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Autore: Destyno    08/03/2015    3 recensioni
"Il Crepuscolo giungerà nel Mondo
Per portare la sua Luce morente
E salvare le stelle;
Il Crepuscolo diverrà poi Notte
Rischiarata solo dal pallido riflesso
Del Sole nella Luna;
Il Non Vivo combatterà la sua Guerra
Il Re donerà la Pace
L’Adepto farà la sua Scelta
Il Figlio del Male perirà per Amore
L’Elfa vivrà due Sorti
La Sacerdotessa sfiderà la Morte
L’Angelo Senz’Ali realizzerà il suo Desiderio
L’Eroe scruterà il Futuro
Il Pastore sacrificherà sé stesso per la Luce
La Principessa combatterà a fianco del Cielo
Il Discendente del Tempo riscriverà la sua Storia
L’Infante dovrà abbandonare il suo Passato
La Strega per il suo nemico proverà Pietà
Il Camminatore dell’Alba sveglierà il Dormiente
La Maga aprirà la Porta
L’Inesistente spezzerà le sue Catene
Il Mezzodemone avrà una nuova Vita
L’Incauta Maestra salverà chi fu destinato ad essere un Contenitore
L’Arciere combatterà per il suo Amico.
Mille sono le Chiavi, ma unico sarà il loro Destino."
Xehanort è forte.
La Profezia viene stravolta: non più sette Luci e tredici Oscurità, ma molte, molte più Luci. Tante quante sono le Stelle del Cielo.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Riku, Sora
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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XV - Castle Oblivion: Inside The Darkness
 
Un Simile venne trafitto da una freccia infuocata appena prima di riuscire a colpire Aria.
«Devo ammetterlo, però: quel tipetto non è poi così male.» sorrise la maga, evocando delle lame di ghiaccio che colpirono alla testa dei Concerto Rosa, che scomparvero in uno sbuffo d’Oscurità.
Yugure non rispose, ma si volse verso il nuovo acquisto del loro “team di supereroi”, mostrando il pollice alzato - non prima di aver distrutto i Simili che gli giravano intorno con un incantesimo di fiamme.
Non ebbe molte altre occasioni di distrarsi. La piazza del piccolo paese nella campagna laziale era gremita di Heartless e Nessuno minori, anche se qualche volta apparivano dei Nessuno Superiori.
«Ma quanti accidenti sono?!» chiese Leonardo incoccando una nuova freccia priva di incantamenti verso un dardo di un Cecchino, deviandolo verso uno Shadow.
Il Cecchino che aveva sparato rimase intrappolato dentro un blocco di ghiaccio, creato da un’altra freccia che l’arciere aveva rapidamente incoccato e scagliato contro di lui.
 
Improvvisamente, gli Heartless scomparvero, e nella piazza rimasero solamente dei Simili, che rimasero “in piedi” a fissarli con le loro facce senza volto, mentre una scossa li percorreva tutti.
Leonardo scese dal tetto dove si era rifugiato, per scendere a terra a combattere assieme ai due maghi.
«Cosa stanno facendo?» chiese ad alta voce il ragazzino, evocando la magia per formare due lame di ghiaccio.
«Non ne ho idea!» rispose la sua maestra, preparandosi a lanciare attacchi di elemento vento.
Leonardo incoccò una freccia cosparsa di rune nere.
«Dubito che sia qualcosa di buono.» sussurrò.
 
L’arciere aveva visto giusto.
I Simili si unirono fino a formare un enorme Nessuno, dalla forma di un enorme drago, alto all’incirca una casa e mezzo, largo tre e lungo cinque, coda compresa.
Il muso era lungo e affusolato come una punta di freccia, con il simbolo dei Nessuno che spiccava in mezzo agli occhi, di un colore azzurro elettrico.
Il corpo era magro e sottile, proprio come una lama, e le ali non sembravano capaci di sostenerlo in volo, essendo puramente lastre di materiale bianco-grigiastro, separate tra di loro.
«Oh…» iniziò Aria.
«Porca…» andò avanti Yugure.
«Puttana…» finì Leonardo.
 
«CORRETE!» gridò la donna, erigendo uno scudo di energia per proteggere il suo pupillo da una scarica di lame metalliche partite dalle ali del drago.
Aria cadde in ginocchio, mentre Leonardo seguiva l’ordine della maga e trascinò Yugure lontano.
«Aria! NO!» gridò il giovane Custode, provando a lanciare una delle sue lame di ghiaccio nella speranza di distrarre il gigantesco Nessuno.
In parte ci riuscì.
La lama si conficcò a metà nel fianco destro del drago, per poi esplodere in un incantesimo di ghiaccio.
Il drago si volse verso di lui, maestoso e terribile, con gli occhi che lanciavano lampi azzurri.
Letteralmente.
Lo scudo a forma di pentacolo che eresse come protezione fu a malapena sufficiente a non carbonizzarlo, provocandogli profonde e dolorose scottature.
 
 
In seguito, Sora non ricordò per bene cosa vide, esattamente.
Ricordava solo frammenti di immagini…
 
 
Il drago cala un artiglio.
 
Leonardo lontano, continua a bersagliare inutilmente il Nessuno con frecce magiche.
 
Yugure inerme di fronte al drago.
 
 
La Mietitrice prepara la sua falce.
 
 
E poi il lampo.
 
 
La Mietitrice prende l’anima della donna.
Aria.
 
 
Il sangue gocciola sulla strada, macchiando le pietre.
L’artiglio del drago che sporge dal petto della donna.
 
Tre parole sussurrate.
 
«Ti voglio bene.»
 
E poi lei cade, ed il suo corpo si trasforma in tanti frammenti di luce.
Il suo cuore vola in alto, nel cielo.
Da Kingdom Hearts.
 
Lacrime.
Non è come nei film, dove quando una persona importante muore, il cielo apre le sue cateratte.
No.
Qui, a illuminare il destino ultimo della maga, vi è solo la pallida luce delle fredde ed impassibili stelle.
 
 
 
Nella notte di luna nuova, l’Oscurità viene alla Luce.
 
 
Le ombre si condensano nella mano di colui che cammina nelle tenebre.
Un Keyblade oscuro, forgiato dall’odio e dal dolore, appare.
L’Ala del Destino.
 
Il drago non ha più speranze: un singolo fendente, e la sua testa viene recisa di netto dal corpo, tranciata da una lama di oscuro potere, proveniente da lui.
Da quel piccolo, insignificante essere umano.
 
Il corpo del drago si affloscia, e si disintegra in una miriade di scintille bianche ancor prima di toccare terra.
 
 
È allora che emergono gli Heartless.
Si avventano contro Leonardo, l’arciere, il cui cuore è troppo provato dalla morte di Aria, e per loro si presenta come un pasto facile.
 
«No.»
La voce di Yugure è la stessa, eppure è come se stesse parlando contemporaneamente a qualcun altro.
Qualcuno con una voce bassa e rauca, fatta di sibili e di fischi, di tenebre e paura.
 
Il Custode si gira verso Leonardo, che rabbrividisce.
Il cappotto di Yugure è diventato nero, come il Keyblade che stringe in mano, brutta copia della vera Ala del Destino.
 
Gli Heartless si fermano, e si girano verso quello che - comprende il ragazzino con un brivido - è il loro padrone.
Yugure - no, non può essere davvero lui - gli si avvicina con passo lento, e ad ogni passo sembra che le ombre vengano attratte da lui, e persino la luce delle stelle sbiadisce.
 
L’essere guarda l’arciere negli occhi, e l’altro lo fissa sbigottito.
Gli occhi di Yugure sono cambiati.
Dal loro solito celeste sono passati ad un nero senza fondo, che fuoriesce dall’iride, colorando l’occhio completamente di nero.
 
L’essere fa una smorfia.
«È tempo.»
 
Il Keyblade scintilla.
Non più del tutto nera, l’Oscurità dell’Ala del Destino è relegata alla base dell’arma, sulle ali da pipistrello.
L’Oscurità fuggì dal corpo e dagli occhi di Yugure, mentre questi cadeva a terra svenuto.
 
 
Era il giorno del suo undicesimo compleanno.

Buonsalve a tutti, guys.
Come vi butta? (?)
Ok, cavolate di rito a parte...
Questo è un capitolo molto malinconico. Vuoi per questo, vuoi perché non mi sento in vena, Sora, Yugure e company non ci sono.
Ho una notiziola per voi. Ho creato una pagina di fb, dove annuncerò la pubblicazione di qualcosa di nuovo e/o aggiornamento di storie.
Passate dal mio profilo a vederla (non la linko qui solo perché è contro il regolamento).
E poi niente...
Auguri a tutte le donneH che mi seguono!
Con affetto,
Destyno

 
   
 
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