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Autore: cla_bru955    18/02/2015    1 recensioni
Il principe Louis William di York è stanco.
È stanco della formalità.
È stanco di attendere eventi, mostrare un sorriso gentile e pretendere di conoscere persone di cui non ha sentito parlare. Beh, probabilmente ne ha sentito parlare, ma a lui non interessava niente di loro.
Lui è stanco di persone che conoscono chi sia, e vorrebbe avere un po' di privacy quando si tratta della sua vita personale.
Ma più di tutto, lui è annoiato. Lui ha voglia di qualcosa di differente. Non sa che quel qualcosa di “differente” sta per succedere quando decide di iscriversi a quel programma di studio all'estero.
****************
Larry Stylinson
Prince!Louis Uni!Harry
Questa storia non è mia, ma è una storia originale scritta da @dianexagnes che potete trovare su wattpad e AO3. Io mi sono limitata solo a tradurla.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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*

“Finalmente ho scoperto perchè sei così di buon umore questa settimana. E non ti biasimo, comunque non quando sei nella fase luna di miele con il tuo ragazzo”

Louis rise. Ovviamente Gemma non lo avrebbe lasciato stare “Non ricordo di essere in termini di fidanzato”

“Okay, neanche Harry ha usato la parola fidanzato, ma” Gemma roteò i suoi occhi

“Quindi hai interrogato Harry?” Louis ridacchiò

“Beh, tu non volevi dirmi niente!” Gemma si lamentò

“Non c’è molto da dire” Louis spiegò

Gemma alzò le sue sopracciglia “Non direi quello dopo la mia chiaccherata con Harry” lei ghignò

Louis arrossì pensando a Harry che parlava a Gemma di lui. Trovò anche divertente come i sorrisi di Gemma e Harry erano quasi identici, si chiese come non avesse notato la somiglianza prima che sapesse che erano imparentati.

“Senti. Mi piaci veramente Louis. Quindi non ti minaccerò, ma perfavore, non spezzare il cuore di mio fratello” Gemma sorrise dolcemente

Louis sentì un groppo in gola “Non lo farò” rispose

“E se quel piccolo stupido fa qualcosa di brutto, vieni e me lo dici” Gemma strinse la spalla di Louis, facendo ridere Louis

“Okay, okay.” Incrociò le braccia e provò a cambiare l’argomento “Quindi dovrei andare a minacciare Ashton?”

Gemma strinse gli occhi, ma comunque comparse un rossio sulle sue guance “Che cosa vuoi dire?”

Louis si sentì che era in controllo adesso, ghignò. “Anche tu sei di buon umore, Gem” Louis disse facendo le virgolette con le sue dita “E fatti dire, facebook è abbastanza pubblico, lo sai?”

Gli occhi di Gemma erano ancora stretti “Non ho niente sulla mia relazione su facebook”

Louis sorrise orgoglioso “Lo so”

Gemma boccheggiò quando capì “Tu, stalker!”

“Ora, non c’è bisogno di essere scortesi” Louis arruffò i capelli ora biondi di Gemma “Stavo guardando le foto di Ashton e ho visto il commento che hai lasciato.”

Gemma stava sistemando i suoi capelli “E’ divertente come quello è l’esatta definizione di ‘stalker’”

“Come vuoi” Louis alzò le spalle “Era un piccolo commento, ma definitivamente non un tipo di commento di solo amici. Lo hai già detto a Harry?”

Gemma sbuffò e lo spinse giocosamente “Sistema la tua relazione con Harry prima di intrometterti nella mia”

Louis rise “Giusto”

 
*

Quindi eccolo lì, un Louis nervoso dentro all’ascensore. Indossava una camicia grigia, abbottona-ta fino in cima con dei jeans neri e stretti, arrotolati alle caviglie e, le sue preferite, vans nere. Quando l’ascensore arrivò al piano di Harry decise di bussare alla porta della camera di Harry.

Un Harry sorridente in una comoda e grande felpa grigia; jeans stretti e scuri; e stivali marroni di pelle aprì la porta. Non appena vide Louis il suo sorriso scomparve.

“Oh, dio. Dove stiamo andando? Sono vestito troppo casual? Posso cambiare q-“ Harry incominciò a divagare.

Louis rise e lo interruppe “Harry, sei perfetto. Sei pronto ad andare?” Louis parlò dolcemente.

Harry arrossì “Si” Chiuse la sua porta ed entrò nell’ascensore.

Quando furono all’esterno dell’edificio camminarono al parcheggio.

“Quindi, visto che non ho nessun mezzo di trasporto, spero che non ti dispiaccia andare in taxi” Louis spiegò mentre entrarono nel taxi.

Harry rise un pò “Va bene”

Il veicolo partì. Harry notò che Louis non aveva detto niente all’autista ed erano già usciti dal campus “Non gli dai le indicazioni?” Harry sussurrò.

“L’ho già fatto” Louis sorrise.

“Oh” Harry immaginò che Louis deve aver parlato con l’autista prima che lo andasse a prendere.

Parlarono di cose di tutti i giorni sulla strada per la loro –ancora sconosciuta a Harry- destinazione.

“Sociologia?” Louis chiese tremando un pò

“Si” Harry sospirò “Non è facile come sembra”

Louis rise “Ti credo, l’ho fatta ed è un pò difficile”

“L’hai fatta?” Harry chiese stupito. Realizzò che non sapeva molto di Louis e la sua università originale, ma immaginò che era questione di tempo per conoscersi meglio.

“Si, se vuoi ti posso aiutare con il tema. Quando lo devi consegnare?” Louis offrì

Harry rise “Lunedì”

“Tipo, questo lunedì?” Louis rise con lui quando Harry annuì “Allora sarà una domenica divert-ente. Oh, siamo arrivati” Louis disse quando il taxi si fermò. Ringraziò e pagò l’autista.

Erano in una strada con ristoranti diversi. Zayn aveva detto a Louis di quella strada, dove c’erano molti posti per mangiare tutto insieme.

“Dove andiamo?” Harry chiese

“Andiamo…” Louis diede un’occhiata alla strada “Okay, proviamo questo qua”

Camminarono per un pò di metri ed entrarono in un posto dove servivano principalmente i burger e la pizza. Era veramente informale, si sedettero vicino alla finestra.

“Posso portarvi qualcosa da bere?” La cameriera offrì dando loro il menù.

“Prenderò una coca-cola, perfavore” Harry chiese gentilmente.

“Lo stesso per me” Louis disse senza distogliere gli occhi da Harry, facendolo sorridere in cambio.

Quando la camieriera se ne andò e Harry cominciò a leggere il menù.

Louis parlò “Okay, ho solo una condizione” Harry guardò su dal suo menù “puoi solo chiedere per un antipasto qui”

Harry era confuso “Un antipasto?”

Louis annuì e sorrise, delle pieghe si formarono intorno ai suoi occhi. Harry si dimenticò del mondo quando vide Louis sorridero in quel modo

La cameriera arrivò con le loro bevande “Avete deciso qualcosa?” lei chiese

“Harry?” Louis gli chiese

Harry velocemente diede un’occhiata agli antipasti “Posso avere le patate al forno, perfavore?” La cameriera annuì e scrisse l’ordine

“Quello è tutto, grazie” Louis disse.

Harry rise quando la cameriera se ne andò “Amico, stavo bramando quel burger al bacon”

“Ti porterò a mangiare i burger un’altra volta” Louis sorrise e incosciamente raggiunse la mano di Harry dall’altra parte del tavolo. Sentì le farfalle quando Harry intrecciò le loro dita insieme.

Restarono così fino a che il loro cibo arrivò. Le patate non durarono a lungo, e quando finirono Louis chiese per il conto, pagò e andarono via.

“Vieni” Louis disse a Harry camminando verso un ristorante piuttosto di lusso dall’altra parte della strada. Harry non domandò e camminò vicino a lui.

“Un tavolo per due?” la padrona chiese a Louis

“Si, perfavore” Louis replicò

Lei li portò in una zona tranquilla del ristorante. Era veramente carina. C’era una musica dolce che suonava in sottofondo, tovaglie biahe coprivano tutti i tavoli, la luce era bassa e non era pieno di persone. Lei diede a loro due menù e se ne andò.

“Okay, qui ordiniamo l’entrées” Louis pronunciò la parola in un perfetto accento francese

Harry scoprì che il parlare francese di Louis era una cosa in più che lo faceva eccitare, provò a pensare a qualcos’altro. Si sentiva così stupido; una parola e diventava un teenager eccitato. Diede un sorso all’acqua nel suo bicchiere “Parli francese?” chiese dopo aver deglutito

Louis scrollò le spalle “Si” rise.

Lessero il menù “Tutto quanto è così estroso” Harry sussurrò, sorrise e mostrò le sue fossette

Louis rise “Prendi quello che vuoi, non preoccuparti”

Presto, un cameriere arrivò al loro tavolo.

“Prendo l’agnello” Harry disse apparendo incerto. Quando Louis annuì incoraggiandolo, si girò verso il cameriere e sorrise “Perfavore” gli diede il suo menù

“E io prendo il salmone” Louis restituì pure lui il suo menù

“Ottimo” il cameriere annuì e se ne andò

Parlarono e parlarono, non si annoiarono mai di quello che l’altro aveva da dire. Impararono cose banali su di loro che non sapevano. Harry scoprì che a Louis non piaceva la crostata di limone; Louis scoprì che Harry era interessato alle moto, una cosa che non aveva mai immaginato; e loro due furono molto felici di sapere che erano entrambi delle persone che  piacevano i gatti. Stare insieme era così naturale, Louis non voleva sembrare clichè ma sentiva davvero che loro erano destinati a stare insieme.

Quando finirono cominciarono a camminare ancora lungo la strada, questa volta tenendosi per mano.

“E’ stata davvero una bella cena, Louis” Harry sorrise

Louis restituì il sorriso ma sbuffò “Ma ci manca ancora il dessert” gli occhi di Harry si spalancarono “E scegli te dove”

Harry rise “Non credo che riesca a mangiare un altro boccone”

Louis lo colpì con la sua spalla “Non essere debole, Styles. Come farai a mangiare un menù French Classical  se ti porto a uno, huh?”

“Che diamene è quello?” Harry rise

“E’ un pasto di diciassette portate” Louis spiegò

“Diciassette portate?” Harry quasi urlò “Hai mangiato diciassette portate?”

Louis rise “E’ stata solo una volta. Non è che le persone francesi lo mangiano tutti i giorni”

“Wow, non penso che nemmeno Niall lo riesca a fare. E Gemma! Gemma non può nemmeno avere due portate, è così esigente con il suo cibo” Harry scosse la sua testa ridendo

“Mi piace tua sorella” Louis rise “Ci ha chiamato fidanzati ieri” Louis disse senza pensarci, e non appena lo disse, se ne pentì. Guardò verso Harry e lo trovò che stava fissando i suoi piedi che camminavano “Voglio dire, non sto ridendo di quello. È solo che, non so se è che tu vuoi”

“E’ quello che tu vuoi?” Harry timidamente guardò verso Louis con un piccolo sorriso sulle sue labbra

“Si” Louis respirò. Quello era cosa voleva, e non aveva bisogno di pensarci due volte “Si, mi piacerrebbe. Voglio dire, se lo vuoi anche tu”

Harry smise di camminare e tirò il braccio di Louis, facendolo fermare e portarlo al suo fianco “Mi piacerebbe essere il tuo fidanzato” Harry sorrise. Prima che Louis potesse ritornare il sorriso, Harry lo baciò.

Il bacio era dolce e passionale. Harry avvolse le sue braccia intorno al corpo di Louis, e Louis mise le sue braccia intorno al collo di Harry, una posizione confortevole per la sua statuta bassa.

Harry improvvisamente ruppe il bacio “Ma non voglio farti pressione. Se è troppo presto per te, possiamo-“

Louis aggrottò la fronte “Haz, stavo baciando il mio ragazzo. Non interrompere” mise il broncio

Harry sorrise, sciogliendosi all’interno, e si chinò per un altro bacio. Dopo un pò di secondi di baciarsi sentriono dei fischi e delle voci che ridevano. Si separarono e videro un gruppo di gio-vani teenager che attraversavano la strada. I ragazzi stavano ridendo e applaudendo, mentre le ragazze stavano cooing verso loro.

Risero e Harry li salutò. Continuarono a camminare mano nella mano.

Quando raggiunsero una piccola panetteria Harry suggerì di prendere il dessert lì.

Presero due pezzi di torta e si sedettero a un piccolo tavolo. C’era solo un’altra coppia che si stavano facendo gli affari loro, non li avevano nemmeno notati.

La torta era veramente buona, e dopo un pò di minuti di ridacchiare e arrossire, le cose ritornarono normali.

“Quindi, in totale, quanti animali hai?” Harry chiese divertito dalla lunga lista di animali che Louis disse la sua famiglia aveva

“Non lo so per certo” Louis si grattò il dietro della sua testa “Gli animali sono cresciuti e loro continuano ad aggiungerli ogni volta. Voglio dire, quando me ne sono andato c’erano quattro cani, credo, ma probabilmente ne abbiamo di più ora”

Le sopracciglia di Harry si arcuò “Quattro cani? E continuate ad aggiungerli? Perchè dovreste avere così tanti cani?”

Louis si mosse nella sua sedia, ma tenne il sorriso sul suo viso “Mio padre è un cacciatore”

“E mi dirai che avete venti cavalli?” Harry scherzò

Louis rise “No, non ti dirò che ho venti cavalli” Ad essere onesti, non sapeva neanche quanti ne aveva. Potevano essere più di venti.

“Quindi sei un piccolo marmocchio viziato, non è vero?” Harry rise

Louis rise con lui “Beh, viviamo ancora con i soldi dei nostri genitori. Non vedo che tu abbia un lavoro. O Niall o Zayn. Quindi, non lo siamo tutti?” sorrise

“Okay, okay” Harry si arrese. Era vero che suo padre li aveva lasciati, ed è per quel motivo che si sono trasferiti in America, ma ancora manda un assegno ogni mese anche se non doveva, visto che avevano più di diciotto anni. L’assegno era abbastanza generoso che Gemma e lui non dovevano lavorare, quindi non poteva discutere su quello.

Finirono di imboccarsi l’un l’altro la torta, e anche se Louis pensava che era una cosa di cattivo gusto mangiare il dessert in quel modo, non gli importava. Per la prima volta in vita sua si sentiva completamente e genuinamente felice.

 
*

Il mattino successivo Louis stava bussando ancora alla porta di Harry. Non ricevette nessuna risposta, e quando stava ribussare ancora sentì dei grugniti.

“Non sono ancora le dieci, Max” Harry disse in una voce mattutina, profonda e roca.

Louis sorrise e si avvicinò alla porta “Non sono Max”

Sentì dei rumori e subito Harry stava aprendo la porta, indossando solo dei pantaloni e un gran sorriso stanco.

“Ehi” Harry disse dolcemente

“Buongiorno” Louis sorrise appoggiandosi allo stipite della porta “Sei pronto per il tema?”

“E’ presto” Harry si lamentò

Louis rise, ma lo ignorò “Ho scordato il mio telefono, perchè non ti prepari mentre lo vado a prendere?”

“’kay” Harry si sfregò gli occhi

“La tua porta delle scale è aperta?” Louis chiese

“Si, lo è sempre” Harry disse sbadigliando

“Okay, le prendo. Torno subito” Louis diede un bacino sulle labbra carnose di Harry e Harry sospirò contento.

Dopo aver preso il suo telefono vide che c’era dell’acqua calda nel bollitore. Prese una delle sue tazze e velocemente preparò un tè per Harry.

Quando ritornò alla camera di Harry lo trovò sdraiato nel suo letto con gli occhi chiusi. L’unica differenza era che indossava una felpa adesso.

Louis mise la tazza sul comodino di Harry. Quando Harriy sentì Louis, aprì gli occhi e allungò le braccia. Louis si sedette sul bordo del letto.

“Ho bisogno del bacio del buongiorno” Harry mormorò chiudendo ancora gli occhi

Louis rise “Te ne ho già dato uno”

Harry mise ancora il broncio “Perfavore?”

Louis non potè non accovacciarsi e baciò il suo ragazzo. Il bacio sapeva di dentifricio alla menta.

“Sdraiati con me per cinque minuti?” Louis chiese usando ancora il suo tono lamentoso

Louis rise “Sei davvero appiccicoso di mattino” Ma stava già togliendo le sue scarpe e si stava stringendo nel letto piccolo “Solo cinque minuti, okay?”

Harry si avvicinò a Louis e cadde nelle sue labbra. Mise la sua testa sulla spalla di Louis e chiuse i suoi occhi, respirando il suo profumo “Certo”

Louis incominciò a giocare con i ricci di Harry, e pensò che forse riposare gli occhi per cinque minuti non era una brutta idea.

Si svegliò con un braccio che non sentiva più e un Harry che stava russando vicino a lui. Controllò l’ora nel suo telefono e vide che erano quasi le undici.

Louis sospirò e baciò la testa di Harry “Haz,” sussurrò facendo stirare un pò Harry “Tesoro, svegliati” Louis baciò la sua fronte

Un sorriso sghembo apparve sulle labbra di Harry “Ancora cinque minuti?” Chiese, con la voce mattutina nella sua gola

Louis rise e si districò da Harry “Il tuo tè è diventato freddo”

Harry si sedette e sbadigliò rumorosamente “Facciamo la colazione”

Non appena Harry disse quello, Louis notò quanto era affamato “Okay,” concordo.

 Mentre Harry stava facendo la colazione, Louis aggiunse dell’acqua calda al tè freddo e ne preparò un altro. Diede a Harry quello appena fatto. Harry mise i piatti sul tavolo e cominciarono a mangiare.

“Come fai a svegliarti ogni mattina?” Louis chiese capendo ora quanto fosse stato difficile per lui

Harry rise leggermente “Mi sveglio presto ogni giorno senza problema. Dormo fino a tardi di domenica per riprendermi”

“Quindi ti svegli a mezzogiorno di domenica?”

“No, mi sveglio verso le dieci, ma sei comodo che ho dormito troppo” Harry sorrise

Louis ritornò il sorriso “Quindi è per quel motivo che ti sei lamentato che non erano ancora le dieci quando ho bussato?”

Harry rise “Si, i miei compagni di stanza non possono disturbarmi prima delle dieci”

“Max è quello con i capelli neri?” Louis chiese cercando di ricordarsi i nomi dei compagni di stan-za di Harry, li ha visti solo un paio di volte

“No, Keahu è quello con i capelli neri. Max ha i capelli castani” Harry prese i piatti vuoti dal tavolo

Louis scosse la testa “Okay, quello me lo devi scrivere per me”

Harry rise “E’ hawaiiano” Spiegò

Dopo che Louis aiutò con i piatti, e un pò di lamenti da parte di Harry, stavano finalmente cercando di scrivere il suo tema. Louis era seduto sul letto di Harry, con le gambe incrociate e appoggiato al muro. Harry era sulla sua scrivania, scrivendo nel suo computer.

“Okay, allora… incominciamo con l’introduzione”

Louis rise “Che colpo di scena! Un tema che inizia con l’introduzione!” scherzò

Harry si girò per guardarlo e ghignò “Ehi, lo vuoi scrivere te?”

Louis alzò le sue mani in sconfitta “Leggerò solo questo libro, allora” Prese un grosso libro di sociologia e lo aprì, appoggiandolo sulle sue gambe.

Harry rise “No, perfavore dimmi come iniziare l’introduzione”

Anche Louis rise, “Beh, puoi sempre scrivere una domanda e cominciare da quello. O scrive una definizione e basarti su quella”

Harry annuì e poi trascorse dieci minuti a pensare a una domanda perfetta per iniziare il suo tema.

Tre ore e quattro pause dopo Harry stava iniziando a scrivere la conclusione. A parte le pause, hanno lavorato senza fermarsi. Harry incominciò a chiamare Louis ‘Mr Tomlinson’ quando lo sgridava per volere altre pause.

“…la teoria sociologica moderna deriva dalle fondazioni storiche del funzionalista, quello è Durkheim non dimenticarti di scrivere di lui, Haz, e secoli di confl…” Louis smise di leggere quando il libro gli fu tolto. Guardò su e vide Harry mettere il libro sul comodino. “Perchè non stai scrivendo?” Louis arcò le sue sopracciglia.

“Perchè sono stanco?” Harry sorrise e si chinò per baciare Louis.

Louis lo lasciò fare. Dopo un momento, quando sentì Harry mordere il suo labbro inferiore fermò il bacio ma continuò a tenere le loro fronti insieme “Hai un tema da finire” Disse guardando dritto agli occhi scintillanti di Harry.

“Si, tra un pò” Harry replicò baciandolo ancora ma questa volta più ardentemente.

Louis lo baciò di ritorno.

Harry sentì Louis accarezzare la sua faccia e tirarli incredibilmente vicini. Louis era veramente dolce, Harry sentiva che stava tenendo la cosa più preziosa e fragile del mondo nelle sue braccia. In qualche modo lungo la strada, si sdraiarono e adesso Harry era sopra Louis.

Ogni cellula nel corpo di Harry era così sensitiva, percependo tutto; stava assaporando Louis, sentendo i suoi soffici gemiti, odorando il suo profumo, e sentendo ogni perfetta parte di lui. Le mani di Harry erano su Louis, sentendo i suoi bicipiti definiti e i suoi fianchi soffici. E così erano le mani di Louis, toccando la schiena di Harry e passando le sue dita tra i suoi ricci, tirandone alcuni.

Insieme fecero un movimento improvviso il quale fece convergere i loro fianchi, i loro inguini che si incontrarono duramente. “Cazzo, Harry” Louis respirò prima di rompere il bacio.

“Cosa?” Harry chiese andando per il collo di Louis, Louis chiuse gli occhi strettamente, deglutendo. Con un movimento rapido li fece girare così che lui era al di sopra.

Baciò Harry. Era corto ma altrettanto passionale. “Avanti, tesoro, hai ancora molto da fare” Disse quasi facendo le fusa nel orecchio di Harry.

C’è voluto un sacco di forza a Harry per non farli girare ancora e fare tutte le cose sporche che stava pensando a Louis.

Louis andò a cavalcioni sui fianchi di Harry e con un ghigno sul suo viso leggermente fece rotare i suoi fianchi contro quelli di Harry prima di alzarsi velocemente.

Harry grugnì in risposta “Dispettoso” Ghignò, accettando la mano di Louis offertagli per aiutarlo ad alzarlo

Louis rise “Se finisci velocemente potremmo avere del tempo prima che i ragazzi incomincino a cercarci”

“Okay” Harry concordò dando una stretta al sedere rotondo di Louis.

Ma più forte che ci provò, Harry non potè concentrarsi completamente sul suo tema dopo quei momenti appassionati. Niall lo chiamò chiedendogli dove era prima che Harry scrivesse l’ultimo paragrafo. Tutto quello che Harry ottenne dopo che aveva finito fu un lungo, dolce bacio dal suo fidanzato.

“Andiamo, oppure verranno giù” Louis prese la mano di Harry.

Louis ricevette solo dei lamenti da Harry come risposta.














 
  
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