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Autore: _Giuls17_    04/03/2015    6 recensioni
Katniss e Peeta hanno vinto la guerra e adesso vivono al Dodici, stanno imparando di nuovo a conoscersi e ad amarsi, sanno che ci vorrà del tempo ma finalmente non dovranno più lottare, ma nello stesso tempo, in un luogo sconosciuto, ma in realtà vicino, Tobias scopre un'amara verità: Tris è morta, e tutto il suo mondo con lei.
Un nemico comune, una nuova guerra li faranno incontrare, poichè c'è un Mostro in ognuno di loro, ma solo Tris è stata messa davanti a quella triste realtà.
C2: -Chi sei tu?-
-Il mio nome è Tris. Ti prego non sparare.
C3: -Ti hanno detto il loro nome.-
-Sì, li hanno chiamati Hunger Games.-
C4: Cercò di reprimere l’orrore che provava per se stessa ma non ci riuscì, si odiava per come l’avevano fatta diventare: un mostro.
C6: Ricordo così bene il giorno che ci siamo visti la prima volta, [...], Io non ho dimenticato, Tris.
C8: -Quattro lasciami.-
C10: Scattò in avanti ma prima che potesse afferrarle il corpo sentì un altro ago perforarle la pelle.
C13: -Dove sei stata per tutto questo tempo?- domandò quasi sulla sua bocca.
-Stavo tornando da te.- rispose lei.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb Prior, Christina, Four/Quattro (Tobias), Tris
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Complicated
 
-Caleb perché non li facciamo sistemare nella struttura B-10, ormai il sole è calato e si sta facendo tardi.
Parlerò domani con il vostro referente.- concluse Evelyn.
 
Tris abbassò lo sguardo, sentendo che il momento di lasciarsi andare si era esaurito, il suo cuore era tornato un organo informe e dolorante, non l’avrebbe lasciato andare nuovamente.
-Veramente…- iniziò Haymitch.
-Restiamo sull’Hovercraft.- disse Tris, alzandosi.
-Come?-
-Preferiamo restare dove ci sentiamo a casa.-
-Tris almeno tu, casa mia non è lontana e noi…-
-Io resto con loro.- sussurrò, indietreggiando ancora da quel fratello che aveva odiato per tutto quel tempo.
Quel fratello per cui aveva sacrificato tutto durante la guerra, quella persona che l’aveva tradita più di una volta e per la quale aveva dato la sua stessa vita.
-Andiamo.-
Katniss le prese la mano e la guardò negli occhi, abbozzò un sorriso e si lasciò trascinare dall’unica persona che aveva fatto breccia nel suo cuore malato.
-La riunione sarà prevista per le nove del mattino.- urlò Evelyn per farsi sentire.
-Ci saremo.- rispose Peeta, mettendo un braccio intorno alle spalle di Katniss e portandole via da tutto quel dolore.
 
Gale osservò per un’ultima volta quelle strane persone, notò ancora la meraviglia nei loro occhi: nessuno aveva previsto che Tris fosse viva.
Scosse la testa e s’incamminò col resto del gruppo, non riuscendo a non pensare alle poche dimostrazioni d’affetto che aveva ricevuto, forse solo suo fratello le aveva fatto capire quanto avesse sofferto, poiché neanche il suo Tobias si era fatto vedere.
 
Questa gente è così diversa da noi.
 
Osservò la schiena piegata di Tris, smise di sorridere, quella ragazza portava un grande fardello sulle spalle come Katniss all’epoca della Rivoluzione, erano così simili, con l’unica differenza che loro avevano sempre dimostrato l’affetto che provavano per la Ghiandaia Imitatrice, mentre Tris era stata lasciata in balia di se stessa e del dolore.
 
Cosa sarebbe successo se non avesse trovato Katniss? Se fosse rimasta nel bosco?
“Sarebbe morta, in solitudine.”
 
Aprì il portellone dell’hovercraft e lo chiuse quando tutti furono entrati.
-Direi che dovremo mangiare qualcosa.-
-Sì, Tris ne ha davvero bisogno.-
-Non ho fame.- rispose la ragazza, lasciando la mano dell’amica e dirigendosi verso il bagno, chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
Katniss provò a dire qualcosa ma senza risultato, era rimasta lei stessa scioccata dallo strano modo con cui l’avevano accolta ed era rimasta terribilmente scontenta di come Tobias l’avesse ignorata, di fronte a tutti.
 
-Cosa possiamo fare?-
Peeta stava guardando la porta del bagno come la sua ragazza.
-Possiamo solo starle accanto, non possiamo lasciarla sola.-
-Vi rendete conto che nessuno si è premurato di abbracciarla, di dirle quanto le fosse mancata! Sono riuscito a percepire il disagio nei loro occhi nell’averla ritrovata dopo due anni.-
-Forse a voi vi sfugge qualcosa.- Haymitch si lasciò cadere su una sedia e prese la fiaschetta con l’alcool.
-Cioè?-
-Queste persone una volta erano divise in fazioni, quelli con cui ci siamo relazionati oggi erano per la maggior parte Intrepidi, e loro non sono inclini agli atti sdolcinati, credono nel coraggio e in fondo anche loro sono felici di riaverla a casa.-
-Ma Tobias è rimasto in silenzio e ha permesso che quella ragazza lo toccasse davanti a lei, che marcasse il territorio.-
-Tobias era lì?- chiese, sorpreso Gale.
-E´il ragazzo che si fa chiamare Quattro.- continuò irata.
-Katniss.- la rimproverò Peeta, -Non puoi sapere come stanno le cose, forse Tobias ama quella ragazza.-
-E´da pazzi!-
-No Katniss, semplicemente è come ti avevo detto io.- disse Tris, uscendo dal bagno col il polso macchiato di sangue, che lentamente stava scendendo lungo la sua gamba, macchiandole i pantaloni neri.
-Che hai fatto?-
 
Katniss corse, per quella breve distanza e le alzò il polso lacerato da una piccola lama, urlò a Peeta di prendere degli asciugamani e puntò i suoi occhi in quelli di lei.
Non riuscì a leggervi niente.
-Non sento niente.- sussurrò Tris.
-Cosa vuol dire?-
Gale le fece appoggiare la sua schiena sul suo petto, e vide la ragazza lasciarsi andare a quel contatto, chiudendo gli occhi e rilassando i muscoli.
-La tengo.- rispose il ragazzo, guardando Katniss.
-Avevo bisogno di sentire qualcosa, solo il dolore mi aiuta.-
-Tris…-
-Io non sento niente Katniss.- riprese, più lentamente.
-Non sarà facendoti del male che ci sarai d’aiuto nella guerra.-
-Lui… Lui non mi ha neanche parlato.- sentì le lacrima scorrere ancora lungo le sue guance,      -Perché piango?-
-Perché hai il cuore a pezzi.- Katniss le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e tamponò la ferita.
-No io… Non ho un cuore, me lo hanno distrutto loro, io sono nessuno, non posso più amare.-
-Adesso smettila Tris!- rispose bruscamente la bruna, -Tutte le persone che oggi ti hanno ritrovata si sono comportate da stronzi, il primo Tobias che è rimasto immobile senza dire niente!
Ma qua dentro, qua noi ti vogliamo bene e non ti lasceremo andare così facilmente.-
-Non mi conoscete veramente, se sapeste del mio passato non vi fareste molti problemi a lasciarmi qua fuori a sanguinare.-
-Tutti noi abbiamo fatto delle cose brutte per arrivare qui.-
-Anche uccidere?- domandò lei aprendo gli occhi.
-Anche uccidere.- rispose in coro tutti, sentendo il peso di quelle parole.
 
-Tris devi fidarti di noi, non siamo qua solo per la guerra, siamo qua anche per aiutarti a tornare te stessa.- disse Gale.
-Io ho cinquanta sfumature di tenebra dentro di me, non andranno più via.-
-Allora ti insegneremo a conviverci, ma adesso devi promettermi che non ti farai più del male.-
Katniss la fissò in attesa, aveva appena finito di fasciarle il polso.
-Ci proverò.-
-Già è qualcosa.-
-Adesso Peeta ci cucina qualcosa.-
-Bè, pane a volontà!- urlò, cercando di sdrammatizzare e riuscì a far sorridere Tris anche se per poco.
 
***
 
-Quattro?-
-Quattro mi vuoi rispondere?! È da più di un’ora che ti parlo e tu sei immobile su quel divano e guardare il pavimento.-
Christina posò le mani sui fianchi e lo guardò.
Anche per lei era stato sconvolgente ritrovarsi Tris davanti agli occhi, anche lei aveva rivisto quell’amica che credeva morta ma dentro di se, si era sentita tradita dal comportamento di Quattro.
 
Lui la ama ancora.
“Non ha mai smesso.”
 
-Quattro con chi vuoi stare? Io sono stata al tuo fianco in questi due anni, mi sono innamorata di te, forse lo ero già da prima ma ho rispettato te e Tris, ma adesso non so se posso mettermi da parte di nuovo.
Ho anche io un cuore, ed è stanco di essere la seconda scelta.-
Quattro alzò il viso e riuscì a guardarla per la prima volta da quando erano rientrati a casa.
 
Non le ho neanche detto “ciao”, ho lasciato che Christina monopolizzasse tutta la situazione.
Devo vedere Tris.
Devo capire cosa le hanno fatto veramente.
 
-Devo andare.- sussurrò alzandosi.
-Stai andando da lei, vero? Quattro non lo fare, ti prego! Ci sono io qui per te.-
Il ragazzo la guardò e provò a sorridere.
-Christina lasciami andare, devo almeno parlare, devo provare a capire cosa le sia successo.-
-Lo ha detto oggi, non c’è bisogno che tu vada da lei.-
-Non riesci a capire.- rispose, avanzando sicuro verso la porta e una volta aperta iniziò a correre giù per le scale.
Corse come non gli succedeva dai tempi delle Fazioni, sentì i polmoni bruciargli nel petto ma non si fermò, voleva raggiungerla il prima possibile.
 
*
 
Gale alzò lo sguardo verso i ragazzi, sentendo ancora uno strano rumore.
-Stanno bussando?- domandò Peeta, incredulo.
Katniss si alzò dalla sedia e aprì il pulsante, si trovò davanti Tobias, affannato, leggermente sudato ma lesse qualcosa nei suoi occhi.
-Devo parlare con lei, io…-
-Forse non è il caso.- rispose Gale, rimanendo al suo posto.
-Io devo parlare con Tris, ne ho bisogno, non me ne andrò fino a quando non me lo lascerete fare e poi userò la forza.-
-Vai.-
-Cosa?-
Katniss incrociò le braccia al petto e lo fissò.
-Non potrà andare avanti finché non tronca col passato e tu sei l’unica cosa che le impedisce di farlo, quindi forza, ma ti avverto, stai per affrontare la tua quinta paura Quattro.-
-Tu sai delle paure?-
-Convincere la persona che ami a tornare da te, dopo che è stata depistata. Ci sono passata e ti assicuro che non lo auguro neanche al mio peggior nemico.-





∞Angolo dell'autrice: Rieccomi con questo breve, ma spero intenso capitolo! Ringrazio tutte le magnifiche persone che ogni volta si fermano a leggere e/o a recensire tutti i capitoli.
Mi aiutate sempre molto, e non riuscirò mai a smettere di dirvelo ^^
Il capitolo è leggermente breve, ma purtroppo mi serviva solo per introdurre il capitolo di domenica: Il confronto tra Tris e Quattro ormai è imminente ed ormai niente e nessuno lo può più rimandare.
Spero lo stesso che vi piaccia e che vi faccia provare le stesse cose che ha fatto provare a me !
Adesso vi lascio allo spoiler:  <4



-Cosa sei venuto a fare?-
Quel suono gli gelò il sangue e gli diede modo di pensare razionalmente.
-Sono qua per te.-

 
   
 
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