Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: extraordinharry    22/02/2015    16 recensioni
La sfiga è la mia compagna di vita. Sono quel tipo di persona che se schiacciasse nell’opzione “hai dimenticato la tua password?” otterrebbe come risposta “cazzi tuoi”. Mai vinto nulla, mai eccelso in qualche disciplina, mai arrivata ai traguardi che mi sono imposta. Tanto che mi sono stancata e ho smesso di sperare nelle cose.
-
Tiro fuori il telefono dalla tasca, proprio nello stesso esatto momento in cui lo sento vibrare. Un nuovo messaggio.
Numero sconosciuto: Ash, c’è una grandissima gnocca davanti a me con un culo che porca troia, ci farei bungee jumping!
Rimango interdetta qualche secondo. Cosa?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6. Mc Donald’s
[(parapapapàààà I'm lovin' it!)→ parentesi che non c'entra nullaaa]
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
No, Mary, no.
Tu non lo farai, hai capito? Dov’è andato a finire il tuo autocontrollo? Vuoi per caso fare la persona debole e cedere?
Cammino più velocemente con lo sguardo incollato al marciapiede, tentando di non sollevare gli occhi, perché quello che potrei vedere sarebbe capace di distruggere tutte le mie idee e buoni propositi.
No, brutta stronza non farlo!
Ma lo faccio. Distolgo lo sguardo dall’asfalto e mi concedo un’occhiata alla mia destra. Ed eccola lì, quell’insegna colorata e luminosa che potrebbe illuminare anche il buio dell’inferno e dare calore a un’anima ghiacciata e in balia del gelo.
Due parole, nove lettere, un cognome, un pagliaccio: dille e sarò tua. Mc Donalds. Il luogo in cui i sogni diventano realtà, dove l’odore di fritto non ti darà mai fastidio perché insomma, non può darti fastidio l’odore di un Mc Chicken appena fatto.
Sento un dolore al cuore. Mc Chicken.
«No, io non entrerò!» grido pestando un piede per terra, ma mi accorgo di essere già in mezzo alla strada e di stare attraversando.
Un clacson suona violentemente. «Levati dal cazzo!» mi urla un educato cittadino australiano.
«Ma l’educazione ce l’hai in culo, coglione?» gli urlo in risposta.
Sono davanti al Mc Donalds e la fame mi divora.
Okay, no, basta. Devo distrarmi.
Afferro il telefono e compongo il numero di Mr. Kiwi. Aspetto qualche secondo. Uno squillo. Due squilli. Tre squilli.
«Mary?» mi risponde e lo sento chiaramente masticare.
Rimango in silenzio.
«Mary, ci sei?» chiede ancora.
Faccio un respiro profondo. «Stai mangiando.»
«Non capisco se sia un’arguta constatazione degna di premio Nobel o una domanda formulata male.» deglutisce.
L’odore di fritto mi arriva al naso e respiro a pieni polmoni. Beh, sarebbe difficile che non mi arrivi viste le dimensioni. «E’ una constatazione incazzata.»
«Perché non potrei mang…»
«Distraimi, ti prego. Distraimi perché altrimenti io entro dal Mc Donald’s e faccio pazzie.»
Silenzio. Poi il rumore di una cannuccia che risucchia. «Del tipo?»
«Era un fottuto modo di dire, va bene?» sbraito. Una vecchia mi passa accanto guardandomi male. «E lei cosa vuole? Vada a leggersi il nuovo numero di Famiglia Cristiana e non mi…»
«Okay, calmati.» mi interrompe. «Non ho capito il fulcro di questa conversazione. Perché non puoi entrare da Mc Donalds?»
«Perché altrimenti ingrasso! Più di quanto non lo sia già!» Insomma, è così ovvia come cosa. Come può non arrivarci?
«Ma se ti senti grassa, non credi che la soluzione migliore sarebbe fare un po’ di sport e regolare la tua alimentazione?»
Cosa ha osato dire? «Io davvero le odio le persone come te, lo sai?»
«Cosa ho detto di sbagliato adesso?!»
Faccio un respiro profondo. Odore di croccante cotoletta di pollo dorata, adagiata su un letto di pane morbido, con lattuga fresca appena raccolta e salsa… salsa bianca, qualsiasi essa sia è fondamentale per il panino. «Perché la gente ogni volta che dico “voglio dimagrire”, mi risponde che devo fare sport e regolare l’alimentazione?!» sbraito.
Silenzio. «Beh, vediamo, forse perché è la verità?»
«E se io non volessi fare sport? Oh andiamo, a tennis non riesco nemmeno a fare un servizio perché non colpisco la stessa pallina che mi lancio da sola. Non so nuotare. Non so andare in bici. Il basket è una leggenda metropolitana per me. Il calcio è un qualcosa che spero di non trovare nemmeno all’inferno.» faccio un lungo elenco continuando a camminare davanti alle porte a vetri del Mc Donald’s.
Kiwi mastica, mugugnando. «Mike levati quelle cannucce dalle narici, che schifo!» una pausa. «Non vorrai rimetterle nei vassoi di Luke e Ashton…» il suo tono di voce è sempre più schifato.
Senza pensarci due volte entro dentro il fast food e con passo spedito vado in fila.
Nel mio orecchio Kiwi continua a parlare con l’amico. «Ma perché devo andare di nuovo io a fare la fila?» altra pausa. «Vi odio tutti. Ash accompagnami!»
Mi guardo intorno, notando il fast food poco pieno tutto sommato. Osservo le casse: due aperte. In una ci sono solo un ragazzo e una ragazza, perciò mi accodo.
«Eccomi, scusa.» dice Kiwi. «Comunque, non esistono solo quegli sport. Mai provato con la corsa?»
«Odio tutto ciò che implichi il movimento eccessivo, okay? A parte l’aprire il frigo o fare sesso con Adam Levine.» un ragazzo in fila si volta verso di me e mi guarda con un sorrisetto ammiccante.
«Allora tieniti il tuo grasso, melanzana, cosa ti devo dire?»
«Stai dicendo che sono grassa, scusa?»
«Beh no… cioè, l’hai detto anche tu prima… ma io…»
«Sai cosa? Adesso mi prendo una bella insalata dal Mc Donald’s e te lo faccio vedere io chi ha il grasso qui, hai capito?»
Chiudo la telefonata e poggio violentemente le mani sul bancone. Un cassiere del Mc Donald’s mi guarda stranito. «Sal…»
Non lo lascio nemmeno finire. «Due Mc Chicken, un Crispy Mc Bacon e tre pacchi grandi di patatine.» dico tutto d’un fiato, accorgendomi solo in questo momento di essere rimasta l'unica in fila.
Il ragazzo annota alla cassa, poi mi guarda. «Anche maionese e ketchup?» domanda.
Lo guardo come Sasha Grey guarderebbe una qualsiasi persona dopo averle chiesto “sei vergine?”. «Ovvio che no, sono a dieta!»
Il ragazzo trattiene una risata, mi porge lo scontrino e una volta pagato va a ritirare tutta la roba ordinata. Infila tutto in una busta e con timore mi augura un “buon appetito”.
«Ah finalmente, volevi ordinare anche un maiale arrosto?» sento chiedere alle mie spalle.
Quando mi volto, un ragazzo alto come un palo mi sovrasta. Non mi sono nemmeno accorta del suo arrivo, visto che fino a cinque minuti fa ero l'unica persona in fila. Ha i capelli neri, la pelle un po’ abbronzata e gli occhi… a mandorla. Sembra cinese, ma al tempo stesso la pelle suggerisce tutto il contrario.
«E tu che diamine vuoi, scusa?» rispondo nel modo maggiormente sgarbato che mi viene.
«Oh, ti prego, non mangiarmi!» ridacchia con un suo amico che noto solo ora. Ha i capelli biondo miele, lunghi e orribilmente spettinati. Dovremmo firmare una petizione chiamata “fai capire anche tu che c’è differenza fra capelli spettinati ad arte e capelli spettinati in stile non mi passo il pettine da quando i dinosauri giocavano a risiko nella giungla”.
Inizio davvero a irritarmi. Non siamo per caso in un paese libero, nel quale ogni individuo ha il libero arbitrio di strafogarsi di cibo fino a morire d’overdose?
«Cosa fai, ti sposti dalla cassa e ci lasci ordinare o…?» continua Chin Chon Chan.
Gli punto un dito contro. «Per tua informazione, io mangio quello che voglio, ci siamo capiti?»
«Certo, certo. Il mio era solo un consiglio.»
Lo squadro da capo a piedi e con dolore devo ammettere che ha un gran bel corpo. Quel tatuaggio indiano sul braccio non mi piace un granché, ma immagino sia un marchio della sua tribù indo-asiatica. «Senti, Muraglia Cinese, i consigli dalli al tuo amico con il nido di rondini su quella zucca vuota, capito?»
PSY mi si avvicina minacciosamente. «Come mi hai chiamato?»
«Perché non ci balli Gangnam style?» incrocio le braccia e gli sorrido strafottente.
«Lo farei se il tuo culo grasso non occupasse tutto lo spazio.»
Spalanco la bocca, mentre il suo amico scoppia a ridere e mi sorpassano tranquillamente per ordinare. Afferro la busta con i miei panini, mugugnando insulti verso quei due ragazzi maleducati.
Mentre sto uscendo, sento una voce lontana sovrastare tutto: «Che schifo, ho bevuto coca cola con il tuo liquido nasale?!»
Che gente.
 
Mangiare tre panini per strada mentre cammini verso casa è forse una delle cose meno eleganti che qualcuno possa fare, soprattutto una ragazza. E soprattutto se parliamo dei panini di Mc Donald’s.
Ancora di più se il panino si sfascia e cade un pugnetto d’insalata con salsa bianca sulla testa di un cane. Ma insomma, io mica l’ho fatto apposta!
Una volta a casa, ignoro Harry in salotto e mi precipito in cucina. Liam sta rovistando nel frigo. «Ehi papà.»
«Ciao bionda.»
«Ma veramente io sono castano-rossa…» rispondo leggermente confusa.
«Scusa, stavo pensando alla birra.» ammette.
Sospiro e mi siedo, tirando fuori i pacchi di patatine. «Papà mi passi del ketchup o della maionese?»
Liam fruga in un cassetto e poi si volta mostrandomi il tubetto giallo e il tubetto rosso. «Quale dei due?» domanda con aria terribilmente seria.
Ci rifletto 0,2 secondi. «Tutti e due, fanculo.»
Poggia le due salse davanti a me per poi ammonirmi debolmente: «Non dire parolacce.»
Verso i tre pacchi di patatine su un piatto e spruzzo sopra maionese e ketchup, abbondando. In qualche modo dovrò sfogare i dispiaceri di questa vita, no? E quale modo migliore del cibo.
«Cosa fai, Liam?» chiedo dopo un po’.
Mio padre indossa una canottiera bianca, dei bermuda arancioni e delle infradito, ed è da quando sono entrata in cucina che la sua testa rasata e contornata da ciccia è affacciata dentro il frigo come se volesse cercare un passaggio per Narnia. O una passaporta per Hogwarts. Dipende dal fandom, insomma.
«Cerco qualcosa che possa sostituire le mie birre.»
«Papà, lo sai che non troverai mai nulla, vero?»
«Ah, intelligente come il padre!» e afferra una bottiglia di birra, per poi stapparla con i denti e tracannare un sorso abbondante.
Erano belli i tempi in cui mio padre era una pop-star famosa, ambita da tanta fauna femminile (e non) e con una vita sana. Ma soprattutto era bello quando la birra non era l’unica felicità di mio padre.
«Liam.» lo richiamo.
Lui smette di accarezzare la bottiglia di birra. «Dimmi Heineken.»
«Mi dirai mai com’è finita la tua carriera musicale?»
Liam strabuzza gli occhi e scuote la testa, grattandosi elegantemente il fondoschiena. «Forse, ma non è ancora tempo.» un lungo sospiro. «Ah, i bei tempi.»
 
00.00
Melanzana, sei sveglia?

Il trillo del telefono mi fa scattare sul letto e decido che non risponderò a nessun messaggio, fatta eccezione per Adam Levine che vuole sposarmi. Quando vedo “numero sconosciuto”, alzo gli occhi al cielo.
No, sto dormendo., rispondo.
E cosa stai sognando?
Dalla camera accanto sento Harry ancora sveglio. «Sono una pietra che rotola nel nulla, sono una margherita che giace su un prato…»
Avrà dimenticato la fase San Francesco D’Assisi per tornare alla corrente hippie. Dovrei dire a papà che suo figlio fuma erba, ma ho il terrore che possano iniziare a fumarne insieme e in questa casa rimarrei l’unica sana di mente.
Sogno di aprirti e sbudellarti.
Mh, che cosa sexy.

Aggrotto la fronte e sto per bloccare il telefono quando arriva un altro messaggio. Non puoi avercela con me per stamattina, dai.
Non ce l’ho con te, Kiwi, è ovvio!

«Ah, se solo i cammelli avessero un’anima. Probabilmente non prenderebbero in giro i dromedari che hanno una sola gobba.» mio fratello è partito per Cannolandia.
Non mi accorgo del nuovo messaggio arrivato, per questo mi stupisco nel sentire il telefono vibrare nelle mie mani.
"Numero sconosciuto ti sta chiamando."
Sbuffo e rispondo. «Cosa c’è?» tento un tono di voce irritato.
«Non mi rispondi.» spiega con voce assonnata. «E prima di dormire volevo chiarire questa storia.»
«Non c’è niente da chiarire.» scivolo sotto le coperte. «Sono stupida, lasciami stare.»
«Mary.» mi rimbecca in un tono di voce che mi ricorda quello che dovrebbe assumere ogni tanto Liam. «Sappi che l’aspetto fisico non è tutto. Colpisce più un cervello brillante e sveglio che un corpo magro e snello.»
Rido sarcasticamente. «Voi ragazzi non la pensate così.»
«E’ vero – ammette – ma io la penso così. Per quanto possa interessarti. E sappi che per qualsiasi cosa, io sono qui. Dietro un telefono, ma ci sono.» aspetta una mia risposta che non arriva. «E come sport puoi sempre praticare il sesso: funziona.»
Sorrido nel buio della mia camera. «Idiota.» lo apostrofo.
«Buonanotte, melanzana.»
Nonostante ciò, mi ritrovo a sospirare comunque, per niente convinta dalle sue parole.


 
AAAAIEEEEEEEEEAH
 No, parliamo del fatto che io dovessi aggiornare più di un’ora fa ma ho sognato una cosa assurdissima e ho avuto bisogno di tempo per riprendermi dall’incubo. Vi giuro, ho ancora il batticuore. Aiuto. Era uno di quegli incubi che non riesci a distinguere dalla realtà.
….
….
Okay, mi calmo. Vediamo il lato positivo: mi ha dato l’idea per una one shot. La cosa positiva riguarda solo me e non voi che ve la ritroverete su efp e alzerete gli occhi al cielo dicendo “eh scallonisi”.
Cooomunque, visto che è successo in questo capitolo? Calum e Mary erano nello stesso posto e bom, non so come definire la cosa. Se non strana.
In caso ve lo steste chiedendo: facciamo finta che non riescano a riconoscere le loro voci okay? Ahahha
Vabbè che molto spesso le voci tramite telefono sono diverse(?)
Per il resto boh, sono in grande difficoltà con questa ff perché è difficile da mandare avanti senza cadere nel banale e ho un po’ paura di scrivere schifezze che vi facciano cagare, quindi idkkkkkk
Grazie, come sempre, a chi legge e trova il tempo di lasciare un commento. Vado subitissimo a rispondere alle recensioni dello scorso capitolo (:
Per qualsiasi cosa mi trovate su:
Facebook – Mary Domenicadagosto
Twitter – @cucchiaia
Ask.fm – @cucchiaia
Wattpad – cucchiaia
Ve se ama, nenne, hasta luego!
#STAYSTRONG (ieri ho vinto due partite di RisiKo, sono una conquistadora nata)
   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: extraordinharry