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Autore: Valerie Leyl Alekxandre    20/02/2015    1 recensioni
Ciao ragazzi!
So che non è una buona idea, ma non potevo non pubblicare questa! Mi prenderete sicuramente per una pazza con tutte le long che ho in corso, questa trama mi piace tantissimo! Spero che piacerà anche a voi!
Spero di avervi incuriosito ^^
Avviso: spoiler! Futuro ipotetico dopo la saga di Tartaros
*^*
La storia tratterà di come i ragazzi di Fairy Tail verranno trasportati in un futuro lontano, lontano dal loro tempo e dal loro modo di vivere, in un futuro vicinissimo al nostro, anzi.. nel nostro futuro dove la minaccia 'Zeref' non è ancora stata estirpata. Ma purtroppo tutto ha un caro prezzo. I nostri gildani riusciranno ad abituarsi a questo drastico cambiamento? Ma soprattutto.. riusciranno a riportare indietro la memoria perduta di tutti i loro compagni e alleati?
Un anima dispersa e una promessa da mantenere, vite da proteggere e minacce da cancellare, tutto sotto l'ala protettrice di un destino che si diverte a nascondere segreti e a far patire le persone la mancanza di ciò che a loro manca più di ogni altra cosa.
Nessuno può sfuggire al destino.
*^*
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
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Il secondo primo incontro

-Sembra strano come la vita può cambiare in un solo istante, con un più piccolo gesto o una persona: un
incontro, una parola, un abbraccio, una spalla su cui piangere, una persona con cui sfogarsi o parlare, un
bacio, un sorriso, gli amici; qualsiasi cosa può cambiarti la vita in un solo attimo. E questo non sei a
deciderlo tu, ma il tuo cuore e il TUO DESTINO- una figura incappucciata stava seduta su un muretto in
rovina, facendo andare avanti e indietro le proprie gambe, mentre esponeva i propri pensieri a voce alta
così che una ragazza dai capelli biondi potesse sentirla.
-Per il bene dell’umanità una persona ha deciso di sacrificarsi, lanciando un incantesimo che le è stato
fatale, ma in cuor suo sperava che un giorno avrebbe riaperto gli occhi in un nuovo mondo, in un nuovo
tempo, in un nuovo corpo, per lottare di nuovo insieme ai propri amici contro il male che ancora giace
nascosto agli occhi di tutti- la figura alzò il capo guardando la bionda –Sei pronta per affrontare tutto
questo?- la figura si alzò in piedi senza distogliere lo sguardo dalla ragazza, inclinando il capo sulla sua
spalla destra -Sappi che prima di prendere una decisione, dovrai affrontare una prova che ti aiuterà a
scegliere il tuo destino.
-Cosa intendi dire?! Ehi tu! Non lasciarmi sola! Dove vai?! Rispondimi!- la figura cominciò ad allontanarsi
mentre la ragazza veniva inghiottita dal buio più totale.

La ragazza dai capelli color grano si svegliò urlando.
-Ma dove mi trovo?- al suo risveglio si guardò in torno, per un attimo non riconobbe la sua stanza.
“Lucy! Ma cosa stai dicendo?! Sei nella tua camera! Stupida!” la bionda, resasi conto di dove si trovava,
cominciava una nuova giornata. Si alzò dal letto, prese ciò che le serviva e si diresse in bagno a farsi una
doccia. Dopo aver finito di fare la doccia, la bionda uscì con la sua divisa scolastica: una gonnellina azzurra,
con una camicia bianca e un fiocco azzurro legato al collo e le calze lunghe e bianche.
Aveva tutti i capelli raccolti in un'unica coda laterale, mostrando quanto erano lunghi e il viso leggermente
truccato, adesso era pronta per andare a scuola.
Guardandola sembrava una ragazza molto bella dalle curve generose nei punti giusti, una ragazza per bene
diciamo, ma nonostante l’aspetto esteriore, Lucy in realtà era più una donna che una ragazza, non ha avuto
un passato facile, l’unico motivo per cui andava ancora a scuola “qualche volta” era grazie alla sua amica
Levy.
La ragazza uscì di casa, chiudendo la porta, si diresse sulla strada per andare a scuola.
Quel giorno il cielo era nuvoloso che prometteva un bel temporale, ma Lucy, totalmente persa nei suoi
pensieri, non se n’era accorta, era il primo giorno di scuola, nonostante lei fosse una tipa dura, non voleva
far star male Levy.
“E così si ritorna a scuola.. beh, almeno non dovrò assorbirmi mio padre, sono felice di essermene andata si
casa, la vita voglio dirigermela da sola e non da quel’ avida persona che si spaccia per mio padre”
A interrompere i pensieri di Lucy fu la pioggia che cominciata a cadere impetuosa. La ragazza corse fino al
parco, dove si riparò dalla pioggia sotto un gazebo circondato dai ciliegi.
“Uffa! Come ho potuto dimenticarmi l’ombrello!? E ora come faccio ad andare da Levy? Se non mi presento
mi uccide” la ragazza era così arrabbiata che continuava a imprecare e a sbattere i piedi contro il terreno.
“Va beh, non importa, mi bagnerò” dopo di che la ragazza tornò sotto la pioggia dirigendosi verso la sua
*amata* scuola, alla Fairy Tail Accademy.
-Lu-chan! Lu-chan! Sono felice di vederti! Mi sei mancata tantissimo!- una ragazza bassa, dai capelli color
cielo saltò addosso a Lucy, dopo aver lanciato il proprio ombrello per aria, causando la caduta di entrambe. -Ciao Levy, anch’io sono felice di vederti- con un tono pacato, Lucy rispose alla sua amica.
-Lu-chan! Dai! Metti un po’ di entusiasmo! Anche quest’anno siamo in classe insieme!
-Levy, sono felice di stare in classe con te anche quest’anno, ma ora alzati che mi stai soffocando!- rispose
la bionda con un tono un po’ seccato.
-Uffa Lu-chan! Devi cercare di sorride spesso! Non devi sempre comportarti da scorbutica!- l’azzurra gonfio
le guance alzandosi e aiutando a sua volta la sua amica a tornare in piedi.
-SCORBUTICA A CHI!? VENI QUA LEVY CHE TI FACCIO VEDERE CHI È LA SCORBUTICA!- la bionda si mise a
rincorrere la sua amica fingendosi arrabbiata, ma in fondo era felice di rivederla dopo l’estate, e lo sapeva
bene anche Levy, solo che se lei lo avrebbe ammesso, ne avrebbero pagato le conseguenze il suo orgoglio e
la sua reputazione.
La campana che segnava l’inizio delle ore di lezione suonò, e tutti gli studenti furono costretti a entrare
nelle proprie aule. Davanti alla porta dell’aula della bionda, vi era un ragazzo, alto e dai capelli color
arancio, che salutava da lontano la ragazza.
-Lucy!!! È un onore rivederti dopo tutto questo tempo!- il ragazzo prese la mano della bionda e la baciò.
-Loki, ti conviene staccare le tue labbra dalla mia mano se non vuoi finire male..- ma quando vide che il
ragazzo continuava a baciare la mano, gli diede prima una ginocchiata nella pancia e a seguire una gomitata
dietro la nuca, stendendolo.
-Lu-chan.. non pensi di aver esagerato un po’..?- l’amica appoggiò la propria mano sulla spalla della sua
compagna.
-Non credo, oggi ho fatto anche piano..- rispose pacata la ragazza dirigendosi verso l’ultimo banco in fondo
alla classe.
-Uffa.. non.. ti.. ricordavo.. così.. crudele.. Lucy.. eri così.. gentile- sospirò Loki sdraiato a terra in preda a
spasmi. Lucy alla parola “gentile” accostato al suo nome si girò verso il ragazzo steso a terra.
-Cosa vorresti dire coso?!- la ragazza, sorpresa, ma soprattutto seccata per come Loki avesse preso troppa
confidenza con lei e da come l’aveva giudicata, si diresse verso il suo interlocutore mettendo il piede sulla
testa di lui.
-Ahia! Lucy! Mi fai male!- Loki cercava di togliere il piede della bionda dalla sua testa, ma non ci riuscii.
-Cosa hai detto lurido insetto!?- la bionda schiacciò più la testa del ragazzo a terra.
-Ho detto che mi fai male!
-Questo lo so, volevo che tu mi ripetersi cosa hai detto prima!- la ragazza schiacciò di più, ormai
l’attenzione di tutta la classe era rivolta verso i due.
-Niente! Non ho detto niente Lucy!
La bionda tolse il suo piede dalla testa di Loki e si diresse di nuovo verso il suo banco e si sedette per poi
guardare fuori dalla finestra.
A interrompere i propri pensieri fu l’entrata della professoressa che cominciò a fare l’appello.
-Mi stupisco! Non pensavo che la signorina Heartphilia si sarebbe presentata il primo giorno di scuola!
La ragazza non fece neanche caso al commento della professoressa, si rigirò a guardare la finestra, ma il
rumore della porta che si apriva la fece girare per rivolgere il suo sguardo all’entrata dell’aula. Un ragazzo alto, dai capelli rosa e occhi apparentemente neri, si presentò davanti alla porta.
-Mi scusi per il ritardo professoressa, ma non riuscivo a trovare l’aula.
-Non importa, basta che non succeda mai più in futuro. Ed ora presentati alla classe signorino Dragneel.
Il ragazzo annuì, andò verso la lavagna e scrisse il suo nome, poi rivolse lo sguardo alla classe.
-Mi presento, io sono Natsu Dragneel, spero di fare amicizia con voi.
-Ok signorino, può anche andarsi a sedere adesso, scelga un posto dove mettersi.
Il ragazzo annuì per poi guardare i banchi dei suoi nuovi compagni. Vide una ragazza dai capelli biondi,
raccolti in un'unica coda che guardava fuori dalla finestra. Il ragazzo con passo deciso cominciò a dirigersi
verso il banco vuoto di fianco alla bionda, mentre i suoi nuovi compagni cercavano di fargli cambiare idea per evitare versamenti di sangue inutili.
-Scusami, posso sedermi qui?- il rosato parlò alla ragazza, che guardava la finestra, con un sorriso a
trentadue denti. Quest’ultima si girò verso il suo interlocutore, lo squadrò da capo a piedi un ultima volta
(lo aveva già squadrato quando era entrato in classe) e si rigirò a guardare la finestra.
-Tsk. Fa come ti pare- mormorò la bionda con tono seccato.
Il ragazzo sorrise di nuovo e si sedette di fianco alla bionda. Con l’intenzione di seguire la lezione già
cominciata, ma finì per l’addormentarsi sul banco.
La bionda se ne accorse e cominciò a fissarlo. “come mai si è seduto accanto me? Eppure i “miei compagni”
di classe avevano cercato di dirgli in tutti i modi di non avvicinarsi a me. Ma lui, lo stesso, anche se aveva
visto la reazione degli altri ha voluto sedersi vicino a me.. com’è strano questo ragazzo..”
La bionda, era tanto immersa nei suoi pensieri che non si era accorta che il ragazzo si era svegliato, i due
continuavano a guardarsi negli occhi, poi il rosato fece uno dei suoi sorrisi a trentadue denti rivolgendolo
alla ragazza.
“Perché mi sta sorridendo? Ma è scemo? Io lo guardo in cagnesco e lui mi sorride? Questo è letteralmente
fuori di testa” Lucy, dopo essersi resa conto che il ragazzo continuava a sorridere, si rigirò a guardare la
finestra. A quel punto il suono della campana fece finire la lezione.
“Sono già stufa di stare in classe, tanto non sto neanche attenta a quello che dicono quei damerini” la
ragazza si alzò e si diresse verso Levy.
-Levy, me ne vado, magari torno più tardi se ne ho voglia
-Ma Lu-chan! Mi avevi promesso che saresti venuta a scuola almeno oggi!
-Hai ragione Levy, sono venuta e ora me ne vado.
Senza dare il tempo alla turchina di rispondere, Lucy uscì dall’aula sotto lo sguardo incuriosito di Natsu.
-Buon giorno ragazzi! Sono la vostra insegnante di storia, mi chiamo Giselle Livr e sostituisco il professore
Still Cronch, ha avuto un incidente perciò non insegnerà per un po’ di tempo.
La supplente cominciò a parlare con gli alunni facendoli presentare uno ad uno per cominciare a imparare i
loro nomi.
-Heartphilia-san!- la professoressa non ricevette la risposta dell’alunna che aveva chiamato.
Levy alzò la mano in segno di permesso di parola e la prof annuì. -Scusi professoressa, ma Lucy in questo momento non è in classe, forse rientrerà tra qualche ora se ne avrà
voglia.
-Signorina.. mm.. Mc Garden giusto?- la turchina annuì –Non mi interessa se la signorina Heartphilia non ha
voglia di stare in classe, ma gradirei se qualcuno la andasse a cercare per portarla in classe. Non voglio che
gli alunni vadano in giro per la scuola senza il consenso di un professore o di una professoressa.
-Mi scusi, ma credo che saremo fortunati solo se Lu-chan sia ancora dentro la scuola, non credo che lei si
trovi ancora in questo edificio.
Un ragazzo dalla chioma rosata si alzò e prese la parola –Professoressa sono sicuro che Lucy si trovi ancora
a scuola, non l’ho vista uscire
-Ti ringrazio signorino Dragneel, quindi non le dispiacerebbe se lo mandassi a cercare la signorina giusto?-
senza neanche il dare il tempo a Natsu di rispondere continuò a parlare –Bene, vada, faccia presto, non
voglio avere problemi
-Prof.! Ci posso andare io, ho più probabilità io di riuscire a riportarla in classe e non lui!- la ragazza puntò il
dito contro Natsu.
-Ho detto che ci va Dragneel! Ora spediti Mc Garden altrimenti ti metto in punizione!
-Ma..
-Niente “ma”! Ora siediti!- la professoressa interruppe Levy, dopo di che la ragazza si sedette con il viso
imbronciato che guardava in cagnesco il rosato ancora in piedi dietro il proprio banco.
Il ragazzo dopo la scenata creatosi con la sua compagna e con la prof. attraversò l’aula e uscì dall’aula
“Dove posso andarla a cercare? Non la conosco neanche.. uffa.. va beh, non importa vuol dire che
diventerò suo amico!” preso dall’entusiasmo il rosato si mise a correre per i corridoi, ma non sapendo dove
andare si fermò di nuovo. Cominciò partendo dalla palestra, ma non la trovò, passò poi passò in biblioteca,
dopo aver fatto il giro della scuola, frustrato salì in terrazza e la trovò lì a fissare il panorama dalla ringhiera.
La lunga coda bionda volteggiava leggiadra a causa del vento che soffiava un aria fredda e umida a causa
della pioggia che cadeva repentina fino a qualche ora prima.
La divisa era leggermente bagnata, non abbastanza da diventare trasparente, la gonna volteggiava
leggermente, la pelle candida della ragazza rifletteva quella poca luce che trafilava dalle nuvole e lo sguardo
triste perso nel vuoto.
La ragazza non si era minimamente accorta della presenza del ragazzo, continuava a guardare la distesa
della città immersa trai suoi pensieri e tra i suoi ricordi. Ad un certo punto chiuse gli occhi e respiro
profondamente.
-Hai intenzione di continuare a fissarmi? Marmocchio?
-Il mio nome non è marmocchio! Mi chiamo Natsu! Te l’ho già detto in classe come mi chiamo!- rispose il
rosato con tono offeso e leggermente arrabbiato.
-Ah.. sei tu? Quello che ha dormito tutto il tempo?- disse la bionda con finto interesse –Cosa sei venuto
fare? Ti conviene andare a lezione marmocchio se non vuoi prendere una sgridata dal professore
-Sono venuto per riportati in classe per volere della nuova professoressa! E non chiamarmi marmocchio!
-Ok.. va bene
-Ora andiamo- si girò Natsu nell’intento di tornare in classe. -Hai capito male, non vengo, risparmiati la fatica di venirmi a prendere la prossima volta, non ho intenzione
di tornare, me ne vado a casa tanto che ha smesso di piovere- la bionda si girò verso il ragazzo, distogliendo
lo sguardo dalla città e si diresse verso le scale antincendio per non passare nei corridoi dell’edificio.
-Non ci penso neanche!- dopo di che Natsu prese per il polso la bionda, che non si aspettava questo gesto
da parte del ragazzo e la trascinò nei corridoi, nell’intento di riportarla in classe.
-Cosa stai facendo? Mollami!- la ragazza con uno scatto si staccò dalla presa del rosato e cominciò a
guardarlo torvo –Ti conviene andartene se non vuoi rischiare la pelle marmocchio
-Ho detto di non chiamarmi marmocchio! E tu devi venire in classe con me!
-Sei strano marmocchio..- disse la bionda.
-Perché sarei io quello strano qui?- chiese il rosato con tono offeso alla ragazza, e anche un po’ incuriosito.
-Perché sei il primo ragazzo che mi parla sfidandomi, sarà perché sei nuovo e non mi conosci.. comunque ti
avverto: sta lontano da me se non vuoi cacciarti nei guai
-Ma..- il ragazzo fu subito interrotto da Lucy.
-Hai fegato ragazzo, mi chiamo Lucy, ma penso che tu lo sappia già, ma questo non vuol dire che siamo
amici- disse la ragazza girandosi uscendo dall’edificio tenendo alzata la mano in segno di saluto.
Natsu continuava a guardare la ragazza andar via senza parole, non perché non aveva niente da dire, ma
perché sapeva che in quel momento non sarebbe riuscito a portarla in classe.
“Ho deciso! La farò ricredere su di me! Diventerò suo amico!” e con questo il ragazzo si girò e ritornò in
classe prendendo la sgridata dalla professoressa per non averle obbedito, dopo di che ritornò a sedersi e a
guardare alla finestra, mentre vedeva una figura di una ragazza allontanarsi dall’edificio scolastico.


Nessuno di loro si sarebbe mai immaginato che da quel giorno le loro vite si sarebbero intrecciate di nuovo
dopo tanto tempo, sì di nuovo perché in una vita passata loro erano legati da un profondo legame, da quel
giorno sono stati riuniti un incantesimo e dal destino dove solo la magia e il potere dei sentimenti avrebbe
deciso cosa ne sarebbe stato della loro vita. 









Angolo dell'autrice
Mi scuso già in anticipo con voi, sono sicura che non vi aspettavate che le cose andassero in questo modo, soprattutto il carattere di Lucy, diffidente e duro nei confronti degli altri invece del carattere gentile e solare che aveva nella vita precedente. Però se ho scritto così ci sarà un motivo! ;)
*si nasconde in un luogo sconosciuto per non essere trovata e picchiata*
Vi prometto che sistemerò le cose a tempo debito!
Scommeto che vi state chiedendo cosa ci fa Loki in classe con Lucy e Levy  essendo uno spirito stellare *.* ebbene, fa tutto parte del mio piano eheheh!
Le spiegazioni ve le darò in futuro con i prossimi capitoli <3 . <3 basta che siate pazienti con me TT.TT 
Comunque spero lo stesso che il capitolo vi sia piaciuto nonostante tutto! E spero anche che recensiate il capitolo, accetto consigli di tutti i tipi per migliorare la fic! Se non vi piace ditemi dove migliorare e lo faccio!
Non fate caso al nome del capitolo, ci ho messo molto a dargli un nome, vorrei vedere chi riesce a coglierne il significato, non penso che sia molto difficile ;)
Ringrazio chi ha letto il capitolo precedente e chi lo ha recensito!
Ringrazio gaia21 per avermi convinto a far diventare questa fic una long e ringrazio anche daimler per aver recensito!
Spero di sentirvi in molti!
Ciaooo e a presto!
Mary
   
 
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