Film > The Big Four
Segui la storia  |       
Autore: ChrisAndreini    07/03/2015    7 recensioni
Hiccup, Merida, Rapunzel e Jack sono maghi, e frequentano la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Ma nemici tramano nell'ombra grandi maghi oscuri cercheranno di dividerli, controllarli e usarli per i propri piani malefici, e impedire che la profezia die quattro possa essere portata a compimento.
Riusciranno i quattro ragazzi a contrastare il male, e le loro bacchette e la loro amicizia saranno più potenti della terribile setta?
Sta a voi scoprirlo, leggete se volete.
Dal cap.1
Madre Gothel ricorda ogni bacchetta che ha venduto, ha vissuto così tanti anni da assistere anche alla creazione delle quattro bacchette più potenti di tutto il mondo magico.
Sono state create in diverse epoche, con diversi materiali, uno più raro e prezioso dell’altro.
Li conserva come gioielli, nella sua enorme collezione, sperando in cuor suo che mai nessuno glieli porterà mai via.
P.s. Saranno presenti tantissimi riferimenti ad altri film d'animazione, dai minions ai personaggi di Frozen.
Alcune cose dei film sono cambiate per esigenze di trama.
Buona lettura
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La profezia delle quattro bacchette'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 18: L’inizio del quinto anno

ovvero

Come incontrare un professore con un uhhhhhh di oscurità elevatissimo 

 

-No, mio caro Frost, quest’anno non vincerai la coppa del quidditch- Merida entra nel solito scompartimento, seguita da Jack, entrambi con i bauli in mano. La rossa tiene inoltre una gabbia con un gufo reale.

-Si, sogna, Ricciolina. Vi batteremo ad occhi chiusi- ribatte Jack, ridacchiando e sistemando il baule nello scompartimento.

-Avete vinto solo perché Ralph copriva tutti e tre i cerchi con la sua mole, non per altro, quest’anno vi faremo vedere noi di che pasta siamo fatti, vedrai!- Merida si siede al solito posto, e prima che Jack possa ribattere sarcastico, Hiccup li interrompe, entrando in quel momento.

-Ho un déjà-vu o cosa?- chiede, sistemando il suo baule, con Amy che gli trotterella affianco.

-Un daja che?- chiede Merida, confusa.

-Un déjà-vu è quando si vive lo stesso momento più volte, o sembra lo si stia vivendo- spiega Rapunzel, entrando a sua volta, con un camaleonte sulle spalle.

-Vedo che Pascal ha preso confidenza- Jack indica l’animaletto, e Rapunzel sorride, guardandolo intenerita.

-Si, ci ha messo un po’ ma ora siamo ottimi amici- 

L’hanno comprato insieme, quell’estate, durante le due settimane passate a casa di Rapunzel. Due meravigliose settimane, però concluse con tante brutte notizie.

-Comunque quest’anno il quidditch lo vinciamo noi!- riprende il discorso Merida, rivolta a Jack e guardandolo con sguardo di sfida.

Hiccup alza gli occhi al cielo

-Siamo nella genesi di una guerra magica, abbiamo rischiato la morte due mesi fa, un professore è morto e loro pensano al quidditch- sussurra esasperato un po’ tra se.

-Aspetta un momento, cosa?!- chiede Rapunzel, sgranando gli occhi.

Hiccup si maledice mentalmente per averlo detto.

-Chi è morto?- chiede Jack, puntando gli occhi su di lui, e lasciando stare Merida, che dal canto suo abbassa lo sguardo.

La notizia è arrivata ai due ragazzi il giorno stesso del loro ritorno a casa dopo essere stati da Rapunzel, e non è certo qualcosa da poter dire con una lettera, perciò avevano tenuto la bocca chiusa con gli amici, mentre tra loro si sono sentiti tramite specchio magico nello stesso istante in cui hanno sentito la notizia.

Hiccup guarda Merida in cerca di un aiuto che non può dargli, poi sospira, e risponde titubante.

-Il… il professor Parr- dice quel nome in un sussurro.

Rapunzel si porta una mano alla bocca, scioccata.

-Ma… ma…- 

Jack resta a bocca aperta, senza emettere un fiato, ma sentendosi in colpa.

Tutti loro si sentono in colpa.

Amy salta sulle ginocchia di Hiccup per confortarlo, e si guadagna un’occhiataccia di Merida, che sa della vera identità della gatta e trova inquietante che una donna si accoccoli con questa sicurezza sulle ginocchia del suo migliore amico… inquietante e anche disgustoso.

Amy alza gli occhi al cielo, e scende dalle ginocchia per mettersi solo al suo fianco.

-Merida, la smetti di bullizzare la mia povera gatta- Hiccup riprende Amy e la posiziona nuovamente sulle sue ginocchia.

Amy non sa se esserne soddisfatta o infastidita, mentre Merida è infastidita e basta.

-Voglio ricordarti che “la tua povera gatta” altri non è che il giudice Amelia, un essere umano!- ribatte Merida.

-Chi era che pensava a cosa sciocche con tutto quello che sta succedendo- commenta Jack, riferendosi a Hiccup.

-Ah ah, divertente, Ghiacciolino- risponde Hiccup, accarezzando Amy con dolcezza, maldicendosi per aver spifferato tutto agli amici.

Passano alcuni secondi di silenzio più totale, Rapunzel è ancora scandalizzata per la notizia appena ricevuta, e Jack decide di distrarre l’attenzione sull’argomento.

-A proposito di ghiacciolino… dobbiamo ancora decidere i nomi ufficiali per la mappa delle bacchette- cambia argomento.

-Perché, non ti va bene ghiacciolino? A me sembra adattissimo a te- lo prende in giro Merida.

-Io ancora opto per “il più figo del gruppo”, anche se l’idea mi è stata bellamente bocciata.

-Vacci piano con questo “il più figo del gruppo”. Non credere che sia così scontato- ribatte Merida. Rapunzel inizia a distrarsi un po’ e guarda i due amici. Per lei è abbastanza scontato in realtà… o meglio, tra Hiccup e Jack, che sono i ragazzi del gruppo, Jack è il più carino… non che Hiccup sia brutto, per carità, ma Jack è… 

Sul filo di questi pensieri arrossisce leggermente, ma i due litiganti sono troppo occupati a discutere per accorgersene.

-Beh, Merida. Diciamocelo, è piuttosto scontato. Senza offesa, Hic- continua infatti Jack, Hiccup alza le spalle, noncurante dell’offesa, o almeno esternamente.

Rapunzel si trova ad annuire inconsciamente, ma appena se ne accorge si irrigidisce di scatto.

-Hiccup è molto più figo di te!- ribatte Merida, come se fosse la cosa più naturale e ovvia del mondo.

Amy la guarda con sguardo di chi la sa lunga.

-Grazie, Merida- Hiccup è molto stupito da questo commento, e non può negare che gli faccia piacere.

Merida si rende conto dopo un po’ dell’ambiguità di ciò che ha detto, e spalanca gli occhi, arrossendo leggermente.

-Insomma, nel senso che Hiccup è figo se lo si confronta a te- si corregge, insultando in questo modo entrambi.

-Ok… allora la questione soprannomi?- Hiccup cerca di cambiare discorso il più in fretta possibile, dato che sta prendendo una piega un po’ troppo imbarazzante per lui.

-Si, io opterei per ghiacciolino per Jack, poco ma sicuro- Merida è molto ferma sulle sue idee, anche se a Jack non vanno giù.

-Facciamo una cosa, ognuno voti il nome che preferisce darmi, e vediamo, ok?- cede Jack, che non vuole litigare per una questione così stupida, e che sinceramente non odia così tanto quello stupido nomignolo.

-Quanti a favore di ghiacciolino?- chiede Merida senza preamboli. 

Con grande irritazione di Jack, tutti e tre alzano la mano.

-Ehi!- prova a lamentarsi.

-Scusa, Jack, ma è davvero un soprannome così carino, non riuscirei a chiamarti in un altro modo- tenta di giustificare la sua decisione Rapunzel.

-Non farete sul serio, voglio sperare- ma prima che Jack possa lamentarsi in piena regola, Merida prende la mappa, e con un incantesimo indelebile scrive ghiacciolino come primo nome.

-Perfetto, ora, sotto a chi tocca- taglia corto Merida.

-Non l’hai fatto davvero- la voce di Jack ha una nota di panico, ma prima che possa diventare un bel disastro, nello scompartimento entra Flynn, con la solita aria da cattivo ragazzo che lo caratterizza.

-Flynn!- Rapunzel lo abbraccia di slancio, stampandogli un bacio sulla bocca.

Jack distoglie lo sguardo, ma cerca di non esternare troppo il suo fastidio.

-Ciao Punzie, mi sei mancata tantissimo quest’estate- l’abbraccia lui, chiudendo gli occhi per assaporare il momento.

“Per lo meno sembra quasi sincero” pensa Jack, osservandolo.

-Senti, tu e Hiccup dovreste venire nello scompartimento dei prefetti per sentire le regole e… tutto il resto- dopo aver sciolto l’abbraccio Flynn spiega il motivo della visita, e Rapunzel sembra dispiaciuta nel lasciare gli amici.

-Non temere, non starete tutto il viaggio- la rassicura Flynn, prendendola per mano e portandola verso lo scompartimento.

Hiccup si alza e la segue, Amy sembra voglia venire a sua volta, ma il ragazzo la prende in braccio e la consegna a Jack, che la prende un po’ titubante.

-Puoi prendertene cura per me?- chiede all’albino, in tono supplicante.

Jack guarda il gatto con imbarazzo. Il gatto guarda Jack come sfidandolo a provarci.

-Credo che Merida sia più adatta- il ragazzo porge il gatto verso Merida, che lo respinge al mittente.

-Non ci pensare nemmeno, non prendo in affido una pedofila-

Amy soffia indispettita, e Hiccup alza gli occhi al cielo.

-Ok, ok, ho capito!- riprende Amy in braccio ed esce, borbottando insulti verso “amici seccanti e poco collaborativi”

-Quindi dovremo aspettare per il tuo soprannome, Merry- commenta Jack, sospirando.

-A quanto pare- Merida vorrebbe segnare con la bacchette il nome che vuole lei, ma Jack, più svelto, le sfila la pergamena dalle mani e dice la propria.

Quando Merida se ne riappropria è ormai troppo tardi.

-PRINCIPESSA?!- esclama, furente, leggendo la pergamena.

-Oh, non urlarlo ai quattro venti, non vuoi che scoprano il tuo soprannome segreto, vero?- la prende in giro Jack, ridacchiando.

-Sei un ghiacciolino morto!!!- Merida gli si getta addosso… e inizia a fargli il solletico.

-No… ahahahaha… ti prego… ahahah… smettila… ahaha- lui cerca di ribattere, e si ritrovano a ridacchiare insieme, sul pavimento dello scompartimento, e rischiando anche di tirare testate e gomitate, visto lo spazio stretto dell’ambiente.

-Ragazzi, volevo chieder…- Anna entra nello scompartimento con tono triste e desolato, e la vista la fa bloccare sul posto.

-Anna… ciao!- la saluta Merida, ancora ridacchiante, rialzandosi e togliendosi i capelli da davanti agli occhi.

-Tu… tutto bene?- chiede Anna con un sorrisino leggermente malizioso.

-Si, questa principessa mi stava solo torturando a morte- risponde Jack indicando Merida, che per tutta risposta gli tira la bacchetta in testa, che poi le ritorna magicamente in mano.

-Ok, volevo chiedervi se io, Violetta e Mavis possiamo spostarci nel vostro scompartimento. Nel nostro c’è il nuovo professore e… mi inquieta un casino- Anna ha un’espressione smarrita e spaventata, così i due ragazzi annuiscono.

-Certo, c’è abbastanza spazio per tutti, anche quando torneranno Punzie e Hic. Poi deve essere difficile, per Violetta- acconsente Merida, abbassando lo sguardo pensando al padre che ha perso.

Anna annuisce, poi esce un attimo dallo scompartimento per chiamare le amiche.

-Non sapevo fossero migliori amiche- commenta Jack, un po’ tra se.

-Da quanto ne so io sono in un club o qualcosa del genere, il BFF, anche se non ho la più pallida idea di che genere di club si tratti- afferma Merida, poi sposta gli oggetti che occupano i sedili per far spazio alle ragazze in arrivo.

E’ una cabina da otto persone, quindi in sette dovrebbero poterci stare, anche se un po’ stretti.

Ha solo paura che Flynn voglia unirsi a loro, o che Elsa decida di stare con la sorella.

In nove non potrebbero assolutamente starci, ma ci penseranno in un altro momento.

-Sentite, ragazze, non… non è importante… non mi crea fastidio stare con… lui- a dispetto di ciò che dice, Violetta pronuncia il lui con voce spezzata e con una nota di panico totale.

-Ma a Merida e Jack non dispiace, vero Merida e Jack?- chiede Anna entrando, e lanciando loro uno sguardo eloquente.

-Beh… in effetti staremmo un po’ stretti…- comincia Merida, ma prima che possa aggiungere il “ma”, Jack le tira una gomitata e risponde per lei.

-Quello che Merida intende dire è che, se non avete paura di noi come credo la maggior parte degli studenti di questa scuola, sareste assolutamente le benvenute, abbiamo anche un compito da assegnarvi- il tono sicuro e divertito di Jack convincono Violetta, che decide di entrare, seguita da Mavis.

-Io non sto molto, dopo devo andare da Johnny, che mi aspetta nel suo scompartimento con i suoi amici- Mavis si siede nel posto solitamente occupato da Rapunzel e fa l’occhiolino a Merida, come se le avesse letto nel pensiero e la volesse rassicurare che non si starà troppo stretti.

-Oh, c’è anche Vanellope nel suo gruppo?- chiede Jack con aria da cospiratore.

-Si, hanno lo scompartimento in comune, perché?- chiede Mavis, senza capire l’atteggiamento dell’albino.

-Dille che quest’anno le farò vedere i sorci verdi, a Quidditch- 

-Sei ancora arrabbiato per quella volta che ti ha soffiato il boccino tra le mani nella partita del secondo anno?- lo prende in giro Merida.

-Hey, era mia e lei mi è sfrecciata davanti come una furia. Per poco non mi disarcionava!- si lamenta Jack.

-E tu l’anno seguente ti sei bello vendicato, mi sembra- Anna incrocia le braccia, sedendosi al posto di Hiccup.

-Non è che ne ho avuto il tempo. Ero troppo occupato a prendere il boccino il primo minuto di gioco- si vanta Jack, scompigliandosi i capelli con aria sexy.

-Ti si è infilato nella manica, proprio un grande talento- obietta Merida sarcastica.

Violetta si è seduta accanto a Mavis, e osserva la scena in silenzio.

All’ultima battuta di Merida non riesce a fare a meno di accennare un sorrisino, ed è la prima volta che accenna un sorrisino dalla morte del padre.

Anna è l’unica che se ne accorge, ma decide di tenerlo per se, e sorride mantenendo un profilo basso.

-Guarda che ci vuole talento per mettersi nell’esatta posizione dove poi il boccino ti si infilerà nella manica- continua Jack, Merida rotea gli occhi, scuotendo la testa.

-Piuttosto, illustra alle ragazze a cosa ci serve il loro aiuto- indica il trio con un movimento della testa, a Jack si volta a guardarle, con un sorriso furbetto.

-Avete mai sentito parlare della “Mappa del malandrino”?- chiede in tono misterioso.

-Certo, è stata inventata da J. K. Rowling per la sua saga di Harry Potter e voi l’avete replicata chiamandola “Mappa delle quattro bacchette”. Lo sa tutta la scuola- risponde Violetta, dando prova di tutta la sua intelligenza sull’argomento “Big Four”

-Lo sa davvero tutta la scuola?- chiede Jack, deluso.

-Beh, si. Non è che Merida l’abbia nascosta più di tanto. L’ho vista ogni volta nei corridoi affollati che la mostrava in giro per dare fastidio alla professoressa Dumbroch- risponde Mavis, lanciando un’occhiata divertita alla riccia, che alza le spalle.

-Uff, va bene. Dobbiamo trovare dei nomi segreti per Rapunzel e Hiccup, dato che ormai quelli miei e di Merida sono segnati indelebili sulla carta- Jack illustra il compito delle ragazze, che si guardano a bocca aperta.

-Noi dobbiamo sceglierli?- chiede Anna, felicissima.

-Si, o almeno proporci qualcosa…- comincia Jack, ma le ragazze non lo stanno più ascoltando, e si stanno confrontando per scegliere il nome più bello e azzeccato.

Prima che Jack possa aggiungere un requisito fondamentale che devono avere i nomi, le ragazze hanno già deciso, e Anna, come portavoce del gruppo, si sta sgranchendo la gola per parlare.

-Allora, dopo un’attenta e lunga, si fa per dire, riflessione, siamo giunte alla conclusione che per Rapunzel ci starebbe bene un nome tipo Blondie Flashlight, mentre per Hiccup Benign Force. Poi tu Jack potresti cambiare e mettere Blizzard Frost e Merida, senti qua, Brave Firework- Anna è sorridente e sicura di se, mentre Merida e Jack si guardano allibiti

-BFF- sussurra Jack a Merida, che capendo la sua allusione, chiede, un po’ titubante.

-Ma.. il vostro gruppo, di cosa parla, esattamente?- 

Il sorriso di Anna diventa un po’ imbarazzato.

-Ehhhh, BFF sta per…- guarda le amiche in cerca di aiuto, ma loro alzano le spalle, senza idee -… Best Friends Forever- inventa lì per lì.

-Cosa che siamo noi… e che potreste essere anche voi… e poi… insomma, Quattro bacchette, quattro ragazzi, grandi poteri… potreste essere, non so, i Big Four. BF e BF- Merida e Jack non sono ancora convinti, ma decidono di lasciar perdere, non vogliono sapere se le loro amiche hanno un fanclub su di loro.

-Bene, riguardo alla questione soprannomi, io e Jack non possiamo cambiarli, e dato che sono, insomma, un tantino imbarazzanti…- comincia Merida.

-Ghiacciolino e Principessa, per intenderci- sottolinea Jack, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Merida.

-Appunto… vorremmo dei soprannomi che possano stare bene con questi- conclude la ragazza, le tre annuiscono, e si rimettono al lavoro.

Pochi minuti dopo hanno in mente i nomi.

-Ok, è stato un po’ più difficile, abbiamo analizzato tutto ciò che avete fatto nel corso degli anni, i poteri che più avete dimostrato e… insomma, la nostra diagnosi è… il Dragone per Hiccup, anche se eravamo combattute tra quello e il Pacifista, ma poi abbiamo pensato al drago nero gigantesco che…- Merida e Jack trattengono il respiro. Possibile che le ragazze sappiano? -… ha affrontato durante la prima prova quindi…- i due tirano un sospiro di sollievo, e Anna, senza accorgersi di nulla, continua -… mentre per Rapunzel avevamo optato per Sol Levante, ma poi abbiamo pensato che tutti voi avete una sola parola per descrivervi, mentre lei ne avrebbe avute due, quindi alla fine abbiamo deciso Girasole, perché ha il fattore sole e il fattore fiore che evidenzia la dolcezza di Rapunzel- Anna sorride, e i due ragazzi di fronte a lei annuiscono.

-Direi che è una splendida idea, anche se non sufficientemente imbarazzante.- riflette Merida.

-Abbiamo messo i loro nomi nel calice facendo in modo che succedessero i peggiori casini. Meglio non metterli in imbarazzo pure su questa scemenza- ribatte Jack.

-Anche questo è giusto, quindi credo che possiamo segnarli, sono convinta che apprezzeranno- Merida prende la mappa e comincia a incidere i nomi con la bacchetta

-Al massimo daremo la colpa alle Best Friends Forever qui presenti- Jack fa l’occhiolino alle ragazze, e Anna gli tira una gomitata da parte di tutte loro.

-Qualcosa dal carrello ragazzi- la professoressa di storia della magia, anche conosciuta come spazzina di Gothel’s wand e chiamata dai ragazzi “La persona con più lavori al mondo” dato che ha anche un negozio babbano di sculture di orsi in legno (l’hanno visitato in vacanza quest’estate), fa la sua comparsa con il carrello dei dolci, e i ragazzi prendono una bella scorta, che basti anche per Rapunzel e Hiccup quando torneranno.

Passano poi il tempo a mangiare, scherzare e parlare della scuola e delle vacanze.

-Quindi Elsa si è divertita a visitare i fiordi?- chiede Jack ad Anna, che sta raccontando la sua fantastica e fredda vacanza in Norvegia da alcuni parenti.

-Si, è stato fantastico, e si è sentita a casa. Ho solo paura che chieda ai miei di trasferirsi lì e andare a Durmstrang. Dopotutto ha stretto amicizia con Anastasia, quando è venuta per il torneo, e spesso lei e Dimitri si scambiano lettere via gufo- riflette Anna, rabbuiandosi un po’.

-Chi è questo Dimitri?- chiede Jack, confuso.

-Il ragazzo di Anastasia. Ha partecipato anche lui al torneo, non ricordi?- Risponde Anna.

-Ah… beh, sono sicuro comunque che lei non ti abbandonerà mai, Anna. Ti vuole troppo bene per permetterlo. E ormai controlla bene i suoi attacchi di congelite acuta- cerca di buttarla sul ridere, e la tecnica funziona.

-Ahah, Kristoff le chiama crisi agghiaccianti, ma anche congelite acuta è carino- 

-Congelite acuta? Crisi agghiaccianti? Non state parlando di me, voglio sperare- Elsa entra in questo momento, con il distintivo da caposcuola appuntato sul petto e un sorrisino tranquillo in volto.

-Ops, beccati. La Snow Queen ci congelerà tutti- Jack assume un’espressione melodrammatica, ed Elsa alza gli occhi al cielo sorridendo, per poi rivolgersi ad Anna

-Sono andata alla solita cabina e mi hanno detto che eri qui. Perché vi siete spostate?- chiede, confusa.

-Beh… sai… niente… solo per… vedere… Jack… e…- mentre dice Jack solleva una mano per cercarlo, come per tirargli una pacca sulla spalla, ma non guardando nella sua direzione gli tira per sbaglio uno schiaffo.

Il ragazzo si scansa, senza sapere se essere divertito o infastidito, e Anna gli rivolge un’occhiata di scuse prima di tornare ad osservare la sorella, che le guarda in cerca di verità.

-Mi fa venire i brividi, è il demonio, è come un uhhhhhh di oscurità. Un dissennatore travestito da prof!- cede poi, con grande drammaticità.

-Anna- Elsa alza gli occhi al cielo.

-Anna?- Rapunzel entra nello scompartimento, superando Elsa, e facendo per mettersi nel solito posto accanto a Jack, che però è occupato da Mavis, con accanto Violetta.

-Ci siamo persi qualcosa?- chiede Hiccup entrando, e guardando le nuove venute.

-A quanto pare il nuovo professore di Difesa contro le arti oscure è un dissennatore cattivo.- risponde Elsa, alzando gli occhi al cielo.

-Oh, ma in nove stiamo un po’ stretti qui- commenta Rapunzel, dubbiosa.

-Nove?- chiede Jack.

-Si, Flynn viene tra poco- risponde Rapunzel, il suo tono è velato di sfida, e Jack si trattiene dal dire qualsiasi cosa.

-Tranquilli, io vado nella mia cabina- li rassicura Elsa, e fa per uscire quando Anna le blocca un braccio.

-Ehi- 

-NO! Non andare! Ti farà del male, lo sento- prova a bloccarla.

Elsa la guarda incredula.

-E’ solo un professore- ribatte. A Hiccup viene un’illuminazione, non positiva, e scompare dalla cabina, per poi ricomparire qualche secondo dopo e fare cenno agli amici di seguirlo.

Loro lo guardano confusi, ma alla fine lo seguono.

-Hiccup, cosa…?- prova a chiedere Merida, mentre lo segue attraverso i corridoi del treno.

Lui le fa solo cenno di fare silenzio, così gli amici lo seguono e basta, senza fare domande.

Quando arrivano alla cabina di Elsa, Anna e le altre, dove il professore ha piantato le tende, Hiccup fa cenno a Jack di prendere il mantello, che insieme hanno deciso che deve sempre essere tenuto in tasca.

Il ragazzo tira fuori un pezzo di stoffa grande come un fazzolettino e l’allarga fino a farla diventare abbastanza grande per tutti e quattro.

Hiccup la fa indossare da tutti e quattro e insieme spiano attraverso la finestrella della porta.

Un grande scossone alla vettura fa aprire la porta, e se non avessero il mantello, probabilmente sarebbero passati per stalker. 

Il professore alza di scatto la testa dal libro che stava leggendo e la punta sui ragazzi, o meglio sulla porta aperta.

E’ un uomo di mezza età, dai capelli corvini e dagli occhi grigio chiarissimo, da sembrare bianchi.

La pelle è molto chiara anch’essa, e il viso e semi appuntito.

L’uomo sembra guardarli attraverso il mantello per un po’, in particolare sembra guardare Jack, che appena intercetta il suo sguardo viene colto da un conato di vomito, che per poco non manda a monte la loro copertura.

Poi l’uomo si alza e chiude la porta, senza dare segni di averli notati.

I ragazzi si allontanano velocemente dalla cabina, poi si tolgono il mantello.

Benché non siano stati particolarmente stretti al suo interno, Jack gronda di sudore, e si accascia contro il muro.

-Jack, tutto bene?- chiede Rapunzel, mettendosi in ginocchio accanto a lui e controllandogli la fronte.

-E’ proprio come temevo- sussurra Hiccup, spaventato, mettendosi le mani tra i capelli.

-Cosa è proprio come temevi?- chiede Merida, che si sente sempre un passo indietro rispetto agli altri.

-E’ Pitch, Pitch Black. Uno dei membri più pericolosi della setta- sussurra a denti stretti il ragazzo, andando avanti e indietro per il corridoio, iperventilando.

-Sai, Hic, credo che tu stia diventando paranoico- gli confessa Merida.

-Non è vero!- esclama lui, la ragazza lo guarda eloquente.

-E’ una paranoia giustificata. Non hai sentito anche tu l’oscurità?- chiede a Merida.

-L’unica cosa che ho sentito era Jack che si appoggiava a me come se avesse visto un folletto delle patate che fa le capriole- risponde lei.

-Non è raro vedere i folletti delle patate- obietta Hiccup.

-Non intendevo sorpreso, intendevo… insomma i folletti delle patate non hanno pantaloni, e se fanno le capriole…- Hiccup la interrompe, rabbrividendo.

-Aspetta, Jack… Jack! Va tutto bene?- Hiccup sembra accorgersi solo ora del problema dell’amico.

-Si, certo, sono solo un po’… da schifo- risponde lui.

-E’ fantastico!!- esclama Hiccup, entusiasta. 

Merida e Rapunzel lo guardano incredule.

-Ehm… cioè… mi dispiace, ma… insomma, significa che l’ha capito anche lui e io non sono paranoico- Hiccup fa vagare lo sguardo tra i tre amici.

-Hiccup, tu sei paranoico. Ma… in questo caso hai ragione. Quell’uomo emanava uhhhhhh di oscurità da tutti i pori- gli da man forse Jack, citando Anna.

-Se Hiccup ha ragione, e il nostro nuovo professore è un membro della setta oscura, che facciamo?- chiede Rapunzel, iniziando a surriscaldarsi, spaventata e con le lacrime agli occhi.

Hiccup non ha una risposta per questo, ma se anche ce l’avesse verrebbe interrotto da Mavis, che infatti arriva in quel momento.

-Ragazzi, fortuna che vi ho trovati. Anna era preoccupata e volevo dirvi che io vado nella cabina di Johnny con Violetta, quindi avete la cabina tutta per voi. Beh, per voi, Anna, Elsa e Flynn. E’ arrivato, a proposito, e ti cercava- 

-Oh, grazie Mavis- Rapunzel le sorride, e la temperatura torna normale.

-Andiamo in cabina- li incoraggia Merida, prendendo Jack per farlo alzare.

-Dobbiamo finire di decidere i nomi per la mappa, dopotutto- Rapunzel cerca di cambiare discorso, per risollevare l’atmosfera.

Jack e Merida si guardano colpevoli.

-Ehm… c’è una cosa che dovremmo dirvi- 

 

La porte dello scompartimento del professore si apre e mostra la signora del carrello.

-Qualcosa dal carrello, professor Black?- chiede all’uomo.

-Credo che prenderò un tutti-i-gusti- risponde lui.

-Certo, caro- la strega glielo porge, con un sorriso che ha qualcosa di diverso dalla solita follia.

-Grazie infinite, amica mia- si scambiano degli sguardi che hanno in se molti messaggi che non hanno bisogno di parole, poi l’uomo scarta il pacchetto e prende una caramella.

Non è mai stato molto fortunato con questo genere di cose, forse perché i colori che sceglie sono sempre troppo improponibili ed è ovvio che anche i gusti lo siano, comunque questa volta gli è andata bene, perché gli è venuto gusto menta da una caramella verde.

Poi prende il foglietto situato al suo interno e lo legge.

“Primo obiettivo: la babbana…”

Mano a mano che legge le istruzioni gli compaiono davanti e ogni riga il sorriso sul suo volto diventa mano a mano più malvagio.

-Beh, il gioco è iniziato- commenta tra se, appena finisce di leggere.

 

Nella cabina c’è un silenzio imbarazzato. 

Hiccup accarezza Amy, facendo il muso a Merida e Jack, dato che non ha perdonato il soprannome di Anna.

-Perché non gli hai detto di no?! Hai idea di quanto sia sospetto?!- aveva obiettato nella strada verso la cabina

-Se dicevo di no sarebbe parso ancora più sospetto!- aveva poi ribattuto Merida.

Merida guarda male Amy, mentre Jack ha lo sguardo fisso fuori dal finestrino, cercando di ignorare Rapunzel e Flynn che parlano delle vacanze, cercando di non ascoltare le bugie che vengono raccontate a una delle persone più importanti della sua vita e cercando di dimenticare la sensazione terribile che lo ha assalito alla vista dell’uomo.

Se uno di loro ha un membro della setta oscura più pericoloso e opposto, di certo quell’uomo è il suo.

E ha anche un’altra bruttissima sensazione al riguardo. Gli sembra di averlo già visto, o almeno di aver provato quella sensazione una volta, ma al momento non riesce proprio a fare il collegamento.

Anna ed Elsa sono a braccia incrociate, schiena contro schiena.

Anna però si sta proprio sforzando di tenerle il muso, perché proprio non le viene.

Rapunzel cerca di parlare con Flynn, che risponde con entusiasmo, ma lancia spesso occhiate ad Elsa. Lo imbarazza ancora da matti stare nella stessa stanza di Elsa dopo quello che è successo con la pozione d’amore, anche se la ragazza fa sempre come se nulla fosse.

Il viaggio quindi passa molto teso, e quando tutti arrivano sono ben felici di lasciare lo scompartimento.

-Pfui, meno male che siamo fuori, non ce la facevo più a tenere il muso ad Elsa- Anna respira una volta uscita dal treno.

-Non per dire niente, ma sono dietro di te, sorellina- la riprende una voce alle sue spalle.

Anna si gira di scatto, sorpresa, poi riprende il muso e le volta le spalle a braccia incrociate.

-Anna- Elsa le mette una mano sulla spalla, desolata, cercando di riconquistarla, e Anna cede immediatamente.

-Non ce la faccio a tenerti il muso- e l’abbraccia di scatto, ricambiata di scatto.

Flynn e Rapunzel osservano la scena, ma Flynn non si sofferma molto e incoraggia Rapunzel e salire su una carrozza.

-Su, Punzie, andiamo, prima che ci prendano tutti i posti- le dice, cercando di non osservare le sorelle.

-Tutto bene, Flynn?- chiede Rapunzel, non capendo il suo tono.

-Si, certo- lei le sorride, convincente, e lei ci casca.

Intanto le sorelle sciolgono l’abbraccio.

-Lo so che è un professore, ma ho questa sensazione brutta brutta, come se fosse il figlio di…- mentre dice questo Elsa le fa cenno di fermarsi, e Anna si blocca di scatto, e si gira lentamente a occhi sgranati, per ritrovarsi faccia a faccia con il professor Black, che la guarda curioso.

Anna impallidisce, e tutta l’aria sembra levarsi dai suoi polmoni.

Poco ci manca che non corra a nascondersi dietro alla sorella.

-Non vi ho riviste nello scompartimento, spero non sia stato a causa mia- commenta, tranquillo.

-No, no, si figuri. E’ che avevamo questi amici, e siamo stati con loro, e ci siamo divertiti taaanto, nei limiti, insomma. Abbiamo fatto tante cose, e, io, devo andare a… prendere il baule. Corro!- dette queste frasi sconnesse corre dentro il treno.

-Anna, i bauli sono…- prova a riprenderla la sorella -…qui- ma Anna è troppo veloce.

-Un po’ sbadata vostra sorella. Di chi sarei figlio, se posso chiedere?- il professore si rivolge alla caposcuola, che arrossisce.

-No, ha capito male… Non si riferiva a lei, ma a un vecchio professore che avevamo… è complicato. Meglio che la vada a richiamare- Elsa cerca di non correre mentre insegue la sorella.

Non riesce a capire cosa ci veda di sbagliato nell’uomo, che a lei sembra molto cortese e anche dai modi affascinanti.

Il professor Black osserva interessato la caposcuola entrare nel treno, poi sale sulla prima carrozza, ritrovandosi vicino a Rapunzel e Flynn.

Rapunzel lo guarda un attimo, poi sgrana gli occhi e distoglie lo sguardo.

Flynn gli fa un cortese saluto.

Poco dopo entrano anche Jack, Merida e Hiccup.

-Senti, Hic, lo so che non ti va a genio, ma magari evita di farmi il muso solo perché…- Merida si interrompe di scatto alla vista del professore, e Jack si siede vicino a Rapunzel, cercando di non guardarlo e di farsi forza.

-Stai bene, Jack?- chiede Rapunzel, preoccupata.

-Si, tutto bene. Ho fame, spero che al banchetto ci sia il gelato. I topi sono grandiosi a fare il gelato- risponde lui, concentrandosi sulla ragazza per ignorare l’uomo di fronte a lui.

Intanto Merida si è seduta nel poso accanto al finestrino per stare lontana dal professor Black, ma quando intercetta lo sguardo implorante di Hiccup alza gli occhi al cielo e scala di un posto, ritrovandosi al suo fianco.

In quel momento capisce sul serio che quello è uno dei membri, ma la cosa non la spaventa, anzi, la fa arrabbiare.

-Buonasera, professore- lo saluta, con un sorriso affabile.

Hiccup la guarda, preoccupato che possa fare qualche gesto azzardato e compromettente. 

-Buonasera, signorina Dumbroch- la saluta di rimando il professore, con tono ugualmente affabile.

-Wow, si è già studiato i cognomi o semplicemente i nostri?- chiede Merida in tono d’accusa velato da scherzo.

-Merida…- la mette in guardia Hiccup, impanicato.

-Beh, i vostri non sono difficili da imparare, dopotutto siete stati i quattro campioni vincitori dell’ultimo torneo trescuole. Mi dispiace per voi ma siete ormai famosi- risponde il professore accennando a una risatina.

-Si, beh, qualcuno ha cercato di ucciderci, sa com’è- questa volta l’accusa è bene in vista.

-Qualcuno ha cercato di uccidervi?! Non ne sapevo niente. State pur certi che con me come professore sarete più che al sicuro. Non capiterà nuovamente- la rassicura lui, e prima che Merida possa ridergli in faccia, Hiccup interrompe la conversazione.

-Oh, guardate, siamo arrivati! Merida, vieni, dobbiamo prendere i bauli e Angus!- il ragazzo le prende il polso e la trascina fuori dalla carrozza.

-Merida ama esagerare- Rapunzel scusa l’amica di fronte al professore, poi esce, accompagnata da Flynn e seguita da Jack.

Il professore è l’ultimo a uscire, e si avvia subito verso la sala grande, per sedersi al tavolo dei professori.

-Sei impazzita, per caso?!- chiede Hiccup a Merida, una volta in un luogo più appartato.

-Non mi sono trattenuta, quel tipo è proprio un uhhhhhh di oscurità- Merida cita nuovamente le parole di Anna, perché sono incredibilmente azzeccate.

-Appunto, vuoi morire giovane? Cioè, è probabile che moriremo davvero giovani, ma vuoi morire ancora più giovane?- chiede Hiccup, con il solito innato pessimismo.

-Non moriremo giovani. Non può farci niente qui, è la regola universale per essere cattivi. Non possono uccidere gli eroi in segreto. Devono farlo in modo plateale, o portarli dalla loro parte. Secondo me la prima cosa che farà uhhhhhh di oscurità sarà cercare di spezzarci per poi far diventare uhhhhhh di oscurità anche noi- cerca di rassicurarlo Merida, fallendo miseramente.

-Piantala di chiamarlo uhhhhhh di oscurità, non fa ridere. O meglio, fa ridere, ma non deve far ridere. Andiamo al banchetto, va- Hiccup prende il baule, e con Amy che gli trotterella al fianco entra in sala grande.

Merida sospira e lo segue, con il gufo Angus in gabbia in una mano e il baule nell’altra.

 

Il banchetto passa abbastanza bene, il preside Nord presenta il nuovo professore Paul Black e c’è una bel discorso sulla morte di Bob Parr che fa scoppiare a piangere Violetta, costretta poi a ritirarsi in bagno.

Flash non sembra particolarmente colpito dalla faccenda, ma probabilmente la sua apparente tranquillità è solo una maschera.

Quando poi tutto finisce, Flynn si alza, e si dirige nel tavolo dei corvonero, per dare un ultimo saluto a Rapunzel prima di andare in sala comune.

-Ci vediamo domani- un abbraccio, un rapido bacio sulle labbra, e si ritrova a doverla lasciar perché è il suo primo giorno da prefetto e deve accompagnare i ragazzi nelle sale comuni.

Anche lui si dirige alla propria. Non vede l’ora di dormire e, strano a dirsi, non vede l’ora di cominciare le lezioni domani. 

E’ il suo ultimo anno, e sarà fantastico poi finire la scuola e trovarsi un lavoro in quel mondo, con quell’identità… senza dover tornare ancora una volta in quel terribile orfanotrofio.

E’ così bello essere il sicuro e aitante Flynn, con la ragazza più stratosferica del mondo e tante persone che lo apprezzano.

Non Eugene, con un passato fatto di odio, perdita e allontanamento, in quell’orfanotrofio dove quelli che considerava amici ormai quasi si sono dimenticati il suo aspetto, dato che non lo vedono mai durante l’anno.

Arrivato all’orfanotrofio mette il pigiama e si butta sul letto, assaporando il sapore di casa che gli trasmette quel baldacchino verde e argento.

Però subito si rende conto che c’è qualcosa di strano sotto le coperte.

Le solleva e vede un foglio di pergamena, con su scritte quattro parole spaventose.

“So chi sei, Eugene” 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)

Sono in ritardo, e il capitolo è un po’ corto.

L’avrei pubblicato ieri sera, ma i miei genitori volevano che andassi a dormire e abbiamo anche litigato per i soliti motivi tipo che vogliono che abbia una vita sociale e devo smettere di scrivere per cercare di costruirmi un futuro. Insomma, i soliti discorsi.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è un po’ di passaggio, ma ho risolto la questione soprannomi (ho messo i più votati, ad eccezione di girasole che l’ho inventato io e dragone che l’ho scelto tra quelli che mi sono arrivati, perché era il più compatibile con ribelle e ghiacciolino) 

I soprannomi BF sono quelli che ho inventato per un supereroiAU che ho in cantiere e non so quando riuscirò a scrivere.

La parte iniziale è quasi la copia esatta di del capitolo 4, mi sembrava carino cominciare come se non fosse successo niente mentre in realtà è cambiato tutto.

Ho riscritto l’inizio tre volte: la prima volta era il racconto dell’estate appena passata, che metterò a parte nella raccolta che un giorno scriverò; la seconda invece era troppo drammatica e appesantiva troppo il tutto.

Comunque, nel prossimo capitolo ci sarà la scoperta del nuovo professore, si capirà perché “la persona con più lavori al mondo” è immischiata con la setta oscura e si inizierà a vedere cosa comporta l’obbiettivo “la babbana” e credo che la faccenda si risolverà in due o tre capitoli.

Cercherò di aggiornare quanto prima, e spero davvero che sia stato un capitolo di vostro gradimento.

Alla prossima :-*

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: ChrisAndreini