Capitolo 2- La biblioteca
di Wan Shi Tong
Era
passata una settimana dal loro arrivo nel mondo degli spiriti. Sette giorni in
cui si erano divertite facendo le cose più assurde che venivano loro in mente,
da andare a disturbare i fiori-farfalla per inseguirli a fare conoscenza con i
piccoli abitanti di quel mondo che le guardavano incuriositi. Uno di questi era
una vecchia amicizia di Korra: un piccolo spirito di colore chiaro, tendente
al giallo, con quattro braccine lungo il suo piccolo corpo e uno sguardo
curioso. Si era offerto di aiutare l’Avatar quando aveva provato a ritrovare se
stessa nell’Albero del Tempo, senza riuscirci.
-È l’Avatar, è tornata!- disse saltandole addosso, mentre lei lo afferrava
sorridendo.
-Ehi piccoletto, come va da queste parti?- gli chiese, tenendolo tra le
braccia.
-Va bene! Vedo che hai trovato la strada che stavi cercando, quella volta in
cui non eri l’Avatar.-
Korra si girò verso Asami, che li stava guardando incuriosita, per poi
sorridere all’esserino e rispondergli affermativamente.
Si misero tutti e tre in viaggio senza meta, il piccolo spirito tra le braccia
di Asami aveva deciso di accompagnarle in quest’avventura.
-Allora,
cosa vuoi fare adesso Asami? C’è qualcosa che posso mostrarti?- disse la più
piccola, mentre curava la zuppa sul fuoco, dato che l’altra stava sistemando il
telo per la notte.
-Mi piacerebbe sapere tutto il possibile su questo mondo, mi affascina sin da
quando ero bambina. Mamma mi raccontava delle fiabe su questo mondo e… beh ora
che ho la possibilità, vorrei vedere tutto.- disse dopo minuti di silenzio.
-Io non posso esserti molto d’aiuto, sarò l’Avatar , ma non sono mai stata
troppo legata alla mia parte spirituale, so proprio il minimo grazie alle poche
volte che sono stata qui.- sussurrò Korra, sentendosi leggermente in colpa.
-La Biblioteca! Lì trovi tutto.- esclamò lo spiritello
-La Biblioteca?- mormorò la corvina incuriosita, guardando la castana con occhi
speranzosi.
-Da Wan Shi Tong. Sarà la nostra prossima metà allora. Per entrare però avrò
bisogno del tuo aiuto Asami.- le rispose dopo qualche minuto di incertezza.
Quel gufo gigante non la faceva sentire a proprio agio.
L’ingegnere corse verso l’Avatar e l’abbracciò con forza sussurrando un
“grazie” al suo orecchio, mentre l’altra arrossiva prima di stringerla a sé.
Dopo
quel pasto caldo rimasero ancora a parlare, osservando divertite Xin, il
piccolo spirito, che si era addormentato di fianco al fuoco.
-A cosa ti servirei io?- chiese ad un tratto Asami, intrecciando le loro mani.
-Beh, per passare dobbiamo dire a Wan qualcosa che lui non sa. Suppongo che non
sappia come funziona un motore di Satomobile in realtà. Beh, credeva che la radio
fosse una scatola con dentro piccoli umani che ci lavoravano, immagina te!-
Le due si misero a ridere, spalla contro spalla, prima di spostarsi sul telo ed
addormentarsi rivolte una verso l’altra.
La più
grande si svegliò per prima, guardando Korra che stava ancora dormendo.
Sembrava avere un’espressione così serena e rilassata…le faceva piacere
ritrovarla così, dopo tutto quello che aveva passato negli ultimi tre anni.
Allungò una mano verso la testa della compagna, per spostarle i capelli e
metterglieli dietro l’orecchio, prima di osservare l’Avatar che si svegliava,
stringendole la mano.
Korra si ricordò di quando le strinse la mano la prima volta, il giorno in cui
il principe Wu era stato rapito. Per gli spiriti, se le batteva il cuore in
quell’istante.
-Buongiorno.- sussurrò la castana, sorridendo all’altra
-Buongiorno e te. Pronta per affrontare il bibliotecario?-le rispose l’altra,
lasciandole lo spazio per alzarsi, con un mezzo sorriso.
-Guarda che sarai tu a doverci parlare, mica io- mormorò in mezzo ad uno sbadiglio, prima di
mettersi seduta.
L’altra la guardò felice, entusiasta che tutto quello non fosse solo un sogno,
iniziando a mettere sopra il fuoco una pentola per cucinare la colazione.
Il piccolo spiritello si arrampicò sulla testa di Korra, tra le risate di Asami
e lo sguardo, ancora insonnolito dell’Avatar. Dopo aver spento il fuoco e lavato
le stoviglie, si misero in viaggio verso la Biblioteca. La più piccola
timidamente sfiorò la mano della corvina, che intrecciò le loro dita con forza,
come se non aspettasse altro che quel contatto,
La dominatrice si lisciò una punta dei capelli, arrossendo mentre sorrideva
imbarazzata.
In poco tempo arrivarono davanti alla struttura e gli occhi di Asami si
illuminarono, pensando a quanti libri quell’immenso castello potesse contenere.
Si precipitò all’interno, seguita tra le risate da Korra. Il grande gufo bloccò
loro la strada. L’Avatar, memore di quello che aveva fatto a Jinora, lo squadrò
con furia.
-Ho fatto ben intendere che gli umani non possono stare qui.-
-Neanche se ti portano conoscenze che tu non hai?- disse Asami, guardandolo
incuriosita.
-Pensi di sapere cose che Wan Shi Tong non sa?
-Beh, tu vivi qui da tanto tempo… sai che gli esseri umani hanno inventato le
Satomobili?
-Ovviamente, sono l’essere che sa diecimila cose.- disse lo spirito,
abbassandosi ancora di più.
-Sai come funziona?- continuò Asami sorridendogli, mentre Korra controllava la
reazione del gufo gigante.
-Gli umani che ci salgono sopra camminano per spostarla, come se no?-
-Hanno un motore a vapore. Poiché il vapore d'acqua si ottiene somministrando
calore all'acqua liquida, una parte essenziale del sistema che comprende il
motore a vapore è il generatore di vapore, o caldaia. Il vapore viene poi
inviato al motore, in modo tale da far muovere dei pistoni che mettono in moto
la Satomobile.-
Dopo minuti di silenzio, il grande gufo guardò una volpe alle sue spalle,
mormorando qualcosa su spiriti che gli davano informazioni sbagliate. Finalmente
posò lo sguardo su Korra dando il permesso di esplorare la biblioteca per un
periodo limitato di tempo. Chiamò l’Avatar in disparte e questa fece un cenno
ad Asami di proseguire.
-Mi devo scusare per quello che ho fatto alla tua amica quella volta. Pensavo a
vendicarmi dell’altro Avatar, che in ugual modo al generale della nazione del
fuoco cercava la mia conoscenza per una guerra. Voi cosa fate qui?-
-Asami voleva sapere di più di questo mondo. Tutto qui. Niente guerre.-
-Il vostro soggiorno allora è ben accetto.- disse volando via.
Korra lo guardò ancora, non troppo convinta, prima di raggiungere la sua
ragazza che era già seduta per terra, circondata da libri e dalle volpi.
La dominatrice sorrise e cercò di intrufolarsi alle spalle dell’ingegnere, per
abbracciarla da dietro. Il cuore dell’altra perse un po’ di battiti quando si
girò a constatare chi la stesse abbracciando con tanto bisogno. Anche Korra
arrossì a vedere il viso così vicino della corvina, che riprese a leggere dopo
averle regalato un sorriso.
Il tempo passava in silenzio e la castana , stanca di non fare niente si mise a
giocare con lo spiritello dell’Albero del Tempo, ma presto si stancò anche di
quello. Asami era sempre immersa nella lettura e sembrava non prestarle
attenzione, cercò di attirare la sua attenzione lasciandole dei pizzicotti
leggeri sulle braccia, ma l’altra non dava cenno di volersi staccare.
Sospirando la dominatrice se la spinse più contro e iniziò, intenzionata a
farle da cuscino, addormentandosi poco dopo. La noia aveva avuto la meglio, d’altronde
la lettura e il silenzio non erano fatti per lei.
Inutile dire che l’altra non era rimasta totalmente indifferente come Korra
pensava. Ora che sentiva il suo sonnecchiare all’orecchio era imbarazzata. Mise
da parte il libro sulla storia del mondo degli Spiriti e prese ad accarezzarle
il braccio che le teneva stretta la vita, fissandolo con attenzione, prima di
spostarsi leggermente per guardarla meglio e accoccolarsi con un mezzo sorriso
in faccia.
Lo spirito della conoscenza si avvicinò a loro, intenzionato a farle andare via
dalla sua biblioteca, ma notando il momento, decise di allontanarsi per ancora
qualche minuto.
L’Avatar non si svegliò troppo tempo dopo e notando Asami fissarla arrossì
completamente.
-Tu non stavi leggendo?- le mormorò cercando di non guardare l’altra, cosa
impossibile data la sua bellezza. Si perse in quegli occhi verdi e quelle
labbra rosse, pensando per la prima volta che vorrebbe sentire quelle labbra
sulle sue.
-Sì ma ho preferito guardare uno spettacolo più bello- le rispose l’altra,
appoggiando una sua mano sulla guancia di Korra che si spinse verso di quella,
afferrandola.
Wan tornò indietro deciso questa volta a metterle fuori, qualsiasi cosa
stessero facendo. Appena le ragazze videro il gufo avvicinarsi si alzarono e
rimisero i libri al loro posto, uscendo dalla biblioteca mano nella mano, con
la costante presenza di Xin sulla testa della castana.
-Certo che gli spiriti vanno matti per i tuoi capelli, Korra.- disse ridendo
Asami, accarezzandone una ciocca.
-Pare proprio di sì- rispose l’Avatar, unendosi alle sue risate.