CAPITOLO 22
«Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.»
– William Shakespeare.
– William Shakespeare.
Socchiudo gli occhi e trovo il viso di Tom davanti a me, mi guardo attorno, mi alzo sui gomiti per poi buttarmi a peso morto sul letto.
Non ho voglia di alzarmi, strofino gli occhi con le mani cercando di riuscire a vedere meglio. Tom dorme ancora, una mano sul petto nudo e l'altra sul cuscino, è così sereno
che mi scoccia svegliarlo. Mi ha detto che avremo fatto colazione insieme e il mio stomaco si sta lamentando.
Mi alzo, raccolgo le mie cose e scendo giù in cucina. Apro il frigorifero, ci sono due yoghurt, del latte e altri tipi di alimenti; faccio una piccola smorfia e chiudo il frigo.
Mi guardo a torno per elaborare cosa potrei fare ne frattempo che lui dorme, noto che sono le dieci e mezza del mattino, in genere la domenica non mi sveglio così presto, salvo se sono costretta a studiare.
Mi siedo sulla sedia di mogano, prendo il cellulare e trovo tre chiamate perse da mia madre, sospiro e caccio dentro la tasca il telefono; più tardi la chiamerò.
Appoggio le mani sulla pancia, brontola, ho fame ma in casa di Tom c'è poco e niente. Ormai non sta molto a casa è impegnato con gli allenamenti a teatro per " Coriolano " di Shakespare e poi si sta preparando per affrontare dei viaggi per via della promozione di Thor the dark wold.
Passo una mano sui capelli, mi alzo, prendo le chiavi di casa, infilo il giubbotto sopra il pigiama e esco per andare al bar di fronte.
Una ventata di aria fredda si infrange nei miei capelli rossi spettinandoli, non che prima erano messi bene ma ora sono davvero un disastro.
Appena apro la porta del negozio, il profumo di caffè e paste entra nelle mie narici; c'è bello caldo e strofino le mani per riportarle a una giusta temperatura.
- Buongiorno signorina ! - ad accogliermi un signore che avrà si e no sulla sesantina-
Gli faccio un enorme sorriso - Buongiorno a lei. Mi può dare delle brioche con cioccala e due caffè macchiati perfavore ? - il signore fa cenno di con la testa e lo vedo sparire in cucina.
Aspetto due secondi, lo vedo tornare con un sacchetto di plastica e due porta caffé, pago e me ne torno a casa.
Cerco di non far sbattere la porta di casa, appoggio le chiavi nel loro posto e il cibo sul tavolo di cucina.
Non sento nessun rumore, segno che Tom sta ancora dormendo, salgo le scale e vado nella sua stanza; mi butto nel letto al suo fianco e cerco di svegliarlo.
- Tom, tesoro è ora di svegliarti ! - sento che mugugna qualcosa e si sposta sul fianco opposto.
Sbuffo, - Tom, amore c'è la colazione al piano di sotto. Brioche calde con cioccolata e caffé macchiato. -
Vedo che socchiude gli occhi, le ciglia chiare sfrivolano sopra ai suoi occhi blu, si gira verso di me e mi regala uno dei suoi migliori sorrisi.
- Buongiorno dormiglione ! - gli dico mentre mi siedo a gambe incrociate sul letto, lui si siede e cerca di appoggiare la schiena alla testiera del letto. - Buongiorno anche a te piccola. - faccio un piccolo sorriso.
- Dormito bene ? - mi chiede, faccio cenno di si e mi siedo accanto a lui - E tu ? - gli chiedo, si stiracchia le braccia sbadigliando, cingendomi a lui - Benissimo. - e infine mi bacia.
Rimasi un attimo sorpresa dal gesto non me lo aspettavo, infatti reagisco in modo un po' freddo e lui se ne accorge. - Che c'è ? - mi chiede sorpreso, -No, nulla è che non me lo aspettavo tutto qui.- gli faccio un piccolo sorriso e torno a baciare le sue labbra.
Appoggio le mie mani sul suo viso ancora caldo dal tempore delle coperte, mi avvicino a lui e approfondisco il bacio. Circondo il suo collo con le braccia, sento una sua mano appoggiarsi al mio fianco destro. - Dove sei stata ? - mi chiede mentre mi bacia a fior di labbra e mi fa sdraiare sotto di lui, - A prendere la colazione al bar di fronte. - gli rispondo, ansimando un po'.
Sento il suo peso sopra di me, le sue mani cercano la mia pelle sotto la maglia, le mie
mani invece si incastrano fra i suoi capelli. La barba che gli sta crescendo pizzica sulle mie guance, sento che manca poco per perdere l'autocontrollo di tutti e due.
Ci stacchiamo, cercando ossigeno per poi ricominciare.
Negli ultimi mesi con Tom sto vivendo delle emozioni al limite, lui mi fa sentire amata e accettata. Quando sto con lui il mondo intorno a me diventa più bello, più armonioso.
Ci ritroviamo nudi, ci fissiamo per qualche istanti negli occhi per poi tornare ad amarci come solo noi sappiamo. Se tutto questo è un sogno vi prego di non svegliarmi.
Sto morendo di freddo qua dentro e Tom è con una canotta e io non capisco come faccia.
L'ho accompagnato alla " Donmar Warehouse1 " per gli allenamenti, ho avuto anche
la splendida opportunità di conoscere Mark Gatiss2 , che si è rivelato una persona molto buona e dolce nei miei confronti.
Sorseggio il tea che una gentile signora della compagnia teatrale mi ha portato, il mio sguardo viene attirato da un viso famiglire.
E' il ragazzo che tanto tempo fa mi ha fermata in metro dandomi il suo numero di cellulare. Mi avvicino a lui - Ei ciao ! - faccio un enorme sorriso, mi siedo accanto a lui. -Ei... ciao. - fa un piccolo sorriso imbarazzato.
- Che fai qui ? - lui si guarda attorno, - Accompagno mio zio3 ..- indica Mark, lo guardo per un secondo - Mark è tuo zio ? Davvero ? - lui fa cenno di si con la testa, - Non sapevo che Gatiss avesse un nipote. Beh sei fortunato ad avere uno zio del genere - gli faccio un occhiolino.
- Tu che fai qua ? - vedo che gioca con le cuffie del telefono, mi guardo attorno alla ricerca di Tom, - Oh io ... - non posso dire che ho accompagnato il mio ragazzo, non posso spiferare la mia relazione con Tom al primo che passa, poi, specialmente a un mio coetaneo. - Ho accompagnato un'amico. - faccio un piccolo sorriso.
Vedo il ragazzo accanto a me spegnere l'app della musica, - Oh no, se ti ho disturbato posso anche andare ! - , vedo che fa vari cenni con le mani, - Non ti preoccupare ! Tanto la canzone che stavo ascoltando era finita. Non disturbi -.
- Che stavi ascoltando ? - , noto un certo imbarazzo nei suoi occhi, - Oh, ehm i Flocence and Machine. - , agrotto la fronte, lui alza un sopraciglio - Tu non sai chi sono ? -, mi guardo a torno per poi posare di nuovo lo sguardo su di lui - Ehm no ! - rido, lui scrolla la testa e mi passa le cuffie. - Tieni, ascolta, questa è Cosmic Love 4, è la più conosciuta. - Mi fa un sorriso gentile, proprio come quelli di David.
Ascolto la musica, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalle parole è davvero bella. - Allora, ti piacciono ? - gli passo la cuffia, - Beh potrei iniziarli ad ascoltarli ! Sono bravi. - lo guardo ma lui devia il suo, nei suoi leggo un po' di panico e imbarazzo; è il caso andare.
- Beh io vado, il mio amico vuole che lo raggiungo in camerino. Spero di vederti presto, anzi se mi vedi a scuola salutami. - porgo la mano, - Io sono Elen. - lui sorride - Alan. - sorridiamo entrambi e io corro da Tom.
- Oggi ho visto che parlavi con il nipote di Gatiss - giro la testa verso Tom.
- Si ma non ci siamo detti niente d'importante. - liquido immediatamente la domanda, appoggio le posate sul tavolo e cerco il colino per colare la pasta.
- Ti ha addirittura fatto ascoltare la sua musica ! - Smetto di cercare e mi alzo con una faccia meravigliata - Tom sei geloso ? - sbuffa, appoggiando i bicchieri nel tavolo - Io ? Puff.. no ! -.
Mi appoggio al lavandino, non so se ci sto rimanendo male oppure presa in giro - Quindi se tu mi vedi allegramente parlare con qualcuno non te ne importa ? - sbatto il palettino di legno sul ripiano, lui mi fissa - Beh .... non mi darebbe molto noia. - rimango a bocca aperta.
- Fantastico ! -
Metto sul tavolo la pentola con dentro la pasta. - E tu saresti gelosa se io parlassi con altre donne ? - mi fermo lo fisso per qualche secondo, - Arriva a intuito Tom. Beh finché si parla di lavoro non mi da noia, ma se vedo una bella donna starti vicino con un sorrisino ebete e occhi a cuoricino in faccia che ti sta appiccicata come una cozza. Beh mi incazzerei ! -.
Sono la persona, forse, più gelosa di questo mondo. Odio quando qualcuno s' intrufola nelle relazioni altrui o cerca di portarmi via da me qualcuno di importante.
Tom rimane fermo a fissarmi, vedo che si avvicina e mi cinge la vita.
- Ei stavo scherzando ! - chiudo gli occhi, in questo momento lo prenderei a pugni.
Sfiora la mia pelle con le sue mani, - Non sopporto nemmeno io che qualcuno possa starti accanto come lo faccio io. Sei mia e mia soltanto.-
Lo fisso negli occhi, ha varie sfumature di blu che sono una meraviglia. Faccio un piccolo sorriso - Quando noti che c'è un mio comportamento che ti da noia dimmelo -, sfiora le sue labbra sul mio collo, lascio la presa del mestolo e lo faccio cadere rumorosamente a terra.
Lo stringo a me in un piccolo abbraccio, sento che mi stringe a lui.
-Elen. -
Mi stacco, lo fisso preoccupata - Dimmi ! - mi prende la mano e la bacia - Ti va di venire con me alla premier di Thor The Dark World ? -
Sento mancarmi un battito, inizo a tremare - Io no ... non .... -
ANGOLO AUTRICE.
scusatemi non ho nemmeno più scuse perché capisco i miei ritardi
ma non ho più tanto tempo libero.
Sono tornata con un misero capitolo ( a parer mio ) ma questo capitolo è stato scritto piano e a pezzi.
Beh spero che vi piaccia, lasciate un vostro parere o una critica, sapete che accetto tutto.
Donmar Warehouse1: Si trova a Londra ed è dove hanno fatto " Coriolanus "
Mark Gatiss2 : Non so se avete visto Sherlock BBC ma interpreta " Mycroft Holmes " e ha anche diviso il palco con Tom in Coriolanus.
- Accompagno mio zio. ..- 3 : Beh non so se Mark Gatiss ha qualche fratello o sorella e quindi non credo sia zio.
Vi prego di avere clemenza per me.
Un bacio enorme
Elen.
Cosmic Love dei Florence + Machine.