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Autore: AlexVause    17/02/2015    4 recensioni
Henry fece un passo indietro.
- Dove mi porti?
- Non ti farò del male, se questo è ciò che ti chiedi.
La donna tese una mano verso il ragazzino, che abbassò lo sguardo verso essa.
- Mi sarai d’aiuto, nel convincere tua madre a fare una cosa per me.
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Una storia ambientata a Storybrooke dopo l’attivazione della seconda maledizione.
Nessuno ha memoria di come abbia raggiunto nuovamente la cittadina nel Maine.
Non ci sono spoiler perché segue un filo logico proprio :D
SwanQueen.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Malefica, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19
 
Dopo la colazione Regina, prese il libro contenente l’incantesimo per creare la barriera.
- È giunta l’ora.
Disse poi indossando il cappotto.
- Amiche care ormai di chiacchierar, di cos…
Malefica canticchiò interrompendosi dopo aver notato l’amica guardarla perplessa.
- Stanotte hanno dato in tv “Alice nel paese delle Meraviglie”. Quella sciocca canzone mi ronza ancora nella testa.
Emma rise divertita.
- Il Tricheco e il Carpentiere. Una volta sentita, non la scordi più.
Rise nuovamente la giovane.
- Dì un po’ Regina, tu che ci sei stata, hai visto pure il Brucaliffo?
L’Evil Queen alzò gli occhi al cielo sbuffando.
- Pincopanco e Pancopinco?
Gli occhi della mora divennero due fessure.
- No eh...
Bisbigliò la bionda strega arricciando il naso.
- Piuttosto Malefica, hai dormito?
Domandò poi Regina quasi infastidita.
- Ventotto anni di sonno sono più che sufficienti, mia cara, e comunque sì qualche ora ho dormito.
Emma si avvicinò alle due maghe e insieme svanirono.
Elsa e Anna erano già al confine. L’ora dell’incontro era stata stabilita la sera precedente prima della separazione.
- Non dovrete fare nulla di strano. Io e Regina faremo l’incantesimo…
Iniziò Malefica.
- Voi dovrete solo tenerci per mano come ieri. Va bene?
Concluse Regina rivolgendosi ad Elsa ed Emma.
- Nessuna interruzione.
La bionda strega guardò severamente Anna che si fece piccola piccola dietro la sorella.
Le quattro donne si presero per mano e le due maghe iniziarono a recitare all’unisono l’incantesimo.
Un muro che sembrava liquido iniziò a formarsi dinnanzi a loro, lungo tutto il confine.
Pochi istanti passarono e, prima ancora che l’incantesimo fosse ultimato, le sentinelle iniziarono ad emettere un potente stridio.
Il richiamo magico venne avvertito da tutte e quattro le donne collegate tra loro con la magia.
Il suono così acuto ed intenso le portò a chinarsi al suolo stringendosi nelle spalle, per quanto fosse possibile.
- Cos’è?
Chiese Emma allarmata.
- Le sentinelle. Qualcuno è in prossimità del confine.
Rispose Regina sofferente. Quel suono era come una tortura.
Malefica evocò una sfera di cristallo che comparì a mezz’aria. Nell’oggetto magico comparvero le immagini di Gold e Hook che camminavano diretti a Storybrooke.
- Concentriamoci, non possiamo fermarci.
Ordinò Malefica riprendendo l’incantesimo.
La sfera scomparve ed il muro, che dapprima sembrava liquido, iniziò a solidificare seppur rimanendo semi trasparente.
Il suono emesso dalle sentinelle terminò con l’incantesimo.
Un respiro di sollievo si levò dalle quattro, infinitamente grate che quel rumore avesse terminato di distruggere i loro timpani.
Malefica evocò nuovamente la sfera. Nell’oggetto si vide Gold scomparire assieme a Hook.
- Ha capito che abbiamo innalzato la barriera.
Disse Regina con gli occhi fissi sull’oggetto magico.
- Avrà sentito il richiamo delle sentinelle.
- Udito no. Percepito, forse.
Ipotizzò l’ex Sindaco.
- Come no? Hanno fatto un rumore assordante.
Si lamentò Elsa guardando le due maghe.
- Veramente…io non ho sentito nulla.
Ammise Anna verso la sorella.
- Ma com’è possibile! Ci siamo persino piegate a terra dal rumore assordante.
- Credevo facesse parte dell’incantesimo.
Rispose innocentemente la giovane quasi sentendosi sott’accusa.
- Tu ed Emma l’avete udito solo perché eravate collegate a noi. Le sentinelle sono state fatte perché avvisino solamente me e Malefica.
Spiegò Regina con tono gentile.
- Quindi, pensate che Gold abbia percepito il suono o la barriera e se ne sia andato per poi tornare con qualche rinforzo magico?
Domandò Emma incuriosita e preoccupata.
- Sicuramente tornerà con qualche stratagemma, ma pure noi ne abbiamo uno.
Sogghignò Malefica.
- Cioè? Avete qualche asso nella manica?
Chiese Elsa.
- Certamente.
Sorrise la bionda strega.
- Sarebbe a dire?
Domandò Emma tentando di capire cos’avevano in mente le due maghe.
- Belle e il cappello portatoci da Anna.
Rispose Regina con un sorriso sulle labbra.
 
Una volta tornate a casa Charming raccontarono cos’era accaduto al confine.
Belle, Elsa e Anna erano presenti per ascoltare ulteriori spiegazioni, su come avrebbero dovuto agire d’ora in poi.
- Non è giusto coinvolgere Belle. Ne ha già passate tante.
Biancaneve si dimostrò da subito contraria.
- Snow, giusto o no loro hanno ragione. Io sono l’unica che riesce a tenere a bada Gold.
Belle appoggiò l’idea seppur controvoglia.
- Non dimenticatevi la cosa fondamentale. Lei ha con sé il pugnale di Rumplestiltskin.
Rammentò Regina bevendo una tazza di tè seduta accanto ad Emma.
- E nel caso Gold voglia far del male a qualcuno di noi, quell’oggetto è di fondamentale importanza.
Aggiunse Malefica.
- Avete ragione…ma sento che c’è dell’altro.
Disse David sospettoso.
- In realtà sì. Vorremo usare come arma, nel caso la situazione andasse fuori controllo, il cappello che ti ha dato Anna.
Chiese Regina con cautela.
Il Principe si fece ancor più serio in viso.
- Credete che la situazione possa diventare così pericolosa da utilizzare il cappello?
Domandò poi.
- Parliamo di Gold, rammentalo.
Sentenziò Malefica.
- Ma voi siete pur sempre in quattro.
- Ma lui è l’oscuro. La sua conoscenza nella magia non è limitata come la nostra.
Ammise l’ex Sindaco.
Tra i presenti calò il silenzio.
- Come affronterete la cosa? Cioè, voglio dire…se questo signor Gold e quel pirata Hook si ripresentano al confine, come agirete?
Chiese Anna preoccupata per la sorte della sorella.
- Ci precipiteremo al confine rendendoci visibili ai loro occhi. Io, Emma ed Elsa bloccheremo l’Oscuro così da impedirgli ogni mossa, mentre Regina reciterà un incantesimo per ipnotizzare Hook. A quel punto darà l’ordine di prendere l’oggetto magico, la cui ricerca li ha condotti nel mondo esterno, per poi ordinare a pirata di entrare a Storybrooke.
Spiegò Malefica pazientemente.
- Se Gold farà il bravo, risparmiandosi attacchi nei nostri confronti, verrà liberato e Belle lo esilierà facendo sì che non possa più tornare.
Continuò Regina.
- In caso contrario useremo il cappello.
Concluse la bionda strega.
David estrasse da un cassetto un oggetto invisibile che posò sul tavolo. Con un gesto Regina lo fece tornare visibile.
- Mi sembra che come pia…
Regina s’interruppe improvvisamente portandosi le mani alle orecchie imitata da Malefica.
- Le sentinelle!
Protestò la bionda strega materializzando sul tavolo davanti a sé la sfera di cristallo. Hook e Gold stavano per raggiungere il confine.
- No, non così presto.
Biancaneve andò nel panico.
Emma, Elsa e Belle presero per mano le due maghe, per poi svanire assieme alla scatola contenente il cappello magico.
 
Le cinque donne comparvero accanto al cartello con la scritta “Storybrooke”.
Malefica attese che i due uomini fossero vicini il più possibile, prima di rendersi visibile a Gold e Hook assieme a Regina. Emma, Elsa e Belle, sarebbero rimaste nascoste agli occhi dei due ancora per un po’.
- Che accoglienza. Siete qui per noi? Non volevamo arrecarvi così tanto disturbo, mie care.
Le maghe rimasero nel più totale silenzio, imitate dalle tre lasciate in disparte.
- Scommetto sappiate perché sono tornato.
- Tu sì, ma Hook che c’entra?
Domandò Regina con sguardo serio.
- Lieto di sapere quanto ti sto a cuore.
Borbottò il pirata infastidito.
- Voglio una risposta.
- Altrimenti, Regina, non ci lasciate entrare?
Gold la sfidò.
- Questa è una splendida possibilità per levarmi di torno il Pirata. Non voglio sprecarla.
Emma s’irrigidì ma venne trattenuta da Elsa e Belle che capirono il gioco di Regina. La mora voleva sapere se poteva fidarsi di Hook o se nel frattempo era stato soggiogato da Gold.
- Regina, non lo fare.
- Oh, sentitelo. E perché non dovrei?
- Cosa direbbe Emma? Non le faresti mai del male.
- Solo noi due vi vediamo. Se Regina decide di lasciarti nel mondo “Reale”, Emma non lo verrà mai a sapere.
Sogghignò Malefica con cattiveria.
Il Pirata s’irrigidì e nel suo sguardo si poté leggervi tristezza mista a rabbia.
- Quindi, lo chiedo di nuovo, cosa c’entri in tutto questo Hook?
Il pirata non rispose, segno che qualcosa non andava. Ovviare a quel problema non sarebbe stato difficile.
- Ora!
Bisbigliò Malefica prendendo per mano Emma che strinse quella di Elsa.
La mano libera della bionda strega era tesa verso Gold, che si sentì il corpo stretto in una potente morsa invisibile.
Regina iniziò a pronunciare una litania in latino e Hook, occhi sbarrati, li incatenò a quelli scuri dell’Evil Queen.
- Sono sotto il tuo incantesimo. Dal paradiso all’inferno ti seguirò. Comandami mia Regina.
Il tono dell’uomo era spento.
- Avvicinati.
Il pirata eseguì come fosse un automa.
Quando fu abbastanza vicino, senza però oltrepassare la barriera magica, Regina gli passò la mano destra sul volto per poi chiuderla a pugno e spostarla sopra la sfera di cristallo comparsa nella sua mano sinistra.
Una polverina dorata scese sull’oggetto magico rivelando i ricordi di Hook.
- Ho bisogno che tu faccia ancora qualcosa per me. Poi, mio caro, ti prometto che riavrai la tua amata Jolly Roger. Mantengo sempre la mia parola.
- Cosa dovrei fare?
Il pirata era visibilmente rassegnato.
- Dovresti trovare alcune cose per me. Sono di proprietà di alcuni abitanti di Storybrooke. Oggetti personali che detengono la personalità di chi li possiede. Coraggio, determinazione e forza sono solo alcuni delle proprietà che sono celate in quegli oggetti.
- Cos’accadrà ai loro proprietari?
- Nulla, non temere.
- A cosa ti serviranno?
- Ciò non è affar tuo. Tu esegui. Il tuo debito sarà saldato e la Jolly Roger tornerà nelle tue mani.
Un riluttante Hook strinse la mano di Gold sul cui viso comparve un sorriso compiaciuto.
Regina interruppe il ricordo. Aveva visto a sufficienza per capire che ancora una volta Hook era stato manipolato da Gold.
- Prendi l’oggetto magico, motivo del vostro viaggio.
Ordinò Regina con tono fermo.
Il pirata andò verso Gold ed estrasse dalla tasca del mago una tavola runica. Era lo stesso oggetto del disegno e della foto trovata da Belle.
- No! Non puoi!
Urlò Gold. Conosceva benissimo la sua allieva e sapeva anche come ferirla.
Un lieve gesto della mano e dietro i due uomini ne comparve un terzo.
- Daniel.
Bisbigliò la mora. Il respiro di Emma si fermò.
- Regina, sbrigati!
Le gridò Malefica.
Ma Regina si bloccò.
La mora, sguardo fisso su Daniel, non riuscì più ad andare avanti con il piano stabilito.
Sebbene non volesse riportare il Pirata a Storybrooke si era decisa che fosse la cosa giusta.
Avevano una sola possibilità. Solo una persona poteva varcare il confine con quell’incantesimo.
- Palesatevi!
Ordinò Rumplestiltskin riuscendo a rendere visibili Emma, Elsa e Belle. La bibliotecaria però rimase nascosta alle spalle delle tre donne evitando così che Gold la potesse vedere.
Quel gesto dimostrò la potenza magica di quell’uomo e quanto poteva essere pericoloso.
- Daniel è sempre stato qui lo sai?
Una risata fredda si levò dall’Oscuro Signore.
- Ho sempre saputo come farlo tornare in vita. Solo…non avevo motivo per farlo…non sino ad oggi.
Regina spostò il suo sguardo da Daniel a Hook.
- Regina! Sta mentendo.
Le urlò Malefica.
- Tutti i sogni infranti che ci siamo lasciati alle spalle, potrebbero finalmente avverarsi.
La voce di Daniel si udì distintamente.
L’Evil Queen sentì il cuore batterle all’impazzata. Il respiro cominciò a venirle meno.
- O farmi correre alla cieca.
Quella risposta fu un sussurro da parte della mora.
- Chiamo il tuo nome, Regina, ma non sento altro che eco. Sono io, sono qui. Ricominciamo insieme.
Il giovane stalliere guardava con occhi da innamorato, colei che amava da sempre.
- Regina…
Questa volta fu Emma a chiamare l’ex Sindaco.
Emma” pensò fra sé la mora.
Guardava Daniel. In quel momento, voleva solo piangere e starsene sola.
- Regina. Fai la scelta giusta.
Le disse Gold sogghignando.
- I fantasmi del mio passato continuano a bruciarmi dentro. Tu lo sai, l’hai sempre saputo.
Sibilò la mora a Tremotino. Gli occhi stavano assumendo una sfumatura violacea.
- In ogni momento tutti i pensieri mi hanno sempre portato a te. Vieni da me, ti prego.
Daniel tentò nuovamente a richiamare a sé Regina, immobile oltre il confine.
- Non vorrai vedere Daniel morire nuovamente.
Gold sapeva decisamente come distruggere qualcuno.
Belle decise di mostrarsi al marito. Estrasse un oggetto dalla borsa e Rumplestiltskin si pietrificò. Non aveva previsto quell’oggetto fra le mani di sua moglie.
- Tu…come?
- Ho fatto ad averlo? Una tua vecchia conoscenza. La vera domanda è: mi costringerai ad usarlo?
L’uomo si zittì.
L’ex Sindaco tentò il più possibile di trattenere le lacrime mentre guardava fisso davanti a sé.
“Sei solo nella mia testa” si ripeteva più e più volte per farsi forza.
- Regina!
La voce di Malefica tuonò nuovamente. Quella magia la stava affaticando notevolmente e non avrebbe resistito ancora a lungo.
In quel momento Regina ingoiò un boccone amaro.
- Avanza verso me.
Ordinò la donna.
- Sì, Milady.
Bastarono pochi passi e Hook oltrepassò il confine mentre Regina si voltò dando le spalle a Daniel.
Gold venne liberato dalla presa magica che lo imprigionava, alzando le mani in segno di resa.
Regina si allontanò dal confine senza voltarsi. Emma guardò Malefica che però le impedì di andarsene. Avevano un compito da portare a termine.
Belle estrasse la daga di Rumplestiltskin dalla borsa, mettendola davanti a sé.
- Ti ordino di non varcare il confine di Storybrooke.
La ragazza prese un respiro profondo prima di continuare.
- Devi redimerti e solo io deciderò quando potrai varcarlo nuovamente. Ti ordino di andartene e di redimerti Rumplestiltskin.
Una nube porpora circondò l’uomo che svanì e Daniel scomparve come se fosse stato un ologramma.
Elsa, Malefica ed Emma terminarono l’incantesimo di rafforzamento della barriera e Storybrooke tornò invisibile per chi stava al di fuori della cittadina.
Lo Sceriffo corse da Regina che si stava allontanando da loro.
- Regina.
Tentò timidamente Emma.
La mora in risposta si fermò porgendole la mano.
- Vieni con me.
La sua voce era come un sussurro.
Emma le afferrò la mano e insieme svanirono.
 
Le due donne comparvero davanti al mausoleo Mills.
- Immaginavo volessi venire qui.
Di nuovo la mora non rispose. Si limitò ad aprire la porta e ad entrare nella tomba di famiglia.
Emma la seguì in silenzio fino ad arrivare davanti  ad una stanza.
Regina sembrò trattenere il respiro come se avesse paura di ciò che avrebbe potuto vedere.
La Salvatrice la prese per mano. Voleva farle sentire che era con lei.
L’Evil Queen prese coraggio ed entrò assieme alla bionda che si fermò al suo fianco.
Davanti a loro Daniel era straiato in una bara di vetro.
Sembrava dormire.
- Volevo solo essere sicura.
Mormorò Regina con la voce rotta dal pianto.
Emma l’accompagnò fuori dalla stanza stringendola poi in un abbraccio.
La mora si abbandonò a quel gesto carico d’amore. Finalmente non era più sola.



Nota di Alex: Siamo agli sgoccioli. E anche il penultimo capitolo si è concluso.
La risolutezza di Belle è stata molto d'aiuto. Gold si sarà davvero arreso?
Vi ringrazio tutti per avere seguito questa storia sino a qui. Grazie e a martedì con l'ultimo capitolo :)
  
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