... ... ...h-ho quasi paura a scrivervi dopo tanto
taaantooo tempo... ma veramente mi dispiace tantissimo!! Il computer mi ha preso
un bel virus e non posso andare più su internet!! U_U scusatemi quindi se non
recensisco neanche alle vostre storie ma come vi ho appena detto non ho tempo di
soffermarmi abbastanza e pubblico questo chappy grazie a una mia volenterosa
amica ke mi permette di postarlo!! Cmq... beh... devo dirvi anche che siccome in
questo periodo sono parecchio depressa a causa dei miei voti scolastici
mooooooolto deprimenti e anche perché sto leggendo New Moon (quando Edward e
bella si lasciano!) quindi vi avviso ke sarà un chappy parecchio deprimente...
anche perché rileggendo tutti i capitoli mi sono accorta che stavo andando
troppo nell’ OCC... soprattutto per saso.. quindi influenzata dal romanzo
“twilardiano” per ora racconterò la storia più sotto il punto di vista di Sakura
e di Sasuke..beh.. molto meno!
Spero che questo chappy non risulti banale e leggero come gli altri ma che
esprima gli stessi sentimenti che vorrò esprimere! Beh non mi dilungo.. e BUONA
LETTURA amanti del SASUSAKU!! <3
My
Angel...
Morfeo
mi cullava. Flash colorati di una luce dorata e abbagliante penetrava nei miei
occhi facendomi entrare in un dormiveglia. Era tempo che non mi sentivo così
bene... a contatto con la natura, la brezza primaverile mi soffiava sul volto.
Si, era stata proprio una buona idea partire da Konoha. Volevo visitare il
bosco, vivere come una ninfea su un lago incantato. Ritornare ad essere la bimba
che crede alle favole... senza problemi per la testa. Eppure mi sentivo
un’egoista. Avevo lasciato Naruto a casa con la presunzione di ritrovare
Sasuke... anche se questa era un’altra delle mie
favole...
Alla
fine decisi di aprire gli occhi. Volevo rendermi conto che stessi ancora
appoggiata all’albero di stamane. Non sentivo più tutti i punti del mio corpo
toccare al suolo. Mi sentivo strana, come se stessi vivendo una qualche stupenda
e meravigliosa sensazione che non che non avevo mai vissuto prima d’ora. Così,
pian piano...aprì gli occhi, ancora annebbiati, ma abbastanza svegli per capire
che non mi trovavo più sotto quell’albero. Ma che soprattutto stavo volando!
Qualcuno con grande agilità, correva portandomi in braccio chissà dove. Ebbi
paura. Malgrado la mia vita non m’importasse molto. Non ebbi paura perché uno
sconosciuto mi rapisse, ma ebbi paura della nuova sensazione. Si faceva sempre
più reale e mi riportava alla mente
ricordi che ormai pensavo aver dimenticato. Fui grata al mio subconscio per non
averli dimenticati del tutto. Il dolore aveva sopraffatto i ricordi. E solo ora
in questa sensazione di estrema pace, dove non c’è dolore... stavano
riemergendo. Cosa poteva averli scatenati? Avevo la testa appoggiata a qualcosa
di freddo e duro. Non so come ma emanava calore e per la prima volta dopo 3 anni
mi sentivo realmente protetta e sicura. No, non poteva essere! A meno che,
questo non sia un sogno!. Così provai a darmi un pizzicotto sul braccio e...
accidenti ma cosa diavolo mi era saltato in mente!! Faceva male!!
Con un gesto repentino alzai subito la testa per scorgere il suo volto.
Aveva capelli nerissimi e i suoi lineamenti erano duri, la carnagione era molto
pallida.
Una
scossa percorse il mio corpo. Non era assolutamente possibile. Assolutamente
inimmaginabile! Eppure avrei riconosciuto quel volto tra miliardi e miliardi di
gente! Era tornato! Era proprio il mio
Sasuke. Iniziai a tremare e mi raggomitolai ancor più accanto al suo petto.
Lui se ne accorse, finalmente ero sveglia e l’avevo riconosciuto! Probabilmente
non sapeva che reazione potessi avere così decise che era meglio smettere di
correre. Mi posò delicatamente sul terreno umido. Fui purtroppo costretta a
staccarmi. Tremavo ancora per paura che se andasse, per paura di riperderlo! Non
potevo crederci, ero appena partita e già avevo raggiunto il mio scopo, quello
di rivedere almeno per un’ultima volta sasuke. È ingiusto. Naruto aveva fatto
tanta fatica per trovarlo e non era neanche riuscito nel suo intento.
Lui mi fissava con la solita
aria indifferente, scuro in volto.
<<
Sa-sasuke, sei proprio tu? >> balbettai e all’istante mi venne in mente
che poteva anche essere un’illusione... la più bella illusione. Potevo essere
sotto l’attacco di un altro ninja, ma cacciai via subito i pensieri. Solo lui
riusciva a farmi sentire così.
<< Si sakura sono io >> rispose con la sua voce mielosa e
perfetta che non sentivo più da anni ormai! Stavo vivendo il più bel sogno che
potessi immaginare. Non ressi il colpo, Il mio cuore non resse. Avevo bisogno di
aria, i polmoni si strinsero e mi accasciai al suolo. Prima di svenire però,
vidi una scintilla percorrere gli occhi di Sasuke. Lo vidi abbassarsi
velocemente e afferrare qualcosa. Qualcosa di estremamente inutile e dannosa per
Sasuke, almeno secondo me. Poi vidi solo il buio e la strana ma piacevolissima
sensazione di prima che ritornava a impregnarmi la
mente.
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Correvo, correvo e correvo. Come potevo essere stato così
stupido da prendere così approssimativamente una decisione così importante!
Portare Sakura nel mio covo. Non ero sicuro ci ciò che stavo facendo ma
l’istinto mi diceva che era la cosa giusta. Sono sempre stato menefreghista,
solitario, tanto stupido da rovinare la mia vita per uccidere mio fratello e non
permettermi di avere degli amici. Questa situazione era angosciosa. Il grande e
orgoglioso Sasuke Uchiha che soccorre una ragazza in difficoltà. Ma che diavolo
mi è passato per la testa? Fatto sta, anche se è difficile ammetterlo, sento una
strana sensazione si inaspettata felicità. Sakura mi fa sentire bene. Fa nascere
dentro di me una forza, un’energia immotivata che mi spinge a correre, correre
senza fermarmi per salvarle la vita. Sarà forse senso di colpa? Per averla
lasciata sola e disperata 3 anni fa alla mia partenza con solo un grazie... già
sono stato uno stupido, ma non me ne pento. Dovevo proseguire per la mia
strada... dovevo vendicarmi con chi mi aveva fatto stare davvero male.
Dopotutto, non posso essere discolpato, ho fatto la stessa cosa a loro. Naruto e
Sakura. La mia unica famiglia. La loro unica famiglia... abbandonandoli. Beh, mi
farò perdonare, ora che ho l’opportunità, almeno da Sakura. Aspetterò che si
rimetta in sesto, così le salverò la vita e salderò il mio debito per poi
riportarla al villaggio. Forse tutta la preoccupazione di questi giorni trattava
solo di questo... dopotutto lei è sempre la solita noiosa.
Dopo un
po’ di tragitto, vidi spuntare una piccola costruzione bianca... finalmente
eravamo arrivati. Calciai la porta per aprirla, le mie mani erano occupate a
reggere sakura, ed entrai bruscamente. Mi innervosiva, come al solito Suigetsu e
karin mi avrebbero sparato domande a raffica, soprattutto sul perché portassi
una ragazza in braccio! Karin spuntò dalla fine del corridoio e non appena vide
Sakura, le sue mani iniziarono a tremare di rabbia.
<< bentornato Sasuke! Già di ritorno? E chi è questa ragazza?
>> disse con tono disgustato e irritato.
<< Vi spiegherò meglio dopo e comunque non ti riguarda >>
risposi anch’io irritato dalla sua presuntuosità. << ah... e vedi di non
darle fastidio, se no te ne pentirai... >> continuai avvisandola. La
gelosia di karin era veramente insopportabile. Farebbe addirittura bruciare
l’intero covo solo per dar fastidio a sakura! Entrai nella mia camera da letto.
Chiusi bene la porta e appoggiai Sakura sul letto. Sembrava veramente deperita,
chissà da quanti giorni girovagava dispersa nel bosco! La coprì con una coperta
e per accertarmi che fosse ben calda, le ne appoggiai un’altra. Ora dormiva
tranquillamente, prima forse era andata in iperventilazione, non si aspettava di
incontrare proprio me. Sghignazzai da solo come un cretino! Dalla cucina sentii
Karin che sfogava la sua rabbia contro Suigetsu. Gli raccontava di Sakura e che
ora stesse dormendo nella mia camera. Preferì lasciarla riposare e andai di là a
spiegare meglio la situazione riguardante i prossimi giorni nel
covo.
<< ehm... ciao Sasuke bentornato! Stavamo appunto
dicendo che... che sei tornato in fretta! Che è successo? >> disse Sui..
con tono innocente e allegro. Mi fece girare i nervi. Io ODIO quando le persone
si prendono gioco di me... comunque cercai di lasciar perdere.
<< la ragazza che ora dorme nella mia stanza si chiama Sakura,
apparteneva la mio vecchio team al villaggio della foglia. Non è nel pieno delle
forze e resterà qui per un po’ di giorni. Punto. Trattatela con garbo e NIENTE
scherzetti stupidi! >>
riservai l’occhiataccia a karin che impallidì.
<< però,
certo che di donne te ne intendi, eh? >> stupida, stupida domanda. Non si
doveva prendere certe confidenze con ME! Lo fulminai subito e dopo feci finta di
niente... uscendo fuori dal covo per allenarmi un po’. Dietro di me sentii karin
brontolare e immaginai che stesse già preparando vendette contro
Sakura.
Fuori
il bosco era scuro... il sole era già calato. Sentivo gli uccelli gracchiare. Il
covo si trovava in piena foresta, quando era giorno riusciva a malapena a
trapelare un po’ di luce dal tetto degli alberi. Era un luogo sinistro e
minaccioso. Sicuramente non era il luogo adatto a una ragazza solare e bisognosa
di protezione come Sakura. Non
sapevo se avrebbe resistito, fatto sta che io, non l’avrei trattenuta. Chissà
come mai era sola nel bosco? Rimuginavo sui miei pensieri aspettando il suo
risveglio...
********************************************
Mi
sentivo intorpidita. La mia mente era vuota di qualsiasi pensiero. Strano... di
solito mi svegliavo urlando in preda al panico, per i miei soliti incubi, ma
stavolta no. Sentivo una strana agitazione, ma stranamente mi sentivo felice!
Troppo felice! Non ricordavo ancora cosa fosse accaduto quella stessa mattina,
ma quando aprì gli occhi notai che era già buio. Ma soprattutto che non mi
trovavo più nella mia stanza a
konoha... era una stanza bianca, piena di crepe – doveva essere parecchio
vecchia e malridotta – c’era soltanto uno specchio mezzo busto appeso alla
parete accanto alla porta. Ancora più accanto c’era un vecchio armadio senza
un’anta, color tabacco. Sulla parete vicina, di fronte al futon, c’era la
finestra e una piccola e rovinata scrivania con sedia. Dalla finestra si
vedevano gli alberi giganteschi e una distesa infinita di verde... mi trovavo
nel centro di un bosco. Alla parete opposta all’armadio c’era un’altra porta,
più piccola, probabilmente portava al bagno. La cosa che mi colpì maggiormente
fù un oggetto vicino al futon... sembrava una katana. Un lampo attraversò la mia
mente e fui scossa da un tremito. Capì che non si trattava di un sogno, perché
ero già in un sogno. Il mio sogno. Dopo 3 anni sasuke aveva accettato l’idea di
portarmi con sé. Mi chiedevo se non stessi effettivamente ingigantendo un po’ le
cose. Ma desiderare non costava nulla. Decisi di alzarmi. Volevo vederlo. Dovevo
vederlo e assicurarmi che non fosse ancora qui. Non volevo perderlo per
l’ennesima volta. Non volli neanche pensarci. La ferita aperta nel mio petto,
che lui stesso mi aveva procurato, si sarebbe allargata enormemente e mi avrebbe
fatta a pezzi. Spostai le coperte e misi sedetti sul futon con i piedi a terra.
Ero senza scarpe e il pavimento era estremamente freddo. Rabbrividii. Facendo
forza sulle gambe, riuscii ad alzarmi e mi avvicinai con cautela alla porta.
Dall’esterno provenivano dei rumori... persone che discutevano. Ma la sua voce
non c’era. Aprii la porta silenziosamente – non volevo che gli altri si
accorgessero di me – e sbirciai infondo al corridoio. C’era una ragazza con i
capelli rossi, con forme molto accentuate. Non aveva l’aria di una ragazza dolce
e serena. Tutt’altro, i lineamenti erano duri e sembrava arrogante. Ella
discuteva con un ragazzo alto e magro, aveva strani capelli verde acqua. Aveva
una strana somiglianza con un pesce... forse uno squalo! Sembrava simpatico, mi
piaceva il tono della sua voce, che strano tipo!
Loro si accorsero della mia presenza, mi guardavano incuriositi. Forse la
mia espressione era buffa, un misto tra vergogna, paura e riservatezza.
<< Ciao bambolina, non preoccuparti, non ti mangiamo mica sai?
>> mi rivolse la parola il ragazzo dai capelli color del mare, sembrava
anche molto gentile...
<< Si, grazie...>> mormorai. Mi sentivo le guance rosse e
calde. Erano questi i nuovi amici di Sasuke? Beh, allora avrei fatto di tutto
per farmi apprezzare anche da loro. Venni avanti con passo lento, unì le mie
mani vicino le cosce e abbassai le spalle. Mi sentivo tremendamente a
disagio...
<< piacere mi chiamo Suigetsu, lei è Karin e lui è Juugo >>
non mi ero accorta del ragazzone che stava alle loro spalle, seduto al divanetto
stracciato. Non aveva un’area molto loquace al contrario di Suigetsu!
<<
piacere mio! Mi chiamo Sakura... ho 16 anni e vengo dal villaggio della foglia
>> dissi a mala pena, con tono leggerissimo.
<<
noi abbiamo 17 anni, come Sasuke, anche se lui li ha appena compiuti! Comunque
come mai lui ti ha portata nel nostro covo? sai, non ha mai portato nessuno e
mai si azzarderebbe, mi ha davvero sorpreso... >> mi fece imbarazzare e
pensandoci non sapevo proprio cosa rispondere. In verità neanche io lo
sapevo!.
<< beh, veramente neanche io lo so >> dissi confusa e
continuai << lui mi ha trovata nel bosco svenuta e mi ha portata
qui...>>.
<< E tu perché allora eri svenuta nel bosco? Qualcuno ti ha
aggredito? >> mi disse Suigetsu insistente... ma io non volli rispondere.
Non volevo svelare a tutti la mia malattia e se mai Sasuke ci stava ascoltando,
a conoscenza di questo, non sapevo che reazione poteva avere. Poteva anche
cacciarmi via dal covo per non prendersi una responsabilità così grande. Tutti
mi guardavano in attesa di una risposta. Grazie al cielo, qualcuno aprì la
porta. Era Sas’ke. Ora non era annebbiato come la visione della mattina. Ma
sempre egualmente bellissimo. Anzi ancora più splendido, ogni istante in più.
Era una visione a cui i miei occhi non potevano rinunciare.
<< seguimi Sakura >> disse Sasuke con la sua voce perfetta e
incantevole. Però non sapevo cosa aspettarmi. Avevo paura di cosa avrebbe potuto
dirmi.
<< Ok >> sospirai e mi limitai a seguirlo. Uscimmo fuori dal
covo e lui si sedette su una roccia distante una cinquantina di metri. Nel bel
mezzo della foresta. Mi sedetti su un tronco di una vecchia quercia abbattuta,
situata proprio di fronte alla roccia. Bellissimo come un Dio. Aveva le spalle
appoggiate alla roccia. Un piede a terra e l’altro poggiato sul masso. Mentre le
sue mani diafane tenevano il ginocchio della gamba alzata da terra. Una posa
degna di una scultura, imponente e severa. Mi guardava scrutandomi e le mie
guance subito s’imporporarono e mi si bloccò il respiro.
<< Ora te lo chiedo io. Cosa ci facevi sola nel bosco? >> la
mia mente non ragionava più. Perché ora si stava arrabbiando? Forse, allora,
almeno un po’ ci teneva a me! Tutte favole... non risposi. Sembrò innervosirsi
ancora di più. << allora mi vuoi rispondere o stai cercando di farmi
perdere la pazienza? >> era irritato e lo conoscevo abbastanza bene da
intuire che non sarebbe stato bello se si fosse innervosito ancor più. Ma non
m’importava.
<< non puoi pretendere di fare tutto quello che vuoi! Prima te ne
vai e abbandoni Naruto e me, tradisci il villaggio, poi ti fai un nuovo team
e...>> stavo anch’io perdendo la calma ora il mio tono di voce era quasi
più isterico. Sull’orlo di una crisi di pianto. Ma non potevo dargliela vinta.
Non potevo ripresentarmi come la ragazzina noiosa di un tempo! << e...
soprattutto lasciandomi con un solo grazie, dopo 3 anni hai la bella faccia
tosta di ripresentarti in questo modo? >>.
<<
beh se è così che la pensi, allora potevo risparmiarmi la fatica di salvarti.
Lasciarti sola in un bosco con nemici dietro ogni albero! >> arricciò il
naso infastidito. Colpita in pieno. << scusa, per tutto >>. Lui mi
aveva chiesto scusa. Mi aveva chiesto scusa. Non ci potevo credere. Conoscendolo
non si sarebbe mai abbassato a questo livello. Che con gli anni anche lui sia
cambiato? Probabile ma non troppo.
<<
sono scappata ieri notte da konoha. Stavo venendo a cercarti >> decisi di
calmarmi. Mi rannicchiai, tirando su le ginocchia, abbracciandole in cerca di
protezione... nascosi la parte inferiore del viso dietro di queste, volevo
isolarmi e non pensare più a niente. Ricordando la mia permanenza a konoha,
tutti i momenti tristi, il dolore insopportabile da non poterlo più contenere,
la voragine nel mio petto iniziò a pulsare provocandomi bruciore.
<<
perché? Sapevi di non avere nessuna speranza di riportami indietro... cosa
cercavi? >> era sicuro. Fin troppo rispetto a me, che ora ero costretta a
confessargli tutto. Dovevo prendermi le mie responsabilità. Però avevo paura, e
l‘involucro che mi proteggeva da tutti e da tutto, cercando di mantenere a
distanza i nostalgici e dolorosi momenti trascorsi, questa volta non mi avrebbe
protetta. La ferita pulsò ancora più forte e le fitte al petto erano
insopportabili. Mi strinsi più forte che potevo le ginocchia al petto cercando
di comprimere il tutto. Mi appoggiai al tronco dell’albero, quasi sdraiandomi.
In quel momento – forse nella parte irrazionale del mio cervello – vidi Sasuke
essere attraversato da una scossa e un improvviso fremito. Si distese
all’istante come quasi fosse pronto all’attacco o a scattare da un momento
all’altro... non era più appoggiato alla roccia. Sul volto indifferente a
qualsiasi emozione si leggeva una nota di preoccupazione e spalancò gli occhi.
Forse si chiedeva cosa mi passasse per la testa. Cosa avessi, se magari fossi
impazzita...
<< cosa succede Sakura? >> feci lunghi respiri per cercare di
calmare il sangue che pulsava nelle ferite. Dopo qualche minuto sembrava che
fossi riuscita a prendere un po’ di fiato e a calmarmi...
<< scusami Sasuke, non è niente, mi capita spesso negli ultimi
anni... >> la mia voce era poco più che un sussurro. Sorrisi moderatamente
e mi ricomposi tornando a sedermi. << so che non potevo nulla contro la
tua forza. Quindi non speravo di riportarti a konoha ma... volevo rivederti
>>. Sospirai e continuai << vedi, io ho una malattia, anche
piuttosto grave, non voglio compassione o niente del genere. È stata solo una
mia decisione...volevo soltanto rivederti prima della mia fine. Tutto qui. Ora
ho raggiunto il mio scopo e se tu lo
vorrai potrò anche andarmene,
finalmente felice >>. Non mi sorprese che anche ora la sua faccia era
indifferente. Cosa poteva mai interessarsene di una stupida noiosa come
me?!
<< capisco. E che genere di malattia sarebbe? >>.
<< ecco... io... sono anoressica Sasuke! Non potrò mai più essere
una ninja. Non potrò più essere d’aiuto al mio villaggio! E soprattutto non so
se riuscirò mai più a guarire! >>. Eccole, le prime lacrime e solcare il
mio volto. Ormai ero scoppiata e niente avrebbe potuto più trattenermi! <<
E sai che ti dico caro il mio Sasuke?! Che è TUTTA COLPA TUA! >>
finalmente glielo avevo detto! Anche io ora ero irritata e arrabbiata. Ero
inquieta. Così lasciai le mie ginocchia e mi trattenni alla corteccia
dell’albero. Tremavo di rabbia. Avrei voluto rinfacciarli tutto il mio dolore,
ma sarebbe stato dannoso anche per me. Le ferite nel mio petto si sarebbero
allargate a dismisura, divorandomi e facendomi a pezzi. << Hai distrutto
tutto il villaggio! >>. Ancora, ancora. Non riuscivo a trattenermi. Mi
alzai in piedi. Tesi le braccia e strinsi i pugni. Abbassai la testa per cercare
di nascondere le lacrime. << Perché... noi ti volevamo bene... ti consideravamo
parte della nostra famiglia. E tu cosa hai fatto per ringraziarci? Ci hai
traditi! >> scattai, correndo in avanti. Appena due passi e inciampai.
Finendo con le ginocchia per terra. Ero vicina a lui. Ai suoi piedi. Troppo
piccola in confronto a lui. Si reggeva altissimo con la sua imponente mole. E
io, un piccolo coniglietto in confronto! Così abbassata, non ero abbastanza alta
da arrivargli neanche alle ginocchia. Tremavo e non sapevo se era riuscito a
captare la mia sofferenza. Pian piano mi rialzai, ero esattamente di fronte a
lui. La sua indifferenza stava cedendo. Sbatteva pesantemente le palpebre. I
suoi occhi si fecero un po’ tristi. Era forse senso di colpa? Mi innervosì ancor
più. << So che le mie scenate non ti fanno nulla, e che non provi neanche
un briciolo di sensi di colpa. Non so come faccia ancora ad amarti. Chi sei tu
per farmi stare così male?! IO VOGLIO MORIRE! >>. Un pianto isterico mi
avvolse. Sollevai il pugno, lo cacciai indietro e poi mi scagliai in avanti
cercando di colpirlo.
Inaspettatamente mi afferrò il pugno, fermandolo. Ora la
sua espressione era dura e severa. Continuavo a singhiozzare. Ero talmente
vicina a lui da poter sentire il suo delizioso respiro sul mio volto. Arrossì
come una bambina. Lui sollevò il braccio destro – quello libero, perché il
sinistro teneva ancora saldamente la mia mano – e lo portò dietro la mia testa.
Dolcemente con la mano spinse il mio capo verso il suo petto. Ci ritrovammo
abbracciati, mentre lui mi stringeva le spalle, io appoggiai le mie mano al suo
petto. Anche se ero arrabbiata perché non avrebbe dovuto avere la mia
compassione, ma come non potevo essere felice? Desiderai di vivere affinché
questo momento non finisse mai. Mi sentivo protetta, mai come ora. Il mio
respiro affannoso si calmò. La mia mente si liberò la tutto. In quell’istante,
mi sentii bene. Intera. Finalmente
sentivo il cuore pompare nel petto, il sangue scorrere caldo e veloce nelle
vene. La voragine si era chiusa senza lasciare traccia. Mi sentivo perfetta,
come se la ferita non si fosse mai spalancata. Teneva la sua mano sulla mia
testa e l’altro braccio stringeva le mie spalle.
<< voglio che tu rimanga qui fino a quando non guarirai. Voglio
farmi perdonare per tutto il male che ti ho fatto. Perdonami anche se sai che
non potrò ritornare a konoha, né rinunciare alla mia vendetta, però sappi che mi
dispiace. >> non potevo credere a quelle parole incantevoli. Non potevo
credere che sarebbero bastati meno di 5 minuti con la causa delle mie
sofferenze, per ritornare viva come ero un tempo. << Sasuke, io non potrei
mai perdonarti, perché non sono mai stata arrabbiata sul serio con te, grazie
per aver richiuso la voragine... sai mi è venuta fame addirittura!
>>.
<< bene, allora torniamo dentro >>. Mi lasciò delicatamente e
s’incamminò verso il covo. restai basita ancora una volta. Poi decisi che era
meglio seguirlo e vivere al meglio i miei giorni con lui...
ANGOLINO DELL’AUTRICE:
Ave
miei prodi!! :D Lo so... sono stata
orribile ma come avete visto, questo chappy x farmi perdonare l’ho fatto
lunghissimo!! Finalmente li ho fatti incontrareeeee!! E ora si andrà avanti con
la relazione fino a... no no non posso dirvelo!! -_-‘’ Comunque il mio sfigato
pc sta per essere riparato e vi giuro che aggiornerò ogni settimana!! (massimo 2
per imprevisti vari! XD). Non so a voi ma a me fanno tanta tenerezza...
soprattutto l’ultima scena!! ^.^ scusate se non vi ringrazio ancora una volta ma
come vi ho già ribadito, non ho internet e posso leggere le recensioni solo di
sfuggita. Uff.. non vedo l’ora di riparare il pc per leggere le vostre
bellissime ff!! ringrazio tantissimo tutti i lettori ke leggono, recensiscono, e
aggiungono la ff nei preferiti! Non so come farei senza di voi! Siete proprio
voi che ogni giorno mi fate pensare a nuove idee da scrivere e che soprattutto
devo aggiornare più in fretta!XD GRAZIE GRAZIE 1000 di CUORE!! Ringrazio sasukkias94 che è una mia cara
amica e che da molto tempo non recensisco le sue ff... “non preoccuparti, appena
riavrò internet leggerò e recensirò tutti i chappy che fin’ora mia sono
persa!”.
Ringrazio tutte le mie sensei: deliaiason88, vampirosolitario91,
itachi_love, sasusaku91, unastellinaxsempre , Hime_chan, fire_91, Rory_chan e
molte altre!
Ma un
grazie speciale a ELLYINA, che grazie alle sue storie mi fa sempre sognare ad
occhi aperti!! Continua ad aggiornare e scusami se non posso recensire ma
prometto che mi rifarò!!
GRAZIE
A TUTTI X IL VOSTRO SOSTEGNO!! VI VOGLIO BENE!
Nana93