Mio padre mi portò allo studio di registrazione. -Ciao, Geff. Come va?- disse mio padre entrando.
-Tutto bene. Tu devi essere Andy?- disse il signor Davis.
-Si, sono io.- dissi.
-Andiamo a incidere il tuo singolo e vediamo che succede.
Andai in camera strana con un microfono che pendeva dal soffitto e degli strumenti in fondo. C'era anche uno sgabello piuttosto alto. -Bene, Andy. Mettiti quelle cuffie, mettiti comodo e canta.- disse il signor Davis. Io feci quello che mi dissi e iniziai a cantare e a suonare. Alla fine, il signor Davis disse, estasiato:-Bravissimo, Andy. Lo metterò in circolo oggi stesso.
Io e mio padre andammo via. Mentre eravamo in macchina, mio padre accese la radio e sentimmo il signor Davis parlare. -Bentornati a Radio Musica Nuova. Oggi, abbiamo un singolo che Andy, il figlio di Cody Anderson, ha inciso oggi. Eccolo.- disse. La mia canzone era già alla radio. Alla fine della canzone, ci furono tantissime telefonate. Tutti dicevano che la mia canzone era bellissima e che dovevo continuare a suonare. -Bravo, Andy.- disse mio padre. Il mattino dopo, tutti mi fissavano e bisbliavano qualcosa tipo "Hai sentito la sua canzone a Radio Musica Nuova?", "Si, è stata bellissima", "Ti è piaciuta?", "Si, mi è piaciuta al quadrato".
Seth e Samuel mi si avvicinarono. -La tua canzone è stata stre-pi-to-sa, Andy.- disse Seth.
-Tutta la scuola l'ha sentita.- disse Samuel.
-Davvero?- chiesi.
-Si, seriamente.
Quel pomeriggio, quando uscii, vidi mio padre scendere dall'auto. -Papà, ciao.- dissi.
-Salve, signor Anderson.- disse Samuel.
-Salve.- disse Seth.
-Ciao, ragazzi. Devo parlare con il signor Haiden. Non ci sto tanto.- disse mio padre entrando. Io e Samuel ci guardammo con un occhiatta furtiva. -Andiamo.- dissi.
Entrammo con dietro Seth. -Che succede?- chiese il nostro amico.
-Abbiamo fatto incontrare il padre di Sam e mio padre per vedere se il loro amore c'è ancora.- dissi.
-E tutto questo senza di me? Il Re degli Scherzi e delle Bugie?
-Si, Seth.- disse Samuel.
-Okay. Non mi arrabbio. Ma ditemi sempre tutto.
-Ok.
Ci fermammo davanti alla porta del preside e ci misimo in ascolto. -Ciao, Noah. Di che volevi parlarmi?- disse mio padre.
-Ehm... non sono stato io a chiamarti.- disse il signor Haiden.
-Ma Andy mi ha detto che mi volevi parlare.
-Credo che i nostri figli si siano messi d'accordo per farci incontrare, Cody.
-Lo credo anche io.
Sentimmo dei passi. I nostri padri si erano avvicinati. Tre minuti dopo, sentimmo che si erano staccati da un bacio. -Oh, Noah... in tutti questi anni ho solo pensato a cercarti per poterti rivelare il mio amore.- disse mio padre.
-Anche io...- disse il signor Haiden.
-Andy e Samuel si sono comportati male a mentirci, ma non puniamoli. Andy non ha mai detto una bugia.
-Neanche Sam ne ha mai dette.
Sentimmo che i nostri padri si stavano separando e che mio padre stava per uscire, quindi io e i miei amici ce ne andammo. Io salì in macchina e aspettai mio padre. Mi misi l'MP3 nelle orecchie. Appena mio padre salì, mi levai le cuffie e dissi:-Come è andata? Che ti ha detto?
-Dovresti saperlo, visto che ci hai origliato insieme ai tuoi amici.- disse mio padre mettendo in moto la macchina.
-E va bene. Io e Samuel abbiamo organizzato tutto per vedere se il vostro amore c'era ancora dopo vent'anni.
-Grazie, Andy. Ti adoro.
-Anche io.
Mio padre mi diede una carezza e un bacio. Io ero felice che mio padre non mi punisse. A casa, presi in braccio Nikita e lo portai in camera. -Ho trovato l'amore per papà.- gli dissi facendolo volare.
-Davvero?- mi chiese lui.
-Si... Non sarà una ragazza...
-COSA?!?
-Si tratta del preside della mia scuola... Ti va bene?
-SI!!!
Lo abbracciai e lo baciai. Era bello che forse il mio migliore amico sarebbe diventato anche il mio fratellastro.
-Tutto bene. Tu devi essere Andy?- disse il signor Davis.
-Si, sono io.- dissi.
-Andiamo a incidere il tuo singolo e vediamo che succede.
Andai in camera strana con un microfono che pendeva dal soffitto e degli strumenti in fondo. C'era anche uno sgabello piuttosto alto. -Bene, Andy. Mettiti quelle cuffie, mettiti comodo e canta.- disse il signor Davis. Io feci quello che mi dissi e iniziai a cantare e a suonare. Alla fine, il signor Davis disse, estasiato:-Bravissimo, Andy. Lo metterò in circolo oggi stesso.
Io e mio padre andammo via. Mentre eravamo in macchina, mio padre accese la radio e sentimmo il signor Davis parlare. -Bentornati a Radio Musica Nuova. Oggi, abbiamo un singolo che Andy, il figlio di Cody Anderson, ha inciso oggi. Eccolo.- disse. La mia canzone era già alla radio. Alla fine della canzone, ci furono tantissime telefonate. Tutti dicevano che la mia canzone era bellissima e che dovevo continuare a suonare. -Bravo, Andy.- disse mio padre. Il mattino dopo, tutti mi fissavano e bisbliavano qualcosa tipo "Hai sentito la sua canzone a Radio Musica Nuova?", "Si, è stata bellissima", "Ti è piaciuta?", "Si, mi è piaciuta al quadrato".
Seth e Samuel mi si avvicinarono. -La tua canzone è stata stre-pi-to-sa, Andy.- disse Seth.
-Tutta la scuola l'ha sentita.- disse Samuel.
-Davvero?- chiesi.
-Si, seriamente.
Quel pomeriggio, quando uscii, vidi mio padre scendere dall'auto. -Papà, ciao.- dissi.
-Salve, signor Anderson.- disse Samuel.
-Salve.- disse Seth.
-Ciao, ragazzi. Devo parlare con il signor Haiden. Non ci sto tanto.- disse mio padre entrando. Io e Samuel ci guardammo con un occhiatta furtiva. -Andiamo.- dissi.
Entrammo con dietro Seth. -Che succede?- chiese il nostro amico.
-Abbiamo fatto incontrare il padre di Sam e mio padre per vedere se il loro amore c'è ancora.- dissi.
-E tutto questo senza di me? Il Re degli Scherzi e delle Bugie?
-Si, Seth.- disse Samuel.
-Okay. Non mi arrabbio. Ma ditemi sempre tutto.
-Ok.
Ci fermammo davanti alla porta del preside e ci misimo in ascolto. -Ciao, Noah. Di che volevi parlarmi?- disse mio padre.
-Ehm... non sono stato io a chiamarti.- disse il signor Haiden.
-Ma Andy mi ha detto che mi volevi parlare.
-Credo che i nostri figli si siano messi d'accordo per farci incontrare, Cody.
-Lo credo anche io.
Sentimmo dei passi. I nostri padri si erano avvicinati. Tre minuti dopo, sentimmo che si erano staccati da un bacio. -Oh, Noah... in tutti questi anni ho solo pensato a cercarti per poterti rivelare il mio amore.- disse mio padre.
-Anche io...- disse il signor Haiden.
-Andy e Samuel si sono comportati male a mentirci, ma non puniamoli. Andy non ha mai detto una bugia.
-Neanche Sam ne ha mai dette.
Sentimmo che i nostri padri si stavano separando e che mio padre stava per uscire, quindi io e i miei amici ce ne andammo. Io salì in macchina e aspettai mio padre. Mi misi l'MP3 nelle orecchie. Appena mio padre salì, mi levai le cuffie e dissi:-Come è andata? Che ti ha detto?
-Dovresti saperlo, visto che ci hai origliato insieme ai tuoi amici.- disse mio padre mettendo in moto la macchina.
-E va bene. Io e Samuel abbiamo organizzato tutto per vedere se il vostro amore c'era ancora dopo vent'anni.
-Grazie, Andy. Ti adoro.
-Anche io.
Mio padre mi diede una carezza e un bacio. Io ero felice che mio padre non mi punisse. A casa, presi in braccio Nikita e lo portai in camera. -Ho trovato l'amore per papà.- gli dissi facendolo volare.
-Davvero?- mi chiese lui.
-Si... Non sarà una ragazza...
-COSA?!?
-Si tratta del preside della mia scuola... Ti va bene?
-SI!!!
Lo abbracciai e lo baciai. Era bello che forse il mio migliore amico sarebbe diventato anche il mio fratellastro.