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"Non lo ritengo necessario", rispose asciutto.
"No?", incalzò l'altra, "Eppure non mi sembra tu abbia molta scelta.", concluse con un sorrisetto ambiguo.
Il ragazzo la fissò basito.
Chi diavolo era quella ragazzina indispettita che si ritrovava di fronte? Sembrava quasi che lo spirito di Zakuro si fosse impossessato della verde, ahimè, irrimediabilmente.
"Posso chiederti perché ti stai impuntando?", sibilò Pai tra il confuso e il curioso.
"Non ho molto sonno", biascicò quasi in un sussurro, "E credo che la colpa sia anche tua".
Entrambi fissarono di riflesso la pila di provette che circondava la stanza.
Brillanti, dotate quasi di vita propria, esse ospitavano piccole creature argentee raffiguranti degli insoliti animali fin troppo familiari alla squadra Mew.
"E sia", disse il ragazzo, "Ma ad una condizione".
Retasu, che non aveva tradito nemmeno per un attimo il nuovo spirito, accennò ad un sorriso compiaciuto che fece aggrottare le sopracciglia dell'alieno.
"Ti sottoporrai ad un esame...", Retasu non ebbe nemmeno il tempo di notare che l'alieno le si era materializzato dietro, "...e capiremo cosa diavolo ti è successo", concluse asciutto, legandole i polsi con uno strano elastico.