I colori delle mie emozioni

 

Grigio è il colore della nebbia che densa e fitta invade le strade silenziose di Londra, all’alba, prima che l’intera città si desti riversandovi echi di vita che riverberano fra le vie.
Argento, la sfumatura che assume la luna nelle notti in cui il cielo limpido è trapuntato di stelle, quando gli astri lucenti le regalano un ritrovato bagliore e la luce soffusa della grande sfera che  sorveglia vigile le nostre notti rende l’atmosfera romantica.
Verde lo stesso colore delle foglie e dei boccioli in primavera, quando la natura torna alla vita e il mondo si risveglia lentamente dal torpore portato dall’inverno, travolgendo il triste e malinconico paesaggio con colori tenui e tinte sgargianti.
Nero come la notte oscura e impietosa che cala inesorabilmente, strappando terreno al giorno e avvolgendo l’universo nel suo manto vellutato.
Biondo, lo stesso colore della paglia, fili lisci e setosi nei quali vorrei poter far scorrere le dita, attirata come una gazza ladra dal luccichio oro, abbagliante, ammaliante, accecante.
Bianco come la neve, come la purezza del tuo sangue e la stessa purezza che ti è stata negata, come la gentilezza che non hai mai conosciuto, la luce opposta alle tenebre.
Perlaceo, come la tua pelle, quella stessa candida pelle lungo la quale vorrei poter fare scorrere le dita, seguite dalla bocca, in un labirinto di percorsi che conducono in un’unica e sola direzione: rosso.
Sì, scarlatto come le tue labbra, quelle che per anni hanno proferito solo cattiverie, insulti che hanno innalzato un muro invalicabile fra me e te.
Purpureo, sì, il colore del sangue, quel liquido rubicondo che scorre nelle tue, ma anche nelle mie vene, quello che ci ha sempre divisi.
Del medesimo colore è il cuore, quel qualcosa che ti pulsa nel petto ma del quale reprimi ogni tumulto indossando una maschera perfettamente costruita.
Quel qualcosa che si agita nel mio di petto e che mi fa sentire inquieta, sbagliata, anomala, perché batte talmente forte ora che mi sei innanzi e mi fissi.
E io mi perdo nella tinta fluida delle tue iridi, di quel colore che è spesso così freddo, come una parete di ghiaccio, nelle quali mi sento annegare sopraffatta da quello che il cuore, sì, proprio lui, mi sta facendo provare.
E poi arcobaleno, è il tripudio di emozioni che esplode in me quando la mia voce si libera dalla trappola in cui l’avevo sapientemente costretta e fuoriesce. Sfumature accese e colori vividi si mischiano, schizzando ovunque e ricoprendo il mio cuore, tinteggiando la mia anima.
«Non scappare, resta» le uniche parole che riesco a proferire ed è verde quello che vedo, quando le tue iridi si animano, seppur per un breve istante. Un bagliore, come un guizzo, che restituisce loro la vita, e io spero. Sì, verde come la speranza.


NdA: Ciao! Stavo scrivendo la mia long su Draco e Hermione e questo minuscolo spaccato di emozioni ha richiesto con prepotenza di essere buttato su carta... spero solo vi possa piacere!
Grazie a chiunque passerà e a chi lascerà un parere :D