Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: WibblyVale    20/02/2015    2 recensioni
Una neonata nell'ospedale di Konoha viene sottoposta ad un esperimento genetico e strappata alla sua innocenza. Crescendo diventerà un abile ninja solitaria, finchè un giorno non verrà inserita in un nuovo team. Il capitano della squadra è Kakashi Atake, un ninja con un passato triste alle spalle che fatica ad affezionarsi agli altri esseri umani. La giovane ninja sarà in grado di affrontare questa nuova sfida?
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'uomo accanto a lei era al suo decimo bicchiere e già dal terzo aveva cominciato a cantare come una cicala. Era un tipo alto e robusto, con corti capelli neri pettinati a spazzola e occhi grigi, troppo piccoli per la sua enorme faccia. Si chiamava Gorou ed era uno dei membri dei piani intermedi della Kumori.
Per Shiori era stato facile intercettarlo in quella squallida bettola e con qualche moina convincerlo a parlare. E come se aveva parlato! Da quanto diceva la Kumori si era guadagnata gli scavi nelle Miniere di Ghiaccio, ma non aveva ancora trovato nessun archeologo. Lui continuava a dire di non sapere molto, ma la ragazza sapeva che nascondeva qualcosa.
"Dev'essere un lavoro davvero interessante il tuo. Tante missioni segrete, dev'essere pericoloso."
Gli sfiorò leggermente il braccio, sbattendo innocentemente le palpebre.
"Si, di pericoli ce ne sono, ma io adoro le sfide. Torno proprio ora da una missione in un paese qui vicino. Ho dovuto affrontare una ventina di uomini. Nessuno di loro ha potuto fare nulla contro di me." si vantò.
Ovviamente mentiva sul numero di uomini, ma non sulla missione.
"Wow devi essere davvero forte! Che tipo di missione era?"
Poteva prenderlo a pugni e fargli rivelare tutto, ma doveva comportarsi come un'idiota. Se l'avesse steso, i capi della Kumori non ne sarebbero stati contenti. Doveva usare l'astuzia.
"Dovevo rubare un oggetto antico, ma non posso dirti molto." fece misterioso, lanciando uno sguardo nervoso alla sua sacca.
Ecco dove si trovava. Perfetto!
"Ehi! Vogliamo un altro giro!" gridò la ragazza rivolgenosi all'oste.
L'uomo le poggiò una mano sulla coscia. Il primo istinto fu quello di dargli un calcio dritto nelle costole, ma si tattenne, decidendo di ritirarsi lentamente con un timido sorriso.
Dopo aver bevuto un altro paio di giri l'uomo si accasciò sul bancone e Shiori si alzò in piedi.
"Dategli una camera, quando si sveglierà vi pagherà sia il conto che il soggiorno."
"Certo Kasumi-sama." disse il ragazzo dietro il bancone accennando ad un inchino.
Lei gli sorrise e raccolse la sacca dell'uomo da terra, poi lasciò il locale.

L'appartamentino che aveva affittato per quel periodo era persino più piccolo di quello di Kakashi. Camera, cucina e soggiorno formavano un'unica stanza, poi in un angolo vi era un minuscolo bagno. A lei però bastava.
Da due mesi quella era diventata la sua base operativa. Il salone era stipato di oggetti che aveva rubato e pergamene che studiava per aumentare le sue conoscenze nel campo dell'archeologia.
Aprì la sacca di Gorou e vi frugò dentro. Era piena di cianfrusaglie e vestiti sporchi, ma sotto tutte quelle cose inutili trovò ciò che cercava.
Si rigirò tra le mani l'oggetto di metallo. Era rotondo, su una delle due facce vi era una scritta che non riusciva a decifrare, mentre l'altra aveva un buco proprio nel mezzo.
Da uno scaffale tirò fuori un oggetto esattamente identico a quello che aveva fra le mani. L'unica differenza stava nella scritta. Non riusciva a capire a cosa potevano servire. Il problema era che non aveva abbastanza documenti su cui basarsi. Per quello era arrivato il momento che la Kumori le facesse la sua offerta.
Dopo il colpo basso che aveva giocato ad uno dei suoi membri, non avrebbe dovuto aspettare molto perché si facessero vivi.
Infatti, il pomeriggio successivo trovò due ninja davanti alla sua porta. Uno era l'uomo del giorno precedente, l'altro non l'aveva mai visto. Era molto pù giovane di Gorou, ma da come si comportavano l'uno con l'altro era chiaro che fosse lui il capo. Era un tipo alto, di corporatura media, con corti capelli biondi e gli occhi verdi.
"Posso fare qualcosa per voi?" chiese Shiori con aria innocente.
"Devi seguirci." ordinò il ninja più giovane.
"Scusa, ma non credo di averne voglia."
"Non rendere le cose più difficili."
Shiori rimase a lungo in silenzio ad osservarli, poi sospirò.
"D'accordo."
Lasciò che le coprissero il volto, ma riuscì ad individuare senza problemi dove la stavano portando.
Dopo circa un'ora raggiunsero il covo della Kumori. Lei fu fatta sedere a forza su una sedia e, finalmente, le tolsero la benda dagli occhi.
La stanza in cui si trovava era piccola e buia. Oltre a lei erano presenti i due ninja che l'avevano accompagnata, tre uomini e una donna. Dal gruppo si distaccò un tipo dal volto amichevole, ma le sue sensazioni non erano per nulla positive.
"Io sono il capo della Kumori, Pawaki.Tu devi essere la famosa Kasumi." constatò con una voce abbastanza stridula per essere un uomo di quella stazza.
"Famosa? No, non credo. Preferisco stare nell'ombra."
"Cosa dovrei fare con te? Mi hai derubato." Si passò una mano sul capo calvo per asciugarsi il sudore.
"Pawaki-sama, in realtà io non pensavo di derubare lei. Io ho derubato il suo sottoposto, che si è fatto abbindolare da un paio di occhi dolci e qualche drink."
Si portò i capelli dietro le orecchie e incrociò le braccia al petto.
L'uomo sorrise, mentre Gorou ringhiò da un angolo della sala.
"Gorou ha fatto un enorme sbaglio e per questo verrà punito." si voltò verso l'uomo. "Sarai esentato dalle missioni e tornerai a lavorare in cantiere, con gli orari che ne conseguono. Ora sparisci dalla mia vista!"
Dopo che il ninja fu uscito, tornò ad osservare la ragazza con grande interesse.
"Perché hai rubato quel cimelio?" chiese.
"Mi interessa la storia e scoprire misteri." rispose indifferente.
"Perché proprio questo mistero?" insistette.
"Perché ancora nessuno ha capito come risolverlo." ammiccò.
"Noi abbiamo un contratto con una persona importante che vuole che ci occupiamo di questa cosa. Rubandomi quell'oggetto mi hai rallentato gli affari."
"Mi dispiace, ma non credo che glielo riconsegnerò di mia volontà."
"Potremmo trovare un accordo." rispose lui.
"Non è in vendita." si impuntò.
"Ultimamente ho sentito molto parlare di te. Sei una ninja abile e te la cavi con l'archeologia. Guarda caso a me servirebbe qualcuno con le tue capacità. Se accettassi potresti continuare a risolvere questo mistero con mezzi più avanzati e fondi illimitati. E io potrei passare sopra al fatto che hai cercato di derubarmi. In fondo Gorou è un'idiota. E' stata colpa mia che mi sono fidato di lui."
"Io lavoro da sola." disse determinata.
"Questa collaborazione sarebbe positiva anche per te. Ci serviamo a vicenda. Io controllo le Miniere di Ghiaccio e l'unico modo per risolvere il mistero, per te, è entrarci. Io però non te lo permetterò, a meno che tu non decida di lavorare alle mie dipendenze."
Shiori finse di riflettere sulla proposta. Gli uomini attorno a lei non erano molto convinti della scelta fatta dal loro capo, ma l'avrebbero accettata. Dopo un tempo sufficente decise di rispondere.
"Ci sto."
Pawaki sorrise.
"Tanoshiji!" chiamò.
Il giovane ninja che era venuto prelevarla si avvicinò.
"Voglio che tu la sottoponga ad un interrogatorio e se risulta pulita, domani avverrà la sua iniziazione."
Il ragazzo annuì.
"La mia iniziazione?" chiese lei preoccupata.
"Si." ghignò il capo. "Haruo Nishimura è un mercante di schiavi che mi ha messo i bastoni tra le ruote. Inoltre mi piacerebbe rilevare la sua attività. Dovrai ucciderlo per me. Quando avrai fatto questo potrai entrare a far parte della Kumori a tutti gli effetti. Hai qualche problema con questo?"
Gli occhi gialli dell'uomo erano pieni di malvagità. Shiori sentì un brivido percorrerle la schiena.
"Nessun problema." disse fredda.

Tanoshiji, che a dispetto del suo nome non sembrava affatto un tipo allegro, l'aveva portata in una stanza con le pareti bianche e l'aveva interrogata per ore, non riuscendo a trovare nessun appiglio contro di lei.
Non era stato semplice però tenerlo fuori dai suoi veri ricordi. Lui era forte e sapeva quali domande potevano rivelare qualche oscuro segreto. Nonostante ciò, il ragazzo non era nemmeno lontanamente al livello di Inoichi. Inoltre lei, in quei due mesi, aveva cancellato Shiori dalla sua mente, diventando Kasumi.
All'inizio era stato difficile, quando stava sola la sua mente andava ai dolci ricordi che aveva della sua famiglia, ma con un po' di autocontrollo e occupando la sua mente con il lavoro, riuscì a dominarsi. Quando l'interrogatorio fu finito, le fu assegnata una stanza all'interno dell'accampamento.
Era composto da una serie di tende e capanne di legno ammassate l'una accanto all'altra, ed era circondato da fili che ne delimitavano i confini. A quanto aveva capito, le capanne erano per i ninja specializzati come lei, mentre le tende erano per quelli dei livelli inferiori. Le Miniere di Ghiaccio erano a cinque chilometri di distanza e le grandi montagne in cui erano situate si stagliavano alte nel cielo.
Tanoshiji la lasciò davanti alla sua capanna e lei entrò. Le sue cose erano già state portate al suo interno e le era stato detto che le ultime rate dell'affitto dell'altro appartamento erano già state pagate.
La casetta era composta da un'unica stanza con un letto, una scrivania e degli scaffali con dei libri. Probabilmente quel posto apparteneva al precedente archeologo, quello che era stato catturato a Suna.
Lei si sdraiò sul letto e si mise comoda. Finalmente, dopo tanto tempo, si permise di ripensare a Shiori e alla sua vita. Chissà come se la stavano passando la sua famiglia e i suoi amici. In quel momento avrebe avuto bisogno di un consiglio del fratello, di una chiacchierata con Yoshino e Tenzo, di guardare le nuvole con Shikamaru e di un abbraccio di Kakashi.
Si strinse le ginocchia al petto, posandovi sopra il mento. Doveva essere forte. Aveva smesso di piangere, ma al petto sentiva una stretta incessate. Più si avvicinava alla Kumori, più tutto quello che era stata svaniva. Doveva diventare spietata. Era un ANBU, aveva già dovuto fare scelte difficili, ma era sempre stata dalla parte dei buoni. Ora non lo era più. Fortunatamente, era abituata a guardarsi le spalle da sola. Tutte quelle missioni in solitaria avevano dato i loro frutti.
Cercò di togliersi dalla testa tutti quei pensieri tetri. Non ne aveva bisogno in quel momento. Doveva rimanere fredda e lucida. Studiò pergamene tutta la sera, addormentandosi solo a notte inoltrata.
I suoi sogni furono costellati dalle facce delle persone che amava. Almeno lì erano ancora tutti insieme.

La casa di Haruo Nishimura assomigliava più ad un castello che ad una villetta. Era circondata da alte mura e delle torri di vedetta stavano ad ogni angolo. Da dove si trovavano Shiori e Tanoshiji praticamente non si vedeva quasi nulla dell'interno.
"Io dovrò valutare il tuo operato, quindi non farò praticamente nulla se non aiutarti ad entrare. Ci sono troppo guardie perché una sola persona riesca a gestirle. Quando ti troverai davanti a Nashimura però sarai tu a dover agire. Il capo vuole vedere se sei davvero disposta a tutto pur di risolvere il mistero. Se fallirai... bè non c'è bisogno che ti dica quali sono i miei ordini in quel caso." le aveva spiegato il ninja qualche ora prima.
Durante il viaggio non avevano parlato molto. Tanoshiji era una persona molto silenziosa e schiva, e a Shiori andava bene così. Aveva potuto studiare il suo compagno di squadra con attenzione. Era puntiglioso e attento ai dettagli, trovava noiosa quella situazione e provava come un senso di urgenza. Era come se quella missione lo stesse distogliendo da impegni più importanti. Inoltre, lei non gli piaceva. O meglio non riusciva a fidarsi.
Coperti dall'oscurità della notte i due ninja si avvicinarono a una delle torrette di guardia. Il biondo lanciò con precisione una corda alla cui estremità c'era una punta di ferro piegata che si andò ad incastrare nel muro della torre.
"Prima tu." ordinò.
Shiori si arrampicò agile e silenziosa, raggiungendo la sommità. Sulla torre vi erano due guardie che non appena la videro tentarono di dare l'allarme, ma lei fu più svelta. Lanciò uno shuriken dritto nel petto della guardia di destra, mentre con uno scatto virava a sinistra. Zittì anche la seconda guardia con un colpo in testa.
Tanoshiji la raggiunse poco dopo.
"Visto, ce l'ho fatta senza bisogno del tuo aiuto." lo canzonò.
Lui sbuffò.
"Pensa a completare la missione."
Con molta cautela scesero nel parco della villa e si diressero verso l'entrata. Davanti alla porta vi era un'altra guardia. Shiori si arrischiò a lanciare pallottole infuocate dalle sue mani, colpendo la guardia in pieno. Sperava che il resto delle guardie sulle torri stesse guardando all'esterno della villa, e non nella loro direzione.
Il suo compagno osservava ogni suo movimento e azione con sguardo critico. Ora ne era sicura, lui sperava che lei fallisse. Se ce l'avesse fatta, avrebbero dovuto lavorare insieme, e lui non si fidava di lei. La ragazza fu colpita dall'intuito del ragazzo. Se in quel momento il suo scopo non fosse stato convincerlo del contrario, si sarebbe complimentata con lui.
Per i corridoi della casa giravano altre guardie. Quanti soldi aveva quell'uomo?
"Di questi mi occupo io. Nishimura si trova nel suo ufficio in fondo al corridoio." sussurrò.
Shiori poteva sentire distintamente il suo obiettivo al di là della porta. Era preoccupato per qualcosa. Forse sospettava che Pawaki voleva farlo fuori. Tanoshiji uscì da dietro il muro affrontando la guardia. Si muoveva velocemente inferendo colpi agili e mirati. Vedendolo in azione capì perché, nonostante la sua giovane età (non doveva essere molto più grande di Shiori), fosse il braccio destro del capo.
La giovane ninja corse verso la porta dello studio e la sbattè con forza. Haruo Nashimura era in piedi, doveva aver sentito i rumori provenire dal corridoio.
"Guardie!" urlò.
"Mi dispiace Haruo-sama, ma non verrà nessuno."
Tanoshiji entrò nello studio urlando.
"Vuoi sbrigarti! Arrivano altre guardie!"
Shiori tremò. Sulla scrivania poco illuminata aveva notato un paio di foto di famiglia. Un bambino stava tra le sue braccia e lui gli sorrideva con affetto. Doveva essere suo figlio. Era così piccolo. Lei sapeva cosa voleva dire perdere i propri genitori, davvero stava per infliggere qul dolore a qualcun altro?
"Kasumi!"
Era un mercante di schiavi. Commerciava esseri umani. Haruo Nishimura non era una brava persona, per quel bambino sarebbe stato meglio crescere senza di lui. Fece uno scatto verso l'uomo e lo spinse contro il muro, bloccandolo con il suo corpo.
"No, ti prego."
Poteva percepire il suo terrore.
"Abbi pietà."
Da Shiori Nara l'avrebbe avuta. Lei voleva con tutte le sue forze risparmiarlo. Kasumi però non poteva permettersi quel lusso. Lei era fredda, calcolatrice e spietata.
Fu quando riuscì a spegnere per un secondo la sua coscenza, a zittire Shiori, che la giovane ninja infilò il kunai nella carne del suo obiettivo. L'uomo si accasciò su di lei, senza vita.
"Ora andiamo!" ordino Tanoshiji dietro di lei.
Shiori cercò di scuotersi e lo seguì. Corsero lungo i corridoi affrontando le guardie che si trovarono davanti. Non fu difficile uscire dalla casa. La ragazza si sentiva la testa pesante e un forte senso di nausea alla bocca dello stomaco. Aveva appena ucciso un uomo a sangue freddo, ora non si tornava più indietro.

I due ninja si stavano riposando davanti ad un piccolo fuoco avrebbero ripreso il viaggio nel giro di poche ore. Dopo aver buttato un altro pezzo di legna tra le fiamme, Tanoshiji si rivolse a lei.
"Sei ufficialmente un membro della Kumori ora." la informò, senza una particolare intonazione della voce.
"Fantastico." non potè fare a meno di suonare sarcastica.
"Credevo che, dopo aver sterminato i tuoi compagni, fossi fredda come il ghiaccio, invece sembra dispiacerti." constatò.
"Quelli mi avevano fatto del male, se lo meritavano."
E poi non l'ho mai fatto!
"Anche quell'uomo."
Stava cercando di consolarla?
"Aveva un figlio."
"A volte è meglio non avere un padre, se il tuo è un gran bastardo." ringhiò a bassa voce.
Stava provando un forte dolore. Forse suo padre gli aveva fatto del male.
"Comunque l'importante è che tu abbia eseguito gli ordini. La prossima volta non esitare." disse cambiando argomento.
"Non lo farò."

Kasumi fu accolta da suo nuovo capo come una figlia. Era davvero felice di averla nella sua organizzazione. Lei festeggiò con loro per tutta la sera, poi scusandosi si ritirò nella sua capanna.
Si lasciò cadere sul letto con gli occhi rivolti verso il soffitto. Aveva tanta voglia di vedere almeno Tenzo, ma ancora non poteva organizzare un incontro. Doveva aspettare di avere la piena fiducia dell'organizzazione e ancora non l'aveva.
Alcuni dei collaboratori più fidati di Pawaki la guardavano con sospetto e l'avrebbero fatto ancora di più se fosse sgattaiolata via senza una ragione.
Gli occhi spaventati e la disperazione di quell'uomo le tornavano alla mente, torturandola. Che sciocca che era stata a pensare che sarebbe potuta tornare a Konoha senza sporcarsi troppo le mani.
"Torna a casa il prima possibile." le aveva detto Kakashi. Non aveva messo in conto, però, che lei sarebbe potuta diventare una persona diversa, una persona che non avrebbe amato. Oppure si. A volte era difficile capire cosa il ninja dai capelli argentati pensasse.
Le mancava così tanto.
Le mancavano tutti.
Si rannicchiò nel letto cercando di addormentarsi. Quando finalmente ci riuscì il figlio di Nashimura visitò i suoi sogni.
Correva per la grande casa vuota chiamando a gran voce il padre. Shiori voleva aiutarlo, ma non poteva. Lei era impegnata nell'ufficio del mercante. Stava estraendo il coltello dal corpo esangue dell'uomo.
Gli incessanti urli disperati del bambino continuavano a raggiungerla. Lei uscì indifferente dalla finestra, lasciando l'uomo riverso sul pavimento e il figlio a piangere per lui.







Angolo dell'autrice.
Ciao!!!
Allora cosa ne pensate? Un tantino tetro il finale? Scusate ma non ho trovato di meglio...
Il mio desiderio sarebbe quello di riuscire a pubblicare almeno due capitoli a settimane, ma al momento sembra che mi sia impossibile. Quindi, credo che per ora continuerò a pubblicare un capitolo alla settimana, probabilmente al sabato o al giovedì :)
A presto!!!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: WibblyVale