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Autore: AlexVause    03/03/2015    7 recensioni
Cosa accadrebbe se Emma si mettesse a studiare magia, assieme a Malefica, nel mausoleo di Regina?
Il ritrovamento di un diario appartenuto a Cora porterà nuove avventure nella famiglia dei Reali.
Swan Queen
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Malefica, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2
 
Appena le due arrivarono al mausoleo Mills, trovarono appeso alla massiccia porta di legno un foglio.
Malefica lo prese leggendolo ad alta voce.
- “Più lontane siete dalla cittadina, meno rischio corriamo tutti di saltare in aria. Onde evitare guai di ogni sorta, per sicurezza, ho nascosto i libri più pericolosi. Il mausoleo è fatto anche per resistere alla magia quindi, salvaguardando mio padre, mia madre e Daniel, nella sala in fondo…quella proprio in fondo, in fondo, potrete addestrarvi quanto volete. Non uccidetevi e soprattutto, Malefica, non uccidere Emma. Grazie in anticipo per la tua pazienza. P.S: Emma concentrati e ascolta. Mi raccomando, non fare di testa tua.”
Le due donne aprirono la grande porta per poi dirigersi verso la stanza indicata nel foglio. Per essere certa che andassero nella stanza giusta, Regina aveva allegato una piantina del mausoleo.
Sulla cartina, nel luogo in cui si trovavano le stanze private, in caratteri cubitali troneggiavano le scritte: “Se entrate in questa stanza, non garantisco per la vostra incolumità”.
- Fiducia in noi…
- Zero assoluto.
Emma completò la frase al posto della bionda strega.
 
La stanza era grandissima e spaziosa.
Appena entrate, le due donne si misero a curiosare fra i libri e i vari oggetti sparsi per la sala.
- Iniziamo con un incantesimo semplice…che dici?
- Cioè?
Domandò Emma incuriosita vedendo Malefica prendere un vaso e poggiarlo a terra accanto a un tavolo.
- Devi riuscire a sollevare questo vaso, con la magia ovviamente…
- Ovviamente.
Ripeté Emma.
- …e poggiarlo sul tavolo adiacente.
- E tu credi che io ci riesca?
- Provaci. Concentrati.
La ragazza tentò svariate volte, ma riuscì solo a sollevarlo di qualche centimetro.
- L’hai sollevato per lo meno. Non arrenderti e continua.
La giovane sbuffò tentando nuovamente.
- Vedi? Non ci riesco! Sono un incapace!
Sbottò Emma prima di cadere a terra colpita sulla testa dal vaso.
- Biondina! Come stai?
La strega accorse immediatamente al fianco della figlia di Biancaneve, stesa sul pavimento.
- Vedo una luce…
Rispose Emma dolorante.
- Ecco non la raggiungere altrimenti Regina mi ammazza.
- Volevi impartirmi una lezione per caso?
Domandò lo Sceriffo massaggiandosi la testa controllando di non avere ferite.
- No, ti giuro che hai fatto tutto da sola.
- Non so perché ma non mi convince.
- Credimi biondina è tutto merito della tua energia magica.
Ammise la donna aiutando la giovane a sedersi.
- Dai, tieni…proviamo con questo.
La bionda strega consegnò a Emma un libro di blandi incantesimi.
- Che devo fare?
Domandò la giovane incuriosita.
- Gli ho dato una veloce occhiata. Non sono pericolosi e non c’è nulla che io non possa fermare, perciò leggili e basta. Leggimi ciò che fanno e poi la formula. Se otterrai il risultato espresso nel libro, allora l’incantesimo sarà riuscito a dovere.
- In caso contrario?
- In caso contrario avrai bisogno di più allenamento.
- E va bene…
Disse poco convinta Emma aprendo il libro.
- …cominciamo. Allora, vediamo…questo dovrebbe far apparire dei fiori gialli.
Con qualche difficoltà la giovane riuscì a pronunciare la frase in latino.
Si guardò intorno e poi a terra ma di fiori gialli nemmeno l’ombra.
- Riprova.
Emma sbuffò ma riprovò.
Un serpente comparve sul tavolo davanti a lei facendola sobbalzare. Con uno scatto improvviso andò a nascondersi dietro a Malefica.
- Un serpente? E che c’entra?
Domandò la bionda strega alla ragazza dietro di sé.
- Rileggi.
- Ah no no. Fallo sparire.
- Rileggi ho detto!
Rimanendo dietro la maga, Emma rilesse nuovamente la frase.
Una decina di serpenti comparvero sul pavimento, mentre quello sul tavolo scese a terra raggiungendo gli altri.
La Salvatrice, spaventata da quegli animali, salì sul tavolo. Odiava i serpenti.
- Non scandisci bene le parole.
- Certo che le scandisco!
- Sbagli qualcosa.
- Falli sparire per favore!
- No finché non impari a far comparire ciò che c’è scritto.
- Mi fanno senso.
La bionda strega alzò gli occhi al cielo.
Emma ripeté la frase nuovamente.
Altri serpenti si aggiunsero, striscianti, agli altri.
- È chiaro che sbagli qualcosa nella lettura dell’incantesimo. Scendi giù e cerchiamo di risolvere questo problema insieme.
- E tu credi che io riesca a risolvere la situazione, se scendessi in mezzo a quegli esseri striscianti e mortali col rischio che si arrampichino addosso alla mia vulnerabile persona?
Una risata scaturì da Malefica.
- Si vede che frequenti Regina assiduamente. Parli come lei. Comunque va bene, resta lassù e continua a fabbricare serpenti di vario genere. Non c’è problema. È un’ottima idea la tua.
- Ma quale idea! Sei tu che mi hai detto di sperimentare e di continuare a farlo. Tu urli, sbraiti e giudichi, non sai fare altro?
La giovane alzò il tono della voce. Tutti quei serpenti le mettevano ansia.
- Cosa? Io non ti giudico e non sto affatto...
- Senti vieni su tu, per piacere, e poni fine a questo inferno.
Propose Emma rassegnata a quel caos.
- Sono qui per insegnarti. Provaci con la tua magia. Che faresti in caso di guai?
- Ma non lo vedi che casino ho combinato? Vabbè, lascia perdere. Provo in altro modo.
Emma pronunciò una nuova formula e tutti i serpenti scomparvero.
La giovane si guardò intorno stupita.
- Vedi? Vedi? Ce l’ho fatta!
Emma era trionfante.
Un ruggito spaventoso si udì nel corridoio.
- Che ho combinato?
Chiese la giovane nel panico.
- Andiamo!
Esclamò Malefica infastidita, trascinando Emma giù dal tavolo e portandola a nascondersi con lei dietro una libreria.
- Guarda che cos’hai combinato. Sei riuscita a trasformare blandi incantesimi in incubi.
Sbottò la bionda strega sconcertata.
- Non incolpare me. Credi di sapere tutto quanto ma non è così. Anche tu avrai sbagliato agli inizi, no?
- Mai.
Disse in tono secco e fermo la donna.
- Snob.
Borbottò la Salvatrice.
- Pazza lunatica.
Rispose la bionda strega sibilando.
Emma, colpì lievemente Malefica sulla testa con il libro che aveva in mano.
- Ahio! Ora capisco perché Regina ti ha mollata con me. Vuole che ti faccia fuori nonostante mi abbia ripetutamente intimato di non farlo.
Un altro ruggito, stavolta più vicino, fece vibrare il pavimento sotto i piedi delle due donne.
- Devi solo provarci.
- Da qua!
Esclamò Malefica portando via il libro dalle mani di Emma.
Iniziò a sfogliarlo velocemente alla ricerca di qualche incantesimo utile contro quel mostro in avvicinamento.
- Proviamo con questo.
Poche parole seguite da un tuono fecero tornare il silenzio nel mausoleo Mills.
Le due donne uscirono lentamente da dietro la libreria.
Sembravano essere tornate sole in quel luogo dapprima molto affollato.
- Così va meglio.
Borbottò Malefica rimettendo il libro sullo scaffale.
- Grazie. La magia non fa per me.
- L’ho notato. Comunque sì…anch’io ho commesso errori stupidi. Imparerai. Basta avere pazienza.
Emma sorrise alla strega sedendosi poi su un baule di legno.
- Dì un po’…perché Regina non è con noi?
Chiese poi Malefica incuriosita.
- È andata con mia madre in giro per Storybrooke. Non so di preciso se voglia insegnarle a diventare il “Perfetto Sindaco” oppure farla desistere da quel compito.
- Regina è mitica nella manipolazione delle menti.
- Che vorresti dire?
- Io? Uh niente…guarda qui!
Le rispose Malefica, mettendo letteralmente davanti al viso di Emma un libriccino nero in pelle.
- E questo cos’è? Data la lingua direi che ci capisco ben poco.
Ammise la Salvatrice. La bionda strega pensò fra se, che il tentativo di cambiare discorso fosse perfettamente riuscito.
Il libro che Emma stava guardando, sembrava una specie di diario. Era interamente scritto a mano.
- A dir la verità, a me sembra che tu capisca meno di poco…soprattutto se si tratta di magia.
- Ehi!
Esclamò Emma offesa.
 
Incuriosita dalla possibilità che Emma avesse fatto qualche passo avanti Regina si accinse a raggiungere la sala, dove le due donne si stavano allenando con gli incantesimi, quando udì delle parole che la misero in allerta.
Scomparve in una nube viola per poi apparire alle spalle di Emma, tappandole la bocca con entrambe le mani.
- Cos’hai letto!
Un verso indefinito si udì dalla ragazza seduta su un baule.
- Mai leggere un incantesimo ad alta voce, a meno che non si voglia dargli vita e dubito fortemente che Malefica ti abbia detto di farlo…soprattutto con una formula simile.
Emma era pietrificata. Si limitò ad alzare un braccio e puntare l’indice contro alcuni drappi porpora che si muovevano sul pavimento.
- Oddio, ma che hai combinato!
La mora nel panico si precipitò verso quelli che erano i vestiti dell’amica di vecchia data.
Qualcosa di non molto grande si muoveva sotto di essi.
Regina sospirò per poi scostare la stoffa. Una bellissima bimba bionda dai capelli lunghi ricci e gli occhi di uno splendido colore verde e miele la guardava perplessa.
L’età era di circa quattro anni.
- Ciao.
Disse sorridendo la bimba. Un sorriso che le illuminava tutto il viso.
- Ciao Malefica.
Ricambiò il saluto Regina anche se un po’ impacciata.
- Oh…oh la la.
Fu l’unica cosa che Emma riuscì a balbettare. Non credeva ai suoi occhi.
- Oh la la? Oh la la?? Non hai altro da dire se non “Oh la la”?
- La la!
Esclamò la piccola sorridendo e tuffandosi su Regina ancora in ginocchio accanto alla piccola.
- Fammi vedere il libro, dove hai letto l’incantesimo che ha causato questo pasticcio.
- Pasticciooo.
Rise ancora la bimba ripetendo la fine della frase detta dalla donna accanto a se.
Emma mortificata porse alla mora il volumetto che teneva fra le mani.
- Ma questo è il diario di mia madre!
- Ecco perché è scritto a mano.
Regina alzò lo sguardo verso la Salvatrice.
- Dove l’hai trovato?
Emma indicò Malefica.
- L’ha trovato lei. Ma…di preciso…che ho letto?
Regina a quella domanda si mise una mano sulla fronte, rassegnata a quel disastro di nome Emma.
- “I momenti dell’infanzia s’imprimono nel cuore e possono riprendere a vivere senza il bisogno di troppe spiegazioni.”
- Ah…ops.
L’Evil Queen si alzò in piedi, pronta ad assalire la ragazza, quando il brontolio proveniente dallo stomaco della piccola la distrasse.
- Fame.
Disse la bimba imbarazzata.
- Vieni, ti porto a mangiare.
Propose Emma porgendole la mano ma Regina, diede un lieve schiaffo sul palmo della bionda e prese in braccio Malefica guardando malamente la Salvatrice.
- Tuo il guaio, tua la soluzione. Chi cerca trova. Au revoir.
- Voiiiir.
Furono le ultime parole dell’ex Sindaco e della piccola prima che entrambe scomparissero in una nube viola.
- Uuuffi.
Sbuffò Emma tornando a sedersi.
 
Al Granny’s l’atmosfera era di curiosità assoluta verso la bimba di circa quattro anni assieme a Regina.
La piccola Malefica sedeva poggiata all’Evil Queen e, canticchiando una melodia tutta sua, beveva un frullato al cioccolato.
- Ti piace?
Chiese Ruby avvicinandosi al tavolo.
La bimba per risposta mugugnò felice.
- Regina, posso chiedere chi è questa bella bambina?
L’ex Sindaco prese un tovagliolo dal dispenser sul tavolo e pulì la bocca della piccola, sporca di cioccolato.
- Dille come ti chiami.
Le disse dolcemente con la stessa gentilezza di una madre verso la propria figlia.
- Malefica!
Esclamò la bimba divertita, sorridendo.
- Ma…Malefica?
- Esatto, mia cara. Chiedi alla tua amica Emma “disastro” Swan.
- Disastrooo.
La bambina fece eco a Regina ridendo.
- Esatto tesoro, disastro.
- E ora?
Domandò Ruby preoccupata.
- Ora sta cercando la soluzione. Speriamo di trovarla in fretta.
- Frettaaaa.
- E dimmi…quanti anni hai?
Chiese Ruby amichevolmente.
- Quattro.
Rispose mostrando quattro piccoli ditini.
- Oh…quattro…
- Esatto, quattro. Molti ma molti di meno dell’età effettiva che aveva stamane.
Regina sospirò per poi guardare l’orologio.
- Tata andiamo a prendere Henry?
- Henry!
Gridò felice Malefica alzandosi in piedi.
La mora si alzò dal tavolo dirigendosi verso il banco per pagare.
La bimba, timidamente, le tirò la manica del lungo cappotto nero e Regina abbassò lo sguardo.
Malefica mostrò una manina alla donna che sorrise e la strinse nella sua.
Uno scampanellio proveniente dalla porta d’entrata attirò l’attenzione di Regina.
- Ho provato a cercare, ti giuro che ce l’ho messa tutta, ma non ci capisco nulla. Aiutami.
Chiese supplichevole Emma avvicinandosi alla mora.
- Credi che basti un’ora per trovarvi soluzione?
- Beh almeno così piccola non farà del male a nessuno.
Rise nervosamente la bionda guardando Malefica.
- Non ti sopporto quando fai così.
Sbottò Regina sedendo la piccola sul piano del bancone in modo che Ruby la vegliasse.
- Così come?
Domandò Emma stranita.
- Sei sempre la solita superficiale.
- Non sono superficiale.
- Sì che lo sei. Sempre.
Il tono dell’ex Sindaco cominciò ad alzarsi.
- Ma non è vero!
Si difese la bionda.
- Superficiale, immatura, spensierata fin troppo, imprudente, sconsiderata e non impari mai.
- Ah sì, Miss serietà?
Regina incrociò le braccia al petto.
- Tu non sei altro che una fanatica della scrupolosità e maniaca della perfezione più assoluta.
Le due si fissarono, l’una nello sguardo dell’altra, come se stessero litigando anche mentalmente.
- Non ti sopporto!
Esclamarono all’unisono.
- Avevi ragione Malefica…la loro sincronia è perfetta.
Disse la ragazza-lupo rivolta verso la bimba che la guardò con fare interrogativo.
- Ma lo capiranno mai che sono fatte per stare insieme?
Domandò Belle sorridendo.
- Bah. Testarde come sono…non credo.
Borbottò Ruby sbuffando.
Snow entrò in quel momento, giusto in tempo per assistere al litigio.
- Era da un bel po’ che non litigavano. Che cos’è accaduto?
Domandò la donna rivolta verso Ruby e Belle.
- Ti presento Malefica.
Disse la cameriera ad una Snow allibita.
- Ciao!
La donna sorrise ricambiando il saluto.
Regina si avvicinò alla piccola prendendola in braccio.
- Andiamo a prendere Henry così ti fa giocare un po’ mentre NOI cercheremo una soluzione.
Le sorrise la mora marcando con forza il “Noi”.
 
 

Nota di Alex: Ed eccoci con il primo guaio. Cos'accadrà ora?
La prossima settimana vediamo come affronteranno il danno.
Grazie a tutti e alla prox :)
 
 
 
 
  
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