Ward abbozzò un sorriso. Compì un solo passo nella sua direzione, il che portò le sue mani a tremare violentemente. «Non ti muovere!» ripeté la ragazza. Lui, ovviamente, non la ascoltò e continuò ad avanzare finché non riuscì a farle puntare la canna della pistola sul proprio petto.
«Sparami» esclamò a voce alta. «Fallo e mettiamo fine a tutto questo».
Skye si morse il labbro inferiore così forte da rischiare di farlo sanguinare.
«Spara, Rookie» sussurrò ancora l'uomo, sapendo benissimo quanto quel nomignolo la alterasse. «E' facile, sai? Tu mi odi».
La ragazza deglutì rumorosamente. «Dillo di nuovo e premo il grilletto».
«E' tutto ciò che sto aspettando». Ward fece una pausa, fissandola negli occhi. Nonostante tutto, riusciva ancora ad esserne totalmente schiavo. «Non ho più nulla da perdere» mormorò. «In realtà, non ho mai avuto nulla fino al giorno in cui ti ho incontrata, ma ora... Ora non ho davvero più nulla».
«Ti aspetti che ti compatisca?».
«Pensi davvero questo di me? Sono uno Specialista, Skye. Potrei disarmarti in mezzo secondo e invece sono qui a chiederti di spararmi. E tu ancora non lo hai fatto».