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Autore: IllySan    04/03/2015    0 recensioni
Questa FanFiction riprenderà dalla fine della Stagione 7 di Buffy The Vampire Slayer, raccontando le avventure della Cacciatrice di Vampiri e della sua scooby - gang, anni dopo, portando alla vita, una nuova ed imperdibile Stagione: la numero 8!!!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Dawn Summers, Un po' tutti, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buffy stava male. 
Era inutile negarlo, nasconderlo e reprimerlo, stavolta non riusciva neanche a depistare 
gli amici interessati e preoccupati al suo stato d’animo... 
Glielo si poteva leggere dagli occhi, era diventata un libro aperto per chiunque la osservasse,
ma quello che si sognò quella notte, fù strano e la confuse .
Aveva sognato per l’ennesima volta, quella scena già vissuta: l’ultima immagine di lui, 
che la ringrazia per avergli  finalmente  confessato il suo amore, mostrando quel sorriso dolce e raro, che non regalava quasi mai a nessuno,
se non a lei; quel sorriso che l’aveva stravolta dall’inizio e per cui aveva perso la testa.
Sembrava proprio che il destino ce l’avesse con lei e la volesse ancora punire! 
“Ma di cosa?” , si chiedeva lei...
Non era stata lei a costringere il Vampiro ad indossare quel ciondolo;
non lo aveva mai confessato a nessuno dei suoi cari, ma avrebbe voluto morire con lui 
quella notte.

<< Non è già abbastanza? Ho perso tutto... Il mondo mi è caduto addosso...>>

Disse Buffy, flebilmente, con la voce rauca e spezzata, stropicciandosi il volto, 
una volta sveglia.
Lei ci stava provando a vivere come una persona normale, come se non fosse mai stata la Cacciatrice, come se il suo passato non fosse mai esistito, ma nella maggior parte delle volte, non sempre le riusciva: da un lato era dilaniata dal dolore e dai rimorsi e dall’altro,
 si sentiva  troppo esausta, stanca di combattere per continuare a...sopravvivere, perché si, 
da quando la sua vita era stata rivoluzionata, per lei quello, non era più vivere...
Di una cosa sola però, era certa: il suo Spike non avrebbe voluto vederla così,
avrebbe voluto vederla rialzarsi e continuare a lottare; tra i due, non era lei l’eroina,
ma era lui il Guerriero, il suo salvatore.

Ma nulla di quello che sembrava o si credeva, era vero...


Nel mentre, in un luogo molto molto lontano, Spike, da tutti creduto ormai polvere, 
era invece intrappolato in una sorta di strana dimensione; praticamente non era né morto 
né vivo, se così si può dire di un vampiro.
Era davvero disorientato, tutto ciò che lo circondava era apparentemente reale, 
anche se molto sfocato. 
Non aveva la possibilità di toccare materialmente le cose,  a parte quel maledetto medaglione che ancora aveva intorno al collo, che per una ignota ragione, lo  poteva anche vedere nitidamente e percepirne “il potere”, l’essenza.

Il suo unico pensiero da quando si era ritrovato lì,  era capire cosa fosse realmente accaduto 
e del perché, e come, non era diventato semplicemente cenere.
Probabilmente, forse, la parte visibile e presente, non era la sua anima, ma la sua aura,
e che di sicuro, quel posto in cui era finito, era qualche dimensione infernale, 
dove sarebbe dovuto rimanere per l’eternità, a pagare pagare pagare, per tutte le vite che aveva spento.
Sapeva che prima o poi, avrebbe fatto quella fine, e visto il “finale eroico”, 
una parte di lui ne andata fiero, ma nella sua mente e non solo, continuarono a farsi largo 
troppe di quelle domande:

<< Come mai, dopo il mio gesto, la mia anima non ha trovato pace? 
O un piccolo riscatto...?! Dove mi trovo precisamente? Cosa devo fare per uscire da questa dimensione?
C’è almeno un modo,  una possibilità di... tornare?>>


Spike realizzò che forse, era un sentimento particolare a tenerlo ancorato tra l’esistenza e no;, sicuramente era l'amore che provava per Buffy, a impedirgli di sparire per sempre e di seguire e riunirsi definitivamente con la sua anima.
Sì, ancora quella sua anima, che anche da morto, gli aveva dato il tormento, 
provocandogli un dolore immenso...però non si poteva ritenere pentito di quella sua decisione,
quando aveva deciso di riprendersela, a qualche costo, lo aveva fatto, senza timore,
 come pegno d’amore nei confronti della sua bionda, ed era la cosa di cui non si sarebbe potuto pentire: ne ora, ne mai!

Lei... 
Improvvisamente il ricordo di lei si fece vivo; di quando, dopo avergli confessato il suo amore, era fuggita mettendosi in salvo...
Ogni ricordo gli stava tornando alla mente, finalmente!
Era stato frustrante perché fino a quel momento, non si era neanche accorto della situazione in cui lui stesso si trovava e non aveva ricordava assolutamente niente; solo ora stavano cominciando, pian piano, a riaffiorare in lui dei flashback...
Pensò che quell’amore per quella donna era l'unica cosa che davvero contava...

<< Buffy... >>

Ed il solo nominarla, fece accadere l’inverosimile: come se entrambi avessero avuto lo stesso pensiero e si fossero chiesti aiuto reciproco,
ecco che all’improvviso, come per incanto, si ritrovarono mano nella mano, (stessa ed identica scena di un anno prima), 
a  guardarsi negli occhi , entrambi sbalordita e senza una logica spiegazione.
Nessuno dei due aprì bocca, nessuno dei due riusciva a connettere i neuroni alle parole,
era impossibile parlare in quel momento...

Una sola domanda, la stessa, attraversò però, le loro menti:
“ Com’era possibile?”

In Buffy, non spuntò solamente un sorriso sincero ed inaspettato, ma soprattutto,
percepì riaccendersi nel profondo, un fuoco spento da oramai fin troppo tempo; 
improvvisamente si sentì nuovamente contenta e serena a riaverlo nuovamente davanti a lei, 
a poterne sentire il profumo, a potersi godere ancora una volta quegli occhi azzurri in cui amava perdersi, ma nello stesso momento, era rimasta incredula,  un po’ scioccata e se poteva esserlo, anche molto più confusa di prima...

Inizialmente crebbe di star ancora sognando però non resistendo più, visto che non aspettava altro, non tardò un minuto di più,
così si avvicinò a lui, gli prese fortemente il viso lo baciò.
Quel bacio durò a lungo, fù dolce, passionale, bisognoso e salato a causa delle lacrime di gioia che scesero dalle guance di entrambi.
Continuarono a  ripetersi “ti amo” tante di quelle volte, che a Spike non sembrò vero.
Volevano recuperare tutto quel tempo perso, perché ancora non sapevano se la cosa sarebbe durata o meno, e non volevano di certo sprecarlo...

<< S-si...Si sta... Facendo giorno...>>

Balbettò Spike, riprendendo a fatica il fiato, avvertendo la donna che non ci stava minimamente pensando; si guardarono negli occhi per interminabili minuti, senza dire una parola, per poi Buffy accarezzargli la guancia ed annuire, capendo dove volesse andare a parare il biondo...
I due si misero a camminare, visto che casa della Cacciatrice distava da li a poco,
così  la raggiunsero subito.

<< Puoi entrare, Spike! >>

Proferì sicura e sorridente B. , notando che però,  qualcosa non andava in lui.
Il suo volto era tintinnante, sofferente, evidentemente sotto shock, scontato e malinconico,
ma Spike negò con la testa, decidendo di non darci peso, di convincere se stesso e fece un lieve sorrisetto rivolto a Buffy, come per ringraziarla ,
ed infine entrò.
...Una volta dentro, si guardò intorno, curioso e un po’ impacciato: non c’era mai stato lì 
visto che quel posto era nuovo.

<< Carino qui, sapevo che ti saresti sistemata bene, ne ero sicuro! >>
Esclamò lui.

<< Spike... >>
Buffy ancora non riusciva a credere ai suoi occhi, ancora non voleva crederci.

Lui sorrise dolcemente e le si avvicinò con lentezza, le prese il volto fra le sue mani,
in modo che i loro sguardi si fissarono l’uno nell’altro e le chiese:

<< Doveva davvero succedere tutto questo perché noi due potessimo amarci? >>

Nella sua voce c’era molto dolore ed insicurezza e Buffy lo captò nitidamente, 
così decise che toccava a lei adesso a renderlo sicuro.

<< ...La verità è che... >>

Prese un respiro profondo abbassando il volto a terra; si morse le labbra con veemenza 
e poi continuò determinata:

<< Prima ero troppo testarda e sciocca per ammettere che avevo davvero dei sentimenti per te, poi...
beh, si capisce di tenere a qualcuno quando oramai è troppo tardi, no? >>



Doveva esporsi e lo stava facendo, anche se fù un impresa ardua trovare le parole giuste,
ed esporre il suo cuore, liberamente, non era da lei, ma a Spike... 
Glielo doveva...

Proprio quando stette per aggiungere altro, Spike le posò il dito sulle labbra e scosse la testa.

<< E’ abbastanza. >>

Disse come se l’avesse appena letta dentro.

Spike non poteva più resistere, il suo cuore, sempre se ne aveva ancora uno, 
stava piangendo dalla felicità,  dopo tutto quel tempo, dopo tutte quelle parole cattive 
che lei gli aveva detto, dopo tutto quello che c’era stato fra loro: la storia fatta solo di sesso, 
inizialmente, e dopo il suo tentato stupro... stava avendo il lieto fine!

<< Shhh! Dimmi solo una cosa... >>
Sussurrò lui.

Lei annuii semplicemente, tenendo sempre gli occhi incollati a quelli dell’amato.

<< Mi amavi anche quando non avevo l’anima? >>

<< ...Ti amavo già da prima! >>

Rispose così Buffy.
Aveva buttato giù quella corazza che nessuno sembrava mai aver scalpito o attraversato...
Forse soltanto Angel’, all’epoca sua.
La biondina a quel punto, pensò di sdrammatizzare, altrimenti sarebbe scoppiata in lacrime , di nuovo, da un momento all’altro.

<< Ma guai a te William! Non osare montarti e prendere il sopravvento su di me!>>

Ribadì facendogli l’occhiolino e trasportare anche lui in una risatina piena di gioia.

<< Certamente Capo...ma a parte gli scherzi; nulla cambierà...
In parte almeno... Con te sono abituato a passare dei momenti complicati, altrimenti... 
Il nostro rapporto si trasformerebbe in un qualcosa di noioso.
In qualcosa adatto a una coppia di vecchietti moribondi... >>


Risero ancora un poco e Buffy gli afferrò una mano e lo portò nella sua camera da letto,
dopo aver annuito alla sua affermazione.

Si sedette sul letto, guardando l’uomo che amava e si lasciò andare, senza opporre resistenza. Stava agendo col cuore e non con la testa, o semplicemente con il corpo, come avrebbe fatto tempo a dietro; aveva preso una decisione e si stava per donare completamente a lui.
In casa non c’era nessuno, solo loro e... ora anche il loro amore.

<< Fammi tua! >>
Esordì all’improvviso, Buffy, mentre scrutava il Vampiro con malizia e gli lanciò uno sguardo eloquente.

<< Sei sicura? >>
Domandò preoccupato, il biondo, mentre accarezzò i capelli alla donna, che di rimando rispose:

<< Mai stata più sicura. >>

...Quelle mura quella notte fecero da testimoni: avevano ascoltato e visto tutto.
Ora, non solo Buffy si fidava di Spike, ma con lui si sentì veramente al sicuro.

La notte, per i due innamorati, fu soltanto il momento tanto atteso per stringersi forte 
in un caloroso abbraccio e sentirsi totalmente l’uno  parte dell’altra...finalmente.
I movimenti, le loro gesta non erano buttate lì, crude, violente e frenetiche, anzi, tutto il contrario; furono delicati, lenti,
si godettero ogni piccolo dettaglio di quell’unione.




Il giorno dopo Buffy si alzò presto e di buon umore e andò a preparare il caffè, 
proprio come piaceva ad entrambi: lungo ed amaro, gusto che ricordava vagamente quello del sangue, ma non solo: a Spike, logicamente,
il caffè, piaceva anche corretto con un po’ di scotch!
Sempre il solito!
Mentre il caffè usciva, si la Cacciatrice si fece una spremuta di arancia rossa, addentando due mozzichi di frittelle che si preparò li per lì
e poi prese un vassoio, di media grandezza e ci mise sia i due caffè per loro,  che il calice di sangue per Spike, naturalmente sangue di maiale,
con l’aggiunta degli oreò sbriciolati all’interno.
Lui era tornato, loro si erano amati, ma non doveva dimenticare chi era veramente lui!

<< Buongiorno Dormiglione! Ti ho preparato la colazione! >>

Fece salendo sul letto, dopo aver posato il vassoio sul comodino accanto, 
giusto per avvicinarsi più elasticamente a lui e stampargli un delicato bacio sulle labbra.

<< Mmmh piccola! Buongiorno a te...ma non sarei dovuto essere io, in quanto a uomo, a preparartela e farti la sorpresa?! >>
Replicò lui, con la voce roca della mattina e ancora gli occhi chiusi.

<< Beh, effettivamente si...ma visto che era il primo giorno insieme dopo tantissimo tempo, e da innamorati...ho voluto come ringraziarti... >>

<< ...Potrei abituarmici poi! >>
Se ne uscì Spike, ridacchiando e facendogli la linguaccia e l’occhiolino.

<< Non ci provare neanche! >>
Ribattè lei, divertita, per poi prendere entrambi il caffè e sorseggiarlo insieme, scambiandosi occhiatine che, dicevano tutto, le parole oramai non servivano più.

<< So che non è il momento adatto, ma...dobbiamo parlare di tante cose noi, lo sai questo, vero? >>
Buffy aveva rotto il ghiaccio, o prima o dopo l’avrebbe dovuto fare, quindi, meglio così. 

Spike annuì convinto e consapevole.

Finita la colazione, uno ad uno si andarono a fare una doccia e quando furono pronti entrambi, si sedettero sul divano e Buffy cominciò a raccontargli tutto gli avvenimenti che erano accaduti in quell’arco di tempo in cui lui era stato assente; dove, come, perché e con chi, fossero finiti i compagni della gang e lui fece la stessa cosa, spiegando il suo trascorso da Fantasma.

<< E poi ti ho lasciato la ciliegina sulla torta come dessert... Dawn... >>

<< Si è fidanzata? >>

<< No, nn è più quella che credi... Qua nessuno è più come un anno fa...>>

<< Che vuoi dire B.?>>

<< L’hai lasciata in un modo e... >>


Spike la conosceva tropo bene, qualcosa non andava e fra poco avrebbe sganciato la bomba;
si preparò psicologicamente all’impatto...

<< Mia  sorella è andata in discoteca ed ha fatto sesso con il primo tizio che l’è capitato... Solo che Alan, non era un innocuo ragazzo come sembrava dall’apparenza...ma è un tuo simile e... l’ha vampirizzata! Durante la notte... >> 

<< Stai scherzando... Buffy, non è divertente! >>


<< Lo so, ma purtroppo è la verità. Con una sera la pupa, si è ubriacata, si è fatta, si è fatta fare ed è diventata un mostro! >>

Spike corrugò la fronte e alzò un sopracciglio, per poi fare un’espressione dispiaciuta per via di quell’ultima frase, e Buffy se ne accorse:

<< Mi dispiace, io non intendevo... >>

<< Fa niente, tranquilla. >>


Il Vampiro tornò attento a quello che gli era stato appena rivelato e rimase più che basito. Inghiottì pesantemente e rumorosamente.
Buffy inaspettatamente sembrò essersi gonfiata ed era normale visto quanto era arrabbia...
Il non sapere cosa fare, la rendeva impotente, e questo lei, non poteva permetterselo.

<< Amore stai calma, ci sono io adesso con te. Sono tornato per restare ed insieme troveremo il modo di uscire da questa situazione... inermi e senza dover far qualche gesto... imperdonabile. >>
Disse lui prendendole le mani e accarezzandogliele amorevolmente.

Entrambi sapevano cosa volesse dire quella frase, però detta in quel modo, ma soprattutto, sentirla dire ad alta voce...faceva un effetto...strano.
 
<< ...Avevo proprio sentito la tua mancanza.>>
Esclamò sincera e spontaneamente B., per poi fiondarsi sulla sua bocca.



La notte arrivò nuovamente subito e a Spike non gli ci volle tanto per mettere in pratica i suoi pensieri: uscì di casa, senza far allarmare la biondina e seppe come muoversi e dove andare.
Non voleva alimentarla ne di false speranze e ne magari, litigare con lei, perché sicuramente,
lo avrebbe cercato di fermare, e lui non sarebbe stato d’accordo.

Ci mise meno del previsto e trovò infatti , Alan, ma purtroppo, questo “novellino” 
fu più furbo e più abile, e se la svignò! 


Dopo altre varie ricerche tramite informatori e ciarloni ubriachi marci nei pub, 
scoprì che non solo che Alan era fuggito dal posto, ma partì direttamente per Los Angeles...
Aveva già ideato un piano,  ma optò di ritornare prima a casa dalla sua Buffy, 
aggiornarla e spiegarle come fossero andate letteralmente le cose.


[... ]


<< Lui se n’è andato, lei è sparita dalla circolazione... Sono preoccupata, Spike! >>
Confessò appoggiata al frigorifero Buffy, mentre sorseggiava una birra.

<< Sei troppo sconvolta, tutto qui! Me, Dawn...Troppe cose insieme e... Io mi sento... >>

<< Non dirlo neanche per scherzo. So già che stavi per dire, quindi NO! 
Non devi sentirti in colpa di nulla! Io ti amo... >>


<< Anch’io... >>

<< ...e riaverti con me è la cosa più bella che mi sia mai capitata! >>    
Rispose lei sorridendogli e convincendolo.
Da quando era ricomparso, Buffy sentiva che in lui, oltre all’anima a dargli sensibilità ecc,
c’era molto di più...lo sentiva più... “emotivamente umano”, ma ovviamente era soltanto una sua stupida impressione.

<< Che intenzioni hai? >>
Domandò immediatamente, e a Spike bastò sorridere da stronzo.

<< Vedrai. Dammi un paio di giorni... >>

Ribadì carico, per poi baciarla dolcemente e riuscendo velocemente di casa, di nuovo.
  
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