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Autore: FoxFire    04/03/2015    3 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fights and Battles



Giuly's Pov.
 
Ero a scuola e non vedevo l'ora suonasse la campanella; Liam mi aveva promesso di portarmi a fare un giro e non vedevo l’ora. Mi ero vestita anche decentemente per l'occasione: dei jeans neri che non ero solita usare, un top corto nero a pois bianchi ed un bellissimo cardigan lungo rosa cipria, era proprio nel mio stile e mi piaceva tantissimo, anche se la maggior parte delle ragazze non si sarebbe mai sognata di metterlo. Ero sicura che Liam volesse evadere dalla sua casa, diceva che il clima era irrespirabile. Mi aveva raccontato che a cena non parlavano, più volte mi spiegò che si era creata una spaccatura interna al gruppo. Louis cercava di far svagare Harry o comunque lo teneva sotto controllo perché avevano paura potesse fare qualcosa di stupido da quando aveva scoperto che Zayn si era fidanzato con Fede. Il mio ragazzo invece era sempre stato più amico di Zayn, e quest'ultimo non rivolgeva più neanche uno sguardo ad Harry. Niall, poverino, si trovava in mezzo ed era quello che cercava in tutti modi di tranquillizzare la situazione con qualche battuta, ma stava rinunciando anche lui visto che erano tutti irremovibili. Ero contenta di essere lo svago di Liam: erano tutti così stressati per la chiusura dei voti, le ultime verifiche o le questioni di cuore. Ringrazio Dio ogni giorno per avermi dato qualcuno come quel bellissimo castano dagli occhi color nocciola che sapesse come farmi tranquillizzare. La campanella suonò ed io, sistemando i libri, iniziai ad uscire; poco prima che varcassi la porta la professoressa mi chiamo, così mi avvicinai nuovamente alla cattedra:
<< Giulia, volevo chiederti una cosa! >>
<< Mi dica tutto >>
<< Ti piacerebbe fare un dipinto da appendere all'aula? >>
<< Davvero? Lo sta chiedendo proprio a me? >>
<< Sì! Sono molti anni che accettiamo ragazzi che vincono la borsa di studio, ed è tradizione che se c'è qualcuno che frequenta il corso di pittura, ne faccia uno da appendere >>
<< Wow, grazie mille dell'opportunità >>
<< Prego. Stai tranquilla non ti preoccupare, sono curiosa di vedere cosa inventerai >>
Uscii dall'aula quasi saltellando, Liam era appoggiato al muro ed io mi fermai a guardarlo come una stupida. Non mi aveva visto, così lo circondai con le braccia, quando poi si accorse della mia presenza mi sorrise. Mi staccai e mi prese la mano mentre camminavamo per andare all'uscita:
<< Ti vedo allegra >>
<< Lo sono! La signora Buru mi ha chiesto di fare un dipinto da appendere nell'aula! >>
<< Che bravo il mio amore >> rispose lui ridendo, io mi bloccai un attimo, non ci eravamo più chiamati in quel modo dal giorno in cui siamo andati a comprare i costumi per Halloween. Avevo paura di espormi. Come avrei fatto a dirglielo se solo il pensiero mi faceva sudare le mani e tremare le ginocchia perché era collegato a quel pomeriggio?
<< Dove mi porti? >>
<< Non so, ti va di fare un giro sul Tamigi? >>
<< Dici sul serio? >> chiesi un po’ stupita
<< Certo >> si avvicinò dandomi un bacio in fronte con una leggerezza e tenerezza assurda.
Gli era cresciuta un po' di barba che mi fece pizzicare, ma era un “dolore” bellissimo.
Prendemmo la metro ed arrivammo sulla sponda sinistra del fiume, ci fermammo in un chioschetto a prendere da mangiare. L'aria era fredda ma accettabile, avevo però le guance rosse per via del vento. Adoravo andare in giro per la città con lui perché non faceva altro che spiegarmi dove ci trovassimo, o darmi delle informazioni sulla storia di Londra... mi sentivo la sua piccola allieva. Ci avviciniamo ad un punto dove c'erano delle barche, più che barche erano piccoli battelli:
<< Facciamo un giro sopra? >> chiesi con gli occhi pieni di speranza come una bambina che non aspettava altro
<< Tutto quello che vuole signorina >>
<< Grazie Liam! >> risposi saltandogli al collo.
Ci avviciniamo ad un ragazzo più o meno della nostra età e prendemmo i biglietti. Ci avviammo verso la barca: era a due livelli, quello inferiore tutto chiuso ma con un terrazzino e  quello superiore con i vetri per godersi il paesaggio. Liam entrò con un salto senza nessun problema, a differenza mia che tentennai avendo paura di cadere in acqua. Così mi allungò la mano ed appena mi avvicinai mise le mani sui miei fianchi e mi fece salire sulla nave.
<< Dove stiamo? >>
<< Dentro ti prego, ho troppo freddo >>
<< Allora saliamo al piano più alto >> mi prese la mano sorridendo e guidandomi verso i posti dove ci sedemmo una volta raggiunti. La barca sarebbe partita solo mezz'ora dopo, eravamo capitati lì troppo in anticipo.
<< A cosa pensi? >> gli chiesi notando il suo sguardo perso e pensieroso
<< A quanto sei bella >> arrossii appoggiando la testa sulla sua spalla e lui, circondandomi col suo braccio, mi strinse più vicino a sé. Sapevo che quello era il momento giusto per dire quelle due importanti parole, ma non potevo, non riuscivo, anche guardarlo mi era difficile dopo quella volta. Credo che capì il mio cambio di atteggiamento che era diventato teso, infatti fiondò le labbra tra i miei capelli schioccandomi un bacio sulla nuca, facendo in modo che quel suo profumo mi inebriasse totalmente. Lo guardai, i suoi occhioni marroni mi fissavano sorridendo, feci lo stesso puntando poi il mio sguardo sulle sue labbra. Mi avvicinai facendole toccare leggermente contro le sue e, come la prima volta, il mio stomaco era su di giri. Era lui, lui mi faceva stare bene, per quanto potessi essere in imbarazzo in certi momenti non interessava perché ero convinta che mi piacesse davvero. Continuai a guardare il fiume che in quel momento stava passando con tutto il paesaggio di Londra. Liam non perse occasione di raccontarmi, con il suo modo di parlare veloce, moltissime storie su quel luogo.
<< Liam >>
<< Sì? >>.
Non riuscivo a pensare con la mente lucida, il mio battito cardiaco andava così veloce senza nessuna speranza di  poterlo regolarizzare. Stavo sudando freddo.
<< Ti amo. >> confessai con un filo di voce, rendendomi subito conto dopo che non c’era niente di così strano o anormale, dato che ce lo eravamo anche già detti 
<< Anche io >> rispose semplicemente.
Alzai lo sguardo verso di lui, vidi che mi sorrideva. Gli diedi un bacio e lui stringendomi a sé fece in modo che tutte le mie paure scomparissero definitivamente.
 
Nichi’s Pov.
 
Venerdì. Io odiavo il venerdì. Già di prima mattina avevo scoperto che avrei passato una giornata di merda. Solo una parola: ciclo. Come se non dovesse bastare quella cazzutissima scuola aveva avuto la “brillante” idea di scambiare le ore di lezione del corso a cui ero iscritta. A dicembre. Chi cazzo cambia l'orario scolastico a dicembre?! E cosa mi aspettava? Due fottute ore schifose di diritto aziendale attaccate, oltre alle altre due di motoria, ecco perché per stare comoda misi dei leggings neri, una maglietta nera con la scritta New York bianca, e una felpa con la cerniera, nera anche quest’ultima. Tutto nero come il mio umore. Per giunta la strana professoressa Digregorys non migliorava certo la situazione con i suoi richiami striduli per tentare, inutilmente, di farmi seguire la lezione sui contratti. Come potevo fare attenzione? Le ultime due settimane erano state così piene di emozioni che non potevo non ripensare a tutto quello che era successo. Finalmente mi ero chiarita con Harry e questa volta ero sicura che non mi avrebbe più deluso, non dopo averlo visto in quelle condizioni. Ma quello a cui pensavo sempre era una soddisfazione ancora più grande: aver umiliato Barbara davanti a tutti. Sono sempre stata una persona che porta un assoluto rispetto per chi ha di fronte, pur di non inciampare in inutili litigi o di far arrabbiare le persone, mi facevo ogni volta mettere i piedi in testa, anche quando avevo ragione. Ed io avevo quasi sempre ragione. Ho sempre preferito sprofondare, stare male io e deprimermi da sola per poi pensare che ero io quella sbagliata. Ma ormai avevo capito che quel metodo non funzionava più: perché dovevo essere umiliata e starmene anche zitta? Non avrei mai risolto niente nella vita, sarei sempre stata la stupida che rincorreva gli altri. E non aveva alcun senso. Mi ero altamente stancata. Dovevo reagire ed andare avanti a testa alta. Se fossi stata lì ad essere derisa da tutti le avrei solo dato una soddisfazione, era quello che voleva. In quel momento l’unica cosa che pensai fu “Vuoi che ridano di te vedendo che stai male e vedendoti in difficoltà? Reagisci per poi passarle davanti e fatti vedere sorridere, solo così ti prendi la tua rivincita” ed era vero, ci ero riuscita. Capii finalmente che il rispetto va dato a chi te lo dà per primo, chi ero, Gesù sempre disposto a perdonare? Non credo proprio. Passavo per una maleducata? Per una stronza? Per quella cattiva che l’ha ferita? Ben le stava, la prossima volta ci pensava 3 volte, da quel giorno della mia vita ci sarebbe stato solo un “dare per ricevere” non “dare e farti prendere per il culo”. Vidi Niall parecchie volte dopo Halloween, ma non ne proferimmo parola, se non qualche battuta su tutto il mio discorso soprattutto sull’ultima frase, ma niente di più. Anche se aveva ammesso di essersi divertito e che avevo fatto bene. Tornai alla realtà: le mie sventure non erano finite; alla mensa avevano servito un pollo asciuttissimo, ma dato che quelle sfortune non bastavano, ci ho trovai dentro un lunghissimo capello grigio. CHE SCHIFO. Basta, quella giornata era da dimenticare. Arrivai finalmente in casa, ma era vuota, solo io tornavo prima il venerdì; allungai la mano nella cartella per prendere le chiavi e dopo qualche secondo passato alla ricerca di esse, mi ricordai di non aver detto agli altri del mio cambiamento degli orari scolastici e le chiavi le avevo lasciate a Gio come al solito. Alzai gli occhi al cielo prendendo il telefono, l’aria invernale stava penetrando dentro il tessuto della felpa procurandomi dei brividi. Appena sbloccai il cellulare mi resi conto del perché quella giornata era no. Venerdì 13. Per una persona superstiziosa come lo ero io, è naturale che accadano questo genere di cose nel fatidico venerdì 13, anzi, era già bello che ancora non mi fossi rotta il collo. Chiamai il numero di casa dei nostri vicini per vedere se erano lì e per potermi accampare da loro nell'attesa che miei migliori amici arrivassero. Non che la cosa mi dispiacesse, ma non tirava grande aria in quella casa quindi avrei di gran lunga preferito stare nella mia cameretta sdraiata nel letto a lamentarmi di quanto facesse schifo avere il ciclo e, di conseguenza, di quanto facesse schifo la vita. Anche se non la pensavo realmente così.
Mi rispose Louis, nemmeno mi fece finire la frase che apri la porta riagganciando il telefono.
<< Mi spieghi perché cazzo devi urlare? >>
<< Scusa Lou, è una giornata di merda >> risposi sospirando
<< Dai entra >> si spostò per lasciarmi entrare e successivamente chiuse la porta.
Mi stupii nel vedere che tutti i ragazzi erano in casa, ma nonostante ciò, in essa regnava un fastidioso silenzio tombale. Harry fece spuntare la testa dalla porta della cucina ed appena mi vide sorrise. Notai Zayn seduto sul divano con un'espressione seccata ed Harry, vedendolo, aggrottò le sopracciglia facendo bruciare di rabbia le sue iridi verdi smeraldo. Già iniziava male. Alzai gli occhi al cielo ed andai a sedermi nella poltrona:
<< Ciao eh! >> cercai di dire ad alta voce per avviare un discorso, dato che nessuno si prese il disturbo di salutarmi
<< We >> fu la “risposta” di Zayn, che non osò guardarmi in faccia. Ero sicura che mi odiasse per il fatto che ero molto amica di Harry, ma non mi interessava, nel mio cuore sapevo cosa era giusto e non avrei mai voltato le spalle a Fede.
Liam invece non si degnò nemmeno di parlare, si limitò a fare un cenno con la testa tenendo gli occhi fissi verso il televisore. Avevo l’impressione che il mio modo di sbloccare il ghiaccio non era dei migliori.
Solo allora mi accorsi che mancava Niall, ma qualche secondo dopo lo vidi scendere dalle scale. Fortunatamente, almeno lui, sembrava allegro, quelle guance allargate grazie al sorriso lo confermarono. Era bellissimo come sempre. Si fermò a salutarmi con un affettuoso buffetto sulla guancia prima di andare a sedersi anche lui.
<< Louis scusa, mi passeresti uno straccio che ho le mani bagnate? Sono al solito posto nel cassetto del mobile >> la voce era di Harry ed era la prima parola che sentii dentro quella casa oltre al “we” di Zayn. Louis andò nella direzione del mobile e lo aprì tirando fuori un pezzo di stoffa piegato, si avvicinò poi alla cucina:
<< E lo fai anche? >> chiese Zayn con una faccia sconvolta. Non prometteva niente di buono
<< Ha solo chiesto uno straccio, perché non dovrei portarglielo? >> chiese allora Louis con un tono un po’ più acido del normale
<< Scherzi vero? >> si intromise a quel punto Liam dando ragione al pakistano vicino a lui
<< Ragazzi... >> li ammonii subito per evitare un'evidente discussione in arrivo, non volevo essere in mezzo erano affari loro.
<< Se volete esco io a prenderlo così bagno tutto il pavimento, poi però lo pulite voi. E comunque non stavo parlando con te Zayn, né tantomeno con te Liam, quindi evitate grazie >> Harry uscì dalla sua postazione attirando l'attenzione di tutti.
Zayn allora, senza neanche girarsi, accolse la provocazione:
<< Meglio, perché hai già parlato abbastanza qualche sabato fa >>
<< Avrei fatto meglio ad agire che a parlare in effetti >> il tono di Harry si alzò ancora.
Prese lo straccio portato da Louis che aveva in mano sbattendolo sul lavello della cucina. La situazione stava degenerando:
<< Ragazzi! >> ripetei per farli smettere, senza successo
<< Agisci adesso allora >> gli rispose Liam alzandosi dal divano per difendere l'amico, non avevo mai visto Liam prendere una posizione così plateale in una disputa. Sapevamo tutti che la sua amicizia con Zayn era più forte di quella con gli altri, ma mi sembrò esagerato:
<< Hey fermi, Liam siediti >> fu il turno di Niall, che pareva preoccupato per la piega che stava prendendo questa situazione ed io gli fui grata per aver parlato
<< Lui ha iniziato ed adesso la finiamo invece >> si difese il castano avanzando ancora verso Harry. Si metteva male:
<< L'unica cosa a finire qui sarai tu, e ti garantisco che finirai male >> disse allora Harry guardando negli occhi quello che fino a poco tempo prima era uno dei suoi migliori amici. Da lì le voci non si distinsero più, ognuno parlava, anzi urlava per conto suo e le parole che uscivano dalla bocca di ognuno di essi erano incomprensibili. Niall era davanti Zayn che dopo l’ultima frase di Harry si era alzato con fare minaccioso. Liam parlava con Niall senza però aiutarlo a tenere fermo l’amico. Louis invece aveva le mani posizionate sulle spalle di Harry e cercava in ogni modo di tenere l’attenzione dell’amico su di sè e non sul pakistano che bruciava di rabbia. Non potevo crederci di stare vedendo davvero una cosa di quel genere, non poteva essere andato tutto a puttane in così poco tempo. Erano adulti e non più bambini dell’asilo, dovevano iniziare a comportarsi come tali e affrontare una volta per tutte il discorso. Il mio nervoso era salito talmente tanto da farmi perdere completamente la pazienza:
<< BASTA. MI AVERE ROTTO. >> mi alzai sbattendo un piede e mi misi a strillare talmente forte che mi potevano aver sentito anche nell'oltretomba. Tutti tacquero girandosi a guardarmi. Con espressione minacciosa li squadrai uno, loro mi guardavano in silenzio. Niall mi ringraziò con gli occhi e ciò mi caricò ancora di più.
<< TU, TU, TU, TU E TU. Seduti. Muovetevi >> dissi indicando ognuno dei cinque.
<< Prima di tutto abbassa la voce dato che sei a casa nostra, e in secondo luogo smettila di fare la nervosetta >> disse Liam guardandomi. Ora ero stanca.
<< Senti Payne, evita di metterti contro una ragazza che sta passando la tipica giornata da venerdì 13, e soprattutto evita ancora di più se questa ha il ciclo, perché ti posso giurare che passi l'inferno. Non voglio intromettermi nelle vostre cose, ma guarda caso sono qua e voi vi siete messi a litigare davanti a me, non sto qua ferma come la bella statuina a vedere voi che state arrivando le mani davanti a me. Dato che non lo fate da soli perché siete immaturi, adesso ci sono qua io e affrontate questa questione una volta per tutte, intesi?! >> lo avvertii avvicinandomi con una mano sul fianco agitando l'indice come una mamma quando sgrida il proprio figlio.
<< Come dici tu allora, tanto non serve ma per lo meno la smetti >> al che alzò le mani per la sconfitta, e si sedette sul divano per primo continuando a guardare Harry.
<< Liam smetti di fare il bambino >> lo rimproverò Louis.
Notai inevitabilmente il modo in cui si disposero a “squadre”: Liam e Zayn a sinistra e Louis ed Harry a destra.
Sembrava una partita di ping pong, ma lo scopo era tirare la pallina nell’occhio dell’avversario. Quindi fulminai con lo sguardo il biondo restante che fissandomi in preda al panico per la mia reazione rispose:
<< Io mi astengo >> e si mise nel mezzo.
Presi una sedia e mi sedetti di fronte a loro, scrutandoli attentamente uno ad uno.
<< Parlate CON CALMA >> dissi marcando le ultime due parole. Tutti e cinque, un’altra volta, iniziarono a fare un discorso per conto loro parlando però a me come se ognuno di loro volesse farmi notare che aveva ragione
<< ALT. Uno per volta, al massimo alzate la mano come si fa alle elementari dato che non siete in grado di conversare normalmente >> mi intromisi nuovamente, sarcastica.
Non volevo ammetterlo, ma mi stavo divertendo un sacco a fare la maestrina della situazione:
<< Si, Liam? >>
<< Perché gli hai portato lo straccio? >> chiese rivolgendosi a Louis.
<< Ma stai scherzando? Sono due settimane che nessuno si parla, quest'atmosfera mi ha rotto le palle, non sono abituato a tutto ciò. Siamo un gruppo di amici non dobbiamo comportarci così. E poi dai, mi ha chiesto uno straccio non di portargli il messia sceso in terra >> rispose il castano per discolparsi
<< Zayn, puoi parlare >> li interruppi io dato che quest'ultimo aveva alzato la mano fissandomi intensamente per avere la parola.
<< Volevo solo correggere Louis: non siamo più un gruppo di amici. Harry non fa più parte del gruppo >> non guardò Harry neanche un secondo, mentre invece il ragazzo dagli occhi verdi aveva lo sguardo fisso su di lui.
<< Harry ora puoi rispondere >>
<< Grazie Nichi. Scusa Zayn, ma dove siamo? All'asilo? Credi che dicendomi che non faccio più parte del gruppo io vada a piangere nell'angolino? Ma per favore, conosco altra gente oltre a voi comunque ed io ho solo chiesto un piacere ad un amico, non a te, a no scusa ad un coinquilino dato che ora “non faccio più parte del gruppo” >> il suo sguardo era così penetrante che bruciava la pelle.
<< Tranquillo riccio, per me è tutto risolto invece, amici come prima >> lo rassicurò Louis con un sorriso e dandogli una pacca sulla spalla, vidi Harry prendere un sospiro di sollievo e bloccai l’impulso di sorridere, sapevo quanto contava per lui l’appoggio di Louis.
<< Cioè sei dalla sua parte? >> chiese Liam stupito.
<< Sì, questa storia è andata veramente troppo oltre per i miei gusti. Non approvo ciò che ha fatto, ma adesso basta. Il problema lo doveva risolvere con Fede non con Zayn, anzi dovrebbe ringraziarlo perché se lui non avesse frainteso Zayn non sarebbe fidanzato >> rispose Louis, le sue parole potevano risultare molto cattive, ma in fondo aveva solo detto la verità. Zayn poteva essersi arrabbiato per l’umiliazione che Harry aveva fatto a quella che ora era la sua ragazza, ma al tempo non aveva diritto di farne una questione personale. C'era una persona che seguiva discorsi fermandosi a riflettere, ero proprio curiosa di sapere anche la sua opinione:
<< Niall, tu cosa ne pensi? >> chiesi quindi
<< Io sono dalla parte di tutti e di nessuno. Credo che Louis non debba essere incolpato di niente. Ognuno prende le proprie scelte con la propria testa, se a lui di questa storia non interessa più niente è giusto così perché la scelta è sua. Inoltre, parliamoci chiaro: Harry a noi non ha fatto niente, Louis ha ragione il fatto successo riguarda lui e Federica, noi dobbiamo starne fuori. Io penso che la questione si potrebbe chiudere semplicemente con delle scuse di Harry a Zayn per aver dato della mala donna alla sua ragazza e basta, per il resto è tutto apposto >> annuii pienamente d'accordo con il suo discorso, rivolgendo poi lo sguardo verso il moro dagli occhi color miele nella speranza di una sua risposta affermativa, che dopo aver sentito le parole di Louis sembrava stesse riflettendo.
<< Non è solo questo >> rispose però Zayn senza guardarlo. Harry allora intervenne, ma non lo fermai.
<< Cosa vuoi ancora? Che ti regali il fegato? Mi hai preso tutto ed io non posso fare altro che chiedere scusa, sono giorni che non faccio altro che scusarmi e tu non vuoi neanche ascoltarmi >>
Si alzò in piedi e Zayn con lui. Avevano bisogno di sfogarsi:
<< Non è quello. È che potevi avere tutto e lo hai buttato via ed adesso tocca a me rincollare i pezzi, non si tratta di me o di te, ma di lei >> aveva il respiro irregolare.
<< Ma a te cosa interessa se potevo averla e ho mandato tutto all’aria? Al posto di esserne felice ti incazzi pure? E poi non è così fragile come credi >> disse Harry mantenendo lo sguardo
<< Harry hai sempre avuto tutto e ci hai sputato sopra: avevi i soldi, la bellezza, la simpatia e le ragazze, io ho mi sono fatto il culo per essere dove sono ora. All’inizio dicevo “wow quello è uno figo”, ma poi ho capito tutta la realtà. Sei un senza palle e lo sei sempre stato, scappi alla prima opportunità e venderesti la testa di tua madre per la popolarità >> le parole gli uscirono tutte di getto così velocemente che ci furono diversi secondi di silenzio dopo che finì di parlare. Non riuscivo a credere a quello che era successo.
<< Sono contento che tu abbia detto tutto quello che pensi di me, e mi stupisco proprio da che pulpito ti permetti di dire certe cose >> rispose allora Harry, gli occhi si fecero subito rossi, ma la mascella contratta ed i pugni serrati non mostravano segni di cedimento.
<< Tu te la sei sempre tirata perché “io sono bello, io ho sofferto, io sono poetico, io disegno” e stronzate varie, sai qual è la novità? Tutti soffriamo e solo perché non andiamo a piangere dalla mamma non vuol dire che non ce ne frega niente. Io sono senza palle e tu sei senza sostanza. Non sai cosa è il pericolo, l’amore lo conosci solo nei libri, sei manipolabile e Fede con te non durerebbe una settimana perché sei noioso. Quindi, al posto di giudicare me, rifletti su te stesso perché dalle parole di prima ho sentito solo un “sono invidioso” e se non fai niente per cambiare non è di certo colpa mia >> le parole del riccio uscirono anch’esse con una velocità immensa. Qui nessuno parlò più.
<< Credo che questa discussione sia chiusa >> si limitò a dire Zayn con voce ferma. Vidi però anche le sue mani tremare. Avevo gli occhi che bruciavano, si quella scena era commovente, sentivo di stare vivendo un momento intimo loro e che io non avrei dovuto farne parte. Un’amicizia di anni si stava concludendo e sicuramente non solo per una ragazza, c’erano tante parole non dette negli anni tra loro.
<< Perfetto >> concluse Harry guardando Zayn.
Quest’ ultimo però lo ripeté rendendo tutto ancora più pesante:
<< Perfetto. >> il pakistano allora si girò andando in camera e Liam, dopo aver dato una veloce occhiata a tutti, lo segui. Harry allora si sedette sul divano:
<< Mi dispiace averti deluso, a quanto pare non sono capace di mantenere le promesse >> disse Harry rivolgendosi a me per il discorso che avevamo fatto al supermarket e guardando per terra con le mani unite tremanti. Io non riuscii ad aprire bocca, mi limitai a fissare il tappeto. Vidi una lacrima cadere dall’ occhio di Harry ed infrangersi lentamente per terra. Si asciugò gli occhi velocemente e si alzò:
<< Vado a fare un giro >>
Louis lo seguì, Harry fece per dire qualcosa, ma il ragazzo dagli occhi azzurri lo precedette:
<< Non ti lascio solo fratello >> Harry sorrise e Louis anche, dandogli una pacca sulla spalla ed infine uscirono insieme, aveva bisogno di distrarsi.
<< Mi dispiace, ci ho provato. Per lo meno ora sanno come stanno le cose tra loro >> dissi io a Niall davanti a me. Lui si passò una mano tra i capelli biondi ed alzò lo sguardo, aveva gli occhi rossi pure lui:
<< Non è certo colpa tua, sei fin troppo paziente. Prima o poi finirà tutto questo, vedrai >> mi rassicurò. Io lo guardai negli occhi e lui nei miei. Sorrisi, prima di sentire dall'esterno i miei amici tornare. Notai che Niall aveva voglia di stare solo, forse per pensare tranquillamente
<< Ho capito, vuoi stare solo in questo momento. Ti lascio i tuoi spazi ma ti vengo a trovare più tardi, ok? Non accetto un no >> risposi alzandomi dalla sedia per dargli un abbraccio
<< Grazie >> rispose semplicemente.
Mi incamminai verso la porta per tornare a casa. Voltai lo sguardo un’ultima volta vedendolo ancora lì seduto con le mani sul viso, e finalmente usci.
<< Il prossimo venerdì 13 mi devo attrezzare prima con i portafortuna >> sussurrai tra me e me straziata da quella giornata.

 
_______________________
SPAZIO AUTRICE


Ehy, eccomi tornata!
Questo capitolo era pronto da un po' ma mi sono sempre dimenticata di pubblicarlo. In realtà anche gli altri 2 sono pronti.
Aggiornerò in questi giorni, intanto devo iniziare a preparare finalmente il capitolo 20!
Per cui intanto che preparo quello non aggiornerò, mi devo portare avanti per averne sempre uno pronto e non far passare mesi prima di aggiornare come facevamo ai tempi io e Federica.
Noterete che i capitoli saranno peggiorati, beh è vero. non ho idee o ispirazione, per cui non mi sto impegnando abbastanza.
Io scrivo comunque e nel caso li migliorerò in seguito come ho fatto con questi.
Anche per me è molto difficile gestire la storia da sola essendo che devo trattare 5 pov diversi.
In 2 era già più facile, pazienza.
Vi lascio al vecchio spazio autrici e alle immagini!
Un bacio, Nichi.
 
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SPAZIO AUTRICI
 
            
 
Buona sera ragazze :)
Aggiorniamo (stranamente) presto perchè io (Nichi) parto per andare a San Marino, olè.
Anche questo capitolo come il precedente non è molto lungo, ma è abbastanza ricco di significato per quanto riguarda la seconsa parte.
La situazione a quanto pare diventa sempre più tesa... Si risolverà?
Boh, lo scoprirete continuando a leggere :)
Vi consiglio care ragazze di passare a leggere le sue storie, sono bellissime:

AnVe_96 : “You managed to make me fall in love”
Ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2523412&i=1

e "Do you wanna dance with me?", ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2889042&i=1

un’altra di ToInfinityAndBeyond_ : “SMILE AND IF YOU CAN'T FIND A REASON TO DO, DO IT FOR ME"
Ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2722722&i=1

Ed anche "TWO WORLDS COLLIDE" scritta da Gre di ToInfinityAndBeyond___ & da me, Fede di FoxFire:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2952914&i=1

Di questa storia, abbiamo creato il Trailer che potete trovare sul nostro canale Youtube (link del canale):

https://www.youtube.com/channel/UCbXq9eQQ5frFfO3CYJMp9pQ

Ecco il link del Trailer di "TWO WORLDS COLLIDE":
https://www.youtube.com/watch?v=j70Orat4VGU

Ed infine abbiamo il trailer della nostra storia "Sopra Le Nuvole, Il Sole" , ecco il link:

http://youtu.be/nTEubql5afk
Speriamo davvero in una vostra recensione, soprattutto da parte di ragazze nuove
in modo da sapere se la storia vi piace o cosa poter cambiare/migliorare.
Se avete consigli sono davvero ben accetti!
Ringraziamo intanto le persone che la leggono  recensiscono ogni volta!
Grazie mille!
Ed un grazie anche a chi la legge soltanto, fa piacere trovare le visualizzazioni che salgono ogni giorno :)
Vi lasciamo alle immagini, ciao un bacione.
Vostre
-FoxFire
-Nichi&Fede
 Giuly con Liam sul battello
 Nichi
  
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