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Autore: ethy    28/02/2015    4 recensioni
Spoiler 4*11/12 parte dagli ultimi minuti della puntata.
Emma accompagna Killian in camera finalmente ma la notte non andrà come lei avrebbe sperato.
gli avvenimenti da questo punto in poi sono puramente inventati
Genere: Avventura, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Killian iniziava ad avere caldo, la superficie era fantastica, i colori erano cosi vividi, gli odori erano cosi intensi, io vivevo qui.. si diceva camminando, era euforico, era felice di camminare sulla terra asciutta, faceva male ai piedi ma non gli importava, iniziava a vedere le prime case chiedendosi cosa fossero.. le strade e  le macchine.. era affascinato dalla diversità della superficie rispetto al suo mondo nascosto negli abissi del mare..
 
Aveva raggiunto quasi il centro di Storybrooke, ma iniziava ad essere affaticato, sentiva caldo, aveva sete.. aveva il cuore che gli batteva forte, che gli faceva male….aveva paura di non farcela, non sapeva cosa aspettarsi dalla mondo di sopra.. cercò un po’ d’ombra dove potersi riposare un attimo, aveva sete.. troppa sete, sentiva la pelle asciutta e la sentiva tirare, doveva trovare dell’acqua.. si sedette a terra esausto nascosto nell’ombra tra due palazzi.. ora mi rialzo… la troverò io devo ritrovarla…
 
 
Ruby ancora vagava per le strade cambiando direzione ogni cinque o sei passi.. poi alla fine sentì arrivarle deciso e intenso lo stesso profumo di mare che sentiva tutte le volte che Killian rincasava nell B&B allora non aveva immaginato.. non era Emma.. ma.. ancora.. da dove… eccolo!… veniva da quel vicoletto!!!!
 
Ruby gli si parò davanti, lo guardò come avesse visto il cielo cadere a terra, aveva il viso completamente stravolto dalle emozioni, dalla sorpresa, le mani alla bocca, le lacrime agli occhi, le mani nei capelli il cuore in gola, poi si avvicinò piano, lui era seduto con le ginocchia alzate e la testa nascosta sotto al braccio.. gli mancava la mano sinistra… poteva essere solo lui… la ragazza gli si inginocchiò di fronte  “Killian… ehi… sei tu Capitano?” lui alzò lo sguardo, confuso.
Ruby sorrise, e sorrise tanto.. aveva la gioia stampata negli occhi, stava pensando ad Emma.. Santi numi era tornato… era tornato!
“mi conosci? Sai dove posso trovarla? Ti prego non ho tempo!”
“sono Ruby, Killian non ti ricordi?” allungò una mano per toccargli il viso, per confortare quelle guance cosi bianche, cosi pallide.. quando lui si scansò bruscamente “non mi toccare! Provengo dagli Abissi, potrei farti del male senza volerlo.. non toccarmi..se fossi stato un cucciolo sarebbe stato diverso, ma sono adulto, potresti farti del male, potrei fartene senza volere, mi scuso per questo ma non toccarmi” Ruby inclinò la testa in segno di domanda…già non si ricordava di lei, e poi proveniva dagli Abissi? E questa storia del non toccarlo? “va bene, non ti preoccupare, starò ferma, è già meraviglioso che tu sia qui!” lui la guardò con la disperazione negli occhi, la disperazione di chi sapeva di non avere molto ancora…”io.. non mi ricordo di voi, di te, vorrei e dovrei..ricordarmi di una cosi bella ragazza, ma ho la mente annebbiata e tra poco sverrò se non troverò un po’ d’acqua”
“vedo che lo spirito pero’ l’hai conservato..ok, acqua.. vieni al locale ti darò da bere” e ti porterò da lei non “ce la faccio, tesoro e non posso più espormi al sole sto bruciando, mi serve acqua per bagnarmi la pelle non solo da bere..” Ruby rimase interdetta, con delicatezza prese una manica della maglia facendo attenzione a non toccarlo, e lui la guardò con attenzione per evitare di farsi toccare, incrociarono i loro sguardi e poi lei controllò il suo braccio e vide la pelle perlacea in alcuni punti completamente bruciata.. “bene, allora siamo nei pasticci Capitano.. torno tra poco mi aspetti qui?” lui fece un cenno affermativo con la testa e poi prima di vederla girare dietro il muro “bellezza?! Come ti chiami?” “Ruby, e tu di bellezza ne hai una sola” dicendo cosi gli sorrise, gli fece l’occhiolino e scappò in direzione del locale.. doveva trovare il modo di portarlo al riparo, di idratarlo e di dirlo ad Emma senza causarle un infarto.
 
 
***
 
Emma era in camera, si era stesa sul letto e guardava la bottiglia ormai quasi completamente vuota..  erano circa venti giorni che sognava Killian ed i suoi ricordi.. sapeva che erano i suoi ricordi quelli ne era sicura.. come era sicura, ora, che lui avesse sofferto quanto lei in passato ma mai una volta lo ha visto compiangersi e lasciarsi andare.. era davvero un uomo forte,nonostante i trecento anni di vendetta era disposto ad amare ancora, a tuffarsi senza averne la certezza, lei tutto quel coraggio non lo avrebbe mai avuto, era troppo spaventata dal dolore che non sarebbe mai stata in grado di tuffarsi, ma lui si..il sapore dell’amore lo spingeva a cercarlo ancora nonostante la sofferenza.. lui non aveva paura di nulla, niente lo spaventava.. piuttosto la morte che al non provare ad ottenere quel che voleva. Amava la sua forza di volontà e le mancava da morire.. era curiosa di sapere come avesse fatto a trovarla a New York e forse avrebbe potuto usare l’ultima sabbia per scoprilo.. non era la prima volta che  pensando ad un determinato momento poi sognasse il ricordo correlato…..girava e rigirava la bottiglia insicura di volerla usare.. aveva paura che poi sarebbe terminata davvero.. decise di non toccarla, l’avrebbe tenuta per qualche occasione speciale.. più avanti, quando il dolore le avrebbe bussato al cuore più forte che mai.. quando le squillò il telefono.
Era Regina.
“Regina, che succede? Alla villa? C’è una stanza? C’è cosa?” Regina non fece in tempo a terminare la frase, non fece in tempo a dirle che avevano trovato un libro con la storia di Capitan Uncino, di Killian e delle pagine staccate.. e non fece in tempo a dirle nulla che Emma le comparve davanti..
“noto con piacere che hai preso padronanza della magia mia cara”
“ho avuto un’ottima insegnante, che cosa dovevo vedere? Che ci fate tutti qui? Henry? David? Mamma?”
“mamma devi sederti, ero venuto qui… per…”non sapeva se dire quel che i suoi nonni avevano in mente… ma forse al momento era meglio tralasciare quel piccolo insignificante dettaglio della memoria..”ero qui per pensare e mi sono accordo di questo” prese il libro e glielo mostrò.
 
Emma dapprima non capì subito, poi vide il nome sul libro, le si illuminò il viso, Mary Margaret la guardò con affetto e speranza.. “aprilo tesoro, guarda dentro”, “ma come? Un libro tutto su di lui? Posso prenderlo?” disse accarezzando la copertina, voleva leggerlo da sola, voleva piangere da sola di fronte a tutta la storia del suo arrogante pirata “mamma aprilo, fidati..ci sono dei fogli che..erano sulla scrivania e sono contrassegnati con il numero della pagina… e sono le ultime pagine guarda ti prego” disse Henry eccitato per la scoperta. Emma alzò gli occhi verso i suoi cari, poi guardò Regina che le fece un cenno di assenso con la testa e con un sorriso.. Emma si decise, le tremavano le mani.. la storia di Killian… fu piu forte di lei.. cercò le pagine di New York.. loro volevano mostrale una cosa importante sicuramente ma lei in quel momento stava ansimando per quel ricordo.. aveva la testa che le girava dallo stupore e non riusciva a capire bene quanto fosse importante fare come Henry le avesse chiesto..
Trovò le pagine.. ed iniziò a leggere.. Era confuso, era atterrato a NY una enorme città senza sapere come trovarla.. poi si ricordò il lavoro di Emma prima di Storybrooke ed iniziò a vagare per tutti i distretti di polizia presenti,in quel momento ringraziava la vecchia Granny che guardava film polizieschi a tutte le ore e lui ne aveva dovuto sorbire piu di uno, ma non era facile lo stesso, sentiva che veniva deriso e guardato come pazzo.. un uomo vestito da cosa da pirata? che parlava in modo antiquato.. davvero è un modo antiquato?...doveva essere pazzo..E si sentiva pazzo..d’amore ma pazzo. Con l’orgoglio sotto la suola degli stivali Killian ha continuato a chiedere, a dormire nel parco, a non mangiare se non strettamente necessario, a svegliarsi distrutto e affranto e affamato ma mai scoraggiato.. mai, per Emma, mai si sarebbe arreso. Poi il distretto giusto, qualcuno di animo gentile gli aveva risposto seriamente e gli aveva detto che Emma Swan lavorava ogni tanto da loro.. lui si appostò ad aspettarla per giorni, aveva quel biglietto e quella boccetta, unico barlume di speranza.. che lei potesse credergli.. quando la vide la seguì.. fino a casa.. e questo lei lo ricordava.. non sapeva invece la gioia che lui aveva provato anche solo nel pronunciare il suo nome di fronte a lei sulla sua porta di casa… e la disperazione che aveva provato nel vederla con Walsh.. guardando l’immagine nel libro del suo volto, doveva essergli costato tanto fare finta di niente, mantenere la calma e non reagire.. ora sapeva quanto fosse geloso.. lo era persino di se stesso….
“EMMA?!! Che fai? Lo leggerai dopo… devi andare a vedere la fine del libro è importante!” disse Regina completamente fuori di sé, che Emma si fosse rassegnata? Dopo tutti quei mesi passati a soffrire che si fosse arresa?? Tanto da crogiolarsi nel ricordo e ritenerlo piu vivo e importante della loro scoperta?
Emma si svegliò da quel caldo stato di trance che le riscaldava il cuore facendole sentire Killian accanto a lei, per correre subito alle ultime pagine come le aveva chiesto Henry e rimase a bocca aperta vedendo l’illustrazione..
Si mise una mano sulla bocca in segno di sorpresa, incredula di quel che i suoi occhi potessero vedere in quel momento, la spiaggia.. la loro spiaggia… lui, la sua figura… lui emergere dall’acqua.. Emma non sapeva più se aveva il cuore che sentiva caldo d’amore fino a pochi secondi prima, no non c’era perché non lo sentiva.. più…
Poteva respirare? No non poteva non sentiva più l’aria passare nel suo naso, era paralizzata.. fino a quando un singhiozzo mescolato ad un goffo sorriso non uscì di soppiatto da dietro le dita della mano che ancora si teneva fortemente ancorata alle sue labbra, e di nuovo le lacrime solcavano le sue guance.. ma stavolta non uscivano per il dolore sordo dell’assenza, ma per l’euforica e spumeggiante speranza che sembrava riaffiorare prepotentemente.
 
Con gli occhi lucidi dalla gioia “è lui? È lui vero? Sta tornando… lui non mi ha mai abbandonata.. e anche questa volta non l’ha fatto… sta tornando…” disse guardando tutti i presenti, che a loro volta le stavano sorridendo.. “bene Swan, vuoi restare qui bloccata a sognare su questo libro o vogliamo andare a cercare il tuo Capitano?” disse Regina lanciando occhiate a tutti gli astanti per evitare di ripetere l’informazione sugli Abissi e tutto il resto, non bisognava confonderla ed Emma  necessitava di stare calma per agire nel modo corretto e trovare la strada per fare in modo che Killian tornasse ad essere Killian e basta… e per non farle perdere la speranza appena ritrovata.
 
Emma annuì sorridendole “andiamo!” disse prendendo la mano di Regina, che a sua volta rimase sorpresa di quel gesto, ma poteva comprendere lo sgomento della salvatrice.
“veniamo tutti” disse Henry “voglio salutarlo, mi è mancato, giusto nonno?” disse in tono di rimprovero verso David, le ultime due parole, David lo guardò un po’ imbarazzato, poi gli scompigliò i capelli e disse “certo che vogliamo riabbracciarlo tutti”
 
Finalmente Emma sorrideva e sorrideva davvero.
 
 
 
***
 
 
Ruby tornò al locale senza saper bene che fare, afferrò Leroy che era sulla porta “senti, mi serve…” “calma ragazza prendi fiato” , “ si, giusto.. mi serve che mi aiuti, acqua, anche gli altri prendete dell’acqua dei secchi di acqua e seguitemi, veloce, ti prego, veloce..” poi schizzò via salendo le scale delle camere spalanco la porta della stanza di Uncino ma Emma non c’era.. MALEDIZIONE! Pensò tra sé e sé.. bene doveva fare da sola al momento, corse giù prese una bottiglietta d’acqua dallo scaffale, radunò Leroy e gli altri nani che erano pronti con i secchi d’acqua e gli fece cenno di seguirla..
..quando arrivò al vicolo Killian sembrava aver perso i sensi no no no dimmi che non è tardi, ti prego no n no no.. continuava a pensare Ruby “presto presto con quell’acqua uno alla volta e piano versategliela addosso”
Quando i nani videro chi fosse rimasero di sasso e quasi nessuno si mosse se non fosse stato per brontolo “FORZA che ci siamo rammolliti! diamole una mano, dopo abbiamo tutto il tempo per spaventarci!”
“fate attenzione a non toccarlo, solo l’acqua” man mano che Leroy versava l’acqua su di lui, Killian sembrava riprendere il suo color alabastro,sostituendosi al grigio che aveva preso il sopravvento, lentamente sembrava tornare luminoso, aprì gli occhi “ehi, sei tornata dolcezza” , “beh non ha perso il suo spirito tornando dall’aldilà vedo” disse Leroy, Ruby lo guardò torva per un istante ma capiva cosa intendeva il nano, poi si girò verso Killian “tieni, bevi, riprenditi che devi raccontarmi.. sei sparito da… da mesi.. Emma è disperata..” “Emma? Mi dispiace deluderti ma non so chi sia..” “hai detto che la stavi cercando prima..” “Emma?!? Si chiama cosi?” dicendo questo tentò di alzarsi agitato piu che mai.. perché non aveva pensato prima che potesse essere il suo nome…ma ancora non riusciva a reggersi, gli faceva male ancora tutto, sentiva che non poteva ancora esporsi al sole “hai altra acqua li?” “si certo, portate gli altri secchi, sembri un pesciolino sai?” cosi dicendo i nani lasciarono i secchi accanto a lui ridendo, lui non ci fece caso, in fondo si sentiva un pesce fuor d’acqua davvero, ne prese uno alla volta e se li rovesciò addosso, più acqua si rovesciava e piu riprendeva vigore, finalmente sentiva di potersi alzare… “portami da Emma, devo vederla, devo sapere se è lei colei che mi ha salvato dalla morte tempo fa” “ma cosa dice? Come può non ricordare Emma Swan.. amico l’hai inseguita per due anni.. non ho mai visto un pirata piu testardo, tenace e paziente di te…sono due anni che cerchi di conquistarla.. anche se… sappiamo tutti che dovreste stare insieme… che anche lei ti ama… beh si …” poi Leroy chiuse la becco guardando Ruby alterata fissarlo…. “amico, io non ricordo nulla, perdonami, non so cosa mi sia successo ma non ricordo assolutamente nulla della mia vita, ricordo solo il colore degli occhi della persona che mi ha salvato, e da come parlate sembrerebbe essere questa ragazza, e spero che mi aiuti.. ero un pirata?” “allora sei veramente tornato dal regno dei morti…” “no vivo negli Abissi.. ” “ragazzi basta con le domande iniziate a cercare Emma e in fretta mobilitate tutti, Killian quanto tempo hai? Prima hai detto che non hai molto tempo” “credo fino al tramonto.. ma non ne sono tanto sicuro, Ruby tesoro, grazie” Lei lo guardò dritto dentro gli occhi.. avrà dimenticato pure tutto ma il suo sguardo non era cambiato dall’ultima volta che lo aveva incrociato, i suoi zaffiri erano splendenti e vivi come sempre.
 
 
 
***
 
 
Emma e tutti gli altri erano alla spiaggia, ma di Killian nessuna traccia.. fino a quando MaryMargaret non disse “guardate ci sono delle impronte e non sono le nostre.. vanno verso storybrooke e sono di al massimo 3 ore fa”
“bene, direi che è una pista, seguiamola” disse David dando un’abbraccio ad Emma “vedrai piccola che lo troveremo, abbi fede” Emma annuì silenziosamente.
Con  la coda tra le gambe, storditi  dal non averlo trovato iniziarono ad incamminarsi verso il centro della città fino a quando Henry non disse “ma se fossimo arrivati troppo presto? Se non fosse oggi?”
“Henry ha ragione, forse non è oggi,  ma per l’orario se vedete i raggi del sole del disegno, direi che siamo arrivati tardi” disse Mary margaret tirando fuori il foglio con l’acquarello del libro.
“Risaliamo verso la città, poi vedremo che fare.. “ annuirono su quel che Emma aveva deciso di fare, e continuarono ad incamminarsi.
 
 
 
***
 
 
 
Emma dannazione rispondi! Ruby stava facendo squillare il cellulare di Emma da piu di quaranta minuti.. aveva il suo amore davanti a lei.. scalpitante peggio di un cavallo imbestialito, che voleva uscire dal locale e cercarla da solo, nonostante le avesse detto che la temperatura esterna ed il sole lo avrebbero presto debilitato..
Ad un certo punto Killian iniziò a diventare più pallido se possibile “ che ti succede? Ti serve acqua?” chiese Ruby preoccupata e con il telefono sempre in mano per richiamare Emma di continuo. “no, il dolore al cuore è peggiorato..” disse indicando il petto.. la ragazza iniziò ad agitarsi, passeggiava su e giù per il locale.. lo guardava, voleva toccarlo per confortarlo.. “posso aiutarti, posso fare qualcosa per alleviarti il dolore?” “Vedrai che la troveremo presto, Leroy è andato a cercarla con gli altri nani” intervenne Granny porgendo al ragazzo un altro bicchiere d’acqua “bevi pesciolino, se la salvatrice ti trova malconcio poi se la prende con il locale” disse scherzosamente la vecchietta. Killian accennò un sorriso nonostante il dolore al petto, questo posto era bello, strano ma bello.. forse gli sarebbe piaciuto vivere qui..se solo riuscisse a trovare lei..”Ruby.. voglio uscire…” “ io… io la sto chiamando al cellulare.. quanto tempo abbiamo, è per questo che stai male? Per questo voi uscire anche se fa troppo caldo per te?” “Ehi, Ehi, calma dolcezza, ho capito” disse con la voce leggermente roca, si sentiva male.. sempre di più.. ma voleva resistere…”fino al tramonto..  il dolore al petto lo avevo anche prima di arrivare in superficie, solo che adesso è più forte.. e lo sta diventando sempre piu..” quasi non riusciva a parlare, stava serrando la mascella, aveva lo sguardo fisso ed atterrito… maledizione Emma rispondimi! Pensò Ruby.
 
 
 
***
 
 
 
“DAVID!!!! DAVID!!!!! “urlò Leroy che aveva raggiunto i confini di storybrooke verso il mare “Leroy che succede? Perché stai correndo?” il nano riprese fiato un attimo “dove diavolo siete stati per tutto questo tempo???? E senza cellulare tutti! Per la miseria non viviamo nella foresta incantata portatevi questi aggeggi!!! Principessa il tuo pirata…”
Emma sgranò gli occhi.. allora era tornato!! “dove, dove è Killian!!!!????”
Cercando di respirare Leroy continuò “…..da Granny, ma non è come credi” Regina che fino a quel momento preferì non intervenire gli chiese “che intendi? “
“non sta bene.. dice che ha tempo fino al tramonto, è bianco pallido, dice che proviene dagli Abissi e…”
“che altro Leroy che altro??” “mi dispiace piccola ma ha perso la memoria, non ricorda nemmeno il tuo nome..”
 









angolo dell'autrice: buonasera a tutti.. non so come andranno le cose veramente, perchè ho qualcosa come 3 finali diversi... e sto cercando la soluzione migliore... vediamo cosa riesco a combinare... questa settimana forse non riuscirò ad aggiornare presto..  spero questo capitolo vi sia piaciuto e che non mi molliate proprio ora che ho biosgno di voi per decidere!
:-)
un abbraccio a tutti e grazie per farmi sapere cosa ne pensate
E.
   
 
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