le cospargeva le guance. Infine si alzò per raggiungere lo specchio; sorrise al suo riflesso in maniera un po’ incerta e poi con minore esitazione.

Prima di tornare a leggere si sistemò con cura la camicetta: adesso che era un cigno, la coda da paperella non le serviva più.

 

 

 

“I tre cigni si avvicinarono e lo accarezzarono con il becco dandogli così il benvenuto, mentre alcuni ragazzi attorno allo stagno declamavano a gran voce la sua bellezza e la sua eleganza. Mise la testa sotto le ali, quasi vergognoso di tanti complimenti e tanta fortuna: lui che era stato per tanto tempo un brutto anatroccolo era finalmente felice e ammirato.”

Il Brutto Anatroccolo. Hans Christian Andersen


[1] Riferimento a “Hai mai baciato un Principe?” Il Libro di fiabe è lo stesso che Prim ha preso in prestito e legge a Posy in quella storia.

[2] Riferimento a “Goodnight, M’Lady”, dove Rory decide di soprannominare Prim appunto “lady”.

[3] Rory ha questa fissazione per le parole da quattro lettere, ereditata dal padre Joel (come viene raccontato soprattutto in "E.Y.E.S. O.P.E.N." )

[4]  Riferimento a “Checkmate – Kings Never Die”, capitolo quattro di una raccolta sul significato dei nomi dei fratelli Hawthorne. Il nome “Rory” significa appunto “Re Rosso”. 

   
 
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