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Autore: feeling    16/02/2015    2 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
C Prompt Chocolate&Comfort
A Prompt Alcool&Angry
P Prompt Pants&Passion
T Prompt Trick&Trust
A Prompt Accord&Apologize
I Prompt Internet&Interest
N Prompt Night&Need
S Prompt Storm&Sadness
W Prompt Wood&Warmth
A Prompt Arms&Ache
N Prompt Neck&Neck
Iniziativa creata da: Alexies, CSLover, Alexandra_Potter, Lely_1324, Clohy e Pandina.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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STORM&SADNESS
 



Un fulmine squarciò il cielo, le nubi sempre più scure erano un chiaro presagio del temporale che di lì a poco sarebbe scoppiato, un vento freddo si levò, nonostante il tempo decisamente poco ottimale Killian sedeva su una panchina del molo incurante. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, il volto stanco, in mano la sua fedele compagna: la fiaschetta di rum. Da quando lui ed Emma stavano insieme aveva decisamente ridotto le quantità di alcool senza però rinunciarvi, tuttavia quel giorno avrebbe fatto un’eccezione perché quel giorno aveva un significato particolare e riportava a galla vecchie sofferenze che solo quel liquido ambrato poteva placare. Bevve un lungo sorso nella speranza di anestetizzare quel dolore che appena sveglio lo aveva travolto e di cui non riusciva a liberarsi. Nella sua mente riviveva impotente quella dannata scena, riusciva a vedere suo fratello accasciarsi a terra, sentire il proprio urlo disperato seguito da una richiesta di aiuto, toccare il corpo privo di vita dell’unica persona realmente importante per lui. Una lacrima solitaria gli bagnò la guancia.
-Stiamo diventando prevedibili capitano- Emma si sedette al suo fianco senza notare quella lacrima che il pirata si apprestò ad asciugare con un veloce gesto.
-Sapevo di trovarti qui. Ti ho chiamato almeno sei volte, si può sapere perché non mi hai risposto? – si era preoccupata perché non era riuscita a contattarlo inoltre per tutta la mattina non si era fatto vedere, all’inizio non aveva dato peso alla cosa presa come era dall’ultima scoperta sul ritorno di Gold, quando però il bel pirata non si era presentato neanche a pranzo pensò che gli fosse successo qualcosa di grave. Ma ora vedendolo lì intento a bere non poté fare a meno di infastidirsi. Sarà stato solo troppo occupato a distruggersi il fegato.
- Ti prego dimmi che non c’è un altro mostro in città che vuole ucciderci tutti – cercò di riprendere il controllo su di sé, ma la sua voce risultava diversa, come spezzata.
-No, niente del genere. Stai bene? E’ successo qualcosa? – Hook distolse lo sguardo perché se lo avesse guardato negli occhi vi avrebbe visto tutta la sofferenza che provava, ma Emma era una donna testarda così lo prese per il mento e lo costrinse a voltarsi.
-Se non mi dici quale è il problema non posso aiutarti – non rispose nuovamente, gli occhi cominciarono a pizzicare e dovette usare tutto il proprio autocontrollo per trattenersi dal piangere, respirò profondamente e poi si decise a parlare anche perché conoscendola non si sarebbe arresa facilmente.
-Oggi è l’anniversario della morte di mio fratello – la salvatrice fece scivolare la propria mano in quella di Killian, le loro dita si intrecciarono e ciò diede all’uomo la forza che gli serviva per continuare - Liam non era soltanto mio fratello, era il mio capitano, il mio migliore amico, era tutto per me. Quando morì a causa di una missione riversai tutta la mia rabbia per quell’ingiustizia verso il re, fu ciò che mi spinse a diventare un pirata. Volevo vendicarmi perché con l’inganno eravamo stati incaricati di andare in quell’isola maledetta, Neverland, a prendere la sognombra, il re voleva usarla per sconfiggere i suoi nemici ma nascose il suo vero intento, ci disse che si trattava di un’importante erba medicinale e fu proprio quell’erba ad ucciderlo. La vendetta è stata per molto tempo l’unica cosa che mi ha impedito di annegare, ogni giorno ripensavo a quegli ultimi istanti condivisi con Liam e una rabbia cieca mi assaliva, con il passare dei mesi però quel sentimento cominciò ad affievolirsi sostituito da un vuoto che non sono più riuscito a riempire. A volte ripenso a quando eravamo piccoli e giocavamo spensierati o quando insieme solcammo i mari per la prima volta- sorrise a quei ricordi dolceamari.
-Ci si abitua a vivere senza le persone che si amano ma si continua a sentirne la mancanza. Ancora oggi darei qualsiasi cosa per averlo qui con me - quella confessione molto dura da fare lo aveva alleggerito. Per tutto il tempo Emma era rimasta in silenzio ad ascoltare, vederlo in quello stato era straziante, soprattutto perché da buon pirata quale era si nascondeva dietro una facciata di sarcasmo e battute a doppio senso.
- So cosa vuol dire vivere, anzi non vivere, sentirsi vuoti e andare avanti lasciandosi trasportare dal rancore o dalla rabbia. Per quasi trent’anni questi sono stati gli unici sentimenti che ho provato oltre alla solitudine ovviamente, finché Henry non mi ha trovata. Quello che voglio dire è che non so cosa significhi perdere un fratello, fino all’anno scorso non ne avevo neanche uno quindi posso solo immaginare ciò che si prova ma io ti sono vicina perché ti amo e perché tu sei una delle ragioni per cui ho smesso di sentirmi vuota- era incredibile come attraverso delle semplici parole fosse in grado di rassicurarlo e di scaldargli il cuore. Dal volto più rilassato di Hook comprese che quella condivisione lo aveva aiutato, ma non era abbastanza così ebbe un’idea che sicuramente avrebbe gradito.
-Hai altro rum sulla tua nave? –
-Certo tesoro con chi credi di parlare? La mia nave è piena di rum – finalmente era tornato in sé.
-Bene, andiamo allora – sembrava quasi un ordine.
-Andiamo dove? E perché? –
-E tu saresti un pirata perspicace? – alzò gli occhi al cielo- andiamo sulla tua nave ad ubriacarci, non c’è rimedio migliore di una bella bevuta –gli aveva promesso di stargli vicino ed è quello che avrebbe fatto.  
-E vostro padre, Swan? I vostri impegni da sceriffo? – per quanto avesse bisogno di lei non voleva che rinunciasse al suo lavoro anche perché era consapevole di quanto lei odiasse farlo.
-Per oggi dovrà cavarsela da solo-
Emma raggiunse in pochi passi la nave seguita da un Killian esaltato e grato perché una donna così bella, intelligente e a volte folle amasse proprio lui. E’ veramente quella giusta. Appena entrati il pirata si affrettò a prendere un paio di bicchieri e una bottiglia per poi sistemarsi di fronte alla salvatrice, li riempì e poi ne porse uno alla donna.
-A Liam- l’alcool infiammò la gola di Emma che a stento riuscì a trattenere una smorfia, come diamine facesse a bere tutto quel rum tutti i giorni per lei era ancora un mistero, avrebbe sicuramente preferito qualcosa di più leggero. Ne seguirono altri tre e altri tre brindisi durante i quali entrambi ricordarono le persone amate e perdute perché anche la salvatrice si era lasciata trasportare da quella tristezza, da quella malinconia.
-Sai quando ti ho conosciuta da subito ho capito quanta forza c’era in te, eri così determinata a tornare da tuo figlio, mi hai anche lasciato su quella pianta di fagioli per essere certa di riuscirci- risero entrambi a quel particolare – e per questo ti ho ammirata, non per avermi fregato intendiamoci. Da subito mi sono sentito attratto da te, ma non avrei mai pensato di amarti. Sei la donna più testarda, più determinata che abbia mai incontrato ed è per questo che io ti amo. Grazie per essere qui – le parole erano uscite dalla bocca del pirata in maniera improvvisa spezzando quel silenzio che si era venuto a creare, Emma ne rimase sorpresa perché anche nel dolore finiva per essere lei il centro dei suoi pensieri. E’ veramente quello giusto.









ANGOLO DELL'AUTRICE:
In anticipo vi auguro un felice carnevale a tutti :)
Chiedo scusa per il ritardo, vi prego non mi uccidete ma lo studio mi ha portato via un sacco di tempo. Questo ottavo capitolo è veramente molto triste e ho cercato di rendere al meglio il dolore provato da Killian, spero di esserci riuscita e di non avervi annoiato troppo. Purtroppo "Storm&Sadness" ha un finale che non mi convince ma non avevo altre idee e volevo evitare di allungarlo magari inserendo cose che non c'entravano niente. Detto questo, come sempre ringrazio chi recensisce, chi legge e chi inserisce la raccolta tra i preferiti o tra le storie seguite o da ricordare. 
Un bacio a tutti, alla prossima settimana =)

 
  
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