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Autore: Martiverse    10/12/2008    10 recensioni
(...) In cima ad una scogliera, la più alta di tutte, sorgeva una rosa rossa come il tramonto, bella come il sole. Un ragazzo vide il fiore, e se ne innamorò. Tutti i giorni si fermava ai piedi della scogliera. Quelle rocce erano inaccessibili e così si doveva accontentare di stendersi ai piedi dell'altura, fissandola da lontano con amore, senza mai poterla toccare. A volte gli arrivava il profumo ed il ragazzo era felice così, aspettava il giorno in cui sarebbe finalmente potuto andare dalla sua rosa per amarla per sempre. Ma sulle isole tirava un forte vento. Un vento crudele che si prendeva gioco della rosa e la sbatacchiava di qua e di là secondo i suoi capricci, sotto gli occhi impotenti del ragazzo che tanto amava quel fiore...ma non poteva intervenire...Il ragazzo guardava la rosa ogni giorno, anche se con il tempo il vento le strappava i petali e li gettava lontano...ma lui continuava a trovarla bella. Solo quando il vento strappò al fiore anche il suo ultimo petalo il ragazzo si rese conto di essere stato un codardo. Che senza curarsi della sua vita avrebbe dovuto scalare l'altura, rompersi le mani, pur di proteggere quel delicato fiore di cui era innamorato follemente. La rosa aveva perso ogni energia, ogni scintilla di vitalità...allora il ragazzo decise di cercare in mezzo al deserto tutti i petali della rosa...per poterla rimettere a posto e finalmente poterla amare..."
"Li ha trovati?" chiese Axel.
"Li sta cercando" concluse Riku. (...)
Fanfiction yaoi ambientata in una lontana terra dove si cerca la pace tra paesi in guerra, dove la magia esiste e viene temuta, dove la bellezza risiede nel più fragile fiore tra le dune d'oriente.
Genere: Triste, Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Axel, Demyx, Riku, Roxas, Sora
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dune d'oriente
La Rosa del deserto

 

✧✧✧

 

Il commento dell’autrice: “Fire-prone!”
L’autrice è lesa.
L’autrice lo sa.
Lo
L

 

✧✧✧

 

3 La lingua di fuoco del domatore

 

Riku maledisse la strada del ritorno.
Quelli che prima gli erano solo pochi passi adesso...sentendo Sora gemere ad ogni suo movimento…gli sembrarono un infinità.
Continuava a ripetergli che sarebbe andato tutto bene, che non c’era niente di cui preoccuparsi…anche se dietro di loro lasciavano una lunga riga di rosso sangue vermiglio….
Giunto alla sua camera si fece aprire la porta dalla guardia e cercò velocemente con gli occhi un posto in cui poter posare sora senza fargli del male.
Si ricordò che nel bagno privato della sua stanza c’era una vasca e subito vi si diresse, deciso.
“Un medico!” ordinò voltandosi verso la guardia in piedi sulla soglia “Portami qui un medico! E subito!”
“Ma…!” provò a replicare la guardia, venendo subito zittita da Riku.
“Va! Ora!”
La guardia sospirò arresa, correndo via.
Riku posò incerto il corpo di Sora nell’acqua gelida.
Lui urlò per il dolore, tendendo la schiena come un a corda di violino, tanto che Riku si chiese se così facendo lo stesse aiutando o stesse solo peggiorando la situazione.
Infine si decise a lasciarlo in acqua, non sapendo cosa fare in alternativa.
Sora tremava come una foglia mentre l’acqua si tingeva di rosso, ma pian piano smise di gemere e singhiozzare…qualcosa stata funzionando…o stava morendo?
“Il medico non è voluto venire” disse la guardia, ansimante, appoggiandosi allo stipite della porta del bagno “Se disobbedirà agli ordini del re verrà punito lui stesso…”
“Siete uno più coniglio dell’altro!” sclerò Riku alzandosi.
Il suo caffettano un tempo blu adesso era rosso sul petto e su un braccio per via del sangue di Sora.
Cercò di fare due più due…alla ricerca di qualcuno che potesse dargli una mano in quel posto a lui totalmente estraneo…
Gli venne in mente solo lo schiavo dagli occhi infossati e lo sguardo triste, ma capì subito che non l’avrebbe mai aiutato.
“S-shere Ky…?” una voce timida provenne dal corridoio.
Riku e la guardia si voltarono verso la porta per capire chi stesse parlando.
“Occazzo quanto sangue…Shere Khan? Sabiri...vieni fuori tesoro di papà…”
all’improvviso una figura alta ed esile si affacciò alla porta, sospingendola lentamente.
Riku si portò istintivamente davanti al corpo di Sora, per nasconderlo, senza rendersi conto che le tracce di sangue sparse sulla metà del corridoio del castello certo erano un buon indizio per risalire a lui.
La guardia mosse la torcia in direzione della porta e subito la figura balzò fuori dalla stanza nascondendosi dietro la parete.
“Merda!” imprecò “Quante volte gli avrò detto che se vuole mangiare qualcuno almeno non lasci testimoni! Mai una volta che mi desse retta quella stupida tigre!”
“Vieni fuori” ordinò la guardia, autorevole, una mano già sull’elsa della spada che aveva legata in vita.
Si udì un sospiro pesante e la figura tornò in piedi sulla soglia della porta, ben in vista.
Quando la guardia lo illuminò Riku riconobbe il mangiafuoco della festa.
Teneva le braccia incrociate al petto e batteva con nervosismo un piede a terra, lo sguardo che non inquadrava mai direttamente le persone nella stanza.
“Chi hanno ucciso stavolta le mie cucciolozze?” chiese sbuffando annoiato “Giuro! Io ero sicuro di aver chiuso le gabbie ma poi ho visto il sangue in corridoio e…un momento…”
Aveva alzato lo sguardo vedendo Riku ed il suo caffettano ricoperto di sangue.
Inarcò un sopracciglio fine, quasi inesistente, mentre lo fissava attentamente.
“Sei tu che sei stato assalito dalla tigre?” chiese come se fosse sorpreso di vedere la vittima ancora viva.
Riku si guardò il caffettano ricoperto di sangue e si affrettò a scuotere la testa, cercando di coprire in tutti modi la visuale di Sora morente nella vasca da bagno.
“Io…no, no! Non è…niente! Sto bene! Benissimo!”
Per una volta nel mentire non era stato convincente…la tensione del venir scoperti gli stava facendo diventare le ginocchia molli come budini.
“Guarda che se non ti medico subito i tagli finisce che muori dissanguato. Le conosco le mie piccoline…lasciano artigliate più profonde di quelle di una frusta….”
Blink!
Una lampadina si accese nella mente di Riku.
Era una mossa rischiosa…ma anche se tutto questo avrebbe coinvolto un’altra persona nella sua vicenda doveva tentare il tutto per tutto per riuscire a salvare Sora.
Rimase un momento indeciso, poi si scostò di lato lasciando intravedere il corpo di Sora steso nella vasca da bagno.
Un braccio nudo gli penzolava inerme fuori dal bordo, la pelle ancora più chiara del solito, tinta di un pallore mortale.
Aveva reclinato un po’ la testa ed il mento sfiorava appena la superficie dell’acqua ormai resa purpurea dal sangue. “Sora!” urlò il mangiafuoco fiondandosi verso di lui, urtò malamente la guardia e Riku, senza prestarvi attenzione.
Si inginocchiò a terra, afferrando il volto dell’amico tra le mani fini e scuotendoglielo leggermente “Mi senti piccolo…che ti hanno fatto stavolta…che ti hanno fatto…” gli mormorò piano, carezzandogli i capelli con il pollice.
All’improvviso emise un verso basso, come un ringhio e si voltò veloce avventandosi su Riku.
“Ti ammazzo!” gli urlò sferrandogli un pugno in pieno volto.
Prontamente la guardia lo tirò all’indietro, buttandolo a terra e preparandosi a colpirlo con la spada ricurva.
“No!” gridò Riku alzando una mano verso i due.
La guardia si fermò con la spada ancora ben ritta in aria, mentre il mangiafuoco rimase steso a terra fissando i due con astio, come una tigre chiusa in gabbia guarderebbe i passanti curiosi che si divertono ad infastidirla.
“…no…” ripeté Riku ansimante.
Si tastò il naso per accertarsi che non si fosse rotto…sembrava a posto ma quando ritirò le dita le trovò intrise di sangue.
Non ci badò…a lui stava sanguinando il naso…a Sora la metà del corpo…aveva obbiettivi più importanti che la sua piccola ferita post-scazzottata.
Fece segno alla guardia di ritirare la spada e quella obbedì tenendosi sempre pronta a riprenderla in caso di bisogno.
“Non sono stato io a ridurlo così, devi credermi” spiegò Riku al mangiafuoco, porgendogli una mano per alzarsi “Ha tentato la fuga ed il principe Roxas lo ha fatto frustare…voglio che tu lo medichi, io non ne sono capace” ammise Riku, lo sguardo serio e carismatico.
Il mangiafuoco accettò con riluttanza la mano che gli era stata porta e tornò ad inginocchiarsi di fronte a Sora, ogni tanto si voltava verso la guardia e Riku, come se temesse di venire accoltellato alle spalle al primo momento di distrazione.
Sciacquò le ferite di Sora e le medicò in silenzio, fasciandole con dolcezza.
Prima di deporlo sul letto di Riku gli mise una camicia da notte di seta che Riku nemmeno sapeva di avere nell’armadio.
“Non si deve muovere” disse il mangiafuoco in un sospiro.
Avanzò verso Riku con fare minaccioso, e la guardia strinse l’elsa della spada, pronta a sfoderarla.
Il mangiafuoco se ne accorse e si fermò ad un passo di distanza da Riku, fissandolo in cagnesco.
“Non so chi tu sia….” Sibilò ostile “Ma se provi di nuovo ad alzare un dito su di lui io ti uccido, chiaro?”
Riku sostenne il suo sguardo, senza tradire alcuna emozione.
“Ti ripeto che io non l’ho mai toccato” confermò serio.
I due rimasero in silenzio a fissarsi per un lungo interminabile momento in cui il mangiafuoco ridusse i suoi occhi verdi a due fini fessure accusatrici.
Infine si voltò, sdegnato, e si diresse verso la porta a gradi passi.
“Se al suo risveglio Sora mi dirà una sola parola negativa sul tuo conto i giuro che diventerai cibo per tigri. Non mi frega niente di quale sia il tuo grado sulla scala del comando, sai che con quello che ti sto dicendo puoi farmi lapidare vivo…ma la morte non mi spaventa affatto e non mi impedirà di vendicarmi. Stanne certo. Torcigli un solo capello e ti ammazzo, è una promessa.”
Dopodiché uscì dal raggio di luce della torcia e sparì nell’ombra.
Riku non distolse gli occhi dalla porta fino a che non sentì i passi echeggiare nel corridoio…quando si spensero si voltò verso la guardia, ordinandogli di trovare qualcuno che pulisse i corridoi dal sangue.

✧✧✧

Magnifico…
Riku posò la testa contro la grata fitta della finestra.
Veramente magnifico, Riku…stai mandando a monte tutti i tuoi piani…
Trasse un lungo sospirò depresso e si elencò mentalmente tutte le cazzate che aveva fatto in quei soli due giorni di soggiorno in terra nemica.
Hai salvato uno schiavo che non doveva essere salvato.
Hai disobbedito agli ordini di un re pazzo e sanguinario che probabilmente ti ucciderà all’alba.
Ti sei aizzato contro un mangiafuoco che ogni tanto lascia le sue tigri libere per il castello a mangiarsi i passanti…
Veramente magnifico…

Voltò piano la testa verso il corpo esile e martoriato di Sora sdraiato sul suo letto.
Respirava piano…a volte dava l’impressione che avesse proprio smesso di farlo…
Invece si faceva sfuggire un gemito, cercava di muoversi, ci rinunciava e riprendeva a dormire.
Già, lui dormiva…chissà che ore erano…
A Riku sfuggì uno sbadiglio mentre lanciava una veloce occhiata alla luna chiara e splendente nel cielo notturno.
Si diresse lento verso il letto, sfilandosi difficoltosamente il caffettano azzurro.
Non l’aveva ancora tolto e dovette soffocare un conato di vomito quando rivide il sangue secco che vi era incollato sopra.
Di solito a spogliarlo era uno schiavo…si era scordato quando fosse difficile togliersi i vestiti da solo…
Arrancò nel caffettano e riuscì a liberarsene, buttandolo sul pavimento.
Soddisfatto dell’impresa, lo fissò con aria superiore e poi si diresse verso il letto.
Nudo vi si sdraiò tirandosi addosso la coperta calda adatta alle basse temperature che vi erano di notte nel deserto.
Chiuse gli occhi, cercando di dormire.
“….ah…..aah…ah…”
Li riaprì di scatto, fissando il soffitto.
Voltò la testa verso il volto sudato e sofferente di Sora e lui gemette di nuovo nelle sue orecchie.
“aaah….nh…mmmh…ah!“
Riku si tappò le orecchie, nascondendo la testa sotto il cuscino.
Sentiva il volto che gli era andato in fiamme a quella scena.
Quanto tempo era ormai che non passava una notte in compagnia di qualcuno…?
Troppo…durante tutto il viaggio si era fermato solo per mangiare e dormire…e non aveva mai avuto tempo per concedersi un po’ di svago…
Quando gli vennero in mentre pensieri peccatrici desiderò di non essersi mai tolto il caffettano azzurro.
Lo desiderò con tutto se stesso quando si fece scivolare una mano tra le gambe, sentendo il bacino bruciargli più del volto.
Tirò fuori la testa da sotto il cuscino, guardando di nuovo quel volto afflitto ed ansimante.
Che gli dei mi fulmino se non è bellissimo… pensò carezzandosi il bacino con le punte delle dita.
Si rese conto all’improvviso di quello che stava per fare ed arrossì ancora di più, balzando fuori dal letto come se fosse bollente.
Rotolò a terra per allontanarsi e si alzò in piedi che era accanto alla porta d’ingresso.
Bravo Riku, un'altra cosa da aggiungere sulla lista dei tuoi disastri… gli ricordò la voce nella sua testa.
Riku si sdraiò sul freddo pavimento di pietra con la pancia a terra, nel tentativo di freddare il suo corpo o prendersi una broncopolmonite per morire giovane.
Probabilmente la prima opzione.
Rimase immobile, steso a terra come un cane.
O come uno schiavo.
La faccenda si faceva sempre più strana…lo schiavo che aveva il lusso di un letto…e lui che era ridotto a cercare di addormentarsi su delle frette e scomode mattonelle di pietra.
Uno schiavo che avrebbe potuto benissimo prendere e violentare con il consenso divertito di quel principe pazzo, pagando il giorno dopo al padrone le eventuali ferite che gli aveva arrecato.
Poteva anche ucciderlo, rendendo a Roxas poco più di un sacchetto di soldi.
Il prezzo di una vita umana…una vita senza valore come quella di un servo sottomesso.
Ma quegli occhi…quei dannatissimi occhi blu…gli impedivano di considerarlo SOLO un misero schiavo.
Quella determinazione che vi aveva letto mentre per la prima volta lo vedeva ballare…e quelle lacrime nere che lo avrebbero tormentato per giorni e giorni nei suoi incubi peggiori…cose che avrebbe potuto far finta di non notare, come faceva di solito con le cose che non avrebbe dovuto considerare…
Come il comportamento provocate di Roxas…
…le sue allusioni…
…i suoi modi insopportabili…
...come tutte le cose che aveva visto ed era rimasto in silenzio annuendo anche se non approvava, per poter concludere un accordo o un trattato su cui lo avevano mandato a lavorare…
Era abituato a fingere e ignorare…e si sentì spaesato quando si rese conto che non gli sarebbe riuscito di farlo con quel danzatore dagli occhi color mare…
Quasi spaventato si ritrasse su se stesso, rannicchiandosi in posizione fetale, e chiuse gli occhi addormentandosi…
Un sonno profondo e senza sogni…
…solo un immenso buio nero come le lacrime di mascara….

✧✧✧

 

TadadadadadadaDAAAAAAAAAAAAA! DUNE!
BURNBURNBURNYAHAHAHAHAHAHAHAH!
YA-HA! YA-HA! YA-HA! YA-HA! YA-HA!
YA-HAAAAAAAA!
....credo di avervi già detto che sto male…vero?

Ho notato che molti commentatori si sono persi per strada…dove siete finiti? T^T
In compenso molti si sono aggiunti! Che billu ^-^

Rispondo ai commenti:
Soruccio: Se approvata da te e Chuck Norris allora sto tranquilla XD Fa piacere ritrovarti a leggere tutte le mie ff ^__^
Il_Trio_Infernale: La Vane dopo aver letto delle mille frustate ti voleva uccidere…da parte mia invece ti becchi un pollice d’oro ben alzato! *___*
Alynna: La durata non è certo una cosa di cui ti devi preoccupare…casomai ce da vedere se fra un po’ odierai questa storia XD E’ cruenta *__* Però è bella =u= *sbava* e, si, sora che si veste da donna è un MUST nelle mie ff XD E’ confuso il ragazzo…o ragazza? Mah… *la vane mi sta picchiando con la sua forza da uke e mi insulta chiamandomi seme del cazzo* *tutto ciò non ha senso* *lol*
KH4: La Vane dopo aver letto della flagellazione a Roxas ti dona un pollice d’oro ben alzato urlando “siii, Riku! Va verso l’arcobaleno gay!”
KairiChanRules: Grazie ^__^ Riguardo a Roxas fa attenzione…le apparenze a volte ingannano…*w*
CrAzYtEn: Eheheheh dev’essere stato un bel sogno…*u* Per scoprire l’identità dello sciamano ci vorrà ancora un po’… anzi, ora che mi ci fai pensare…
A TUTTI: Fate supposizioni! Bravi!
BakaYaoiFan: Grazie ^__^ *fiera della trama* Se Sora ti fa pena qua….oddio, preparati mentalmente al resto XD
BloodberryJam: Datteri, muahahahahah!
Brava! BRAVA! Lode al sommo Sephiroth…esso è, può, ha ed è cattivo XD …Non odiarlo, poi…please °_°
mikyfantasy: Sono in adorazione del tuo commento *__* Grazie *__* Mi hai lasciata senza parole…non riesco a risponderti decentemente ma sappi che l’ho apprezzato tantissimo *__*
Fly89: Eheheh io non muoio mai XD Grazie ^__^
Il prossimo capitolo, signore e signori sarà rating ROSSO!!!
>:D


- Marti

   
 
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