This
Crazy Love
Capitolo
9- Kiss-Kiss-
Bang-Bang
Annie
mette il Dvd nel lettore, mentre io inizio a escogitare un piano per
far morire
di invidia questo broccolone di fianco a me. Devo dire che quelle due pazze, questa volta,
hanno avuto davvero
un’ottima idea. E che diamine! E’ da un mese e
mezzo che io e Orlando ci
conosciamo e, ormai, non posso più negare di essere cotta
… stra cotta di
questo deficiente così … bello, così
dolce e … così stronzo anche, sì va
bene,
so che avete capito: sono innamorata di lui, okay? Recepito il
messaggio? Va
bene, la smetto di delirare. Meglio concentrarmi sul film e sul mio
fangirlamento totale su Mr DiCaprio. Che poi, a dirla tutta, non mi
piace
nemmeno un po’ questo Leonardo. Nel senso, è
carino sì, un bravo attore e tutto
quanto, ma non mi dice nulla.
Io
: Inizia, inizia, inizia!!
Orlando:
Sì, l’abbiamo capito, non c’è
bisogno di urlare, sai?
Io
: Sììì invece! E’ il mio
film preferito! Il mio attore preferito! E’ il …
mio
tutto preferito!
Sono
o non sono degna dell’Oscar, eh?
Orlando:
Non sapevo che … uscissi pazza per … questo film,
non me l’ avevi mai detto.
Io:
Esco pazza per DiCaprio, soprattutto!
Orlando:
*sbuffa* Sì, ma non … ho detto questo! Che
c’entra?
Io:
Sta zitto, ti prego. Voglio seguire il film.
Alla
fine fa come gli ho ordinato, non senza aver sbuffato altre tre,
quattro volte
naturalmente. Si vede lontano un miglio che è infastidito.
Beh, mio caro, mi
hai fatto morire di gelosia con quella barbie ossigenata dei miei
stivali,
quindi ora tocca a me. Che poi, non ho capito … è
geloso? Prova qualcosa per
me? Mamma mia, una storia più pazza di questa non credevo
potesse esistere. E
appena il viso angelico di Jack appare sullo schermo, ecco che
….
Io
: Ahhhh!!!!! E’ lui!!! E’ luiii!!!
Mi
metto a urlare e a saltare come non ho mai fatto in tutta la mia
esistenza e,
soprattutto, come non farò mai più. Mi rendo
conto di sembrare una completa
disagiata mentale. Per non parlare del mio povero imbarazzo, il quale
aumentata
a dismisura quando i miei occhi s’incontrano con quelli
sconvolti e spaventati
di Orlando. Ma che ha da guardare? Non ha mai visto una ragazza
scoppiare di
euforia per una celebrità? Va bene, forse ho esagerato un
po’. Però adesso ha
capito che amo Leo alla follia, oppure si è semplicemente
reso conto che sono
matta da legare e, perciò, inadatta come babysitter di suo
figlio e quindi sono
prossima al licenziamento. Dimentico che è un uomo, e che
quindi ,sicuramente,
non starà pensando a nessuna delle mie tragiche vicende:
loro non pensano.
Flynn:
Rachy, ma che hai? Sei diventata tutta matta!
Io:
Oh, sì, scusami, tesoro mio. E’ che …
sono follemente innamorata di quel
ragazzo che vedi ora in tv, visto quant’è bello?
Quindi non posso fare a meno
di manifestare a tutti voi questo mio amore incondizionato che sento
per lui.
Orlando:
Mi stai spaventando il bambino.
Io:
Sì, me ne rendo conto.
Torniamo
a guardare il film, dimenticando completamente la scenata euforica di
prima.
Almeno io cerco di cancellarla dalla mia storia, gli altri non so cosa
stiano
facendo. Annie e Carol sanno che sto fingendo alla grandissima. Flynn
sembra
abbastanza shoccato, povero bimbo. E Orlando … beh,
è un misto di terrore, stupore
e … invidia. Sì, sei invidioso mio caro Bloom.
Confessa! Sì, okay, non lo farà
mai. Oltretutto non ne avrebbe motivo, giusto? No. Io sono soltanto la
babysitter di suo figlio, forse ex, e nient’altro. Non
significa nulla il fatto
che mi stia cingendo la vita con un braccio e sia praticamente
attaccato a me,
stretto stretto al mio corpo. No, nulla. Siamo semplicemente un capo e
la sua
dipendente. Niente di anormale tra di noi. Dopo circa due ore di film,
ci
rendiamo conto che il piccolo Flynn si è addormentato.
Orlando:
vado a metterlo a letto
Annie:
no! Fermo, fermo!
Carol:
Lo portiamo noi, tu sta tranquillo. Goditi il film insieme a Rachy.
Orlando
annuisce e ritorna nella posizione di prima, cingendomi il corpo con un
braccio. Ma perché, santo piripillo perché?! Mi
tratta come se fossi di sua
proprietà, eh in effetti lo sarei, cioè sono la
sua babysitter, ehm voglio
dire, di suo figlio, ma questo non significa che dobbiamo stare
così
appiccicati e … al contempo non chiarire tutta questa
situazione.
Annie
e Carol si alzano per prendere in braccio il piccolo e, in quel
momento,
intravedo, sullo schermo della tv, la scena in cui Jack e Rose fanno
l’amore in
macchina. Io e l’attore ci guardiamo contemporaneamente e,
subito dopo, ci
voltiamo dall’altra parte, più imbarazzati che
mai. Accidenti, credo di esser diventata
rossa come un peperone. E Orlando … penso che anche lui si
sia imbarazzato da
morire. Ma non è tutto: inizio a tremare senza nemmeno
capirne il motivo. La
mano di Orlando è ancora lì, ferma sul mio fianco
e, anzi, la sua stretta si è
fatta anche più forte di prima.
Orlando:
Non ti metti più a urlare come una ragazzina impazzita?
Io
: Io non ho … uhm, sì, okay. Hai ragione, mi sono
comportata da vera pazza. Me
ne rendo conto.
Orlando:
ti … ti piace così … tanto?
Io
: chi?
Orlando:
come chi? Leo … Leonardo!
Io:
Ah. Uhm … sì, mi piace tanto *menti.menti.menti!!*
Silenzio.
Non sento nient’altro. Credo ci sia rimasto addirittura male.
Non oso alzare lo
sguardo su di lui per accertarmi che sia realmente infastidito, ma
d’altra
parte sono super curiosa. Conto fino a tre e poi, armandomi di
coraggio, decido
di voltarmi verso Orlando. E … porca miseriaccia, siamo
troppo vicini. E quando
dico troppo, è TROPPO. Praticamente se mi avvicino ancora
posso perfino
sfiorargli la bocca con la mia. Mi sento male. Malissimo. Qualcuno mi
aiuti.
Orlando:
Tutto bene? Sembra che … tu stia … per vomitare.
Io
: *sguardo da annoiata* vomitare? Oh porca paletta. Voi uomini.
Orlando:
Cosa? Scusami, non solo che mi preoccupo per te!
Io:
Sì, ma … non ho la faccia di una che sta per
vomitare! E andiamo, Bloom!
Orlando:
Beh, per me sì. Ti chiedo, gentilmente, se almeno potresti
evitare di dare di
stomaco su di me.
Io:
Tu sei tutto scemo.
Orlando:
E tu una rompiscatole.
Io:
Fammi guardare DiCaprio, và!
Orlando:
Fanculo tu e lui!
Io:
Cafone! Sei un cafone! Ora che diavolo ti ha fatto Leo?
Orlando:
Possiamo seguire il film? Non vuoi guardare il tuo … attore
preferito? Il tuo
film preferito? Il tuo … cazzo di tutto preferito?
Cazzo
di tutto preferito?
Io:
Eh? Ohh, ma Bloom Bloom Bloom! Non dirmi che sei … geloso,
eh.
Orlando:
cosa? Ma fammi il piacere! Geloso di cosa?
Io:
Beh, dal tono che hai usato … forse me lo sarò
immaginato, sì … sarà così.
Non
farci caso.
Orlando:
Io … ricordo solo che alcuni giorni fa, tu morivi di gelosia
perché io ho
portato a cena una donna!
Io:
chi? La barbie babbana? Ma per favore! Quella non susciterebbe invidia
nemmeno
a uno spaventa passeri! A proposito, come mai non l’hai
più portata? Ti ha
mollato?
Orlando:
No, sono stato io a mollarla. Non mi interessava più. Ora ne
ho un’altra, se
proprio t’interessa l’argomento.
Un’altra?
Un’altra cosa? Un’altra barbie? Un’altra
meretrix? Un’altra Barbie meretrix
babbana??!
Io:
Ah si? E come si chiama?
Orlando:
Barbie due, per quel che te ne riguarda.
Io:
Barbie due? Ah ma c’era d’aspettarselo. Non sei in
grado di trovare una donna
con le palle.
Orlando:
di certo non è mia intenzione trovarmene una con le palle,
perché in tal caso
non sarebbe proprio “una donna”
Io:
Ah Ah Ah! Spiritoso! Io dicevo con le palle in un altro senso!
Orlando:
Una … una come te, per esempio?
Io:
Come me? Perché io come sono?
Orlando:
con le palle.
Io:
Non sono un trans, ti prego dimmi che non l’hai pensato!
Orlando:
No, cucciola … no. *sorride*
Cu
… cucciola? Oh mio Dio! CALMATI CUORE DI RACHY, CALMATI!!!
Orlando
porta una mano ad accarezzarmi dolcemente il viso, gesto che mi ha
lasciato di
sasso. Non mi aspettavo mica che, nel pieno di un battibecco, alzasse
la mano per
accarezzarmi! Poi ditemi come posso stare calma! E’
impossibile in questa
situazione del cavolo!
Io:
non chiamarmi cucciola, okay?
Orlando:
Perché?
Io:
Perché dovresti?
Orlando:
Boh, non saprei. Ti guardo e … mi viene spontaneo chiamarti
cucciola.
Io:
Chiama una delle tue Barbie così, non me. Intesi?
Orlando:
Ma …
Io:
Ma niente! Zitto e fammi vedere il mio Leo!
Finalmente
riesco a stizzirlo una volta per tutte! E Dio mio, che
cos’è quest’uomo! Che
vada a fare il dolce con le sue donne! E mi lasci in pace una volta per
tutte!
Vorrei solo che mi spiegasse per quale diavolo di motivo si comporta così con me, se
poi esce con quelle meretrici ossigenate!
E adesso … chi cavolo sarà questa sua nuova
barbie? Oh accidenti, ma che m’importa?
Saranno fatti suoi! Però se la porta a cena, saranno uccelli
senza zucchero per
tutti! Visto com’è andata l’ultima
volta, non credo abbia voglia di organizzare
un’altra serata in dolce compagnia. Giuro che questa volta
gliela strangolo!
Okay,
Rachy, adesso non solo sei gelosa, ma decisamente assetata di sangue,
anzi di …
bionde ossigenate, babbane e quanto altro!!
Il
giorno seguente, al mattino mi sveglio con il braccio di Orlando
intorno e,
strabuzzando gli occhi, inizio a chiedermi cosa diamine sia successo.
Mi rendo
conto che ci siamo addormentati guardando il film … in
effetti, quel diavolaccio
di Titanic è più lungo dell’Odissea! Ma
accidenti, quindi abbiamo dormito
insieme? Tutta la notte? Abbracciati? Stretti stretti? OH MIO DIO!
D’improvviso
sentiamo un rumore assordante prevenire vicinissimo alle nostre povere
orecchie! Orlando si sveglia di soprassalto facendomi quasi cadere dal
divano,
mentre io guardo seccata quelle due idiote di Annie e Carol.
Annie:
Awww avete dormito insieme!
Carol:
come due teneri piccioncini!
Flynn:
Uffa! Volevo dormire anch’io con voi!
Annie:
E piccolo, queste sono cose da grandi, tu non puoi capire. Forse tra
qualche
annetto.
Orlando:
La smettete di sconvolgermi l’erede?
Carol:
Comunque, ha chiamato quell’imbecille del tuo amichetto.
Orlando:
quale amichetto imbecille?
La
guardiamo tutti quanti stupiti. Di quale amico stava parlando quella
pazza?
Carol:
Di Christian! Di chi sennò?
Orlando:
E sarebbe imbecille?
Carol:
Esatto!
Orlando:
E per quale motivo?
Carol:
Perché prima mi ha sedotta e poi abbandonata!!
Orlando:
Ahh, io pensavo avessi fatto tutto da sola.
Io:
Ti prego, Orlando. Non la provocare, non mangia da non so quante
settimane, Dio
solo sa come fa a reggersi in piedi e … non fa che pensare
al tuo amico che,
detto tra noi, non le ha mai dato alcuna speranza … nel
senso … non le ha mai
fatto capire niente che potesse fraintendere! Tutto questo è
successo perché questa
città ci ha fatte andare fuori dagli schemi!
Orlando:
Sì, siete matte. Questo l’avevo capito sin dal
primo giorno che avete messo
piede in casa mia. Ma non è questo il punto, tesoro.
Io:
Tesoro a chi? Ahò!
Orlando:
A te, tesoro. Il punto è che … lei accusa il mio
amico di essere un imbecille,
così senza un valido motivo, solo perché nella
sua testa si è creata un film!
Da Oscar! Non un film normale!
Io:
Ah e che sarà mai! Sapessi quanti film mentali mi faccio io
su … *ti ordino di
fermarti, stupida boccaccia!!*
Orlando
: su? Continua, dai.
Io:
Niente, niente,niente! Fatti miei!
Annie:
sentite, piccioncini. Non per entrare nelle vostre faccende di cuore,
ma … qui
c’è un piccolo pargolo che aspetta che qualcuno lo
porti all’asilo! Ci pensate
voi o devo lasciare il mio regno per portarcelo io?
Io:
Il tuo regno?
Annie:
la cucina!
Io:
Cosa devi fare a quest’ora?
Annie:
Preparare un super pranzo! Inizio da adesso perché ho in
mente delle cose che
vi faranno restare a bocca aperta!
Orlando:
Quando morirò avvelenato dalla tua amica, le mie fan vi
verranno a cercare! E
sarà la fine per voi!
Io:
Ah, ma smettila. Le tue fan, le tue fan! Quanto saranno? Dieci in tutto?
Orlando:
Cosa? Mi stai prendendo in giro? Io ho taaantissime fan, che cosa credi?
Io:
Sssè, ragazzine di massimo undici anni. Taci, per favore.
Orlando:
ragazzina insopportabile!
Io:
Uomo odioso!
Ci
alziamo contemporaneamente e, sempre contemporaneamente, afferriamo per
un
braccio il povero Flynn, con l’intenzione reciproca di
accompagnarlo all’asilo.
Il piccolo sorride raggiante, mentre noi continuiamo a lanciarci
occhiatacce.
Per non parlare di insulti vari. Usciti fuori dal cancello,
l’attoruccio-so-tutto-io,
riflette se prendere la moto oppure la macchina. Mi mostro super
contraria alla
moto, ricordando com’è finita l’ultima
volta. Io che urlavo come una dannata su
quella diavolaccio di moto, mentre mi aggrappavo anima e corpo al corpo
e all’anima
dell’uomo odioso che, per giunta, non faceva che ridersela
come un macaco. Sempre
che i macachi ridano.
Alla
fine, siccome l’uomo odioso deve esserlo fino alla fine,
convince suo figlio a
scegliere come mezzo di trasporto la stramaledettissima moto. Io,
dall’alto
della mia superiorità, decido di non dargliela vinta. Cerco
di mostrarmi
rilassata e serena, pronta a salire sul mezzo infernale, probabilmente
il tizio
che ha inventato la moto, l’ha fatto con l’unico
scopo di annientarmi e di
rendere la mia vita ancora più difficile di quanto
già non sia. Oltretutto,
Orlando ama le moto, mentre io le odio, e questo la dice lunga. Lui e
le moto
sono nati per distruggermi.
Una
volta aver messo fine alla mia flotta di pensieri, salgo sulla mia
condanna a
morte e, riluttante, mi aggrappo totalmente a Orlando. Flynn
è davanti a suo
padre, felice più che mai. Vorrei poter dire lo stesso di
me, purtroppo sono
troppo concentrata a convincere il mio cervello a non indurmi a urlare,
quando
l’uomo odioso avrà messo a moto LA MOTO. La
stramaledettissima moto.
Orlando:
Pronta, bambola?
Io:
Certo!!!
Credo
di avergli rotto un timpano.
Orlando:
Oh … bene. Tieniti stretta a me … e non urlare
come un’ossessa, ti prego. L’ultima
volta hai seriamente attentato al mio udito.
Io:
Non urlo, vai.
D’improvviso
sento una sua mano scivolare sulle mie, le quali stanno di
già massacrando il
suo stomaco.
Orlando:
piccola … chiudi gli occhi e … fidati di me. Puoi
farcela?
Sono
davvero colpita. Ha usato un tono incredibilmente dolce.
Io:
Sì … credo di sì.
Finalmente
mette in moto e ci avviamo verso la scuola di Flynn. Faccio come ha
detto lui:
chiudo gli occhi e mi fido ciecamente. Poggio il capo sulla sua schiena
e mi
rilasso completamente. Che buon profumo che ha, accidenti. Sa essere
così dolce
a volte. Non potrebbe essere sempre così? Ma se si
comportasse sempre in questo
modo, avrei serie difficoltà a resistergli. Sono
già cotta di lui, miseriaccia.
Spero di poter tenere a bada i miei sentimenti ancora per molto. Anche
se
Orlando … qualcosa avrà di certo capito. Non
è stupido, almeno non totalmente.
Ogni tanto decide di lasciar riposare il suo amico lì sotto
e usare il
cervello. Ogni tanto eh, non allarghiamoci. Riusciamo ad arrivare
davanti a
scuola di Flynn senza che uscisse un gridolino, nemmeno minimo, dalla
mia
bocca. Sono fiera di me stessa. Stupida moto, non mi spaventi
più!
Io:
Ciao, piccolo! Fai il bravo, ci vediamo pomeriggio!
Flynn
si avvicina portandosi le braccia intorno la schiena. Capisco che vuole
qualcosa. Mi chino su di lui e gli do un tenero bacio sulla guancia.
Ora sembra
soddisfatto. Ci saluta sorridendo e corre dai suoi amici. Ahh, che
bambino
adorabile. Tutto suo padre! Ma anche no … l’uomo
odioso è pur sempre l’uomo
odioso, non dimenticarlo mai, Rachy! Anche se a volte è un
amore di uomo, lo fa
solo per confonderti. Vabbè, no. Non è
così astuto.
Orlando:
Andiamo, bambina. Ti voglio portare in un posto.
Io:
cosa? No. Vorrei tornare a casa, se non ti dispiace.
Orlando:
Ah, dai. Fidati di me, come prima.
Io:
Ehm, ecco … io … ho delle faccende da sbrigare
…
Orlando:
Sono io il tuo capo, e ora … l’unica faccenda da
sbrigare … ce l’hai con me.
Strabuzzo
gli occhi e rimango per un attimo senza saper cosa dire. Orlando mi
afferra subito
dal braccio facendomi salire in fretta e furia sulla sua dannatissima
moto. Non
so cos’abbia in mente e, sinceramente, ho un pizzico di
paura. Non è che alla
fine è un maniaco e vuole uccidermi? No, ora esageri, hai
letto troppi
Thriller. E allora? Vuole rapirmi? E poi chiedere il riscatto a chi?
No, è
ricco sfondato di cosa se ne fa di un riscatto? Ah, esageri ancora. Mm
e se,
volesse violentarmi? Beh, da lui, mi farei violentare con molto
piacere.
Rachel!!! Cosa cazzo dici! Ma la dignità! La
dignità! Dove la metti? Sotto le
scarpe? Santa ragazza! Da quando conosci quest’uomo hai perso
ogni briciolo di
moralità.
Dopo
mezz’ora circa di tragitto, finalmente si ferma. Posso
riprendere fiato,
alleluia! Credevo di morire su quello aggeggio di Satana! Va bene, ora
me la
sto prendendo con un oggetto inanimato che, per giunta, non
può nemmeno difendersi
contro le mie accuse infondate. Orlando mi fa scendere e, una volta
aver
sistemato il mezzo, mi afferra dalla vita facendomi spaventare come non
mai.
Io:
Che … che fai?
Orlando:
Ti … tocco, non posso? Mi piace toccarti.
Io
: Oh *arrossisco* ehm … potresti lasciarmi respirare?
Orlando
sorride, del tutto compiaciuto dell’effetto che ha su di me.
L’ha sempre
saputo, e di questo ne sono consapevole. Non ci vuole mica un indovino
per
capire che gli muoio praticamente davanti. Per fortuna riesco ancora a
darmi un
contegno. Mi prende per mano, sconvolgendomi ancora di più.
Ma si può sapere
che intenzioni ha questo furbetto? Vuole, per caso, prendersi gioco di
me? Se
così fosse, giuro che lo prendo a botte qui, davanti a tutti.
Orlando:
E rilassati un po’, cucciola.
Io:
Non capisco perché mi hai portata qui.
Orlando:
Volevo stare un po’ con te. Tutto qui.
Io:
Un po’ con me?
Orlando:
Sì. Vieni, sediamoci.
Faccio
come dice. Ci mettiamo comodi su questo bel prato. Tutto sommato non
è malaccio
come posto. Mi sento in pace con il mondo. Okay, il ragazzo ci sa fare,
non c’è
che dire. Ma ora, vorrei davvero sapere quale siano le sue intenzioni.
Qua …
puzza di bruciato, e non c’è Annie nei paraggi,
perciò … Orlando caro, dimmi
cos’hai in mente e facciamola finita.
Mi
giro verso di lui, con la chiara intenzione di dirgliene quattro, ma in
quel
preciso istante, l’attore mi viene addosso facendomi stendere
lentamente sul
prato.
Io:
Ehi! Ma che vuoi?
Orlando:
Shh, riesci a stare zitta per un secondo?
Io:
Se non mi dici cosa stai facendo, no. Continuerò a parlare
fino alla nausea! Ti
avverto: ne sono capace!
Orlando:
*sorride* lo so. Vuoi sapere cosa voglio fare?
Io:
Sì, grazie.
Orlando:
Voglio baciarti.
Tum,
tum, tum. Okay, sto per morire. Mi sta prendendo per il fondoschiena,
è chiaro.
E’ chiarissimo. E’ chiaro come il sole! Che diamine
ci faccio ancora qui?
Colpiscilo lì, e non ne parliamo più.
Ma
ecco che … inaspettatamente e … meravigliosamente
… poggia le sue labbra sulle
mie. E il mio cuore … sì, il mio cuore credo che
questa volta stia per
scoppiare sul serio.
Accarezza
le mie labbra con dolcezza, senza andare oltre. Mi piace troppo il
sapore che
ha la sua bocca. Oh Dio … sento di stare per svenire.
Orlando:
Lo sapevo io … tu sei pazza di me, bambina.
A
quel punto, spalanco gli occhi e, armata della mia mano infuocata, gli
mollo un
super bolide dritto in viso. BANG!
Spazio
*Autrice*
Salve
a tutti! Scusate l’enormissimo ritardo di … un
anno.
AHHAA, okay, scherzo. No, dai, non scherzo. E’ vero. Ho
deciso di riprendere
questa storia, l’altra, di continuare l’Odissea e
di iniziarne una nuova. E’
tipo da due giorni che le mie mani sono fisse sulla tastiera del
computer e non
fanno altro che scrivere scrivere scrivere! Ma lo faccio solo ed
esclusivamente
perché AMO farlo! Non posso farne a meno!
Detto
questo, spero che il continuo vi piaccia. Non dovrebbe
durare molto, intorno ai 15 capitoli, su per giù.
Bene.
Vi saluto. Alla prossima!
Non
tra un anno, ovviamente. Altrimenti mi prendo a schiaffi da
sola! xD
Bye
Scarl.