Anime & Manga > Tokyo Ghoul
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Autore: Tetsuko Kuroko    04/03/2015    1 recensioni
"Devo farlo... Questo è l'unico modo che ho per proteggerti. So che ti lascerò solo, ma la verità è che non lo sarai mai: io rimarrò sempre nel tuo cuore e nella tua mente; proprio come mamma e papà. Vivi anche per me, mio piccolo e amato fratellino. Ti amo, Ken-chan" - Kaneki Ren
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Nuovo personaggio, Takatsuki Sen/Eto, Tatara, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Spoiler!
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Nota dell'autrice
Buonsalve a tutti, sono Tetsuko.
Prima che iniziate a leggere, vorrei chiarire alcune cose.
Innanzitutto, i dialoghi nel prologo sono dialoghi/flashback in giapponese e per tale motivo sono in corsivo
Al contrario, i dialoghi nei capitoli sono: "normale" per i dialoghi in giapponese e "corsivo " per i dialoghi o le parole
in cinese.
Poi, per i flashback il testo e i dialoghi sono in corsivo (ma comunque seguiti da *inizio/fine flashback*).
Infine, i pensieri saranno tra virgolette singole (ad esempio: 'pensiero').
La storia è ambientata nell'anime Tokyo Ghoul Root A, con riferimenti a Tokyo Ghoul (sempre l'anime).
Le coppie, invece, sono: Ken x Touka; Ayato x OC/Fuhuo; Tatara x OC/Ren.
Per ultimo, i nomi dei genitori di Kaneki Ken e Ren: il padre si chiama Yusuke e la madre Yumi. Sono nomi puramente inventati da me, spero vi piaceranno.
Buona lettura,
                         Tetsuko


Prologo - I ricordi che ho di te

Sono seduto per terra, davanti alla finestra, con una tazza di caffè in mano.
Caffè... I ghoul non possono bere e mangiare cibi umani, se non il caffè.
Ora che ci penso, lei beveva spesso e volentieri caffè. Ricordo che, quando ero piccolo, lei profumava di caffè; e quel profumo si faceva più intenso quando mi abbracciava. 
Abbasso lo sguardo sulla tazza, il mio viso e i miei occhi si specchiano nel caffè. Avvicino la bevanda al mio naso e ne inspiro il delizioso profumo: non è nemmeno lontanamente lo stesso che aveva lei.
In un impeto di rabbia, tristezza e solitudine, lo getto contro il muro, mentre calde lacrime di sofferenza scendono lungo le mie guance.
Un altro ricordo di lei: "Non piangere, Ken-chan" dice col suo caldo sorriso, che illumina non solo il suo volto, ma anche la stanza. "Non c'è alcun motivo di essere triste. La tua sorellona è qui e non ti lascerà mai da solo" finisce abbracciandomi e io mi inebrio del suo profumo di caffè.
Mi abbraccio da solo, ora; piango da solo, ora; il caffè non ha lo stesso profumo, ora; sono triste e piango così forte che mi tremano le spalle.
"Dove sei? Lo avevi promesso... E ora, guarda! PERCHÉ, NEE-SAN!?!?" lo urlo sperando che tu possa risorgere, che tu possa ritornare in vita.
Ma non sarà mai così: un ghoul ti ha portato via da me.
"Mi scusi, è in casa Kaneki Yumi? " mi chiede un ispettore del CCG davanti alla porta di casa, che gli ho aperto personalmente.
"No. Ci sono solo io: mamma e papà sono morti, mentre nee-san è fuori casa " rispondo io, non sapendo ancora la verità.
"Nee-san? Vuoi dire che Kaneki Ren era tua sorella maggiore? "
Cenno affermativo. Tu lo sei.
"Allora... Mi dispiace, ma tua sorella è stata uccisa da un ghoul "
No. Tu lo ERI.
E adesso, non ci sei più.
Il mio ultimo ricordo di te? 
La foto di quell'essere umano ridotto in poltiglia, che dovresti essere tu.

    
   
 
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