Prologo.
L’inizio è sempre la parte più difficile.
I ruoli non sono ancora ben stati definiti, i personaggi non sono ancora conosciuti e il carattere si deve ancora formare.
L’inizio è complicato ed è in grado di tenere una persona bloccata davanti al proprio computer per mesi, avendo magari scritto tutto il resto e cercando l’ispirazione in qualunque cosa per trovare la frase giusta per iniziare.
La fine, invece, è semplice. Le cose vengono scritte come è stato programmato, come il corso della storia comporta. A volte fa male scrivere il finale, dover abbandonare il lavoro di mesi e lasciare i personaggi che sono stati i tuoi migliori amici per fin troppo tempo.
Le conclusioni, però, sono inequivocabili. Non si possono tirare troppo per le lunghe e nemmeno essere prese troppo alla leggera.
La loro fine è una fineinizio.
Una di quelle dove un "addio" si scopre essere solamente un "arrivederci". Sorpresa, rabbia, felicità. Emozioni che scorrono. Emozioni pulsanti che vivono e che prendono il sopravvento quando dopo la fine, torna a esserci un inizio.
Un inizio che si è tanto bramato, ma che non si è mai desiderato veramente. Un sogno inespresso contenuto in una stella caduta durante la Notte di San Lorenzo, una di quelle cose che nonostante tu voglia con tutto te stesso che accadano sai che sono impossibili e quindi un po’ ci speri, ma sei comunque rassegnato. Il male si attenua, pian piano. Il dolore non scomparirà mai, ma la cicatrice si fa sempre più chiara. Questo fa la fine: chiude le ferite, permette al tempo di lenire i dolori e da modo alla persona di andare avanti.
Ma una fineinizio no. Prima ti chiude le ferite e poi te le riapre, con prepotenza e più grandi di prima. Ti porta via l’anima e il cuore. Tocca punti che erano stati buttati nel dimenticatoio e riporta alla mente dolori che il nostro cervello aveva cancellato per non farci soffrire, dolori che riuscivano finalmente a guardare senza sentirli.
Dolori spenti, morti.
Dolori che tornano in vita e che bramano di riprendersi ciò che era stato loro tolto.
Questo sono Paolo e Francesca, due dolori artigliati l’uno dell’altro che continuano a graffiare e stringere, mordere e lacerare. Ancore fissate e incastrate. Pensieri e ricordi che non vogliono lasciare la mente.
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Ciao a tutti.
E' la prima volta che publico su EFP, ma ho voluto provare.
Amo scrivere.
Magari diventeò una scrittrice, chi lo sa.
Spero solo che questo mio breve inizio vi piaccia, lasciatemi una recensione (anche piccola) giusto per capire se continuare o meno.